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La Fondazione Luigi Einaudi è sorta a Torino nel 1964 per favorire gli studi economici, storici e politici. Essa ha sede a Palazzo d'Azeglio, dove è sistemata la sua Biblioteca. Alle grandi collezioni di Luigi Einaudi, apportate in dono alla Fondazione, si sono aggiunti gli acquisti dell'ultimo trentennio. Oggi la Biblioteca possiede oltre 187.000 volumi e opuscoli, archivi politico-economici dell'ultimo secolo, e riceve oltre 2.000 pubblicazioni periodiche, di cui molte fra le più importanti sono complete dal loro inizio. Nei limiti consentiti dallo spazio, e tenuto conto dell'importanza della ricerca, la Bi-blioteca è aperta a quegli studiosi qualificati che facciano domanda di utiliz-zarne le risorse. Notevoli soprattutto i fondi di economia dal secolo XVIII ad oggi; di storia del pensiero economico e sociale, delle classi operaie e del socialismo utopico; di storia delle istituzioni economiche, bancarie e mo-netarie; di scienze sociali contemporanee e di politica dell'America Latina.

1. Caratteristiche e finalità

Come in passato, la Fondazione è in grado, anche nell'Anno Accademi-co 1998-1999, di offrire borse di studio a giovani laureati e laureandi che discuteranno la tesi di laurea entro il 30 giugno 1998 di ogni Paese nati dal 1° gennaio 1970 in poi.

Sono ammessi a concorrere candidati che abbiano già dato chiara pro-va di capacità di ricerca, con interessi che possono essere così definiti:

a) teoria economica, finanziaria e monetaria;

b) problemi dello sviluppo economico e politico;

c) storia economica e sociale in età moderna e contemporanea;

d) storia delle idee politiche, economiche e sociali in età moderna e

contemporanea; 3

3 4 CRONACHE DELLA F O N D A Z I O N E

e) problemi di storia piemontese, con particolare riguardo agli aspetti

economici e sociali. 2. Borse di studio

2.1. Classificazione e modalità di assegnazione

Le borse di studio - finanziate, oltre che con le fonti sottoindicate, an-che con il contributo della Camera di Commercio di Torino e della Com-pagnia di San Paolo - sono messe a concorso nel numero massimo di 13, e con le modalità seguenti:

a) 4 borse, aumentabili a 7 in rapporto alle disponibilità finanziarie.

Tali borse saranno assegnate per l'Italia e per l'estero per il periodo di mesi 12.

L'importo mensile della borsa sarà: - di Lire 1.200.000 se usufruite in Italia;

- di Lire 1.600.000 se usufruite negli altri Paesi europei; - di Lire 1.700.000 se usufruite negli Stati Uniti.

Verranno anche rimborsate spese giustificate di viaggio e di tasse uni-versitarie. La Fondazione si riserva di fissare limiti a tali importi.

b) 1 borsa di studio annuale e non rinnovabile intitolata a Luigi

Einau-di, da usufruirsi presso il Centre for History and Economics del King's College dell'Università di Cambridge, riservata a laureati con tesi in disci-pline economiche o storiche che intendano approfondire lo studio dell'al-tra disciplina.

L'importo mensile della borsa è di Lire 1.600.000. All'assegnatario ver-ranno inoltre rimborsate spese giustificate di viaggio e di tasse universitarie. La Fondazione si riserva di fissare limiti a tali importi. Qualora tale borsa non venga assegnata essa integrerà il numero totale delle borse di cui alla lettera a).

c) 1 borsa annuale e non rinnovabile offerta dalle Fondazioni Rocca e Sicca ed intitolata a Manon Michels Einaudi per studi sulla cultura europea del X X secolo, di Lire 1.200.000 mensili e di Lire 1.600.000 mensili, rispet-tivamente se usufruita in Italia o in altri Paesi europei;

d) 1 borsa annuale e non rinnovabile di Lire 30.000.000 offerta dalla

TELECOM Italia SpA. e intitolata a Guglielmo Reiss Romoli per studi economici da effettuarsi negli Stati Uniti;

e) 1 borsa annuale onnicomprensiva e non rinnovabile di Lire

18.000.000 intitolata a Luca d'Agliano, offerta dall'omonimo Centro Studi, sull'economia dello sviluppo, da effettuarsi presso le Università di Oxford o Cambridge, o la London School of Economics;

