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3. I temi strategici trasversali

3.3 Blue Growth (Crescita Blue)

Nel corso degli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza della rilevanza delle attività legate al mare nel peso dell’economia del Mediterraneo e del suo potenziale sviluppo.

Allo stesso modo è sempre più evidente per il mare la difficoltà di contemperare la crescita economica con la sostenibilità ambientale. Non solo gli ecosistemi marini sono sempre più esposti alla crescente pressione antropica ma anche le nostre coste e le nostre infrastrutture costiere si rilevano estremamente vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico.

WHAT IS

THE BLUE

ECONOMY?

All economic activities related to oceans, seas and coasts. Blue economy covers a wide range of interlinked established and emerging sectors. COSTAL & ENVIRONMENTAL PROTECTION SHARED INFRASTRUCTURE SUSTAINABLE USE OF THE SEA MARITIME SPATIAL PLANNING MARITIME SECURITY MARINE DATA

BLUE ECONOMY

OFFSHORE WIND ENERGY BLUE BIOECONOMY/ BIOTECHNOLOGY DESALINATION AQUACULTURE COASTAL TOURISM PORTS, WAREHOUSING AND WATER PROJECTS SHIPBUILDING & REPAIR MARITIME TRANSPORT FISH PROCESSING INDUSTRY ESTABLISHED SECTORS

Sectors with long-term proven contribution to the economy.

EMERGING SECTORS

New sectors showing high potential for future development. ENABLERS OF THE BLUE ECONOMY OCEAN ENERGY COMMON SKILLS ENVIRONMENTAL PROTECTION FISHERIES MARINE EXTRACTION OF

OIL AND GAS

The 2018 Annual Economic report on EU Blue Economy- Maritime Affairs and Fisheries

La Strategia di Specializzazione Intelligente regionale considera l’area di specializzazione economia del mare quale priorità trasversale all’interno della priorità strategica C (Green e Blue Economy) cercando di fornire proprio una risposta a questa sfida ponendo un peso rilevante alla sostenibilità ambientale e alla preservazione del patrimonio naturale (mare) come asset principale per la crescita. La blue economy, e il relativo indotto, include tutte le attività che sono legate al mare: dalla pesca, all’acquacoltura, dall’industria di trasformazione alimentare, alla cantieristica, dalle strutture ricettive del turismo costiero, fino alle attività estrattive e di utilizzo di risorse viventi o minerali ed energetiche36.

A livello europeo, l’Unione Europea per favorire uno sviluppo economico che possa al contempo tutelare una risorsa naturale così preziosa promuove la Blue Growth (Crescita Blu), una strategia a lungo termine per sostenere una crescita sostenibile nei settori marino e marittimo. La strategia riconosce che i mari e gli oceani rappresentano un motore per l’economia europea, con enormi potenzialità per l’innovazione e la crescita, e rappresenta il contributo della politica marittima integrata al conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva37.

36 “Il mare: la sostenibilità come motore di sviluppo”, Ministero dell’Ambiente e Unioncamere 37 COM (2012) 494 final

L’”economia blu” impiega 3,48 milioni di persone (1,6% degli occupati EU) e genera un valore aggiunto lordo di 566 miliardi di euro l’anno, con ampi margini di crescita in alcuni sottosettori38.

Le imprese afferenti ai settori della Blue Economy39 (di seguito B.E.) sono in circa 26.000 in Emilia-Romagna (9% circa sul nazionale), di queste 11.721 (circa il 45%) ha sede legale in una delle province costiere40. Queste ultime occupano oltre 54.000 addetti pari al 40% del totale regionale41.

All’interno della fascia costiera regionale, la provincia di Rimini conta quasi la metà delle imprese e degli occupati del settore (rispettivamente il 43% e il 45%), seguita dalla provincia di Ravenna (21% imprese e 35% occupati).

Il settore della Blue Economy delle province costiere emiliano-romagnole costituisce il 4% del settore nazionale in termini di imprese e al 3,7% in relazione agli occupati.

38 The 2018 Annual Economic report on EU Blue Economy- Maritime Affairs and Fisheries

39 I settori presi a riferimento sono quelli definiti dal rapporto annuale “ECONOMIA DEL MARE” di Unioncamere: Filiera Ittica, Industria delle estrazioni marine, Filiera della Cantieristica, Movimentazione di merci e passeggeri via mare, Servizi di alloggio e ristorazione, Attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale, Attività sportive e ricreative

L’importanza della B.E. per le province considerate è confermato dal peso delle imprese sull’economia generale. Se, infatti, rappresenta solo il 4% dell’economia a livello nazionale, il peso settoriale cresce notevolmente se si considerano

le imprese delle province costiere regionali (pari all’7% circa).

Analizzando il dettaglio delle principali filiere di riferimento, si nota come i Servizi di alloggio e ristorazione mostrano il maggior numero di imprese (oltre 7.000), seguiti dalle Attività sportive e ricreative (con 1.912), dalla Filiera della Cantieristica (con 1.105) e dalla Filiera Ittica (1.028).

