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- area soggette a normativa specifica;

Obiettivi del PS per il Sistema Territoriale dei crinali e degli alpeggi Modalità di attuazione del RU per il Territorio dei paesaggi a prevalente naturalità miglioramento delle caratteristiche ecologiche dei soprassuoli forestali, con

aumento dei livelli di maturità e naturalità, mantenimento della continuità della matrice forestale;

Art. 12 punto 3

conservazione dei nuclei di betulla;

Non prevista attuazione nei confronti della betulla.

In compenso il RU attua obiettivi di tutela della Faggeta Art. 12 punto 1

Conseguire gli obiettivi di conservazione e di gestione della Del. di GR 644/04 per il SIR B06 “Monte Palodina” in collaborazione con l’Ente Parco Regionale Alpi Apuane, competente territorialmente (L.R. 56/00 e s.m.i., L.R. 49/95 e s.m.i.) - conservazione/recupero, dove queste presentano condizioni di degrado, delle praterie secondarie;

Art. 12 punto 2

conservazione dell’integrità di sistema di pareti rocciose del Monte Penna; Art. 12 punti 8,9 e 10 individuazione di azioni per la messa in sicurezza, la custodia, la gestione e la

manutenzione a presidio del territorio ambientale; Art. 12 punto 2

realizzazione di un sistema integrato di percorsi naturalistici all’interno del Parco delle Alpi Apuane e del SIR, al fine di promuovere la riqualificazione di emergenze naturali e ambientali in senso sostenibile;

Art. 12 punto 2

individuare, laddove possibile, percorsi attrezzati (pedonali e, in parte, anche ciclabili), corredati da adeguati supporti didattico-informativi, finalizzati alla fruizione delle emergenze nel loro complesso, mediante il collegamento tra le diverse testimonianze paesistiche e architettoniche, che comprenda la perlustrazione delle attività agro-silvopastorali esistenti, la vista degli ambiti rupestri e paesisticamente suggestivi, l’intrattenimento all’interno dei centri storici e che consenta di godere del paesaggio e degli spazi aperti rurali;

Art. 52

la valorizzazione dei contesti di eccellenza territoriale a livello storico-culturale

e delle aree di pregio paesistico; Art 16

il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale (storico-artistico, architettonico, archeologico). Le azioni mirate a migliorarne la fruibilità dovranno in ogni caso garantire la tutela del bene culturale e degli ambienti naturali in cui esso è inserito;

Art 16

individuazione di azioni finalizzate alla salvaguardia, e alla fruizione sostenibile Art. 12 punto 2

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delle emergenze naturali, in particolare per il sistema di costa e di crinale del Monte Palodina, i prati -pascolo di San Luigi e la grotta archeologica di Casteltendine;

Art. 12 punto 7

realizzazione di minime infrastrutture funzionali alla mobilità preferendo sistemi di trasporto pubblici e limitando l’accessibilità ai mezzi motorizzati nelle aree sensibili. In particolare per la zona di San Luigi, prevedere la riqualificazione dell’area di sosta esistente, identificata nell’elaborato grafico Tav. “Insediamenti e infrastrutture” del Q.C., ai fini di una migliore accessibilità e fruizione dei percorsi sentieristici, nella piena tutela delle risorse naturali caratteristiche di questo territorio.

Art. 52

Obiettivi del PS per il Sistema Territoriale della mezzacosta Modalità di attuazione del RU per il Territorio dei paesaggi agrari

definire, per i centri di antica formazione, criteri e metodiche per la valutazione del “valore” culturale e ambientale degli edifici e dei relativi spazi di pertinenza, considerati “documenti” materiali dei secolari modelli di vita rurale, civile e sociale, finalizzati alla riqualificazione e valorizzazione del patrimonio edilizio storico;

Art. 25 Art. 27

il rinnovo funzionale, esclusivamente ai fini turistico ricettivi, per la ricerca scientifica e la didattica ambientale, degli ambienti tradizionali caratterizzanti gli insediamenti “stagionali” della montagna Appenninica e Apuana. Gli interventi dovranno favorire l’impiego di tecnologie e processi innovativi a basso impatto ambientale;

