• Non ci sono risultati.

BIM E DIGITALIZZAZIONE DELLE COSTRUZIONI

Nel documento 75 ORDINI ABBONATI! (pagine 26-35)

Per leggere tutti gli articoli dello speciale vai al seguente link:

https://bit.ly/2E5ZT3h

Il Bulgari Hotel Moscow: progettazione integrata in BIM dal restauro all’interior design firmata Citterio-Viel

ACPV Antonio Citterio Patricia Viel

Il Building Information Modelling è una strategia progettuale mirata a massimizzare gli effetti positivi che la progettazione integrata

porta alla gestione del progetto, in termini di qualità ed efficienza.

Lo studio Antonio Citterio Patricia Viel ha sempre avuto un ap-proccio multidisciplinare alla progettazione e quando, tra i primi in Italia, ha iniziato a avvalersi della metodologia BIM, è riuscito a sfrut-tare a pieno le potenzialità del software.

Attualmente tutti i progetti dello studio sono sviluppati in Revit. Tutti i collaboratori sono formati nell’utilizzo dei software e delle metodo-logie BIM, e, a livello contrattuale, viene prevista una sezione riser-vata totalmente ai requisiti BIM.

Il Bulgari Hotel Moscow (apertura prevista nel 2020) occuperà una posizione privilegiata nel centro storico di Mosca, accanto al Cremlino e alla Piazza Rossa. Il progetto presenta un’interazione tra tendenze moderne e temi tradizionali espressi attraverso il restauro conservativo e l’integrazione di facciate di differenti periodi con un tono di contemporaneità. Ex residenza di una famiglia nobile con 65 camere e suite, una Bulgari Suite di 300 mq e una terrazza panora-mica, gli interni dell’hotel offriranno nuove forme e opportunità per

soggiorni nel cuore della capitale russa. Il cortile interno, ispirato ai patii tradizionali dei palazzi rinascimentali italiani, offrirà spazi ester-ni esclusivi durante la stagione calda, creando un ambiente dove riecheggia lo spirito del marchio Bulgari.

Il progetto ha presentato notevoli complessità, data la natura dell’in-tervento su un edificio storico, risolte grazie a soluzioni architettoni-che e strutturali innovative. Durante le prime fasi sono state esplorate diverse ipotesi, discusse man mano con il cliente, verificando co-stantemente la conformità del progetto alle normative, in particolare antincendio e di sicurezza, locali ed internazionali. Parallelamente allo sviluppo del progetto è stato necessario controllare costante-mente il dimensionamento degli spazi. Non ultimo il fattore climatico, cui si è prestata grande attenzione per permette la fruizione degli spazi esterni nella maggior parte dell’anno.

La gestione di un progetto così complesso ha portato alla creazione di modelli di uguale complessità.

n.66_ott.2018_pag.52

#Primo_Piano

#Dossier_BIM_e_Digitalizzazione_delle_Costruzioni EC704

REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI AGGIORNATO

ALLE NUOVE NORME UNI EN ISO 12354:2017 DOTATO DI UN POTENTE INPUT GRAFICO

edilclima.it

Le UNI EN ISO 12354:2017 hanno introdotto strumenti per costruire modelli di calcolo sempre più precisi e aderenti ai risultati delle misure in opera.

EC704, realizzato con il contributo scientifico dell’Università di Bologna, è lo strumento professionale che consente di gestire con

efficacia tutto quanto richiesto dalle nuove norme 2017, come ad

esempio la possibilità di specificare le superfici, i giunti (disponibili

anche per le strutture leggere), la frequenza critica, il fattore di assorbimento interno non solo degli elementi divisori e di facciata,

ma anche delle strutture ad essi adiacenti, che concorrono alla trasmissione laterale del rumore.

Il software è inoltre dotato di un potente input grafico, lo stesso di

EC700, che consente di individuare automaticamente le coppie di ambienti da sottoporre a verifica e di importare automaticamente i

dati di un progetto già elaborato con EC700.

