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Batteria per l’Assessment cognitivo-comportamentale ed emotivo della Balbuzie.

Batteria per l’Assessment cognitivo-comportamentale ed emotivo della

Balbuzie.

Introduzione

Per comprendere l’«essenza» della balbuzie i clinici hanno riscontrato la necessità di far riferimento a una prospettiva multidimensionale. Seguendo i mo- delli esplicativi multifattoriali la balbuzie viene così definita come un disturbo a elevata complessità e variabilità (Maguire, Yeh e Ito, 2012). Se è vero che nella sua genesi e nel mantenimento gioca un ruolo fondamentale l’interazione dei fattori cognitivi, emotivi, motori e sociali (Haley, Scott Trautman e Susca, 2004), è facile asserire che la balbuzie è molto più di ciò che viene percepito dall’ascoltatore: un eloquio caratterizzato dalla presenza di disfluenze. La sintomatologia manifesta infatti rappresenta la caratteristica centrale, ma non unica, di questo disturbo po- liedrico che comprende anche il vissuto della persona che balbetta.

Potremmo affermare che, se il semplice calcolo della frequenza delle disfluenze fornisce una visione e una comprensione limitata dei bambini e ragazzi che bal- bettano (Children Who Stutter – CWS) (Perkins, 1990; Ingham e Cordes, 1992; Ingham, Cordes e Finn, 1993), in fase di assessment è necessario utilizzare stru- menti in grado di valutare le caratteristiche emotive, cognitive e comportamentali dei CWS. Fino a una ventina d’anni fa, tuttavia, questi aspetti avevano ricevuto una limitata attenzione in termini di misurazioni formali basate su dati certi (Brutten, 1975; Grims, 1978; Guitar e Grims, 1979). Si deve a Brutten (1973) e Brutten e Vanryckeghem (2003; 2007) la realizzazione del Behavior Assessment Battery for

School-Age Children Who Stutter (BAB), uno strumento che fornisce al clinico un

valido aiuto nell’assessment e nel processo di decision making terapeutico poiché incorpora il punto di vista del paziente nella descrizione del proprio disturbo.

Behavior Assessment Battery® (Batteria per l’Assessment cognitivo-compor- tamentale ed emotivo della Balbuzie)

In questa sede presenteremo l’adattamento italiano del BAB (Batteria per l’As-

sessment cognitivo-comportamentale ed emotivo della Balbuzie) di Vanryckeghem

normativi per la popolazione italiana dei CWS grazie a un adattamento che ha preso forma negli anni a seguito di numerosi studi condotti in Italia (per maggiori approfondimenti si rimanda il lettore a Florio e Bernardini, 2014, pp. 100-103).

Il BAB è costituito da tre self-report test somministrabili a pazienti di un’età compresa tra i 6 e i 16 anni. Il campione è costituito da 272 bambini e adolescenti dei quali 114 balbuzienti (ripartiti in 75 maschi e 39 femmine) e 158 non balbuzienti (Children Who do Not Stutter – CWNS) (rispettivamente 77 maschi e 81 femmi- ne). I bambini e gli adolescenti che balbettano sono stati reclutati nelle ULSS e nei Centri convenzionati e negli Studi privati specializzati nella valutazione della balbuzie che hanno aderito al progetto.

La batteria BAB: descrizione dello strumento

Il BAB è costituito da tre test carta-matita di autovalutazione che passeremo adesso a descrivere:

1. La Checklist delle Situazioni relative al Parlato (Speech Situation Checklist – SSC) consta di due sezioni indipendenti. La prima, la Checklist delle Rea-

zioni Emotive (SSC-ER), serve a valutare l’insorgere di una reazione emotiva

negativa che il CWS riferisce di sperimentare in 40 situazioni di parlato. L’al- tra, la Checklist delle Interruzioni d’Eloquio (SSC-SD), misura l’entità delle disfluenze riferite dal soggetto in relazione a quelle stesse situazioni. Nella SSC-ER il paziente, in accordo con il proprio sentire, è invitato a indicare il livello di «Paura» provato in una scala a 5 punti che ha come estremi: «Per nulla impaurito» e «Veramente molto impaurito». Nell’SSC-SD il CWS deve indicare quanto ritiene che la propria parlata sia «Difficile» su una scala a 5 punti che va da «Senza difficoltà» a «Difficilissima». Le risposte alle due sezioni della SSC consentono di misurare la presenza di un’eventuale relazione fra reattività emozionale e disfluenza.

2. La Checklist Comportamentale (Behavior Checklist – BCL) rileva il numero dei comportamenti secondari consapevolmente utilizzati dal soggetto come strategie di coping per fronteggiare le interruzioni di eloquio che prevede di avere o che manifesta realmente. Per ognuno dei 35 item il CWS deve cerchiare la risposta «Sì» se volontariamente utilizza la strategia indicata al fine di aiutarsi a far uscire i suoni o le parole; mentre deve cerchiare la risposta «No» nel caso in cui quel comportamento non venga emesso con la finalità di aiuto per parlare. 3. Il Test dell’Attitudine Comunicativa (Communication Attitude Test – CAT) per- mette di valutare l’atteggiamento del CWS verso le situazioni comunicative e l’atto del parlare. Il bambino/adolescente è invitato a contrassegnare con «Vero» o «Falso» quanto le 30 affermazioni rispecchino il suo atteggiamento nei con-

fronti del proprio parlato. Il CAT fornisce informazioni importanti sulle persone con difficoltà di fluenza: la presenza di un’attitudine comunicativa negativa infatti interferisce con l’andamento della terapia, rallentandone i progressi, e pertanto necessita di essere individuata e modificata nel corso del trattamento.

Proprietà psicometriche dello strumento

I tre test di cui è costituito il BAB hanno dimostrato di avere una buona at- tendibilità (interna) e validità (di contenuto e costrutto). Sono inoltre in grado di differenziare in base ai punteggi ottenuti se il soggetto rientra nella popolazione dei CWS o in quella dei CWNS. In tutti i questionari infatti si è riscontrata una differenza intergruppo statisticamente significativa con un ampio effect size. Non sono emerse invece differenze significative, sia per i bambini e gli adolescenti che balbettano, sia per i pari normofluenti, per quanto riguarda l’età e il genere.

Conclusioni

La Batteria per l’Assessment cognitivo-comportamentale ed emotivo della

Balbuzie, grazie ai suoi tre test di autovalutazione standardizzati, fornisce al cli- nico informazioni indispensabili per condurre un processo diagnostico completo e multidimensionale della balbuzie.

Il BAB si configura come uno strumento versatile, di facile somministrazione e scoring che permette di tracciare un profilo (degli aspetti emotivi, comportamen- tali e cognitivi) unico per ciascun CWS, profilo che favorisce l’individuazione di strategie e tattiche terapeutiche calibrate per quello specifico individuo. Il BAB inoltre può essere utilizzato in ambito sia clinico sia di ricerca, consentendo alle differenti figure professionali (logopedisti, psicologi, neuropsichiatri infantili) di prendere decisioni in merito alla diagnosi differenziale con altri disturbi del lin- guaggio, di accertare l’entità delle problematiche evidenziate e, non per ultimo, di valutare l’efficacia della terapia.