Art. 12 punto 1 e punto 2 inerenti le aree della faggeta e delle praterie di crinale

il recupero e il risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia finalizzata all’adeguamento igienico-sanitario, nonché il cambio di destinazione d’uso purché nel rispetto dell’ambiente e dei manufatti esistenti. E’ consentito il cambio di destinazione d’uso a fini residenziali e per il turismo stagionale mediante l’impiego di tecniche e soluzioni progettuali che garantiscano la continuità e il rispetto degli organismi tipologici tradizionali. Con tali presupposti, nel territorio aperto è consentito lo spostamento di volumi accessori a favore dell’organismo edilizio principale e il suo ampliamento purché previsto nelle schede di dettaglio che verranno allegate al R.U;

Art. 28 Art. 34

individuazione di azioni finalizzate a favorire, mantenere ed incentivare la residenzialità nel territorio rurale, quale elemento di presidio del sistema ambientale, sia agricolo che forestale;

Art. 34

definire politiche tese a favorire l’inserimento di servizi e attività commerciali, artigianali, terziarie nei centri di antica formazione che in sinergia con attività e servizi alle persone, contribuiscano alla ricostituzione del tessuto economico e sociale dei paesi, di supporto anche alla eventuale permanenza turistica;

Non previsto

tutelare e valorizzare le attività culturali all’interno dei centri antichi e nei nuclei sparsi, attraverso la realizzazione, mediante il recupero del patrimonio edilizio non utilizzato, di punti di aggregazione sociale;

Art. 54 Art. 55 mettere in sicurezza la viabilità del Sistema attraverso opere di sistemazione ed

adeguamento funzionale, con particolare riguardo ai tratti stradali che collegano i centri di antica formazione con il Capoluogo e il fondovalle, che tengano conto delle caratteristiche degli stessi, dei dissesti idrogeologici in atto, della rete idrografica, dell’organizzazione delle colture agrarie e del paesaggio;

Art. 51

definire norme per la riqualificazione delle aree marginali e di frangia dei centri abitati mediante l’eliminazione di eventuali funzioni incompatibili e l’inserimento di nuove qualificanti, attraverso l’incentivazione di interventi di ricucitura e ridisegno urbanistico e la definizione univoca di margini urbani chiari e inequivocabili;

Art. 16

individuazione di interventi atti allo sviluppo del sistema turistico. Tale turismo sarà legato alle strutture ricettive ed al recupero abitativo delle seconde e terze case sfitte, anche con la realizzazione di una rete di residenze-turistiche diffuse, ai fini di potenziare il turismo naturalistico, escursionistico, rurale ed agrituristico;

Art.28 Art. 34

realizzazione di una rete di “ospitalità diffusa” mediante la differenziazione Art. 11

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dell’offerta ricettiva per tipologia e categoria di esercizio (agriturismi, affittacamere e case vacanza, bed & breakfast) e articolata sul territorio, in grado di adeguare l’offerta ricettiva alla crescente domanda turistica, coerentemente con le diverse situazioni territoriali ed in rapporto sinergico con le componenti agro-ambientali e storico-culturali del territorio stesso;

Art. 34

il recupero e la riqualificazione degli spazi rurali e dei percorsi storici esistenti con la realizzazione di attrezzature all’aria aperta di supporto alle attività ricettive e più in generale all’escursionismo naturalistico, con particolare attenzione alle mulattiere che tradizionalmente collegavano gli alpeggi ai relativi centri storici montani, anche in sinergia con il sistema funzionale delle infrastrutture della mobilità;

Art. 52

attivare circuiti e modalità per la promozione e per la fruizione turistica del territorio e per il tempo libero, che integrino e qualifichino le attività e i percorsi locali con particolare riguardo al recupero e alla valorizzazione dei principali itinerari storici.

Particolare obiettivo è l’incremento e la valorizzazione della filiera della castagna con i suoi elementi distintivi (castagneti, metati e mulini) e delle attività produttive tipiche quali le ferriere;

Art. 14 AREA N° 2 - SITI IPOGEI ANTICHE MINIERE DI FERRO

recupero della coltura del castagneto da frutto e delle colture cerealicole tradizionali con sementi autoctone per incrementare l’attività del Mulino già funzionante;

Parzialmente attuato in riferimento ai castagneti da frutto Art.12 punto 4 individuazione di azioni finalizzate al recupero e allo sviluppo delle aree a

vigneto esistenti anche quale presidio, mantenimento e valorizzazione di sistemi morfologici terrazzati e di pregio ambientale e paesaggistico;

