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ASPETTI GENERALI ASPETTI GENERALI ASPETTI GENERALI ASPETTI GENERAL

Carenza di piruvato chinasi (PK)Carenza di piruvato chinasi (PK)Carenza di piruvato chinasi (PK)

2.3 ASPETTI GENERALI ASPETTI GENERALI ASPETTI GENERALI ASPETTI GENERAL

2.3 2.3

2.3 ASPETTI GENERALIASPETTI GENERALIASPETTI GENERALIASPETTI GENERALI

2.3.1 2.3.1 2.3.1

2.3.1 RouleauxRouleauxRouleauxRouleaux o impilamento o impilamento o impilamento o impilamento

Per rouleaux si intendono aggregati lineari, ramificati o no, di eritrociti somiglianti a una “pila di monete”, comuni in alcune specie, in particolar modo cavalli e gatti.

Nei cavalli sani è fisiologica una formazione marcata di rouleaux, ma possono essere assenti nel sangue di animali cachettici o gravemente anemici.

La formazione di rouleaux è invece rara nel sangue di ruminanti quali lama e bovini, sia sani che patologici; in generale grandi quantità di rouleaux in specie diverse dal cavallo e dal gatto vengono considerate un reperto anomalo e spesso come segno di patologie infiammatorie o neoplastiche.

Sono generalmente associati a differenze di carica sulla superficie eritrocitaria, come ad esempio quelle che si verificano durante patologie infiammatorie attraverso un aumento dei livelli ematici di globulina.

La loro formazione coinvolge, infatti, cambiamenti nelle interazioni fra le membrane eritrocitarie e macromolecole del plasma e riflette perciò fattori eritrocitari (forma e composizione della membrana), fattori legati all’albumina (glicazione), fattori legati alle globuline (carica, dimensione e numero), contenuto plasmatico di lipidi e forse delle membrane eritrocitarie, il pH (interessa la cellula e le cariche delle proteine) e macromolecole esogene (destrani). Rouleaux possono verificarsi in vivo e contribuire all’iperviscosità del sangue, diminuendo il flusso sanguigno e l’ossigenazione dei tessuti [101]. Un aumento dei rouleaux sembra essere collegato all’ESR (erythrocyte sedimentation rate) ed è di solito associato con alterazioni nella carica elettrica della membrana. In alcune patologie, la normale carica distribuita sulla superficie della membrana può essere parzialmente mascherata da eccessi di proteine, come ad esempio nel caso di iperglobulinemia o iperfibrinogenemia da processo infiammatorio, che diminuiscono le cariche negative determinanti la repulsione delle altre cellule [18]. La formazione di rouleaux può verificarsi anche in caso di disordini linfoproliferativi nei quali una o più immunoglobuline sono secrete in alte quantità [56].

I rouleaux sono un’alterazione reversibile con la diluizione del sangue in soluzione salina ed è per questo che non influenzano il valore del MCV, a causa delle diluizioni che avvengono negli strumenti di laboratorio [84].

Figura 9 Figura 9Figura 9

Figura 9.... Rouleaux

2.3.2 2.3.2 2.3.2

2.3.2 Agglutinazione Agglutinazione Agglutinazione Agglutinazione

L’agglutinazione è il prodotto della reazione antigene-anticorpo fra gli eritrociti con aggregazione o raggruppamento in clusters simili a grappoli d’uva, diversa dalla disposizione allineata assunta nei rouleaux. A causa della loro struttura pentavalente, le IgM sono le principali responsabili dell’insorgenza di fenomeni di agglutinazione.

L’autoagglutinazione è stata osservata in alcune anemie emolitiche, in disordini dell’agglutinina a freddo (cold agglutinin, causa l’agglutinazione è tipicamente un anticorpo freddo, cioè un anticorpo che ha la sua massima attività a 4-20° C) e occasionalmente in animali senza segni evidenti di emolisi [78].

Negli animali anemici, l’agglutinazione è un indicatore di un effetto immunomediato, ma è altrettanto vero che la sua assenza non esclude un’anemia immunomediata.

Nel cavallo, l’agglutinazione è determinata dalla somministrazione e di eparina non frazionata a dosi elevate, anche se il meccanismo che ne determina la formazione rimane sconosciuto.

I cluster di eritrociti formatisi dall’autoagglutinazione devono essere differenziati dai rouleaux, che classicamente appaiono come pile di eritrociti, ma possono anche presentarsi accatastati o come pile disfatte di monete.

Esaminato macroscopicamente in una provetta o in una goccia su un vetrino, il sangue contenente eritrociti agglutinati o rouleaux ha un aspetto da finemente a grossolanamente granulare.

Un metodo per differenziare l’agglutinazione dai rouleaux è il test di diluizione salina (dispersione), il sangue viene diluito con fisiologica ed è quindi esaminato al microscopio, in quanto l’esaminazione macroscopica può condurre alla’errata conclusione che l’agglutinazione sia presente.

I rouleaux dovrebbero ridisperdersi in singoli eritrociti quando il plasma, e quindi le proteine totali, si abbassano a causa della diluizione del sangue con fisiologica. Una diluizione di una parte di sangue con 1 di soluzione fisiologica (diluizione 1:2) spesso disperde i rouleaux, ma occasionalmente divengono necessarie diluizioni maggiori (1 parte di sangue con 9 di soluzione fisiologica).