SOFTWARE REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO SCIENTIFICO DELL’UNIVERSITA’ DI BOLOGNA.

FREE TRIAL

www.edilclima.it

IL SOFTWARE EC704 E’ SEMPLICE DA UTILIZZARE PERCHE’: • consente di individuare la frequenza critica ed il fattore di

smorzamento interno, indispensabili per il calcolo in frequenza

secondo le nuove norme 2017;

• i percorsi di trasmissione del rumore utilizzano la stessa

termi-nologia della norma UNI EN 12354-1;

• la presenza di informazioni aggiuntive per il calcolo

previsiona-le aiuta il progettista a verificare la correttezza della formula di calcolo prescelta;

• consente al progettista di verificare, in simultanea, i requisiti

acustici di diversi tratti di una facciata e di diversi tratti di divi-sorio per gestire i casi più complessi.

GUARDA IL VIDEO

ASSISTENZA TECNICA

QUALIFICATA E GRATUITA

Obbligo dei formati aperti per la modellazione digitale, uso cosciente

Alberto Pavan – Architetto Senior, Coordinatore norma UNI 11337, Assistant Professor Politecnico di Milano

Con l’introduzione della modellazione digitale è ritornata alla ribalta una criticità, in vero mai to-talmente risolta, in riferimento alla garanzia di sparenza, integrità e completezza dei dati, e tra-smissione degli stessi, indipendentemente dallo strumento/linguaggio informatico che li ha prodotti o li sta gestendo e conservando.

Questa garanzia di completezza ed integrità del dato è ovviamente garantita, dai software che usa-no linguaggi proprietari, solo all’interusa-no del proprio mondo. Mentre lo stesso linguaggio proprietario, nel dialogo con terzi, diviene una evidente barrie-ra natubarrie-rale alla tbarrie-rasparenza e tbarrie-rasmissione delle informazioni verso software e sistemi informativi che utilizzino linguaggi da esso differenti. Le case software rispondono in genere a queste criticità mantenendo il proprio linguaggio, all’interno, e adottando poi sistemi di trasferimento aperti verso l’esterno. Conversione in linguaggi aperti.

Il linguaggio aperto, in genere, garantisce l’integri-tà del dato ma non sempre la piena operativil’integri-tà sul-lo stesso mediante un specifico software, a meno di una riconversione nel linguaggio proprietario di quest’ultimo, o l’uso di specifici software di modi-fica puntuale.

Il tipico esempio è rappresentato dai programmi di videoscrittura e l’uso di formati

• aperti senza regole di composizione come *.txt;

• aperti con conservazione delle regole di compo-sizione come *.rtf;

• aperti con garanzia di integrità del dato e della composizione come *.pdf.

Ciascuno di essi è utile ad uno scopo fondamenta-le: garantire la lettura – aspetto preminente dei si-stemi aperti - ma presenta ovvi limiti di utilizzo per altri scopi. Nella prassi comune dell’uso della vi-deoscrittura, viene inviato un documento scritto in formato proprietario/aperto, come “*.docx”, o aper-to, come “*.rtf”, entrambi modificabili, cui viene al-legata una copia in formato sempre aperto ma non modificabile (se non con appositi strumenti ma in modo molto meno efficiente) in formato “*.pdf”. Formato aperto quest’ultimo: *.pdf, a cui, in pratica, delego la garanzia di trasferire, non tanto la pos-sibilità di rielaborare il mio prodotto, ma la sua“im-magine” (statica), l’immagine dei miei desiderata, in termini quantitativi e qualitativi. Si mantiene lo scopo principale di garanzia di lettura, cui si lega un secondo scopo non, meno importante, di ga-ranzia di integrità (rispetto all’originale) dell’infor-mazione da trasferire.

Nel mondo CAD-AEC (Computer Aided Design - Architecture, Engineering and Construction) que-sta criticità (di leggibilità ed integrità del contenuto) nel trasferimento dei dati era superata nella prassi corrente dalla diffusione nel mercato di un formato proprietario (DWG, Autodesk) divenuto, esso stes-so, standard di fatto.

