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2. IL COMUNE DI LIVIGNO

2.2 Attività economiche

L’economia si basa fondamentalmente sul commercio, il terziario e soprattutto sulle attività connesse al turismo e agli sport invernali nonché, marginalmente, sulle tradizionali attività dell'allevamento. Nel Comune e nelle aree limitrofe non sono presenti aree industriali di rilievo.

La situazione occupazionale è andata migliorando notevolmente nel tempo, come si rileva dai dati riportati in Tab. 2.1, ricavata dai censimenti ISTAT, ed è notevolmente migliore di quella rilevata a livello regionale e nazionale per tutti gli indicatori analizzati (Tab. 2.2).

Nel settore del commercio l’incidenza dell’occupazione è del 52,9%, in quello del terziario extracommercio è del 25,2% e in quello industriale del 19,3%. Il settore agricolo occupa meno del 3% del totale dei lavoratori, benchè si rilevi un aumento dell’occupazione nel settore dal 1991 al 2001 al 2011.

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Tab. 2.1 - Situazione occupazionale nel comune di Livigno in base ai censimenti ISTAT 1991, 2001 e 2011

INDICATORE 1991 2001 2011

Tasso di occupazione maschile 71,3 76,7 76,3

Tasso di occupazione femminile 38,5 45,2 55,8

Tasso di occupazione 55,5 61,3 66,2

Indice di ricambio occupazionale 35,7 70,4 140,1

Tasso di occupazione 15-29 anni 59,8 59,8 58,8

Incidenza dell'occupazione nel settore agricolo 1,4 2,7 2,6

Incidenza dell'occupazione nel settore industriale 19,8 20,4 19,3

Incidenza dell'occupazione nel settore terziario extracommercio 26,1 24,3 25,2

Incidenza dell'occupazione nel settore commercio 52.7 52.6 52.9

Incidenza dell'occupazione in professioni ad alta-media specializzazione 7,9 30,1 23,6 Incidenza dell'occupazione in professioni artigiane, operaie o agricole 26,2 20,8 18,8 Incidenza dell'occupazione in professioni a basso livello di competenza 6,4 11,3 10,9

Rapporto occupati indipendenti maschi/femmine 92,8 104,4 112,1

Tab. 2.2 – Confronto territoriale dei dati occupazionali rilevati da ISTAT nel 2011

INDICATORE Livigno Lombardia Italia

Tasso di occupazione maschile 76,3 60,4 54,8

Tasso di occupazione femminile 55,8 42,4 36,1

Tasso di occupazione 66,2 51,0 45,0

Indice di ricambio occupazionale 140,1 274,1 298,1

Tasso di occupazione 15-29 anni 58,8 46,1 36,3

Incidenza dell'occupazione nel settore agricolo 2,6 2,3 5,5

Incidenza dell'occupazione nel settore industriale 19,3 33,1 27,1

Incidenza dell'occupazione nel settore terziario extracommercio 25,2 47,0 48,6

Incidenza dell'occupazione nel settore commercio 52,9 17,6 18,8

Incidenza dell'occupazione in professioni ad alta-media

specializzazione 23,6 33,5 31,7

Incidenza dell'occupazione in professioni artigiane, operaie o

agricole 18,8 22,0 21,1

Incidenza dell'occupazione in professioni a basso livello di

competenza 10,9 15,0 16,2

Rapporto occupati indipendenti maschi/femmine 112,1 174,9 161,1

I dati relativi al 2018, pubblicati da ISTAT nel 2019, indicano un tasso di occupazione lievemente inferiore a quelli precedenti, ma confermano la situazione positiva del lavoro evidenziata in precedenza, come si

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osserva in Tab. 2.3. Va peraltro osservato che è cambiata la scala di riferimento in quanto i dati sono relativi ai Sistemi locali di lavoro (Sll). Tale termine, nell’accezione proposta dall’Istat, indica luoghi (precisamente identificati e simultaneamente delimitati su tutto il territorio nazionale) dove la popolazione risiede e lavora e dove quindi indirettamente tende a esercitare la maggior parte delle proprie relazioni sociali ed economiche. Dal punto di vista tecnico e metodologico i Sll sono costruiti come aggregazione di due o più comuni contigui sulla base dell’auto-contenimento dei flussi di pendolarismo giornaliero tra luogo di residenza e luogo di lavoro rilevati dall’Istat in occasione dei censimenti della popolazione e delle abitazioni.

I Sistemi locali del lavoro sono stati identificati in base ai dati relativi agli spostamenti quotidiani per motivi di lavoro, rilevati in occasione del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni.

L’aggiornamento del marzo 2019 della classificazione dei Sll 2011 a seguito di fusioni di comuni definisce un’articolazione territoriale costituita da 610 Sistemi locali.