Come punto di partenza è raccomandabile una diluizione di almeno una parte di sangue con 3 di soluzione fisiologica (diluizione 1:4).

I cluster di eritrociti da auto agglutinazione non si disperdono con la diluizione. L’eparina può indurre agglutinazione degli eritrociti equini.

L’agglutinazione non è un fenomeno reversibile come la formazione di rouleaux e può quindi interferire con le valutazioni ottiche od elettroniche degli eritrociti quando i gruppi di eritrociti passano attraverso la camera di conta come “grandi cellule”. In questi casi, la misurazione del MCV e della concentrazione dei globuli rossi sono erroneamente calcolate (tranne nei casi in cui i programmi escludono valori con deviazione estrema), in quanto sono valori calcolati da altri valori misurati. Anche la conta automatica dei reticolociti può risultare inaffidabile [101].

2.3.3 2.3.3 2.3.3

2.3.3 Eritrociti nucleati (Nucleated Red Blood Cells o nRBC)Eritrociti nucleati (Nucleated Red Blood Cells o nRBC)Eritrociti nucleati (Nucleated Red Blood Cells o nRBC)Eritrociti nucleati (Nucleated Red Blood Cells o nRBC)

Conosciuta anche come metarubricitosi o normoblastemia, la rubrocitosi è un’aumentata concentrazione di globuli rossi nucleati e quindi immaturi (nRBC) nel sangue. Di solito, la maggior parte sono metarubrociti, alcuni possono essere rubrociti e precursori più giovani sono raramente osservabili.

Precursori che precedono lo stadio di metarubrociti sono capaci di divisioni mitotica ed è quindi possibile ritrovare nel sangue eritrociti nucleati mitotici.

Reperto normale negli uccelli, nei nostri animali è comune nelle anemie rigenerative (rubrocitosi propriamente detta, “appropriate rubricytosis”), ma può anche essere osservata in

quelle non rigenerative ed in animali non anemici senza reticolocitosi (rubrocitosi falsa, “inappropriate rubricytosis”). Quindi la rubrocitosi non dovrebbe essere considerata costantemente un affidabile indicatore di risposta midollare.

La rubrocitosi propriamente detta è contemporanea ad un’anemia rigenerativa (con reticolocitosi) e i nRBC sono rilasciati come risposta a un aumento di eritropoietina che si verifica durante un’eritropoiesi accelerata; non aumenta solo il rilascio di reticolociti nel sangue, ma anche quello di nRBC.

Questo fenomeno si può osservare nelle anemie rigenerative di cane, gatto, bovini, suini ed occasionalmente in cavalli.

La falsa rubrocitosi è quella in assenza di reticolocitosi; per esempio, contemporanea con un’anemia non rigenerativa o in assenza di anemia. Si verifica primariamente quando si ha un difetto nel rilascio di degli eritrociti, un meccanismo altamente controllato, da parte del midollo osseo o altri siti di eritropoiesi, ovvero la fuga di nRBC senza l’estrusione nucleare e prima di maturare a reticolociti.

L’eritropoietina, oltre che durante un’anemia, può stimolare il rilascio di nRBC anche in caso d’ipossia non correlata ad uno stato anemico.

Disordini o condizioni che causano la falsa rubrocitosi sono:

- Danni necrotici del midollo osseo, infiammazione, endotossiemia, neoplasia riguardanti la linea eritrocitaria e non, o ipossia. I nRBC riescono a penetrare nei sinusoidi midollari attraverso l’endotelio danneggiato.

- Ematopoiesi extramidollare (specialmente splenica); questa può permettere il rilascio di cellule prima dell’estrusione nucleare.

- Contrazione splenica; il sangue splenico contiene eritrociti che sono in corso di maturazione.

- Splenectomia: i pochi nRBC che sono normalmente rilasciati dal midollo non sono identificati ed eliminati dalla circolazione dalla milza.

- Avvelenamento da piombo nel cane, forse come risultato di un danno ai sinusoidi midollari.

I metarubrociti, ad esempio, possono essere rilasciati in modo inappropriato in caso di avvelenamento da piombo, carenza di rame, emangiosarcoma, ematopoiesi extramidollare, mieloftisi, sindromi discali, macrocitosi ereditaria, endotossiemia, trauma midollare, necrosi midollare, neoplasia metastatica del canale midollare, mielofibrosi, FeLV, sindrome mielodisplastica e leucemia.

In generale i nRBC sono osservabili frequentemente ed in gran numero nei suini, in particolare al di sotto delle 3 settimane di età [18].

Un ridotto numero di nRBC può essere osservato in cani in una varietà di condizioni, fra le quali patologie cardiovascolari, traumi, iperadrenocorticismo e varie condizioni infiammatorie.

Nei gatti con lipidosi epatica, traumi acuti e patologie infiammatorie è stata segnalata la presenza di metarubrociti in circolo. Gli eritrociti possono avere nuclei lobulati o frammentati in animali con disordini linfoproliferativi o successivamente alla somministrazione di vincristina [78].