• Non ci sono risultati.

“Il Sistema Informativo Integrato nel settore del Gas”

4.6 Avviamento del SII nel settore del Gas

Secondo le direttive dell’ Autorità l’avvio del Sistema Informativo Integrato poteva svilupparsi seguendo due percorsi alternativi.

Il primo prevedeva che il SII svolgesse il solo ruolo di Agente per comunicazioni

centralizzate cioè il ruolo di intermediazione fra i soggetti validando le

informazioni con richieste dirette ai soggetti titolari delle stesse. Durante tale fase i Processi restavano quelli definiti dalla stessa regolamentazione con l’unica variante di avere il gestore del SII come controparte centralizzata senza, cioè, sfruttare il RCU. Solo in una fase successiva, veniva creato il RCU e venivano ridisegnati e razionalizzati i Processi per sfruttare le potenzialità offerte dal RCU. Il secondo percorso prevedeva invece che il RCU fosse costituito fin dall’inizio in parallelo all’automazione dei Processi e da questi utilizzato, implementando un nuovo Processo alla volta. Il set di dati contenuti nel RCU doveva essere ampliato man mano che i nuovi Processi entravano in servizio.

Il primo percorso, che da un lato poteva permettere una più rapida automazione di un maggior numero di Processi, presentava un inconveniente che poteva posticipare di molto la disponibilità del RCU e delle prestazioni da esso offerte. Inoltre la creazione del RCU modificava i Processi e pertanto quegli stessi flussi che erano stati standardizzati potevano richiedere ulteriori modifiche e adattamenti. Questa soluzione, oltre a posticipare i benefici derivanti dalla disponibilità del RCU, era la più onerosa per gli operatori che avrebbero dovuto gestire periodi transitori di cambiamento dai vecchi ai nuovi Processi e di adattamenti degli standard informativi, eventualmente anche dovendo tenere attive due diverse applicazioni nella fase transitoria.

Il secondo percorso, che prevedeva la realizzazione graduale, ma completa di ogni singolo Processo era in apparenza migliore: tuttavia, sarebbe potuto non essere nella pratica possibile individuare Processi elementari che potevano essere realizzati stand-alone senza dover necessariamente coinvolgere la realizzazione di ulteriori Processi ad essi collegati. In pratica, alcuni Processi come ad esempio lo switching, l’attivazione e la disattivazione dei punti, l’attivazione dei servizi di

121

tutela e altri, costituivano un blocco unico di Processi che dovevano essere realizzati contemporaneamente in quanto utilizzavano e/o modificavano il medesimo set di dati.

L’Autorità intendeva prevedere che l’avvio del SII venisse attuato in modo tale da:

● garantire un impatto minimo sui costi tecnologici e organizzativi della soluzione; a tal fine si intendeva operare in modo che le procedure realizzate, sia in termini tecnologici che organizzativi, fossero per quanto possibile quelle definitive, evitando, ove praticabile, soluzioni transitorie, non riutilizzabili;

● dare priorità alla reingegnerizzazione dei nuovi Processi in modo tale che gli Utenti del SII potessero beneficiare fin da subito della presenza del RCU;

● assicurare che il percorso di evoluzione regolatorio fosse quanto più lineare possibile, riducendo al minimo l’introduzione di regimi provvisori, al fine di garantire certezza e semplificazione normative;

● garantire un’adeguata fase di test delle nuove funzionalità al fine di garantire un’alta affidabilità dei servizi del SII una volta messi a disposizione ufficialmente.

In base a questi obiettivi l’Autorità ritenne preferibile il secondo percorso di attuazione che nonostante, come si è detto, presentasse alcune criticità - poiché alcuni Processi erano difficilmente scomponibili in sotto-Processi elementari utilizzabili disgiuntamente dagli altri -, meglio rispondeva all’obiettivo di produrre servizi fruibili dal sistema in tempi più brevi rispetto agli altri percorsi di attuazione. L’Autorità ritenne infatti, data la complessità dei Processi interessati e l’esigenza di garantire il funzionamento dei medesimi senza soluzione di continuità, che le due soluzioni non fossero risolutive se considerate separatamente. Pertanto, la soluzione che l’Autorità ritenne meglio percorribile di fatto fu “un’interpolazione” fra i due percorsi che, fondamentalmente adottando il secondo percorso, prevedeva in modo residuale per qualche fase il ricorso transitorio e confinato al ruolo di agente delle comunicazioni da parte del SII.

122

Il percorso di avviamento del SII che l’Autorità ha ritenuto di dover adottare si articola in diverse fasi che risultano caratterizzate dal progressivo arricchimento del set di prestazioni resi agli Utenti del SII20.

In una prima fase dovevano essere fornite le prime prestazioni da parte del SII e del RCU, individuate tenendo conto delle esigenze di sviluppo delle fasi successive. In pratica, lo scopo era creare il primo nucleo dell’ RCU, consentire l’accreditamento dei Soggetti, effettuare le prime comunicazioni ufficiali tra Utenti e SII e rendere disponibile agli Utenti tutto ciò che questo assetto permetteva fra le prestazioni elencate precedentemente. In una seconda il SII doveva fornire progressivamente la maggior parte dei Processi, tuttavia le relative prestazioni dovevano essere fornite inizialmente in una configurazione “minima”; ciò significa che risiedeva nel RCU solo il set minimo di dati, mentre poteva rendersi necessario che altri dati dovevano essere scambiati tra Utenti e SII nel modo tradizionale (bilaterale) oppure utilizzando il SII come agente centrale delle comunicazioni. Infine il SII doveva fornire in modo completo tutte le prestazioni previste e i Processi erano infine a regime.

In sintesi il RCU venne costituito fin dall’inizio, in parallelo all’automazione dei processi e da questi utilizzato, implementando un nuovo processo alla volta. Il set di dati contenuti nel RCU veniva ampliato man man che i nuovi processi entravano in servizio.

Sulla base delle considerazioni formulate si riporta nella figura seguente una schematizzazione delle fasi inerenti le attività funzionali alla creazione del RCU, al suo popolamento e aggiornamento, unitamente all’indicazione dei processi che potranno essere gestiti nell’ambito del SII.

20

E’ da osservare che in tutte le fasi lo sfruttamento del SII garantisce l’uniformità e la standardizzazione delle comunicazioni con gli Utenti.

123

Figura 50- Fasi avviamento del SII

4.7

Accreditamento,

Popolamento,