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Intensa è stata l’attività della Procura generale anche nello svolgimento dell’attività di formazione decentrata della Scuola superiore della magistratura, sia attraverso l’organizzazione degli eventi formativi curati dai magistrati formatori appartenenti all’Ufficio, sia attraverso le relazioni e gli interventi svolti dai suoi componenti nell’ambito dei vari incontri di studio.

Il Procuratore generale è intervenuto all’apertura di numerosi incontri ed in otto di essi ha svolto interventi introduttivi; i magistrati formatori dell’Ufficio hanno svolto interventi di presentazione degli incontri o di moderazione delle tavole rotonde in dodici occasioni; relazioni ed interventi di Avvocati generali e di sostituti procuratori generali sono stati svolti in dieci eventi formativi.

Nella materia civile, si sono rivelati particolarmente significativi, per il loro carattere informativo e di orientamento e per l’altissima affluenza di magistrati ed avvocati, gli incontri-dibattito sul “Nuovo giudizio civile di Cassazione” (d.l. 31 agosto 2016, n. 168, convertito con modificazioni dalla legge 25 ottobre 2016, n. 197), svoltisi il 5 aprile ed il 25 ottobre 2017, con l’intento di fare il punto sulle prassi applicative del nuovo rito, facendone emergere vantaggi e criticità, e discutendone con l’avvocatura e con l’accademia. I dati emersi nel secondo di detti incontri – svolto, come nel 2016, in occasione della Giornata Europea della giustizia civile e dedicato anche al tema della semplificazione degli atti giudiziari – hanno rappresentato il punto di partenza per una verifica, promossa dall’Avvocato generale preposto al servizio civile, sui criteri di applicazione della riforma, sull’organizzazione del medesimo servizio al riguardo e sulle eventuali prospettive di emendamento del Protocollo sottoscritto con la Corte all’entrata in vigore della riforma.

Di particolare rilievo e anch’esso molto partecipato, è stato poi l’incontro, organizzato d’intesa con la magistratura amministrativa e contabile, su “Eccesso di potere giurisdizionale e diniego di giurisdizione dei giudici speciali al vaglio delle

Sezioni Unite della Corte di cassazione”, nel quale si è sviluppato un proficuo confronto con l’intento di verificare se sia possibile adeguare, in via interpretativa, il sindacato delle Sezioni Unite al mutato quadro normativo, interno, europeo e sovranazionale, al fine di assicurare l’unicità funzionale della giurisdizione, pur sempre nel rispetto della particolare autonomia che l’art. 111, ultimo comma, Cost., riconosce al Consiglio di Stato ed alla Corte dei Conti.

Sempre nel settore civile, è proseguita la collaborazione con la cattedra di Diritto Processuale civile dell’Università Roma Tre, in tema di “Dialoghi” su questioni di procedura civile, imperniata, nel periodo in esame, nell’incontro su “L’interpretazione del titolo esecutivo e i poteri del giudice dell’esecuzione” (27 marzo 2017) ed in quello su “Il rito applicabile alle controversie sulla liquidazione degli onorari agli avvocati” (31 maggio 2017), preceduto, sul finire del 2016, dall’incontro su “Interesse ad impugnare e questioni di giurisdizione”.

All’approfondimento dei temi processuali, si è inteso affiancare e sviluppare con maggior costanza anche l’esame delle questioni di diritto rimesse all’esame delle Sezioni Unite. In detto ambito, si collocano gli incontri dedicati a “Le nuove frontiere del risarcimento del danno” (1 e 2 febbraio 2017), organizzato in vista della trattazione alle Sezioni Unite del riconoscimento di sentenze straniere recanti condanna ai cd. “danni punitivi”, e su ”L’usura sopravvenuta: tra rimedi manutentivi e gestione delle sopravvenienze” (15 febbraio 2017), tenutosi anch’esso in previsione della trattazione del tema da parte delle Sezioni Unite.

