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artigianato, forme di artigianato locale, eccellenza manifatturiera, che recuperano saperi locali legati alla tradizione storica e produttiva locale o che sfruttano particolari materiali presenti in

III. c – America Centrale [6]

5. artigianato, forme di artigianato locale, eccellenza manifatturiera, che recuperano saperi locali legati alla tradizione storica e produttiva locale o che sfruttano particolari materiali presenti in

3.2.1 Itinerari paesaggistici e risorse ambientali

Parco dell'Alto Milanese

Situato a cavallo delle province di Varese e Milano, è costituito da un'area di oltre 360 ettari a rettangolo posto nei comuni di Busto Arsizio, Castellanza e Legnano. La nascita risponde all'esigenza di tutelare e conservare un ambito circoscritto ubicato in posizione strategica rispetto alle dinamiche di sviluppo e alle spinte insediative di una delle aree a più elevata urbanizzazione della provincia di Milano.

Si tratta, infatti, di una delle poche zone libere da edificazione rimaste nell'ambito della zona a confine tra la Provincia di Milano e Varese, al cui interno accanto ad un'agricoltura cerealicola sono attive altre realtà compatibili con l'ambiente naturale.

Il paesaggio della zona interessata segna il passaggio dall'alta pianura asciutta a quella bassa ricca di acque e risorgive.

Alcuni brevi cenni storici. Fino al 1500 il paesaggio presentava foreste e boschi d'alto fusto interrotti da macchie di brughiera. L'abbondante presenza di combustibile ligneo giustificava la forgiatura e la lavorazione dei metalli sebbene la zona fosse lontana dalle sorgenti di estrazione del minerale. Dal '500 al '700 lo sfruttamento intensivo e i disboscamenti irrazionali trasformarono il territorio nella sua natura attuale, brughiera, con la conseguente scomparsa delle attività metallurgiche. Proprio la mancanza di boschi alterò anche il microclima della zona, rendendo le estati calde ed afose. Da questo periodo fino ai giorni nostri l'alta pianura perde la fisionomia rurale sostituita da un sempre maggior urbanesimo residenziale e produttivo. Tra gli edifici presenti ormai nel territorio, permangono ancora aree coltivate a frumento e mais alternate a prati, qualche gelso permane come residua testimonianza della bachicoltura del secolo scorso.

L'Ente Parco ha pubblicato una serie di materiali didattici e divulgativi, ed un Atlante degli uccelli del Parco, oltre a cartoline, brochure informative, e adesivi. Strumento di puntuale informazione è l'edizione della carta planimetrica del territorio del Parco con l'evidenziazione delle piste ciclabili e dei percorsi pedonali. E' in fase di studio la pubblicazione di una monografia finalizzata a far conoscere a un sempre più vasto pubblico le realtà che costituiscono il Parco Alto Milanese.

Parco del Medio Olona

Si tratta di un'area protetta che coinvolge i territori dei comuni di Fagnano Olona, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Marnate, Olgiate Olona e Solbiate Olona.

Il Parco del Medio Olona è un PLIS, un Parco Locale di Interesse Sovracomunale che comprende il fondovalle dei sei Comuni, più alcune zone di brughiera a Fagnano Olona e Gorla Maggiore.

Il paesaggio del Parco è molto vario: sono presenti boschi, campi coltivati, le rive del fiume e i resti delle antiche fabbriche, alcune ancora funzionanti.

L'area è accomunata dalla forte presenza del fiume Olona, il quale fa da comune denominatore per un territorio segmentato in due sotto-aree: da un lato la realtà urbana fortemente antropizzata del Comune di Castellanza (inserito a sua volta nella conurbazione di Legnano e Busto Arsizio); dall'altro i rimanenti sei Comuni caratterizzati da minore presenza residenziale, maggiori spazio verde e industrializzazione.

Nelle zone immediatamente contigue il fiume sono ancora visibili alcuni mulini ad acqua che testimoniano il passato tessile industriale dei luoghi; presenti inoltre i binari della ex Ferrovia Valmorea, che attraversa tutta la Valle. Di questa ferrovia, ormai chiusa da circa 30 anni, rimangono lungo il fondovalle i binari visibili in tutti i sei comuni del Parco. L'Assessorato alla Tutela Ambientale e alla Protezione Civile ha organizzato un progetto di recupero di una parte del percorso, attrezzato per diventare un lungo sentiero pedonale.

deindustrializzazione a cui però non è seguita alcuna rifocalizzazione dell'attività economica della zona che con il tempo ha portato alla costituzione di realtà forti collocate nelle vicinanze: i comuni di Legnano e Busto Arsizio, la realtà milanese e quella del vicino Hub Malpensa.

Verso la fine del 2000 la città di Castellanza ha deciso di impegnare la propria strategia di sviluppo nell'aggregazione dei Comuni della Valle Olona, ritenendo che la svolta potesse arrivare solo attraverso il dialogo e la collaborazione tra i comuni cooperanti.

Dal 1999 venne quindi approntata la necessaria pianificazione strategica del territorio attraverso l'elaborazione di un Piano di Assetto Idrogeologico del Po'.

Le risorse per finanziare la comune pianificazione strategica del territorio furono individuate quando fra la fine del 2001 e l'estate 2002 la Regione Lombardia introdusse lo strumento del PISL nell'ambio del DocUP dei Fondi Strutturali relativo alle aree Obiettivo 288.

