3. RISULTATI E DISCUSSIONE 84
3.2 C YNODON DACTYLON 103
3.2.2 Aspetto estetico globale 104
I dati mensili rilevati dell'aspetto estetico globale (AEG) delle parcelle seminate con il miscuglio a prevalenza di Cynodon dactylon, da luglio 2005 a febbraio 2007 sono riportati nelle Figure 19 e 20.
Nei nostri ambienti C. dactylon presenta un periodo di crescita attiva che mediamente inizia a fine aprile e termina in novembre. Durante i restanti mesi dell’anno questa specie macroterma entra in uno stato di dormienza che comporta il disseccamento totale della parte epigea, ad eccezione degli stoloni. Questo comportamento è tipico di tutte le zone climatiche di transizione dove la gramigna è impiegata per le sue qualità nel periodo estivo. L’aspetto estetico globale non può che risentire di tale comportamento e raggiunge quindi valori molto bassi durante i mesi di dormienza.
Nei mesi di crescita attiva entrambi i trattamenti hanno evidenziato un AEG buono o molto buono. Questo risultato è in accordo con tutti le ricerche di altri Autori che hanno investigato il comportamento di C. dacylon e anche di ‘Princess’ in ambiente mediterraneo (Volterrani et al., 1997; Marchione, 2004b), che hanno
dimostrato come nei mesi caldi dell’anno questa specie offra un livello qualitativo pari o superiore a quello delle altre specie microterme. L’analisi della varianza condotta sui dati di tali mesi, ha evidenziato nettamente la mancanza di un effetto dell’itinerario tecnico sull’AEG. I valori F calcolati non sono mai stati superiori a quelli tabellari per una probabilità di errore pari a 0,05 e pertanto si può affermare che non vi sono differenze significative tra i trattamenti. I valori dell’errore standard mostrano che tale situazione è dovuta alla mancanza di differenze piuttosto che ad una elevata variabilità entro trattamenti. La mancanza di differenze significative tra l’itinerario standard e quello tradizionale nei mesi freschi e caldi dell’anno è da interpretare come un risultato positivo, in quanto pur riducendo gli input apportati alla coltura, il risultato tecnico non è cambiato. E’ importante rilevare che le dosi azoto minerale e di acqua irrigua previste dall’itinerario tecnico sostenibile sono risultate sufficienti a garantire un ottimo stato di salute, senza che si manifestasse alcun segno di stress. Resta tuttavia da chiarire quale sia stato il contributo della sostanza organica apportata con l’ammendamento al soddisfacimento dei fabbisogni nutritivi del tappeto erboso.
Le elevate capacità di resistenza agli stress idrici ben note di C. dactylon hanno suggerito l’idea che potrebbe essere possibile incrementare ulteriormente il turno irriguo (es. 5 giorni), senza significativi peggioramenti dell’AEG.
Sebbene non sia stato possibile compiere il rilievo della profondità degli apparati radicali, sulla base di quanto presente in letteratura (Huang, 2004) è verosimile che le parcelle gestite con itinerario sostenibile abbiano sviluppato un apparato radicale più profondo.
Un dato di notevole interesse per quanto riguarda C. dactylon è rappresentato dalle differenze emerse tra i diversi itinerari tecnici alla fine dell’inverno 2005 (febbraio e marzo 2006). In questi mesi le parcelle sostenibili presentavano un livello di infestazione nettamente inferiore a quello delle parcelle tradizionali che invece presentavano un livello di infestazione nella maggior parte dei casi non accettabile. Si trattava soprattutto di infestazioni di P. annua e Lamium amplexicaule L.
Gli effetti di questa situazione sono riflessi solo parzialmente nei dati dell’aspetto estetico globale in quanto questo parametro tiene in considerazione anche altri fattori oltre alla presenza di erbe infestanti, quali, ad esempio, il colore che era comunque completamente insoddisfacente. L’AEG quindi ha registrato punteggi bassi anche nelle parcelle sostenibili per via della decolorazione totale del tappeto erboso.
