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L’atlante nazista e fascista: cartina tornasole dei due regimi

II) Amici e Nemici: mappare il mondo delle guerre globali

3) L’atlante nazista e fascista: cartina tornasole dei due regimi

Si è visto come l’avvento del regime hitleriano in Germania avesse portato un grande rinnovamento nella produzione del Putzger, anche se molti degli elementi innovativi erano già stati elaborati in fase embrionale al tempo della Repubblica di Weimar; in Italia, invece, il regime fascista non aveva imposto una vera e propria svolta all’atlante storico de Agostini e che i pochi apportati riguardavano solo la Prima Guerra Mondiale e la Guerra d’Etiopia. Ancora una volta ci si trova quindi di fronte al fatto che l’analisi di questi atlanti può fornire allo storico una impronta vivida delle politiche di un paese. In questo particolare caso ci si trova di fronte alla prova tangibile che i due regimi ideologicamente simili, il nazismo e il fascismo, presentassero livelli di “totalitarismo” decisamente diversi. Andando più nel particolare basta presentare un semplice conteggio del numero di nuove tavole che si hanno nella prima edizione “nazista” del

Putzger e nella prima edizione “fascista” del de Agostini: l’edizione del 193439 del

Putzger presenta infatti 14 nuove tavole rispetto a quella del 1931, mentre per vedere

dei cambiamenti nel de Agostini bisogna aspettare addirittura il 1938 e in ogni caso si hanno solo 3 nuove tavole. Va detto che queste tre tavole erano di ispirazione decisamente fascista (cfr. paragrafo 1), ma il numero è comunque limitatissimo. Le differenze non stavano soltanto nel numero delle tavole, ma anche nel loro significato: se si confrontano le figure 18, 19 e 20 con (ad esempio) la figura 41 si può subito notare come le tavole sulla Guerra Etiopica e sulle sanzioni fossero apertamente propagandistiche, mentre l’analogia tra omicidi politici e diffusione degli ebrei in Germania è decisamente più sottile. Naturalmente, queste differenze non sono imputabili soltanto ai due regimi: come si è già visto, infatti, la tendenza a innovare negli atlanti tedeschi, e segnatamente nel Putzger era già presente in epoca imperiale e weimariana, mentre entrambi gli atlanti storici entrati in produzione in Italia in epoca liberale, il Ghisleri e il de Agostini non presentarono mai grandi innovazioni nelle loro tavole, se non per l’aggiunta di fatti appena accaduti (come le guerre). L’unica grande differenza tra queste due produzioni stava nel fatto che la prima, come si è visto nel capitolo precedente, dava grandissima importanza alla sezione dedicata alla storia

39 Va detto che questo atlante iniziò la produzione nel 1924, ma essendo il lavoro di ricerca fatto precedentemente a questo anno, si può considerare questa edizione ancora di stampo liberale, in ogni caso l’edizione del 1934 non è nient’altro che una ristampa di quella del 1926.

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contemporanea, anche con l’inserimento di alcune Nebenkarten tematiche, mentre la seconda si concentrava principalmente sulla storia antica e medievale: basti sapere che nell’edizione del 193440, vengono dedicate 18 tavole per un totale di 47 carte all’evo antico, 19 tavole per un totale di 59 carte al medioevo e solo 21 tavole per un totale di 24 carte all’evo moderno e contemporaneo. Il conteggio diventava ancora più evidente andando a considerare solo le Nebnekarten tematiche: si contano 20 di queste carte (tra mappe cittadine, reti viarie, planimetrie di battaglie e carte etnico-linguistiche) nella sezione di storia antica, 18 in quella di storia medievale e solo 3 in quella di storia moderna e contemporanea (tutte e tre planimetrie di battaglie). Va notato che molte delle tavole della sezione di storia antica e medievale sono in realtà evidenti prestiti dal

Putzger, come ad esempio la doppia tavola sull’Italia Augustea (figura 42) e quella sulle

Crociate (figura 43). Di fronte a questi dati, emerge la politica conservatrice del regime fascista, che lungi da dare nuovo impulso allo studio della storia contemporanea (come aveva fatto quello nazista), riportò l’atlante storico italiano a uno schema “antichista”41

tipico più degli atlanti francesi della prima metà del XIX secolo, che di un atlante del XX secolo. La presenza di numerose Nebenkarten nelle sezioni di storia antica e medievale dimostra comunque un’attenzione alle novità provenienti dall’estero, ma senza un’adeguata ricerca il risultato di questo interesse fu solo un copia “italianizzata” del Putzger in queste due parti e un’opera composta solo da tavole diplomatiche in quella di storia moderna e contemporanea, decisamente inadeguata per lo studio scolastico e ben al di sotto del livello di qualità del precedente Testo-Atlante di Ghisleri, almeno per quanto riguarda la storia contemporanea. Questa scarsa attenzione all’innovazione nell’opera della de Agostini è strana anche perché il curatore principale dell’atlante, il geografo Mario Baratta (1868-1935), era noto per la sua produzione di carte tematiche innovatrici (principalmente economiche) all’interno del Grande Atlante

Geografico de Agostini del 1922 e l’autore della parte di storia moderna e

contemporanea, Luigi Visentin (1892-1958), dopo la Seconda Guerra Mondiale collaborò all’innovativo tedesco Goldmanns Grosser Weltatlas come capo della ricerca sulla storia italiana.

40 M. Baratta P. Fraccaro (per la sezione antica e medievale) L. Visentin (per la sezione moderna e contemporanea), Piccolo Atlante Storico, Istituto Geografico de Agostini, Novara 1934.

41 Ovviamente questa svolta poteva anche essere dovuta alla glorificazione del passato imperiale romano imposto dal regime, ma l’assenza di una prefazione non ci fornisce una certezza assoluta.