Proprio in questo momento i sette comuni della Valle sopracitati, tutti inseriti fra le aree Obiettivo 2, hanno deciso di concretizzare la cooperazione originata dal PAI nello strumento più complesso ed economicamente più concreto del PISL.

Parco Castello

Parco locale del bosco di Legnano che si sviluppa attorno all'Olona, copre una superficie di circa 200 ettari, si colloca ai margini della città confinando con i contigui comuni di Canegrate e San Vittore Olona.

Il Parco accoglie tra le specie contenute alcune non autoctone poiché nel periodo della costituzione, i rimboschimenti non si fondavano sulla conoscenza e la tutela delle specie indigene di un luogo. Delle piante innestate solo i pioppi lungo le rogge testimoniano il paesaggio agricolo della Valle. Ma è l'acqua l'elemento caratterizzante. E' stato infatti creato, dal 1981, un sistema di paludi e laghetti alimentati da acque di falda e abitato da differenti specie di uccelli acquatici (martin pescatori, germani reali, fistioni turchi, moriglioni, volpoche, morette tabaccate, oche selvatiche, aironi, gallinelle d'acqua).Tra i pesci sono presenti soprattutto lucci e carpe.

Parco dei Mulini

Il Parco è un parco Locale di interesse sovra-comunale riconosciuto dalla Provincia di Milano il 10 Marzo 2008, che si sviluppa anch'esso attorno al fiume Olona, e si estende sul territorio dei Comuni di Legnano, Canegrate, San Vittore Olona e Parabiago.

Le zone interessate sono le aree boschive ed i campi agricoli prossimi al corso d'acqua nei comuni di Legnano, Canegrate, San Vittore Olona, Parabiago e Nerviano. Ha una superficie di oltre 264 ettari, ed il suolo è quasi totalmente impiegato ad agricoltura, con rara presenza di aree boscose. E' caratterizzato dall’ambiente fluviale lungo il corso del fiume Olona sebbene la zona dove sia inserito sia densamente urbanizzata e industrializzata.

Importantissime testimonianze storiche sono tutt'ora presenti: lo stesso Castello, l’ex opificio Visconti di Modrone (oggi adibito a in centro residenziale) e sei mulini, ultimi a testimoniare l’antica tradizione molinatoria della zona.

3.2.2 Architettura e giacimenti culturali

Questa tipologia di risorse verrà presentata attraverso delle sotto-categorie che racchiuderanno: l'architettura religiosa; l'architettura urbana; l'archeologia industriale ed i musei.

» Architettura religiosa

Busto Arsizio

Basilica di San Giovanni Battista, costruita a Busto Arsizio, tra il 1609 e il 1635 nel luogo dove

esisteva la primitiva cappella a tre navate dedicata dai longobardi ad uno dei loro santi protettori, il campanile venne aggiunto tra il 1400 e il 1418. La facciata venne completata tra il 1699 e il 1701 da Domenico Valmagini. La piazza antistante è stata creata demolendo alcuni edifici presistenti e utilizzando l'area dell'antico cimitero.

Santuario di Santa Maria di Piazza, eretto nel centro storico della città di Busto su una

preesistente chiesa dedicata alla Madonna, il santuario è un esempio di architettura rinascimentale. Fu edificato in pochi anni tra il 1515 e il 1522 sotto la guida di Antonio da Lonate, per la pianta centrale si ipotizza l'esistenza di un disegno bramantesco. L'arredo interno include opere di scultura e dipinti di Gaudenzio Ferrari (come "l'Ultima cena", nell'altare di destra), Bernardino Luini ed una copia della perduta "Madonna delle Vittorie" di Giovan Paolo Lomazzo.

Chiesa di San Michele Arcangelo, il suo campanile risale al X secolo, e costituisce l'elemento

architettonico più antico della città, è situata al limite nord dell'antico borgo, in una zona leggermente più alta del resto dell'abitato esistente all'epoca. La prima citazione della chiesa di San Michele risale al 1300 circa. Nel 1796 fu completata la facciata, restaurata tra il 1924 e il 1925. Le pareti laterali e la volta furono restaurate nel 1834. Nel 2007 sono iniziati dei lavori di restauro della torre campanaria, che si sono conclusi l'anno successivo.

Chiesa di San Rocco, eretta negli anni 1706-1713 nei pressi di una preesistente cappella,

all'interno conserva affreschi di Salvatore e Francesco Maria Bianchi (datati 1731 circa) e Biagio Bellotti. Legata un tempo al culto contadino della benedizione degli animali, in anni recenti a settembre vi si celebra la sagra di San Rocco.

Legnano

Basilica Romana Minore di San Magno, edificio cinquecentesco di forme bramantesche sito nella

principale piazza di Legnano, che sorge sull’area di un precedente tempio dedicato a San Salvatore;

Chiesa di Sant'Ambrogio, la più antica della città di Legnano: la prima citazione è infatti

contenuta in un documento del 1389, scritto da Goffredo da Bussero.

Chiesa del SS. Redentore, inaugurata nel 1902 a Legnarello di Legnano, prima che fosse costruita

la comunità religiosa del rione faceva riferimento, dal 1603, alla piccola chiesa di Santa Maria della Purificazione.

Olgiate Olona

Santi Stefano e Lorenzo Martiri, la parrocchiale del centro, conserva il dipinto “Cristo e la

samaritana al pozzo” di Paolo Pagani.

San Gregorio Magno, chiesa istituita il 4 settembre 2008 SS. Innocenti, chiesa ex O.P.A.I. ora Municipio

S. Giuseppe, parrocchiale della località Buon Gesù