Art. 12 punto 6

individuazione di azioni tese alla valorizzazione del sistema delle aree boscate da taglio. Le azioni da intraprendere dovranno tenere in considerazione le funzioni produttive compatibili con la salvaguardia ambientale e la difesa idrogeologica;

Non prevista

la conservazione delle aree attrezzate e/o a ciglioni per il mantenimento dell’aspetto formale del paesaggio e per mitigare gli effetti di ruscellamento delle acque meteoriche;

Art. 12 punto 7

migliorare la viabilità locale e agevolare il raggiungimento e l’accessibilità delle frazioni e dei nuclei abitati e inserire idonee aree di sosta ai margini dei nuclei storici che consentano di recuperare la vocazione originale delle piazze, quale luogo di aggregazione e di socializzazione;

Art. 49 Art. 57

individuare, laddove possibile, percorsi attrezzati (pedonali e, in parte, anche ciclabili), corredati da adeguati supporti didattico-informativi, finalizzati alla fruizione delle emergenze nel loro complesso, mediante il collegamento tra le diverse testimonianze paesistiche e architettoniche, che comprenda la perlustrazione delle attività agro-silvopastorali esistenti, la vista degli ambiti rupestri e paesisticamente suggestivi, l’intrattenimento all’interno dei centri storici e che consenta di godere del paesaggio e degli spazi aperti rurali;

Art. 52

individuazione di azioni finalizzate alla promozione turistico-sportiva, legata alle risorse acqua e suolo. Saranno individuate, nel rispetto delle risorse naturalistiche presenti, azioni tese alla realizzazione di un sistema di itinerari pedonali e percorsi con aree di sosta attrezzate, legato alle attività sportive quali trekking e arrampicata di pareti predisposte a vere palestre naturali in roccia, sport fluviali lungo i torrenti ove esercitare le discipline del rafting, canoeing, kayaking, sport ciclistici con percorsi e sentieri attrezzati al mountain biking, sport equestri, maneggi e sentieri equestri attrezzati.

Art. 15 (Area n. 10 Parco della Dogana)

Obiettivi del PS per il Sistema Territoriale di fondovalle del fiume Turrite Cava Modalità di attuazione del RU per il Territorio dei paesaggi agrari

riqualificare l’assetto urbanistico, funzionale e formale del sistema insediativo di matrice antica, di sviluppo recente e ancora in formazione, costituito dal centro abitato di Fabbriche di Vallico;

Art. 27

ammettere trasformazioni funzionali dei manufatti edilizi aventi interesse storicoartistico o storico-testimoniale del complesso degli antichi mulini in località “I Molini” salvaguardando l’aspetto storico, testimoniale, architettonico

Art. 15 (Parco della Dogana)

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e tipologico degli edifici con attenzione particolare anche agli elementi paesaggistici e ambientali, in quanto il recupero e la riqualificazione di strutture produttive dismesse situate al di fuori delle aree urbanizzate e implicanti il mutamento della destinazione d’uso delle medesime sono ammissibili nei siti originari qualora i relativi manufatti rivestano un qualche interesse per la cultura architettonica ovvero risultino paesaggisticamente integrati nel contesto di riferimento;

perseguire il recupero dei volumi presenti nel complesso dell’ex cartiera loc. I Mulini consentendone le trasformazioni anche funzionali, purché l’intervento comporti la riqualificazione dell’intera area contigua al corso d’acqua privilegiando interventi di mitigazione dei volumi edificati e rinaturalizzazione delle superfici degradate in quanto il recupero e la riqualificazione di aree industriali dismesse, implicanti il mutamento della destinazione d’uso, sono ammissibili qualora rispondano a specifiche esigenze del comune interessato anche ai fini della disponibilità di servizi collettivi, dell’offerta di edilizia sociale e delle dotazioni infrastrutturali;

Non previsto

individuare nuova viabilità ciclabile di collegamento fra la frazione di Gragliana,

Fabbriche di Vallico e la località di “Isola”; Art. 52

migliorare la viabilità locale e agevolare il raggiungimento e l’accessibilità delle frazioni e dei nuclei abitati ;

Art. 49 Art. 50 Art. 51.

adeguare e riqualificare gli spazi di sosta ai margini dei centri storici nell’ottica di adeguarli alle reali esigenze e ricondurre le piazze alle funzioni a cui erano originariamente destinate;