Numerosi sono stati gli incontri mirati a valutare possibili riforme, o l’applicazione di nuovi istituti, o fare il punto sulla situazione dell’attuazione normativa, specie quella sovranazionale; tra essi si segnalano quelli sulle Alternative dispute resolutions (A.D.R.) (15 novembre 2017), che ha promosso una riflessione sulle proposte e sui suggerimenti della Commissione Alpa, nei principali settori di intervento (arbitrato, mediazione extraprocessuale ed endoprocessuale, volontaria giurisdizione); quelli, curati d’intesa con la S.S.M., sui temi di diritto europeo ed internazionale (“Lo spazio giudiziario europeo in materia civile nella giurisprudenza italiana ed europea”, 3-5

maggio 2017; “Il principio del ne bis in idem tra diritto interno, diritto dell’Unione Europea e Convenzione europea dei diritti dell’uomo”, 4-6 ottobre 2017).

Merita specifica segnalazione, poi, il corso, intitolato a Vittorio Occorsio, su “Il terrorismo internazionale: strumenti di conoscenza e di contrasto” (1-3 marzo 2017), che si è proposto essenzialmente due obiettivi: assicurare ai magistrati una approfondita conoscenza delle radici sociali, economiche e culturali del fenomeno terroristico; quello di elaborare una interpretazione uniforme, e coerente con gli standard internazionali di tutela dei diritti fondamentali, delle norme sostanziali e dei principali istituti processuali coinvolti dalle indagini e dai giudizi in questa materia.

Attraverso il corso intitolato a Vittorio Occorsio, che verrà nuovamente organizzato nel 2018 sempre in collaborazione con la S.S.M., si è attuato un significativo confronto con alcuni dei più autorevoli rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee, proprio in un periodo nel quale il sistema normativo sul terrorismo si è arricchito di una importante innovazione: si tratta, precisamente, della Direttiva (UE) 2017/541 del 15 marzo 2017 sulla lotta contro il terrorismo, che introduce un quadro organico di obblighi di incriminazione dei relativi reati, di quelli riconducibili a un gruppo terroristico o altrimenti connessi ad attività terroristiche, programma una specifica disciplina a favore delle vittime, e pone un obbligo, per gli Stati europei, di estendere al terrorismo gli strumenti di indagine previsti per la criminalità organizzata, comprese le tecniche investigative ad alto contenuto tecnologico e le indagini finanziarie.

La direttiva muove anche dalla consapevolezza della rilevanza fondamentale del momento della prevenzione, verso cui si è indirizzata la recente riforma del “Codice antimafia”, approvata dal Parlamento con la legge 17 ottobre 2017, n. 161. La riforma del Codice antimafia, allora in itinere, ha costituito oggetto di un’altra importante iniziativa di formazione realizzata nel settore penale, in collaborazione con la LUISS, il Consiglio Nazionale Forense, l’Unione delle Camere Penali e il Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti: l’incontro di studio su “Giustizia penale ed economia”, organizzato il 22 maggio 2017 in ricordo di Giovanni Falcone, Francesca

Morvillo e Paolo Borsellino. Nel corso dell’incontro, che ha rappresentato anche una significativa occasione di dialogo con la Corte europea dei diritti dell’uomo sugli effetti della fondamentale sentenza De Tommaso, è stato presentato l’Osservatorio sulle misure di prevenzione patrimoniale e sulle misure cautelari reali.

L’Osservatorio, con la collaborazione di numerosi magistrati della Corte e della Procura Generale, nonché dei tirocinanti, darà avvio ad un lavoro sistematico di analisi scientifica della giurisprudenza in materia di misure di prevenzione patrimoniali e misure cautelari reali, i cui risultati verranno presentati in un successivo incontro programmato per il mese di ottobre 2018.

Particolare rilievo ha assunto poi l’attività dei magistrati dell’Ufficio anche nell’organizzazione e nello svolgimento dei Corsi di “Introduzione all’esercizio delle funzioni di legittimità”, (ottobre e novembre del 2016 e del 2017, che hanno visto, rispettivamente, otto e sette tra relazioni ed interventi di esponenti della Procura generale), realizzati dalla Struttura di formazione decentrata per favorire la diffusione della cultura della nomofilachia tra i magistrati destinati alla Corte, alla Procura generale e all’Ufficio del massimario e per agevolare l’inserimento di essi nella realtà quotidiana del lavoro d’ufficio.