Dato che i due itinerari tecnici differivano per numerosi fattori non è possibile individuare con certezza l’origine di una tale differenza nella competitività con le infestanti. E’ possibile avanzare delle ipotesi che facciano da spunto per successive prove semplificate per numero di fattori considerati. Si è ritenuto che il fattore forse responsabile del minore livello di infestazione sia la maggiore altezza di taglio delle parcelle sostenibili che in inverno crea una matrice secca più fitta ed ombrosa, che rende più difficile la germinazione dei semi e l’affrancamento dei germinelli delle specie infestanti. Nel corso del 2006, per non penalizzare in maniera ingiustificata il trattamento standard, l’ultimo taglio è stato fatto alla stessa altezza di quello sostenibile. In questo modo si ottiene anche una riduzione dei danni da freddo alla successiva ripresa vegetativa (Bruneau et al., 2004). Nessuna differenza tra i trattamenti è stata osservata fino a febbraio 2007 in merito al livello di infestazione. Tale circostanza sembrerebbe confermare
l’ipotesi fatta che dovrà essere verificata con una prova specifica. Per gli scopi di questa prova è in ogni modo importante rilevare che la migliore performance nel periodo invernale è stata ottenuta dalle parcelle sostenibili. Per quanto riguarda le parcelle con trattamento standard, si è preferito non fare ricorso al diserbo invernale a base di glifosate in quanto tale tecnica nei nostri ambienti deve ancora essere perfezionata per evitare, come già accaduto in altre prove, il manifestarsi di aree danneggiate alla ripresa vegetativa primaverile.
Nessuna differenza è emersa tra i trattamenti sostenibili e tradizionali per quanto riguarda la ritenzione del colore in autunno. Alcune ricerche (Schmidt e Chalmers, 1993; Gibeault et al., 2002) hanno evidenziato che l’attività fotosintetica della gramigna può essere estesa in autunno e stimolata in primavera tramite la concimazione tardo‐autunnale. Tale pratica è generalmente ritenuta rischiosa in quanto potrebbe rendere i tessuti più teneri inducendo quindi una minore resistenza al freddo delle piante. Tuttavia, alla Mississippi State University, Goatley (1994a, 1994b, e 1998) non ha risocntrato tale effetto negativo. In questa
prova, i trattamenti con bioattivatori in autunno e la concimazione tardo‐ autunnale effettuati sulle parcelle sostenibili non hanno determinato nessuna differenza per quanto riguarda la ritenzione del colore.
In questa prova non è stata valutata la resistenza al freddo (misurata dalla vitalità di stoloni e rizomi ) durante l’inverno, per cui non è possibile stimare la percentuale di danno agli organi perenni. Tuttavia si deve rilevare che in primavera, pur con temperature minime che durante l’inverno hanno raggiunto ‐5°C, il tappeto erboso di gramigna ha ripreso la vegetazione in maniera uniforme e non si sono notate defferenze tra i trattamenti per questo parametro. Ciò costituisce un primo segnale, seppur di natura qualitativa, che una limitata fertilizzazione azotata ad inizio autunno (effettuata nelle parcelle sostenibili) non sembra determinare una diminuzione della resistenza al freddo. Su questo tema, le ricerche condotte da altri Autori sono contrastanti. Reeves et al. (1970) hanno affermato che si deve evitare la concimazione tardo‐autunnale di azoto mentre Gilbert e Davis (1971) e Goatley et al. (1994b, 1998) non hanno trovato un effetto
della fertilizzazione azotata sulla resistenza al freddo di questa specie.
Infine si deve osservare che i valori medi di AEG sono risultati sempre molto simili all'interno del trattamento.
Concludendo, i valori di AEG delle parcelle di gramigna gestite con itinerario sostenibile sono stati durante tutto l’anno buoni o molto buoni, simili o migliori rispetto all’itinerario di controllo, dimostrando che l’itinerario integrato proposto per questa specie mantiene il tappeto erboso in ottime condizioni di salute. AEG CYNODON 2005 1 3 5 7 9 A S O N D sostenibile tradizionale NS NS NS NS NS Figura 20. Aspetto estetico globale (AEG) di Cynodon dactylon durante il 2005 in scala 1‐9 (1=aspetto pessimo; 9=aspetto eccellente). Le barre verticali rappresentano l’errore standard delle medie. AEG CYNODON 2006 1 3 5 7 9 G F M A M G L A S O N D sostenibile tradizionale NS NS NS NS NS NS NS NS NS NS
Figura 21. Aspetto estetico globale (AEG) di C. dactylon durante il 2006 in scala 1‐9 (1=aspetto pessimo; 9=aspetto eccellente). Le barre verticali rappresentano l’errore standard delle medie. Se non diversamente indicato le medie sono differenti per P≤0,05.