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- AZIONE: UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE

PER I DISTURBI SPECIFICI

FASE 6 - AZIONE: UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE

L’utilizzo delle nuove tecnologie rappresenta una sfida ulteriore per la scuola in quanto garantisce, attraverso un uso consapevole, lo sfruttamento di ausili ne-cessari a compensare le abilità carenti o da integrare. Inoltre può fornire un va-lido supporto per individuare precocemente la presenza di disturbi specifici nei bambini dai 4 agli 8 anni attraverso, per esempio, l’uso di CoPs (Cogni-tive Profiling System), un sistema computerizzato di valutazione psicometrica.

Altri strumenti informatici sono di ausilio per l’apprendimento (software di-dattico, scanner, sintetizzatore vocale…) perchè portano i bambini e i ragazzi che soffrono di DSA a un’importante collaborazione tra metodo verbale e tec-niche di memorizzazione del canale visivo (Visual Thinking). Inoltre favori-scono lo sviluppo dell’autonomia formativa in quanto consentono di memorizzare una grande quantità di dati e permettono di creare documenti ri-producibili, rielaborabili, ben impaginati, di facile reperibilità e di facile scam-bio. L’informatica, quindi, rappresenta un’insostituibile opportunità per gli studenti, in quanto, ponendosi come strumento vicariante, consente un com-pleto utilizzo delle abilità integre, quali l’intelligenza e la fantasia.

CONCLUSIONI

La diversità che costantemente la scuola si ritrova di fronte può risultare un ele-mento di ricchezza, in quanto genera un percorso di riflessione e di

autovalu-L’utilizzo delle nuove tecnologie rappresenta una sfida ulteriore per la scuola in quanto garantisce, attraverso un uso

consapevole, lo sfruttamento di ausili necessari a compensare le abilità carenti o da integrare

tazione su tutti i processi che sottendono l’organizzazione scolastica e le meto-dologie didattiche. In questo modo le pratiche sono condivise da un’intera co-munità professionale e possono essere disseminate in altri contesti formativi, generalizzando così le «buone pratiche» sperimentate. Inoltre attraverso l’acqui-sizione del modello organizzativo «reticolare» dimostra una sistematica apertura verso altre realtà che apportano contenuti e professionalità nuove sempre più necessario al superamento dell’autoreferenzialità scolastica. In ogni caso è ne-cessaria superare le diffidenze e le barriere soprattutto interne derivanti da una visione individuale della professionalità docente e della leadership educativa.

La sfida forse più difficile, ma anche più interessante, è quella di coniugare e far coesistere tante diversità e trasformarle in una ricchezza potenziale che miri a valorizzare ogni intelligenza e a favorire un’alta aspettativa di successo forma-tivo da parte di tutti. Soltanto attraverso la motivazione più alta e l’innalza-mento dell’autostima si possono meglio coinvolgere i ragazzi in un percorso di crescita personale e di arricchimento culturale.

FONTI E BIBLIOGRAFIA CONSULTATA

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Boscolo P., Psicologia dell’apprendimento scolastico, UTET Libreria, Torino.

Ianes D., Tortello M. (a cura di), La qualità dell’integrazione scolastica, Erickson, Trento, 1999.

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Cornoldi C., De Beni R., Imparare a studiare. Strategie, stili cognitivi, metacognizione e atteggiamenti nello studio, Erickson, Trento, 1993.

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Stella G., Dislessia, Il Mulino, Bologna, 2004.

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INTER

Le pratiche sono condivise da un’intera comunità professionale

e possono essere disseminate in altri contesti

formativi, generalizzando così le «buone pratiche»

sperimentate

INTER

SITOGRAFIA

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Pubblicazione progetto I CARE USR Lazio – I.C. Aristide Leonori, 2009 Roma http://gold.indire.it/datafiles/BDP-GOLD000000000025A8CF/pubblica-zione_i_care.pdf.

Disturbi specifici di apprendimento: successo scolastico e strategie didattiche:

http://www.istruzioneer.it/page.asp?IDCategoria=430&IDSezione=1773&ID=306120 Associazione Italiana Dislessia - www.aiditalia.org

Organizzazione sullo studio dei DSA - www.dislessiainrete.org

Manuali e software didattico specifico: www.erickson.it – www.anastasis.it

Il Progetto «Nuove Tecnologie e Disabilità» ha promosso l’applicazione delle nuove tecnologie per l’integrazione scolastica attraverso interventi articolati in sette azioni. Fra queste, l’Azione 6 ha individuato ventisei progetti di ricerca, realizzati da scuola capofila in rete con Università. Associazioni e altri Enti, volti a rispondere ad esigenze specifiche degli alunni con disabilità o con di-sturbi specifici di apprendimento1.

L’Azione 6 ha finanziato progetti per diverse difficoltà funzionali. Di seguito elenchiamo i progetti che sono stati direttamente realizzati per gli alunni con DSA o che, ideati per altre disabilità, rispondono comunque ai bisogni degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento.

1. 10dita: aggiornamento di un software di auto-apprendimento per disabili visivi (Direzione Didattica «A. Scarpa» – Milano)

Il software ha lo scopo di insegnare ai bambini non vedenti a scrivere sulla tastiera del computer usando tutte e 10 le dita (invece delle due o tre usate di solito) e aiutando nella memorizzazione dei tasti. È il rifacimento di un programma degli anni Novanta, già molto usato e diffuso: il suo successo ha spinto a un aggiorna-mento compatibile con i nuovi sistemi operativi (XP e Vista) e, soprattutto, con le moderne sintesi vocali. Data l’utilità di una rapida scrittura, con 10 dita ap-punto, anche per gli alunni con DSA, è stato inserito in questa collezione.

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