#Dossier_BIM_e_Digitalizzazione_delle_Costruzioni #Dossier_BIM_e_Digitalizzazione_delle_Costruzioni

INNOVATION & SYSTEM A different kind of Chemical Admixture Company

Azienda certificata per la Gestione dei Sistemi Qualità e Ambiente conformi alle norme UNI EN ISO 9001 e 14001

General Admixtures spa

Via delle Industrie n. 14/16 31050 Ponzano Veneto (TV) ITALY Tel. + 39 0422 966911 Fax + 39 0422 969740 E-mail info@gageneral.com Sito www.gageneral.com

L’approccio BIM applicato a un progetto di restauro: Palazzo Gulinelli, Ferrara

BINARIO LAB – Studio di Ingegneria e Architettura Sostenibile

Obiettivi del progetto

Il progetto di restauro è stato curato dall’architetto

Cristiano Ferrari e dall’ingegnere Eugenio Artio-li, soci di Binario Lab – Studio di Ingegneria e

Architettura sostenibile. È stato fortemente volu-to dai progettisti lo sviluppo del lavoro di restauro mediante la progettazione integrata BIM (Building Information Modeling), per garantire una maggiore efficienza e un miglior controllo delle tempistiche, soprattutto in fase di cantiere, e un adeguato stru-mento per le future manutenzioni da consegnare alla committenza. Lo sviluppo del progetto con metodologia BIM permette la realizzazione di un modello di informazioni che contiene non solo la rappresentazione tridimensionale dell’edifico ma anche tutte le sue caratteristiche funzionali.

Il punto di partenza fondamentale per il restauro dell’edificio edificio è stato fissato nella conoscen-za della struttura.

L’investigazione delle caratteristiche dell’edificio, volta a ricostruirne la storia, è imprescindibile per ottenere un progetto di qualità sotto tutti i punti di vista. La conoscenza dell’edificio non ha scorag-giato l’utilizzo di tecnologie evolute. Il progetto ha eliminato le superfetazioni incongrue con la strut-tura originale, inserendo nello spazio volumetrico che occupavano una nuova struttura leggera in le-gno X Lam. L’inserimento del nuovo corpo ha per-messo anche la realizzazione di uno dei pochissi-mi tetti verdi presenti in un centro storico.

L’obiettivo del progetto di restauro, quindi, ha ri-guardato il saper coniugare al meglio la destina-zione d’uso dell’immobile, le tecnologie moderne e le richieste della Committenza con la storia stessa dell’edificio e la valorizzazione delle sue caratte-ristiche. Il tutto è stato portato avanti in un’ottica di ecosostenibilità, anche per garantire agli occu-panti della scuola un ambiente quanto più salubre e sicuro possibile.

Il rilievo e la costruzione del modello

Il rilievo della struttura è stato fatto attraverso tec-nologia laser scanner. Il laser scanner rilascia di tutto il rilievo una nuvola di punti 3D, che viene gestita ed elaborata da un software di disegno.

Esterno a lavori conclusi

n.66_ott.2018_pag.56 #Primo_Piano #Dossier_BIM_e_Digitalizzazione_delle_Costruzioni C M Y CM MY CY CMY K IngenioMagazine201801v3_TestoScontornato.pdf 1 24/01/2018 15:41:31

Facility 4.0 al Pala Alpitour in Torino - BIM a supporto della re‐ingegnerizzazione dei siti post-olimpici

BFORMS

Obiettivi del progetto

Obiettivo del caso studio implementare all’interno di un modello gestionale avanzato il sistema delle conoscenze strutturate del patrimonio e il know-how manutentivo in accordo con le più innovative best practices del settore. Il progetto, avviato nel