35 CRONACHE DELLA FONDAZIONE

f) 1 borsa annuale e non rinnovabile di L. 15.000.000, più le spese di

viaggio, offerta dal Centro de Estudios de Mexico en Italia per una ricerca riguardante temi messicani nel settore della storia, dell'economia, della scienza della politica e relazioni internazionali.

g) 1 borsa annuale onnicomprensiva e non rinnovabile di L. 2.000.000 intitolata a Mario Pannunzio offerta dall'Accademia dei Lincei destinata «a favore di giovani meritevoli, italiani e stranieri che intendano dedicarsi a studi storici, filosofici ed economici».

Tutte le borse di cui al presente paragrafo saranno assegnate entro il 20 luglio 1998 dal Consiglio di Amministrazione, a suo insindacabile giudizio, su proposta del Comitato Scientifico.

Le decisioni della Fondazione saranno comunicate agli interessati entro 10 giorni dalla deliberazione del Consiglio di Amministrazione.

2.2. Domande e relativa documentazione

Le domande dovranno pervenire alla Fondazione entro il 15 maggio 1998 (si specifica che non varrà la data del timbro postale) ed essere ac-compagnate da:

a) curriculum vitae che dovrà essere preciso, senza soluzioni di conti-nuità cronologica, e atto a chiarire gli studi, la carriera e le attività del candidato;

b) copia della tesi di laurea e di altri eventuali lavori a stampa; c) relazione da cui risultino: 1) il programma di ricerca; 2) i tempi ne-cessari per portarlo a compimento; 3) i materiali a stampa e le fonti d'ar-chivio o altre da utilizzare, ove la natura della ricerca lo comporti, e i luoghi nei quali la ricerca stessa dovrebbe svolgersi;

d) dichiarazioni in busta chiusa sottoscritte da almeno due studiosi

qua-lificati che abbiano conoscenza personale del candidato e siano in grado di avallare la relazione di cui alla lettera c);

e) in caso di ricerca presso Università estere, indicazioni precise circa l'i-scrizione (se già avvenuta, e per quale anno, o se solo richiesta) e l'ammon-tare delle tasse eventualmente dovute per l'anno accademico suindicato;

fi elenco delle altre eventuali istituzioni, con i relativi indirizzi, alle quali 11 candidato abbia presentato o intenda presentare analoga domanda entro il 1 ottobre 1998.

g) indirizzo privato e numero di telefono.

Le domande che non soddisfino integralmente le condizioni di cui so-pra non verranno prese considerazione.

3 6 CRONACHE DELLA FONDAZIONE

2.3. Status dei borsisti I beneficiari:

a) saranno tenuti ad inviare alla Fondazione per iscritto rapporti trime-strali sull'avanzamento della loro ricerca;

b) potranno svolgere altre attività, retribuite o meno, compatibili con

l'adempimento del loro programma di ricerca e salva, ove giustificata, una congrua riduzione dell'assegno mensile. Sono esclusi dal godimento della borsa della Fondazione gli ammessi a dottorati di ricerca, i titolari di borse di studio post-universitarie, ricercatori e docenti universitari; non incideranno a questo riguardo le borse-premio concesse una tantum;

c) potranno usufruire, su richiesta, di un posto di studio a Palazzo d'A-zeglio. ove disponibile;

d) dovranno presentare al Comitato Scientifico il frutto conclusivo

del-le loro ricerche. Il Comitato, su richiesta dell'autore, potrà disporre l'even-tuale pubblicazione negli «Annali» o nelle altre collane della Fondazione.

3. Prestazioni assicurative e assistenziali

Qualora la borsa sia assegnata a cittadini stranieri per ricerche o studi da eseguirsi, in tutto o in parte, in Italia, la Fondazione non si assumerà alcun onere per prestazioni sanitarie e assistenziali per malattia, infortunio o maternità cui l'assegnatario dovesse ricorrere durante la sua permanenza in Italia. Le spese per tali prestazioni saranno pertanto a intero carico del-l'assegnatario medesimo.

Torino, 30 gennaio - 24 febbraio 1998 Il Presidente del Comitato Scientifico MASSIMO L . SALVADORI Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ENRICO FILIPPI

I I .