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Come digressione sull’argomento della diversa cura dei vari regimi fascisti alla questione si può anche fare riferimento agli atlanti della “protetta” Austria, teoricamente stato satellite dell’Italia dal 1932 e stato corporativo di stampo cattolico e fascista dal 1934, il cui ministero dell’istruzione curava personalmente l’edizione austriaca del

Putzger per la scuola: l’edizione del 1935, edita dalla casa Hölder-Pichler-Tempsky di

Vienna, era, infatti, uguale all’edizione tedesca del 1931, non fosse per una tavola finale sugli stati federati dell’Austria (in cui ovviamente non si faceva alcun riferimento alla perdita del Sudtirolo). Andando ad osservare la famosa tavola sulla Germania dopo la Guerra dei Trent’anni (figura 44), però, si può notare come al posto della classica carta in cui il Sacro Romano Impero risultava estremamente frammentato, tratto tipico della produzione cartografica tedesca fin dalla metà del XIX secolo, se ne ritrova una in cui tutta la Germania è colorata del rosa “asburgico” (come lo sono anche i bordi dei possedimenti diretti della casata imperiale), mentre i vari stati territoriali sono evidenziati solo dai bordi. È evidente che questa tavola volesse dure l’esatto contrario della sua analoga nella produzione tedesca: la Germania non si era divisa con la Guerra dei Trent’Anni, ma era anzi sotto il dominio totale degli Asburgo d’Austria e, quindi, la Prussia non aveva nessun diritto di “unificarla” durante il XIX secolo. Inutile dire che questa stessa tavola avesse anche una valenza politica molto più attuale, in quanto proponeva un evidente parallelismo tra la situazione nel XVII secolo e quella degli anni trenta del Novecento, facendo polemica contro la volontà di portare a termine l’Anschluss da parte della Germania, Germania che era appunto erede della Prussia “usurpatrice”. Come si è visto, dunque, la scarsa incisività delle politiche “totalitarie” fasciste è evidente non solo in rapporto alla Germania nazista, ma addirittura all’Austria cattolico-fascista, altra prova della sostanziale continuità tra l’Italia liberale e quella fascista.

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Figura 1 – Il teatro della guerra tra la battaglia di Sedan e la pace di Francoforte,

Spruner’s Historischer Atlas, 1880

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Figura 3 – Le guerre napoleoniche, Spruner’s Historischer Atlas, 1880

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Figura 5 – La prospettiva mondiale della guerra - Putzgers Historischer

Schul-Atlas, 1918

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Figura 7 – Il teatro di guerra orientale - Putzgers Historischer Schul-Atlas, 1918

Figura 8 – La guerra mondiale I: alleanze e fronte occidentale - Putzgers

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Figura 9 – La guerra mondiale II: L’Europa nella guerra mondiale - Putzgers

Historischer Schul-Atlas, 1925

Figura 10 – La prospettiva mondiale della guerra e il fronte occidentale - Putzgers

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Figura 11 – La guerra sui mari e nelle colonie - Putzgers Historischer Schul-Atlas, 1935

Figura 12 – L’accerchiamento della Germania - Putzgers Historischer Schul-Atlas, 1935

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Figura 13 – La guerra per le colonie tedesche - Putzgers Historischer Schul-Atlas, 1935

Figura 14 – L’Italia tra il 1815 e il 1860 – Testo Atlante di Geografia Storica

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Figura 15 – Vittorio Veneto – Atlante Storico de Agostini, 1926

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Figura 17 – Il “Big Game” – Testo Atlante di Geografia Storica Generale e d’Italia

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Figura 18 – Le sanzioni contro l’Italia (1) – Grande Atlante Geografico Storico

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Figura 19 – Le sanzioni contro l’Italia (2) – Grande Atlante Geografico Storico

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Figura 20 – La guerra d’Etiopia– Grande Atlante Geografico Storico Fisico Politico

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Figura 21 – La prima guerra mondiale– Grande Atlante Geografico Storico Fisico

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Figura 22 – I viaggi dell’Apostolo Paolo - Putzgers Historischer Schul-Atlas, 1918

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Figura 24 – Le migrazioni dei popoli - Putzgers Historischer Schul-Atlas, 1925

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Figura 26 – La storia del Nazionalsocialismo - Putzgers Historischer Schul-Atlas, 1935

Figura 27 –Territorio etnico e culturale tedesco– Putzgers Historischer Schul-Atlas, 1937

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Figura 28 –La colonizzazione tedesca orientale– Putzgers Historischer Schul-Atlas, 1918

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Figura 29 –La colonizzazione tedesca orientale– Putzgers Historischer Schul-Atlas, 1925

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Figura 30 –La colonizzazione tedesca orientale– Putzgers Historischer Schul-Atlas, 1935

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Figura 31 –La colonizzazione tedesca orientale– Putzgers Historischer Schul-Atlas, 1937

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Figura 32 –La germanicità all’estero– Putzgers Historischer Schul-Atlas, 1937

Figura 33 –Carta coloniale e del commercio mondiale– Putzgers Historischer

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Figura 34 –Il grande oceano, l’Australia e la Polinesia– Putzgers Historischer

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Figura 35 –La storia della Prussia Occidentale– Putzgers Historischer Schul-Atlas, 1937

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Figura 36 –Versailles/Perdita di produzione/Confine sulla Vistola– Putzgers

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Figura 38 –A proposito della Rivoluzione Nazionalsocialista– Putzgers Historischer

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Figura 41 –A proposito della Rivoluzione Nazionalsocialista (II)– Putzgers

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Figura 43 – Le Crociate – L’Impero Romano d’Oriente, Piccolo Atlante Storico, 1934

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Figura 44 – Il Centro Europa dopo la pace di Westphalia (particolare), Putzgers

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