2016 da Parcolimpico e coordinato da BFOR-MS, è il primo in Italia ad impiegare una me-todologia BIM-based nella reingegnerizzazio-ne dei processi di gestioreingegnerizzazio-ne immobiliare di un sito post-olimpico, sulla base di un percorso di

tipo partecipativo che ha coinvolto le figure a tutti i livelli interessate dal processo gestionale ovvero risorse interne, specialisti e operatori dei servizi. Tale metodologia è applicata ad un sito post-olim-pico sulla base di un percorso di tipo partecipativo che ha coinvolto le figure a tutti i livelli interessa-te dal processo gestionale ovvero risorse ininteressa-terne, specialisti e operatori dei servizi. Le attività sono finalizzate a rendere maggiormente efficiente ed efficace la gestione patrimoniale grazie alla

cono-scenza strutturata dell’asset in termini patrimonia-li, funzionali e manutentivi, integrata all’interno di piattaforme documentali e CMMS.

Strutturazione del modello BIM

Il modello BIM del Pala Alpitour, concepito come collettore di dati implementabili nel tempo, è impo-stato per discipline secondo un’architettura ad hoc che consente la condivisione del lavoro durante la fase realizzativa e l’aggiornamento dei dati in fase gestionale. L’architettura si avvale di modelli cen-trali linkati tra loro attraverso files transfer riuniti nel modello di coordinamento. Le discipline sono approfondite in modo diverso a seconda del loro interesse ed impatto sulla gestione. La base dati conoscitiva viene utilizzata per: gestire gli spazi ‐ tenants e eventi, progettare e gestire interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, interventi di efficientamento energetico e sicurezza.

#Primo_Piano #Dossier_BIM_e_Digitalizzazione_delle_Costruzioni EPOXY SISTEM S.r.l. S.P. Appia (Km. 196,500) 81050 Vitulazio (CE) 0823.69.31.72 www.epoxysistem.it info@epoxysistem.it ISTITUTO ITALIANO PER IL CALCESTRUZZO

via Sirtori, z.i. 20838 Renate (MB) 0362.91.83.11 www.istic.it iic@istic.it

S.T.PAV. s.a.s.

via Masaccio, 13/A 31039 Riese Pio X (TV) 0423.75.54.84 www.stpav.it

amministrazione@stpav.it

ATEF S.r.l.

via Cav. Manzoni, 33 26866 S.Angelo Lodigiano (LO) 0371.93.40.69

www.atef-italia.com info@atef-italia.com

TENSO FLOOR S.r.l.

via Sirtori, z.i. 20838 Renate (MB) 0362.91.83.11 www.tensofloor.it info@tensofloor.it

TEKNA CHEM S.p.A.

via Sirtori, z.i. 20838 Renate (MB) 0362.91.83.11 www.teknachem.it info@teknachem.it PAIMO S.r.l. via C. Levi, 14/3 59100 Prato (PO) 0574.66.15.76 www.paimo.it info@paimo.it

una rete di professionisti specializzati in postensione la vera pavimentazione joint-free, no joint-less! C M Y CM MY CY CMY K

L’approccio interdisciplinare BIM e la sostenibilità integrata: un edificio scolastico a Crema (CR)

Antonio Cimmino – Ingegnere Rossella Marmo – Ingegnere Alfredo Massimilla – Ingegnere Armando Pellecchia – Ingegnere

L’articolo che segue è la sintesi dell’elaborato di Tesi discusso dagli autori nel corso del Master di II livello - BIM e Progettazione integrata sostenibile - a.a. 2017/2018 dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, coordinato dal Prof. Ing. Edoardo Cosenza.

Progetto di un edificio scolastico mediante la tecnologia BIM Building Information Modeling

Il mondo dell’edilizia a livello globale oggi vive la presa di coscienza di un cambiamento epocale che sta rivoluzionando l’approccio al metodo lavorativo e di produzione di ogni tipo di output, dall’ambito della programmazione di un intervento edilizio fino alla gestione di un manufatto o alla sua dismissio-ne. La transizione in questione è guidata dal BIM

(Building Information Modeling), processo

me-todologico informativo non giovanissimo che trova oggi la forza di imporsi grazie ad una trasforma-zione digitale che porta al veloce sviluppo di nuovi strumenti informatici e alla possibilità che questi siano accolti da ogni stakeholder.