I L P R O B L E M A D E L L ' E M I G R A Z I O N E I T A L I A N A T R A O T T O C E N T O E P R I M O N O V E C E N T O

A P A R T I R E D A L L E P A G I N E D E L L A « R I F O R M A S O C I A L E »

C O R R A D O M A L A N D R I N O

P R E M E S S A1

IL PROGETTO DI RICERCA SULLA «RIFORMA SOCIALE»

«La Riforma sociale» fu la rivista fondata a Torino da Francesco Save-rio Nitti e Luigi Roux nel 1894. L'uscita della rivista seguì di un anno l'i-stituzione del Laboratorio di Economia nell'Università degli Studi di Tori-no da parte di Salvatore Cognetti de Martiis e, a questo, fu strettamente collegata sia con riferimento al corpo dei redattori e collaboratori, sia nello spirito generale scientifico, socio-politico e giuridico-istituzionale.

Fin dalle origini, infatti, la «Riforma sociale» si prefisse l'obiettivo -in un momento di passaggio per il sistema sociale e politico italiano da un assetto ancora arretrato al decollo vero e proprio - di raccogliere intorno a sé le firme grandi e meno grandi dell'intelligenza torinese e piemontese, italiana e internazionale, aderente alle idealità liberali, senza denegare l'o-spitalità a quanti - liberali, democratici, radicali, socialisti o altro - si fa-cessero avanti per aprire una discussione o presentare i risultati dei pro-pri studi. Secondo Valerio Castronovo, la «Riforma sociale» divenne inoltre - in campo liberale - il contraltare progressivo della più tradi-zionalista «Nuova antologia», «per le sue tendenze liberali di ispirazione

1 Sono pubblicati in questa sezione degli «Annali» 1998 della Fondazione Luigi Einaudi gli atti, rielaborati scientificamente, del seminario di studi inerente «Il problema dell'emigrazione italiana tra Ottocento e primo Novecento a partire dalle pagine della "Riforma sociale"», tenuto 1*11 febbraio 1998 presso la Fondazione Einaudi, nell'ambito dello sviluppo del progetto di ri-cerca del CNR - diretto da Gian Mario Bravo e coordinato da Corrado Malandrino (Diparti-mento di Studi Politici dell'Università di Torino) - intitolato «La Riforma sociale» (1894-1935) nel sistema politico, sociale e politico-economico italiano e internazionale. Costituzione archivio sto-rico (regesto, inventario, banca dati), elaborazione studi critici, riedizione testi. Si ringrazia la Fon-dazione Einaudi per l'ospitalità e il CNR per il contributo finanziario alla ricerca.

4 0 C O R R A D O M A L A N D R I N O

inglese e la sua opera di indagine critica dei problemi [...] della società italiana».2

Accanto a un'evidente finalità di dibattito ideale, esplicitata nel primo editoriale firmato da Achille Loria,3 fu infatti scopo prioritario della testata quello di formare - col Laboratorio ricordato - un cenacolo di ricerca di altissimo livello scientifico nelle materie economico-politiche, giuridiche e sociologiche. Tale impostazione fu proseguita con ineguagliato rigore e con un vistoso allargamento - anche sul piano internazionale - della schiera dei contributori, nonostante l'acquisita preminenza della sede accademica di Torino, allorché si esaurì la prima serie della rivista e si aprì la seconda serie sotto la direzione di Luigi Einaudi (direttore responsabile), di Giusep-pe Prato, Alberto Geisser, Pasquale Jannaccone. La terza serie del Giusep- periodi-co, sebbene facesse registrare un impoverimento dei collegamenti interna-zionali - frutto indesiderato delle mutate condizioni generali del paese, del-le censure e deldel-le barriere che il fascismo erse intorno a tadel-le fucina di valori liberali e democratici - , fu portata avanti dal 1924 da Einaudi e Jannacco-ne, con l'aiuto del nuovo redattore Francesco Antonio Répaci, fino all'in-terdizione da parte delle autorità fasciste nel 1935.

