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Attestazioni di tradizione materiale fenicia in contesti nuragic

III. Il panorama sulcitano e i contesti archeologic

III.4 Attestazioni di tradizione materiale fenicia in contesti nuragic

Delineata la situazione degli insediamenti urbani fenici ed evidenziata la realizzazione al proprio interno di rapporti basati nel segno di un comune impegno, si può descrivere sommariamente altresì, tuttavia in termini di premessa, la situazione restituita da alcuni nuraghi sulcitani.

Il nuraghe di cui si possiede una cospicua documentazione è il nuraghe Sirai, sito a circa un chilometro in linea d’aria a sud del pianoro di Monte Sirai379.

Si tratta di un nuraghe di tipo complesso di cui furono individuati, negli anni ottanta, alcuni affioramenti di strutture murarie rettilinee e riferite sin da allora ad un ambito fenicio380;si tratta,

infatti, di fortificazioni di età fenicia che stagionalmente, a partire dal 1999, vengono sottoposte a indagini sistematiche di scavo381.

Lo scavo ebbe inizio con il rinvenimento, nell’area adiacente alla torre nuragica, riutilizzata dai Fenici, del camminamento di ronda dell’antemurale che circondava la torre stessa è una postierla con scala d’accesso382;furono ritrovate, inoltre, armi nei livelli di VI secolo a.C., testimoniano, come

mostrato più volte in precedenza per Monte Sirai e Cuccureddus, il cruento intervento cartaginese383.

Oggi, grazie allo scavo del nuraghe Sirai e ai dati incrociati che pervengono dagli scavi di altri insediamenti sulcitani, il quadro che si va tracciando attesta:

- l’associazione in strato fra materiali di cultura fenicia e cultura nuragica;

- la produzione di alcune classi ceramiche che sia per tecnologia sia per tipologia si potrebbe definire Ibrida;

379 PERRA 2001;ID.2005a; ID.2005b; ID.2007;ID.2009;ID.2012a;ID.2012b; ID.2013a; ID.2013b; ID.cds a; ID.cds

b.

380 SANTONI 1986;USAI 1988.

381 Le indagini di scavo, iniziate a partire dal 1999, si sono svolte senza soluzione di continuità sotto il coordinamento,

sino al 2008, di Piero Bartoloni e Paolo Bernardini con la collaborazione sul campo di Carla Perra. Dal 2008 le ricerche sono portate avanti nell’ambito di una Concessione MiBACT per conto del Comune di Carbonia-Museo Archeologico Villa Sulcis con la direzione scientifica di Carla Perra e la collaborazione della Soc. ATI Ifras.

382 BARTOLONI 2003b. 383 BARTOLONI 2005.

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- infine, come già evidenziato da Carla Perra e Felicita Farci384 nello studio dei reperti nuragici

del Nuraghe Sirai e Michele Guirguis385 e Massimo Botto386 nello studio dei reperti di Monte Sirai

(abitato e necropoli), alcuni materiali sembra presentino alcuni aspetti interessanti e forse anche pertinenti ad una facies zonale.

Rimandando al capitolo dedicato al Nuraghe Sirai, con descrizione in dettaglio dei rinvenimenti e, in particolare modo, allo studio della cultura materiale di tradizione nuragica e ibrida, o meglio, sarda di VII e VI sec. a.C., in questa sede anticipiamo solo alcuni dati.

Si tratta, in estrema sintesi, di un piccolo stanziamento autonomo di circa un ettaro di estensione e fortificato da un poderoso terrapieno di circa sei metri di spessore impostatosi in appoggio al preesistente antemurale nuragico.

La fondazione, quindi, dell’opera fortificata, costituita da un grande terrapieno, è datato all’ultimo quarto del VII sec. a. C., ed è, inoltre, suddiviso da muri perpendicolari in vani ciechi adiacenti.

Il tessuto abitativo interno, tuttora in corso d’indagine di scavo stratigrafico, mostra un impianto complesso caratterizzato soprattutto dalla presenza integrata di quartieri di chiara tradizione fenicia e di nuclei di costruzioni di tradizione locale, in un unico tessuto abitativo387.

È dunque un insediamento strategico per il controllo e la difesa del territorio, delle sue risorse, dei traffici e di un importante snodo viario.

Infine, come vedremo nel dettaglio nell’analisi del Vano A e del Vano B, oggetto di questo lavoro, è fornito verosimilmente di magazzini/depositi per la conservazione, protezione e redistribuzione di beni e merci, sicuramente di un luogo di culto (Capanna 2) e di botteghe artigianali per la ceramica, per i metalli e per il vetro.

Al 2004, grazie alle ricerche di ricognizione di superficie da parte di Stefano Finocchi,388 risale la

scoperta di materiali fenici all’interno di grandi insediamenti nuragici, quali l’area del Nuraghe

384 FARCI 2005; PERRA 2007; ID. 2012a; ID. 2012b; ID. 2013; ID. cds a; ID. cds b. 385 GUIRGUIS 2012a, p. 35 sgg.

386 BOTTO 2005, p. 95, fig.14, m, n, o e p.100-101. 387 PERRA 2013b, p. 351.

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Tratalias e del suo vicino complesso fortificato di Sirimagus (a sud di Carbonia) (Fig. 33) e l’area di Gruttiacqua (nell’isola di Sant’Antioco), attestando l’attività e l’indipendenza di questi ultimi nella prima metà del VI secolo a.C., ossia in piena età fenicia389.

Fig. 33. Ceramica fenicia da Sirimagus (da FINOCCHI 2005).

Inoltre, ceramica fenicia, viene rinvenuta nell’insediamento di Serbexi/Sa Turritta presso Gonnesa, nel villaggio di Medadeddu e nel nuraghe e villaggio di Punta Torretta, entrambi nel territorio di Carbonia, e, infine, nel Nuraghe di Bricco Scarperino di Calasetta390.

Altri importanti dati sono frutto del lavoro (cf. infra, p. 76) di Fabio Dessena per quanto riguarda il nuraghe Tratalias.

In esso, oltre all’attestazione di ceramica fenicia all’interno di un contesto indigeno, si ripercorrono, grazie ai materiali rinvenuti, le fasi dell’incontro tra i Nuragici e i Fenici.

388 FINOCCHI 2005.

389 BARTOLONI 2005.

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Basti pensare, come ben evidenziato dallo studioso, al rinvenimento delle due anfore cosiddette “Sant’Imbenia” (Fig. 34), alla brocca askoide (Fig. 35) decorata con impressioni di cerchielli singoli e incisioni di fasci a falsa cordicella e allo skyphos con meandro reso a tratti obliqui tratteggiati di un tipo riconducibile al Middle Geometric II (800- 760 a.C.)391.

Fig. 34. Anfore del tipo cd. Sant’Imbenia dal nuraghe Tratalias (DESSENA 2015).

Fig. 35. Frammento di ansa decorata di brocca askoide dal nuraghe Tratalias (DESSENA 2015).

391 DESSENA 2015, p. 151.

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IV. Il caso studio: Il Nuraghe Sirai