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L'autonomia della scuola in Inghilterra

7. L'autonomia delle scuole in Europa

7.2 L'autonomia della scuola in Inghilterra

L'autonomia scolastica nei paesi anglosassoni è stata introdotta nel 1988 ad opera del governo conservatore di Margaret Thatcher con l'Education Reform

Act, attraverso una riforma radicale del sistema scolastico statale che, a

tutt'oggi, risulta aver avuto un buon successo [24,26].

Tale esito positivo è dovuto, senza ombra di dubbio, alla velocità con la quale tale riforma è stata attuata; basti pensare che entro due anni dalla sua emanazione le istituzioni scolastiche inglesi hanno ricevuto i finanziamenti necessari per poter iniziare in maniera completa questa nuova esperienza di autogestione.

Con questa riforma si è avuto il trasferimento della responsabilità gestionale e finanziaria dalle Local Education Authorities (L.E.A.), le quali fino ad ora ricevevano finanziamenti statali ed organizzavano in maniera del tutto autonoma l’istruzione sul proprio territorio sulla base di scarne linee-guida nazionali, alle scuole mediante l’attribuzione di fondi pubblici dalle prime, alle quali è rimasto da gestire una piccola somma per spese di trasporto e per esigenze particolari, alle seconde.

Le scuole autonome inglesi hanno l’autorità di gestire tutti gli aspetti relativi il loro funzionamento che va dalla manutenzione degli edifici, alla determinazione del proprio organico, all’assunzione del personale e alla sua valutazione nonché esse sono libere di gestire la scelta dei contenuti di insegnamento e la metodologia adottata. E’ stato introdotto un National

Curriculum che obbliga le istituzioni scolastiche a dedicare il 70% di tempo

scuola ad un gruppo di materie definite a livello centrale senza però vincoli né di contenuti né di orario; il restante 30% viene gestito mediante la personalizzazione dell’offerta formativa.

Naturalmente questo processo ha incontrato delle difficoltà ad attuarsi sia per la riluttanza che si è avuta da parte delle L.E.A. che vedevano diminuire molto la loro importanza, sia per il grande lavoro che la pubblica amministrazione ha dovuto affrontare per quantificare i costi reali di ciascuna scuola ed arrivare ad assegnare un importo sufficiente a garantirne il normale funzionamento amministrativo e didattico tenuto conto del numero degli alunni iscritti e frequentanti.

L'autonomia scolastica in Inghilterra è avvenuta contestualmente ad un rafforzamento degli organi direttivi posti all'interno della scuola: in primis il Capo di Istituto e lo School Governing Body che hanno notevolmente modificato i propri compiti e le loro responsabilità per quanto riguarda la corretta gestione delle risorse umane ed economiche.

In Inghilterra, diversamente a quanto succede ad esempio in Italia dove il Dirigente Scolastico viene reclutato tramite concorso pubblico tra il personale docente, il Capo di Istituto è un professionista con una qualifica specifica ed è assunto dal Governing Body della scuola sulla base di procedure concorrenziali. Il Dirigente Scolastico è coadiuvato, nella propria attività di direzione e di amministrazione della scuola che sovrintende, da un gruppo di 5-7 persone tra personale docente e amministrativo.

Gli indirizzi politici della scuola vengono invece dettati da un organo, equiparabile al nostro Consiglio di Istituto, che è appunto lo School Governig Body il quale è organo direttivo vero e proprio con un ruolo strategico e composto da membri che rappresentano i principali interessi della comunità locale, da genitori e da insegnanti. Essi non percepiscono compensi dalla scuola.

I compiti dei Governors sono quelli di gestire e di controllare il budget e le spese generali mentre è la scuola stessa che amministra le spese correnti

avvalendosi della supervisione del Capo di Istituto che stabilisce l'orario delle lezioni e il piano annuale della scuola che però sottopone all'approvazione del Governing Body che a sua volta ne verifica la conformità con la normativa vigente e svolge monitoraggi sul livello qualitativo raggiunto dall'offerta formativa.

Il Piano Annuale è una mappa in cui il Capo di Istituto descrive i risultati che, con cadenza mensile, intende raggiungere ed è anche lo strumento attraverso il quale i Governors controllano l'operato del loro capo.

Una delle difficoltà più grandi a cui l'Inghilterra si è trovata di fronte nel mettere in atto tale riforma è stata quella di fornire una adeguata formazione sia al Capo di Istituto che allo School Governing Body circa i nuovi ruoli che erano chiamati a ricoprire con la scuola riformata. Cambiamenti questi che impattavano sia l'ambito didattico e formativo sia quello gestionale ed economico. La nuova figura di Capo di Istituto deve saper portare avanti una leadership rinnovata e capace di guidare il proprio istituto all'interno di un sistema scolastico competitivo.

Questo modo di realizzare l'autonomia della scuola mediante una responsabilità diretta ha aumentato, in termini di efficienza ma anche di efficacia, il servizio della Pubblica Istruzione e ha voluto dire, da parte del corpo docente, riuscire a raggiungere una maggiore professionalità.

Il servizio formativo che offre oggi, in generale, la scuola pubblica inglese ha raggiunto una buona qualità in termini didattici di formazione degli alunni, che saranno un domani i nuovi cittadini.

La scuola autonoma risponde del proprio operato sia internamente, attraverso rendicontazioni sottoposte a controlli, sia all'esterno mediante la scelta degli stessi genitori.

Esiste un organismo chiamato Ofsted3 che è un organo ispettivo

nazionale che con cadenza triennale e con pochi giorni di preavviso rispetto alle visite ispeziona le scuole. Si tratta di un monitoraggio che valuta non tanto gli insegnanti quanto il risultato degli alunni ma che si sofferma soprattutto sulle prestazioni delle singole scuole di cui viene valutato il livello di qualità.

Gli esiti di queste valutazione sono resi pubblici ed influiscono sulla vita organizzativa e finanziaria dei singoli istituti. In casi particolarmente gravi esso ha potere di chiudere l'istituto.