Nei 42 anni di vita della «Riforma sociale» tutti i maggiori filosofi po-litici e del diritto, i politologi, gli scienziati economico-sociali, gli storici del pensiero politico ed economico (ma anche capi di Stato, ministri, membri della diplomazia internazionale, generali) parteciparono con opere originali e con meditati interventi alla pubblicazione dei suoi fascicoli, per un totale complessivo di 46 grossi tomi, e all'edizione dei 15 volumi degli studi. Tra gli italiani (oltre ai direttori e ai principali redattori) si ricordano almeno Attilio Cabiati, Giovanni Agnelli, Cesare Lombroso, Guglielmo Ferrerò, Gioele Solari, Napoleone Colajanni, Riccardo Bachi, Carlo Rosselli, Gaeta-no Mosca, Vilfredo Pareto; tra gli stranieri, Lujo BrentaGaeta-no, Gustav Schmoller, Werner Sombart, Émile Durkheim, Georges Sorel, Jakob No-vikow, Maurice Haurioù, James Bryce, Roberto Michels, e così via lungo un elenco che mette in fila centinaia di nomi illustri.

L'insieme dei 61 volumi dell'intera raccolta forma dunque l'espressione scientifica, tra le più accreditate e complete, dell'elite culturale e politica liberaldemocratica, in senso lato, italiana ed internazionale, che probabil-mente influenzò in maniera decisiva l'orientamento pubblico italiano e di altri paesi europei, e perciò intervenne nei cambiamenti dei sistemi politici e giuridici, nell'epoca a cavaliere tra Otto e Novecento, concludente il

lun-2 Cfr. V. CASTRONOVO, Il Piemonte, Torino, Einaudi, 1977, p. 210.

PREMESSA 4 1 go periodo di pace precedente la prima guerra mondiale: l'età giolittiana in Italia, «l'età dell'imperialismo» a livello mondiale. La rivista ftr altresì una delle ultime voci libere a sopravvivere in Italia, dopo la grande guerra, sotto il manto delle specializzazioni scientifiche, per tutto il primo decennio del regime fascista. Alla sua chiusura Einaudi fondò insieme agli amici e colle-ghi del Laboratorio la «Rivista di storia economica», che, come afferma Bobbio, fu con la «Critica» crociana «uno dei pochi porti franchi della cul-tura non asservita».4

Restituire in molte delle sue sfaccettature la vita di questa pubblicazio-ne, attraverso le sue carte d'archivio, attraverso l'analisi critica e l'elabora-zione politica, storica, socio-economica dei materiali editi e inediti, non vuol dire altro che studiare da vicino l'evoluzione delle scienze sociali e le trasformazioni della società italiana, europea e internazionale dell'epoca. Nelle decine di migliaia di pagine che compongono la «Riforma sociale» sono racchiuse le documentazioni e i risultati dei progressi delle scienze po-litico-giuridiche e socio-economiche del primo Novecento. Nei carteggi in-trecciati dai direttori e redattori Einaudi, Nitti, Geisser, Prato, Roux, Jan-naccone, con le centinaia di collaboratori (conservati in massima parte nel-l'Archivio storico della Fondazione Luigi Einaudi di Torino, nelnel-l'Archivio storico dell'Ateneo torinese e nella Biblioteca Cognetti de Martiis, oltre che negli Archivi di Stato di Torino e di Roma) è racchiusa la storia della mi-gliore tradizione culturale del liberalismo italiano ed europeo.

Anche dalla scarsità estrema degli studi dedicati al soggetto,5 così

im-4 Cfr. N. BOBBIO, Trent'anni di storia della cultura a Torino (1920-1950), Torino, Cassa di Risparmio di Torino, 1977, p. 30.

