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2.3 Una corsa ad eliminazione

2.4.2 Barack Obama

- Storia personale34

E' l'unico afro-americano nel Senato degli Stati Uniti, il primo nero nella storia a

concorrere alle Primarie per la Casa Bianca. Il giovane senatore dell'Illinois si è imposto rapidamente all'attenzione dei media, negli States come all'estero, e negli ultimi tre anni è diventato uno degli esponenti di punta del Partito nonostante atteggiamenti non

sempre calorosi nei suoi confronti da parte dei big Democratici, raccogliendo un numero impressionante di fondi per la campagna elettorale e crescendo nei sondaggi.

Di madre americana e padre kenyota, Obama è nato alla Hawaii quando i suoi genitori erano giovani studenti universitari, ed è sposato dal 1992 con Michelle Robinson, da cui ha avuto due figlie.

Quando aveva due anni, i suoi genitori si separarono, e lui rimase con sua madre, Ann Durham del Kansas, mentre il padre andò ad Harvard, conseguì un dottorato e in seguito tornò a vivere in Kenya, dove morì in un incidente stradale nel 1982, dopo aver rivisto il figlio in una sola occasione.

Nel 1967, Obama si trasferì a Giacarta al seguito della nuova famiglia: qui frequentò le scuole elementari e nacque la sorellastra Maya. All'età di dieci anni, fece ritorno ad Honolulu per ricevere un'istruzione migliore, ed andò a vivere con i nonni materni. L'adolescenza vissuta senza un padre in una famiglia bianca e in una società ancora divisa da tensioni razziali è stata raccontata dallo stesso Obama in una autobiografia edita per la prima volta nel 199535

Dopo il diploma della high school ha frequentato il college a Los Angeles, e lui stesso racconta che proprio il trasferimento in una grande metropoli continentale è stato

decisivo nella sua scelta di occuparsi di politica. Ha frequentato la Columbia University, laureandosi in scienze politiche, e in seguito si è trasferito a Chicago per dirigere un progetto no-profit in favore dei residenti dei quartieri poveri.

Nel 1988 entra ad Harvard per studiare giurisprudenza, si laurea con lode nel 1991 e come avvocato associato lavora per difendere organizzazioni in favore dei diritti civili. Nel 1992 inizia ad occuparsi di politica supportando la candidatura di Bill Clinton raccogliendo fondi a Chicago.

- Programma e posizioni politiche

La linea politica di Obama è ispirata ai principi liberal e socialdemocratici, sia sui temi sociali che sulla politica estera.

• Politica economica: è contrario al taglio delle tasse per i grandi redditi approvato da Bush, propone un sistema di tassazione mirato a diminuire il deficit e una politica di tagli alle spese federali; si oppone all'influenza delle lobby sulle attività politiche, in

particolare nell'ambito sanitario, delle armi e delle assicurazioni.

• Politiche sociali: è contrario agli aiuti alle scuole private, supporta invece l'istruzione pubblica e appoggia un aumento di stipendi agli insegnanti. Il suo programma prevede la nascita di un sistema sanitario che fornisca assistenza a tutti i cittadini, anche a chi non può permettersi una assicurazione, che obblighi i datori di lavoro a pagare le cure per i propri impiegati, che consenta cure a tutti i bambini e che permetta di scegliere tra sanità pubblica e privata. Obama è favorevole all'aborto e a forme di tutela dei diritti delle coppie di fatto dello stesso sesso, così come per quanto riguarda la ricerca sulle cellule staminali.

• Immigrazione: appoggia un programma di accoglienza dei lavoratori stranieri e chiede che vengano gradulamente regolarizzati gli immigrati clandestini, poichè giudica impraticabile l'ipotesi di espellere tout court 12 milioni di clandestini.

• Politica interna: appoggia una politica di limitazione della vendita di armi per uso di difesa personale, stabilendo nuovi requisiti per il possesso (si è attirato gli strali della National Rifle Association, che durante la campagna elettorale come di consueto troverà appoggi dal candidato Repubblicano36). E' favorevole alla pena di morte solo in casi

eccezionali. Si è impegnato a diminuire le emissioni di gas serra e di migliorare la qualità di aria e acqua tramite la riduzione dell'inquinamento.

• Politica estera: Obama ha dalla sua il fatto di non aver votato a favore della guerra in Iraq, cosa che ripete sempre con orgoglio. Punta ad un ritiro immediato e scaglionato delle truppe americane, per cui ha già votato in diverse occasioni; nel 2007 ha

presentato in Senato un piano di ritiro dall'Iraq37. E' contrario all'uso della forza militare

contro l'Iran.

36Elisabeth Bumiller, Courting NRA, McCain critizices Obama and Clinton on gun control, in “New York Times”, 17

maggio 2008.

37S.433 (110th ) “Iraq War De-escalation Act of 2007”.

- Punti deboli e punti di forza

Rappresenta meglio di tutti il rinnovamento, ha dalla sua parte i giovani e può contare sul voto quasi totale delal comunità nera. La sua crescita nei sondaggi è costante. A causa della vicinanza della Clinton all'apparato di partito può puntare sul voto degli indecisi. Inoltre i Repubblicani hanno individuato da anni in Hillary la loro nemica, pertanto ha finora subito molti meno attacchi rispetto alla rivale.

Di contro ha un'esperienza politca molto più scarsa, inoltre il pregiudizio razziale è ancora presente in molte zone dell'America. Deve tener conto dello strapotere mediatico e patrimoniale di Hillary l'ostilità delle lobby, oltre che dello scetticismo dei dirigenti del Partito.