IV) Gli atlanti globalizzati e gli atlanti online
2) Gli atlanti informatici
Le innovazioni introdotte dal web hanno aperto nuove possibilità alla produzione di atlanti storici, di queste la principale è la capacità di visualizzare l’evoluzione della storia del mondo attraverso delle carte interattive in grado di “far muovere” gli stati e le civiltà letteralmente attraverso il tempo. Questo risultato è stato raggiunto utilizzando due modi: il primo è quello di disegnare un certo numero di carte della stessa regione (ad esempio l’Europa), per poi montarle in ordine cronologico con un programma di video editing; mentre il secondo è quello di creare una vera e propria carta interattiva in cui è possibile inserire la data e vedere come era il mondo (o una sola regione) in quell’epoca o anche semplicemente impostare una velocità con cui la carta debba “muoversi nel tempo”.
Nel primo caso il livello di interazione è minimo e lo strumento, seppur affascinante soprattutto se montato insieme ad una musica evocativa, serve principalmente a dare un’idea dello scorrere del tempo; di questo tipo di “atlanti” se ne possono trovare molti digitando «historical atlas» sul famoso canale online youtube.com.
Il secondo caso è invece un atlante storico a tutti gli effetti e prevede diverse profondità di interazione, dal semplice scorrere la storia avanti e indietro, agli approfondimenti delle varie regioni, alle descrizioni delle varie civiltà che emergono passando il cursore sopra una certa zona.
In questo paragrafo si è deciso di analizzare e descrivere i quattro più accessibili atlanti online e un atlante che è un programma scaricabile. Data la totale mancanza di letteratura sull’argomento, l’analisi si limiterà a sottolineare le differenze con gli atlanti tradizionali e a cercare elementi comuni tra tutti gli atlanti online. Innanzitutto va detto che in due di questi cinque atlanti è previsto un pagamento per poter accedere a tutti i contenuti, mentre gli altri erano completamente gratuiti, questa combinazione di caratteristiche è tipica dei contenuti online di qualunque tipo. Inoltre, altra caratteristica tipica del web, tutti questi atlanti sono realizzati da storici amatoriali, privi del supporto di grandi case editrici; queste ultime continuano tutt’oggi a produrre atlanti cartacei.
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Il primo atlante analizzato, timemaps.com, è frutto del lavoro di una compagnia dallo stesso nome e che si occupa di software per la scuola. L’atlante è pensato specificatamente per l’insegnamento scolastico inferiore ed è diviso in due parti. La prima, che è quella accessibile da tutti, si compone di una mappa interattiva del mondo (vedi figura 9). Questa mappa può essere navigata nel tempo solo in alcune date storiche, cliccando su di esse (sono quelle nelle linguette gialle a destra e a sinistra) e laddove ci sono degli indicatori, essi aprono dei link su delle carte regionali (vedi figura 10) comprendenti una breve descrizione del periodo storico a cui fanno riferimento. Come si può notare dalle figure, i dettagli non sono molto bene sviluppati e i tratti sono essenziali. Questa prima parte è composta solo da tavole “classiche” che mostrano lo spostamento dei confini. La seconda parte dell’atlante, invece, è composta da filmati interattivi creati per i prodotti della Apple, che approfondiscono alcune questione storiche legate a tematiche come la peste nera o le scoperte geografiche. Anche in questa parte il numero di dettagli non è molto elevato, viene fatto invece largo uso di disegni in movimento (delle navi o delle truppe). Queste ultime caratteristiche sono indice del target di riferimento dell’atlante: i disegni, infatti, aiutano i bambini a visualizzare meglio i fatti descritti e si perderebbero in una mappa con troppi dettagli. Il secondo atlante analizzato è un programma per pc e mac, si chiama Centennia
Historical Atlas e può essere scaricato dal sito clockwk.com. Anche in questo caso, si
tratta di un prodotto solo parzialmente gratuito e, nella fattispecie, la versione non a pagamento è una mera versione di prova in cui si può “navigare” solo attraverso gli anni della rivoluzione francese. Il programma in questione è stato sviluppato dall’appassionato di storia Kevin Kelly e permette di navigare attraverso dieci secoli di storia europea (non è, quindi, un atlante globale) con l’approssimazione di un mese (vedi figura 11, in alto) e con la possibilità di zoomare sulla mappa. La qualità dei dettagli è abbastanza alta, ma, data la tecnologia ormai obsoleta (l’atlante è del 2007) con cui le mappe sono state disegnate, le carte sono decisamente squadrate. In questo caso l’atlante è stato pensato più per gli appassionati di storia che per l’insegnamento scolastico e, comunque, vengono presentate solo carte “classiche”.