5 Cenni più o meno estesi sono rinvenibili, oltre che in opere generali di sintesi (per es. nel cit. Piemonte di Castronovo), in S. LANARO, Nazione e lavoro. Saggio sulla cultura borghese in Ita-lia 1870-1925, Venezia, 1979, o nelle biografie di Nitd (F. BARBAGALLO, Nitti, Torino, UTET, 1984) e di Einaudi (R. FAUCCI, Einaudi, Torino, UTET, 1986). Contributi specifici si hanno negli articoli di D. GIVA: Liberismo e positivismo nel gruppo della «Riforma sociale», in II positivismo e la cultura italiana, a cura di E. R. Papa, Milano, Angeli, 1985, pp. 323-334; ID., Economisti e isti-tuzioni. «La Riforma sociale» 1894-1914, in La cassetta degli strumenti, a cura di V. Castronovo, Milano, Angeli, 1986, pp. 13-40; ID., I primi passi della «Riforma sociale» (1894-1900), in Le ri-viste di economia in Italia (1700-1900), a cura di M. M. Augello, M. Bianchini e M. E. L. Guidi, Milano, Angeli, 1996, pp. 515-528. Cfr. anche C. OTTAVIANO, Una rivista di idee e battaglie: «La Riforma sociale», in Storia illustrata di Torino, a cura di V. Castronovo, voi. V, Milano, Elio Sel-lino Editore, 1993. Anche sulla vita e sull'attività del Laboratorio fondato da Cognetti de Martiis - così intrinsecamente legato alla storia della rivista - la ricerca non è stata finora operativa in misura sufficiente, benché di recente siano stati prodotti alcuni perspicui contributi. Dopo l'ar-ticolo di C. POGLIANO, Cognetti de Martiis. Le origini del Laboratorio di economia politica, «Studi storici», XVTI, 1976, n. 3, pp. 139-168 (ma di Pogliano vedi anche Mondo accademico, intellet-tuali e questione sociale, in Storia del movimento operaio, del socialismo e delle lotte sociali in Pie-monte, a cura di G. M. Bravo e A. Agosti, voi. IV, Bari, De Donato, 1979, pp. 477-544), segui-rono le ricerche di R. FAUCCI culminanti nel saggio Una fonte per la storia della cultura economica italiana nell'età del positivismo: le carte di Salvatore Cognetti de Martiis, «Annali della Fondazione

4 2 CORRADO MALANDRINO

portante ai fini della conoscenza storica, socio-economico e politica, dell'e-poca compresa tra la fine dell'Ottocento e gli anni Trenta, scaturisce il va-lore del programma di ricerca triennale - avviato dal gruppo interdiscipli-nare e interdipartimentale diretto da Gian Mario Bravo e comprendente Cristina Accornero, Renata Allio, Livio Attanasio, Patrizia Audenino, Giandomenica Becchio, Adriana Castagnoli, Walter Crivellin, Corrado Malandrino, Roberto Marchionatti, Dora Marucco, Maria Teresa Pichetto, Marco Scavino, assistito da contributo del CNR e col supporto della Fon-dazione Luigi Einaudi di Torino - , che coordina attività interdisciplinari, di ricerca individuale e seminariali, al fine di conseguire i seguenti principali obiettivi:

A) costituire un archivio unitario delle carte documentarie inedite della «Riforma sociale», a partire dai làsciti dispersi (in particolare negli archivi Einaudi, Prato, Geisser, Roux, Nitti, Jannaccone, Rèpaci), classificandole e curandone l'informatizzazione e la pubblicazione del regesto e dell'inven-tario; B) promuovere una serie di studi a carattere storico-critico su alcuni dei collaboratori (specie su quelli non ancora oggetto di ricerche esaurienti) e sulle annate della «Riforma sociale», dopo avere valorizzato il significato generale di questa e averne settorializzato per materie, discipline e periodi cronologici le tematiche e i contributi storico-teorici più rilevanti; C) ripub-blicare in edizione critica i materiali di maggiore interesse, visti nel collega-mento col contesto storico originario e con le problematiche novecentesche sul piano giuridico, economico e sociale.

Il gruppo di ricerca, che si giova occasionalmente dell'adesione di altri studiosi interessati, ha già sviluppato una parte del lavoro previsto. Oltre alla guida (esistente anche in dischetto informatico) alle carte d'archivio della «Riforma sociale», pubblicata in questo stesso volume di «Annali» nella sezione «Testi e documenti», si è in grado di offrire i primi interessan-ti risultainteressan-ti scieninteressan-tifici, come dimostrano gli atinteressan-ti seminariali qui pubblicainteressan-ti, e quelli in corso di rielaborazione inerenti gli altri due seminari realizzati in-torno alla discussione sulla recezione del terzo libro del Capitale in Italia e

sul municipalismo,6 questioni cui la rivista riservò sempre grande

attenzio-L. Einaudi», XIII, 1979. Si giunge infine, dopo un lungo silenzio, alla Presentazione di P. BRESSO dell'opuscolo intitolato Materiali per una storia del Laboratorio di economia politica, Torino, 1993, pp. 7-19, concepita come un'anticipazione di uno studio più ampio.