Tab. 2.3 – Tassi di attività, di occupazione e di disoccupazione nel Sistema locale di lavoro di Livigno nel 2018 (ISTAT, 2019)

Sll Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione

Livigno 59,7 56,3 5,8

Lombardia 55,1 51,8 5,9

Italia 49,9 44,6 10,6

Il commercio trae beneficio dal regime fiscale agevolato per cui il comune di Livigno è riconosciuto in Italia e all’interno dell’Unione Europea come zona extradoganale. Tale situazione ha radici storiche. Già nel 1819, infatti, l'Austria aveva riconosciuto a Livigno agevolazioni analoghe a quelle ottenute nel periodo napoleonico, ma con l'introduzione di novità rilevanti quali l'esenzione dell'acquisto di generi come sale, tabacco e polvere da sparo. Il trattato, con l'introduzione di modifiche, venne rinnovato nel 1825, nel 1829, nel 1840 e nel 1857. Dopo l'annessione al Regno d'Italia, nel 1877 la convenzione venne ulteriormente prorogata per un triennio e, successivamente, rinnovata più volte, creando una situazione paradossale:

Livigno godeva di privilegi garantiti dagli Austriaci sotto il Governo italiano che però non aveva legiferato.

Tale lacuna fu colmata nel 1910, con la concessione di esenzioni gabellarie a favore del comune di Livigno.

Il primo impianto sciistico di risalita è stato realizzato nel 1958, dopo l’apertura anche nel periodo invernale del Passo del Foscagno. A partire dal 1960 comincia un limitato movimento turistico, ma è solo dopo il 1969, quando la galleria Munt La Schera (di servizio per la costruzione della diga del Gallo) viene aperto al traffico veicolare privato, che di fatto si dà inizio allo sviluppo turistico della località.

Oggi lo sci è una forte attrattiva, con un numero di presenze ovviamente variabile in funzione delle condizioni climatiche, ma comunque molto elevato, come si osserva in Fig. 2.4 e in Fig. 2.5, dove sono riportati rispettivamente i valori massimi dei primi accessi alle piste dalla stagione 2014-2015 a quella 2018-2019 e la massima densità oraria sulle piste, nello stesso periodo.

Per quanto riguarda i primi ingressi alle piste si rileva quasi un raddoppio tra il 2014-15 e il 2015-16, mentre nelle stagioni successive le variazioni sono state più contenute. Il valore massimo è relativo all’ultima stagione analizzata (2018-19). La distribuzione oraria è variabile, ma si osserva un lieve calo nei primi anni analizzati (fino al 2016-17) ed un nuovo aumento negli anni successivi.

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Fig. 2.4 - Valori massimi dei primi ingressi alle piste di Livigno dal 2014-15 al 2018-19

Fig. 2.5 – Valori massimi della presenza oraria sulle piste di Livigno dal 2014-15 al 2018-19

Un altro dato da tenere in considerazione è la percentuale di sciatori che cambiano versante durante il periodo di validità della propria tessera, andando quindi a gravare sul sistema di mobilità del comune di Livigno. Il grafico in Fig. 2.6 riporta questa percentuale suddivisa in funzione della tipologia di skipass. È evidente come le percentuali di cambio versante maggiori siano relative a skipass di lunga durata, ma anche gli utenti con tessera giornaliera operano il cambio versante in una percentuale intorno al 10%, che arriva, nella stagione 2018-19 a circa 15.000 unità in valore assoluto.

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Fig. 2.6 - Percentuale di sciatori che cambiano versante almeno una volta all’interno della durata della propria tessera

Il turismo rappresenta senza dubbio il motore dello sviluppo economico di Livigno. Il crescente numero di presenze, sia nella stagione invernale che estiva (come si evince dai dati riportati in Fig. 2.7, in Fig. 2.8, in Fig. 2.9 e in Fig. 2.10), richiede e giustifica un progressivo adeguamento delle strutture ricettive (si veda Fig.

2.11) e della rete infrastrutturale di servizio.

Fig. 2.7 - Presenze turistiche rilevate in estate nel periodo 2015-2018 (dati rilevati dal comune di Livigno)

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Fig. 2.8 - Presenze turistiche rilevate in estate nel periodo 2015-2018 per tipologia ricettiva (dati rilevati dal comune di Livigno)

Fig. 2.9 - Presenze turistiche rilevate in inverno nel periodo 2015-2018 (dati rilevati dal comune di Livigno)

Fig. 2.10 - Presenze turistiche rilevate in inverno nel periodo 2015-2018 per tipologia ricettiva (dati rilevati dal comune di Livigno)

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Le strutture alberghiere a Livigno sono oggi 108, per un totale di 5.198 posti letto.

Fig. 2.11 – Azzonamento dei servizi turistici secondo il Piano delle Regole del PGT di Livigno