Art. 57

individuazione di interventi atti allo sviluppo del sistema turistico. Tale turismo sarà legato alle strutture ricettive ed al recupero abitativo delle seconde e terze case sfitte, anche con la realizzazione di una rete di residenze-turistiche diffuse, al fine di potenziare il turismo naturalistico, escursionistico, rurale ed agrituristico;

Art. 28 Art. 34

realizzazione di una rete di “ospitalità diffusa” mediante la differenziazione dell’offerta ricettiva per tipologia e categoria di esercizio (agriturismi, affittacamere e case vacanza, Bed & Breakfast) e articolata sul territorio, in grado di adeguare l’offerta ricettiva alla crescente domanda turistica, coerentemente con le diverse situazioni territoriali ed in rapporto sinergico con le componenti agro-ambientali e storico-culturali del territorio stesso;

Art. 11 Art. 34

valorizzazione turistica dei percorsi museali. Dovranno essere rivalutati e recuperati i luoghi di lavoro dei maestri artigiani impegnati nella lavorazione, degli antichi mestieri del ferro e della pietra, compreso il recupero dei mulini presenti lungo il torrente Turrite Cava;

Art. 15 (Parco della Dogana) (Nucleo Località Piastrone) individuare, laddove possibile, percorsi attrezzati (pedonali e, in parte, anche

ciclabili) corredati da adeguati supporti didattico-informativi finalizzati alla fruizione delle emergenze nel loro complesso. Ciò dovrà avvenire mediante il collegamento tra le diverse testimonianze paesistiche e architettoniche consentendo la perlustrazione delle attività agro-silvo-pastorali esistenti, la vista degli ambiti rupestri e paesisticamente suggestivi, l’intrattenimento all’interno dei centri storici permettendo di godere del paesaggio e degli spazi aperti rurali;

Art. 52

realizzazione della rete metano, finalizzata al recupero e alla riqualificazione di aree artigianali ed industriali, alcune di impianto storico, presenti nel sistema di fondovalle del torrente Turrite Cava;

Non previsto

individuazione di aree atte a consentire una ricollocazione di piccole attività

artigianali locali; Non previsto

individuazione, riqualificazione e valorizzazione delle aree produttive esistenti, al fine di favorire la permanenza della popolazione insediata incentivando la rivitalizzazione dei nuclei abitati;

Art. 46

individuazione, programmazione e realizzazione di impianti per la produzione di energie alternative, quali l’energia idroelettrica, la solare, le biomasse , al fine di integrare la fornitura dei servizi;

Non previsto

definire norme per la riqualificazione delle aree marginali e di frangia dei centri Art. 16

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abitati mediante l’eliminazione di eventuali funzioni incompatibili e l’inserimento di nuove qualificanti, attraverso l’incentivazione di interventi di ricucitura e ridisegno urbanistico e la definizione univoca di margini urbani chiari e inequivocabili

definire politiche e soluzioni atte a garantire una migliore qualità delle zone produttive che dovrà tendere a garantire una migliore caratterizzazione degli interventi e favorire un impatto ambientale limitato ;

Art. 46

(area Isola e Mulini località Bose) definire norme per la valorizzazione e il riuso delle strutture produttive

dismesse esistenti, sotto utilizzate o male utilizzate all’interno dei centri abitati, al fine di favorire le potenzialità di sviluppo delle stesse, creando le premesse per un loro complessivo miglioramento qualitativo, maggiormente compatibile con l’ambiente circostante, e un loro eventuale ampliamento rispetto alle previsioni odierne, per dare prioritariamente risposta ad artigiani, piccola impresa e commercio;

Non previste

definire politiche per il recupero, l’ammodernamento e il potenziamento delle attrezzature pubbliche con particolare attenzione per quelle socio-culturali e per i servizi di base. In questo quadro dovranno essere perseguite tutte le azioni tese a favorire la riqualificazione dei manufatti di pregio architettonico, a garantire lo spostamento degli impianti ritenuti incongrui rispetto al contesto territoriale, ad assicurare il consolidamento delle funzioni di aggregazione e coesione sociale;

Art. 55

realizzazione di opere tese all’allargamento della sede stradale di fondovalle. Non previsto

Nonostante sia rilevabile una diversa articolazione territoriale gli obiettivi del Piano Strutturale di Fabbriche

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