6 Precisamente ci si riferisce a due seminari tenuti sempre nella sede della Fondazione Ei-naudi: il primo, il 18 giugno 1997, sul tema La discussione economica e politica sul marxismo in Italia durante l'ultimo decennio dell'Ottocento, con relazioni di Giandomenica Becchio e Roberto Marchionatti (le relazioni sono state pubblicate in parte dalla rivista «Il Pensiero economico ita-liano», V, 1997, n. 2, pp. 191-198); il secondo, il 3 giugno 1998, sul tema La città. Municipalismo e servizi sociali, con relazioni di Renata Allio, Cristina Accornero e Patrizia Dogliani.

PREMESSA 4 3 ne. Nel corso del 1999 dovrebbero arrivare a conclusione i subprogetti dei singoli ricercatori inerenti altre tematiche presenti nella rivista.7

Prima di concludere questa breve premessa, nel ringraziare quanti han-no collaborato fihan-nora alla ricerca, alla buona riuscita delle discussioni semi-nariali, e alla presente pubblicazione - tra cui in particolare il Personale della Fondazione Luigi Einaudi e del Dipartimento di Studi Politici dell'U-niversità di Torino - , è doverosa, ma sentita con commossa adesione, la commemorazione di uno degli autori, un amico che purtroppo è improv-visamente mancato nel pieno della maturità scientifica: Gianfausto Rosoli si è spento nella notte del 30 luglio 1998 a Milano, presso la Chiesa di

S. Maria del Carmine ove prestava il proprio servizio pastorale.8 Egli era

nato a Rezzato (Brescia) il 1° marzo 1938. Ordinato sacerdote nella Con-gregazione Scalabriniana nel 1962, aveva conciliato la vocazione religiosa con quella scientifica laureandosi in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e in Scienze Politiche all'Università Cattolica del Sa-cro Cuore di Milano con una tesi su Scalabrini e l'emigrazione, alla quale erano seguiti studi brillanti sull'emigrazione italiana nel mondo. Specialista di fama, della cui grande cultura, gentilezza e disponibilità si sono avvalsi molti studiosi del tema migratorio, ha diretto per lunghi anni il Centro Stu-di Emigrazione Stu-di Roma e la rivista «StuStu-di emigrazione». Aveva accolto con entusiasmo l'invito a partecipare con una relazione introduttiva al nostro seminario. Riuscì a consegnare il testo rielaborato, qui pubblicato, appena qualche giorno prima della morte repentina. Alla memoria di Gianfausto Rosoli va la grata riconoscenza e l'affetto di noi tutti.

7 Se ne danno, per maggior informazione del lettore, i titoli provvisori per ciascun ricerca-tore: C. Accornero - Le scienze sociali e la città; R. Allio - «I trivellatori di Stato». La critica della «Riforma sociale» all'intervento pubblico nell'economia; L. Attanasio - Il tema dell'emigrazione sulle pagine della «Riforma sociale»; P. Audenino - L'indagine sociale sull'Italia: le inchieste sul mondo rurale e sulla popolazione operaia; G. Becchio - La ricezione della cultura politico-eco-nomico britannica di matrice socialista; A. Castagnoli - Lo Stato 'ferroviere'; W. Crivellin - Cri-stiani e questione sociale; C. Malandrino - Movimenti socialisti e socialismo nelle analisi della «Ri-forma sociale»; R. Marchionatti - Einaudi critico di Keynes; D. Marucco - La presenza della sta-tistica nelle pagine della rivista; M. T. Pichetto - La presenza del pensiero politico e sociale in-glese; M. Scavino - Nitti, il socialismo e i primi anni della «Riforma sociale».

8 Per ulteriori notizie biografiche cfr. l'editoriale non firmato In memoriam, «Studi emigra-zione», n. 130, 1998.

PATRIZIA A U D E N I N O

« L A R I F O R M A S O C I A L E »

N E L D I B A T T I T O S U I F E N O M E N I M I G R A T O R I A L T E M P O D E L L A « G R A N D E E M I G R A Z I O N E » :

A N A L I S I , G I U D I Z I E P R O P O S T E

1.1 testi qui presentati affrontano un tema tradizionalmente caro all'in-dagine storiografica sull'emigrazione italiana: quello delle valutazioni e delle proposte che accompagnarono l'emergere del fenomeno migratorio come uno dei principali problemi sociali del paese fra l'ultimo scorcio dell'Otto-cento e il primo decennio del Novedell'Otto-cento e quello degli esiti legislativi che ne

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