Con la convinzione che la tecnica non debba in alcun modo cedere la scena nei confronti di proce-dure spesso comode al fine di realizzare un obiet-tivo, nasce l’esigenza di assumere le competenze tali per poter padroneggiare lo strumento tecno-logico al fine di favorire il processo produttivo e mettere in risalto le scelte progettuali, operative e gestionali.

Su questo assioma si basa l’impegno profuso dal gruppo di progettazione nel definire e utilizzare regole di processo finalizzate al raggiungimento di uno scopo che si configura nella fattispecie nel progetto definitivo per la realizzazione di un

edifi-cio scolastico a Crema in provincia di Cremona.

Si sente spesso parlare di rivoluzione del BIM per il mondo delle costruzioni paragonandola a quella che portò all’uso dei sistemi CAD (Computer Aided Design), e al progressivo abbandono della carta, foglio da lucido edella matita.

Effettivamente in termini di velocità di esecuzio-ne, per la facilità dell’uso di determinati software, il paragone può render bene l’idea dei vantaggi che il BIM porterà anche in Italia. Ma se pensiamo al fatto che ciò che chiamiamo BIM oggi è un qualco-sa che è stato ideato già negli anni ’70, con Chack Eastman, e che i sistemi CAD nascano negli anni ’80, risulta allora evidente che ci sia qualcosa che non torna in termini cronologici.

La reale rivoluzione infatti non sta nel contenuto informativo, che continua ad esplicarsi nei 5 ca-nonici macro ambiti disciplinari di natura sociale, ambientale, tecnica, economica e giuridica, e

n.66_ott.2018_pag.60

#Primo_Piano

#Dossier_BIM_e_Digitalizzazione_delle_Costruzioni

INTERDISCIPLINARIETA’, PROFESSIONALITA’ E COMPENTENZE AL TUO SERVIZIO

Scopri tutti i partner su www.aistonline.it

GRAUTEK

EXTRARAPID

Quando ti serve una presa

RAPIDA, SICURA e RESISTENTE

1h

Malta cementizia monocomponente a rapidissima presa ed indurimento

L'ideale per interventi mirati in cui è richiesto un indurimento extra rapido che una malta tradizionale non potrebbe garantire.

GRAUTEK EXTRARAPID è in grado di sviluppare elevate

resistenze meccaniche dopo solo 1 ora, rispetto alle comuni malte tradizionali che raggiungono una resistenza meccanica dopo 12 ore.

TEKNA CHEM S.p.A. - via Sirtori, 20838 Renate (MB) - tel. 0362 918311 - www.teknachem.it - info@teknachem.it

fot ogr afia: X enja San tar elli

link all’articolo completo >>>

poi nelle diverse discipline tecniche: architettura, struttura, impianti meccanici, ecc, ma nella capa-cità del tutto nuova, che ha il progettista di simu-lare il comportamento che l’oggetto inserito in un contesto specifico assumerà nei confronti di una situazione climatica determinata, o di valutare pre-cedentemente i conflitti che possono sorgere da lavorazioni poste in essere in momenti differenti.

La progettazione del complesso scolastico in ambiente BIM

Si è cercato di realizzare quindi un modello infor-mativo i cui dati sono strutturati, tecnicamente co-erenti, rielaborabili elettronicamente, relazionati e parametrici, fissati su supporto digitale e interope-rabili ossia leggibili da più sistemi e soggetti. Gli elaborati grafici, multimediali o documentali sono estrapolati dai modelli architettonico, strutturale e impiantistico e sono il frutto di simulazioni e pro-cessi analitici. Le informazioni inserite nel model-lo o da esso estratte tramite elaborati informativi sono contenute in un Ambiente di Condivisione dei Dati, ACDat secondo norma UNI 11337.