Il prossimo atlante, quello del sito chronoatlas.com, ha la caratteristica di appoggiarsi al popolare sito di geografia satellitare googlemaps. L’idea è di per sé ottima: innanzitutto non vi è bisogno di disegnare le carte a partire da zero, inoltre, essa permette all’utente
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di sentirsi subito a suo agio, visto che probabilmente egli è già familiare con l’interfaccia di googlemaps a cui viene aggiunta solo l’opzione di cambiare data attraverso una barra cronologica in alto a sinistra, o inserendo la data stessa e il luogo in un menù a sinistra (vedi figura 12). Cliccando sugli stati poi, si viene rimandati alla pagina corrispondete sull’enciclopedia online wikipedia. La qualità dell’atlante è però abbassata dalla sua imprecisione (come si può notare dall’immagine) e dalla pesantezza della pagina, che ha bisogni di molto tempo per caricarsi.
Il seguente atlante è il più datato tra i cinque qui analizzati: esso, infatti risale al 2005. Rispetto agli altri, quello di euratlas.net è una semplice raccolta di carte sulla storia europea. Le carte in questione sono molto ben dettagliate e chiare (vedi figura 13) e l’unica pecca dell’opera è una certa arbitrarietà nelle date scelte: se, infatti, ha un senso logico presentare una mappa ogni cento anni per le sezioni di storia antica o anche medievale, questa stessa successione perde significato in quella di storia moderna e contemporanea, in cui mostrare la mappa dell’Europa nel 1900 e, subito dopo, quella dell’Europa nel 2000 risulta essere poco sensato.
L’ultimo atlante analizzato è quello del sito atlasofworldhistory.com. Nonostante il nome, esso copre attualmente solo la storia dell’Eurasia e solo fino all’anno 1000 d.C. circa. Nel momento in cui si sta scrivendo, comunque, l’atlante è in continuo aggiornamento e, probabilmente, finirà per coprire tutta la storia del mondo. Fra gli atlanti analizzati, esso è il più recente (è stato lanciato nel 2013) ed è sicuramente quello più interattivo. Grazie alla barra cronologica in alto (vedi figura 14), infatti, è facile spostarsi tra gli anni e vengono fornite delle spiegazioni basilari sulle varie civiltà semplicemente spostando il cursore su di esse. Anche nel tratto grafico l’atlante risulta dettagliato, ma pulito e quindi di facile fruizione e, infatti, è stato pensato sia per l’insegnamento che per gli appassionati di storia.
Si è visto, quindi, come i vari atlanti storici online abbiano delle caratteristiche comuni: sono sempre cronologicamente interattivi, molto spesso sono relativi solo alla storia di una parte del globo e presentano esclusivamente (con l’eccezione della parte a pagamento dell’atlante di timemaps.com) carte classiche. Queste caratteristiche suggeriscono il fatto che l’atlante storico online sia un prodotto totalmente indipendente dall’atlante geopolitico e tematico cartaceo. L’obbiettivo principale dell’atlante online sembra essere quello di dare un senso di profondità storica a chi lo utilizza e si è visto
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che il target di riferimento generale è l’alunno della scuola inferiore. Probabilmente, finché le grandi case editrici o anche le grandi aziende informatiche non decideranno di proporre i loro atlanti storici online, la situazione rimarrà quella di un atlante composto esclusivamente da mappe con spostamenti di confini. Per questa ragione attualmente questo mezzo è quasi totalmente apolitico: l’unica scelta che gli autori devono fare è quella su che date utilizzare e che civiltà mostrare, ma essendo per lo più essi o storici amatoriali o educatori, per il momento hanno sempre utilizzato i canoni di storiografia tradizionale.
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