Il modello è stato portato ad un livello di sviluppo

LOD D (dettagliato), toccando tutte le

dimensio-ni del BIM, la programmazione (talvolta indicata come prima dimensione 1D), la modellazione 2D e 3D, analisi dei tempi 4D e dei costi 5D, il 6D con analisi sull’esercizio e simulazioni di gestione e il 7D sostenibilità (economica, ambientale ed ener-getica) dell’intervento.

L’uso di determinati software o operazioni di ve-rifica dei modelli non sono sufficienti a definire un processo BIM, senza che ci sia a monte una

definizione delle modalità con le quali si intenda raggiungere l’obiettivo prefissato.

Parti da modellare, livelli di dettaglio da raggiun-gere progressivamente, elaborati da produrre e le relative modalità, oltre ai livelli di verifica e coordi-namento dei modelli preordinati e stabiliti per defi-nire, oltre alle modalità, anche le tempistiche con i quali raggiungere lo scopo, sono tutte analisi da effettuare nella fase di programmazione.

A tal proposito è stata realizzata una mappa di pro-cesso finalizzata alla pianificazione dell’intero iter al fine di vincolare in termini temporali e operativi, ove possibile, la produzione di elaborati intermedi.

La metodologia operativa in BIM adottata

La metodologia utilizzata nel caso studio ha pre-visto la creazione di un modello centrale da cui è possibile reperire qualsiasi tipo di informazione di progetto. L’approccio collaborativo nella fase di modellazione si è avvalso del sistema di suddivi-sione del modello per link. È stato quindi creato il “Modello Master” dal quale sono derivati i tre mo-delli ad esso collegati. Con l’obiettivo di snellire i file per velocizzare i processi di progettazione, si è scelto di suddividere i modelli di disciplina in sot-to-modelli e creare ulteriori file contenenti il conte-sto esistente e la morfologia del terreno e un file per gli arredi.

L’iter utilizzato per l’implementazione del modello segue il protocollo della metodologia BIM sia per l’impostazione del flusso di lavoro sia per l’utilizzo degli strumenti software a supporto della progetta-zione BIM - oriented.

#Dossier_BIM_e_Digitalizzazione_delle_Costruzioni #Dossier_BIM_e_Digitalizzazione_delle_Costruzioni

Soluzioni e case history dei membri del Club Ingenio PRO_SAP è BIM

2SI SOFTWARE

Il BIM in tutti gli studi di progettazione

ACCA software

I vantaggi del BIM per la progettazione: il caso della Giessen Tower

Hochhaus Giessenturm a Dübendorf (Zurigo), Svizzera

ALLPLAN Italia

MasterSap – L’approccio BIM

AMV PRO_SAP da anni è un attore della filiera BIM. Il

pro-gramma infatti automatizza le funzionalità di importazio-ne ed esportazioimportazio-ne dei file di interscambio. Sempre più spesso i progettisti le usano nella pratica professionale: il building information modeling sta finalmente diventando realtà.

All’argomento vengono dedicati sempre più convegni che riscuotono un enorme successo. I professionisti hanno oramai compreso che il BIM non è un software, o un in-sieme di software, bensì un metodo, un modo di lavorare. L’idea è quella di realizzare un modello che contenga tut-te le informazioni sull’edificio e avere un intut-terscambio di informazioni tra gli attori che concorrono alla costruzione (in termini di architettonico, strutturale, impianti etc.).

I livelli di BIM

Cresce il numero di amministrazioni pubbliche che richie-dono l’uso del BIM negli appalti. Nelle specifiche si parla di livello di BIM, vediamo in breve cosa si intende:

Livello 0: prevede l’uso di programmi CAD

bidimensio-nali senza un reale scambio di informazioni con un for-mato comune di file.

Livello 1: prevede disegni 2D e parallelamente

model-li tridimensionamodel-li, ma ogni progettista gestisce il proprio progetto nel formato dei propri programmi. C’è uno

Nel documento 75 ORDINI ABBONATI! (pagine 26-35)

Documenti correlati