La media per le province costiere è pari a 4 addetti per impresa della Blue Economy. Al di sopra della media troviamo il settore della Movimentazione di merci e passeggeri via mare con una media di 6 addetti, la Filiera della Cantieristica e i Servizi di alloggio e ristorazione entrambi con 5 addetti in media.

In generale il peso delle filiere dell’economia del mare regionale costiero sul nazionale è proporzionale se si considerano il numero di imprese e il numero di occupati. Differenze sostanziali si rilevano nel settore dell’industria delle estrazioni

marine, dove, a fronte di un 2% di imprese sul territorio regionale costiero rispetto al totale nazionale, vi è uno 0,4% di occupati nelle medesime aziende e delle movimentazioni di merci e passeggeri (3% di imprese e 1% di addetti). Un peso maggiore in termini di addetti in percentuale sulle imprese è riscontrabile invece nei settori delle attività sportive e ricreative e in quello delle attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale, mentre gli altri settori mostrano dati proporzionalmente uguali.

Analizzando nel dettaglio la Filiera della Cantieristica, è possibile notare come il settore della Costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive presenta in media 39 addetti per azienda, seguito dai “Cantieri navali per costruzioni metalliche e non metalliche con 16 occupati in media per impresa.

Il settore della Blue Economy delle province costiere regionali si conferma un settore altamente innovativo42. Nei territori considerati, infatti, si concentra oltre il 50% delle imprese regionali di quei settori (165 su 326), contro una media del 25% circa relativa al peso costiero sul totale delle attività economiche (1.028 su 3.962). Inoltre, se il peso delle imprese innovative della Blu Economy sul totale a livello regionale è pari all’8%, la percentuale raddoppia fino al 16%se si considerano le sole province costiere emiliano-romagnole.

42 Per imprese innovative si intendono le imprese che hanno ricevuto agevolazioni su attività di ricerca e innovazione a valere su fondi di natura locale, regionale, nazionale e comunitaria, nonché afferenti ad albi (Start up, Spin Off e PMI Innovative)

Analogamente, anche il numero di start up innovative43 della Blue Economy in proporzione al totale delle start up regionali di quel settore è pari al 34% (45 su 133), superiore al 28% di Start up delle province selezionate sul totale regionale per tutte le attività economiche (262 su 904). Allo stesso modo il peso sul totale nazionale è maggiore per le start up della BE (3,7%) rispetto a quello delle Start up totali (2,8%).

Si segnala inoltre che la Regione aderisce alla strategia per la macroregione Adriatico ionica (EUSAIR) e con il Documento Strategico Regionale (DSR) approvato con Delibera Assembleare n° 167 del 15 luglio 2014 (proposta della Giunta regionale n° 571 del 28 aprile 2014) viene attuato il coordinamento tra EUSAIR e la programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei (Fondi Sie).

Il Piano d’azione EUSAIR adottato nel 2014 individua quattro Pilastri settoriali sui quali articolare le priorità: • risorse marine e marittime con priorità relative alle tecnologie innovative, ai servizi, alla pesca ed acquacoltura; • reti di trasporti ed energia con priorità collegate ai trasporti marittimi, ai collegamenti intermodali ed alle reti di energia; • salvaguardia e tutela della qualità ambientale con priorità collegate alla protezione dell’ambiente marino, alla gestione

integrata delle zone costiere ed al cambiamento climatico;

• turismo sostenibile con rafforzamento e promozione dell’identità della regione adriatico ionica e del suo patrimonio ambientale e culturale

e due pilastri orizzontali che fungono da “integratore” tra le diverse tematiche trattate dai pilastri settoriali, Capacity building e Ricerca e Innovazione.

Tutti questi elementi hanno aperto un confronto a livello regionale che ha portato ad una rilettura degli obiettivi strategici della S3 secondo una chiave di lettura più attenta al potenziale di ricaduta nell’area di specializzazione economia blu delle traiettorie di sviluppo tecnologiche e delle Value Chain dei Clust-ER regionali.

Nella tabella riportata qui sotto è riportata l’intensità di rilevanza (intensità di rilevanza da 1 –basso a 3- alto) delle traiettorie di sviluppo tecnologico della “Blue Growth” con gli obiettivi strategici delle diverse Value Chain dei Clust-ER regionali. A livello metodologico per il presente lavoro ai fini di una coerenza con gli indirizzi nazionali ed internazionali44 si è scelto di utilizzare le traiettorie di sviluppo identificate dal cluster tecnologico nazionale Blue Italian Growth (CTN BIG) che 43 Fonte Registro Imprese 2018

definiscono il perimetro del tema strategico trasversale “Blue Growth” con ricadute dirette nell’area di specializzazione economia blue.

Il Cluster Tecnologico Nazionale Blue Growth (CTN BIG) individua 9 traiettorie per i settori dell’economia blu:

• Ambiente marino e fascia costiera (monitoraggio ambientale e di sicurezza, marine hazard, protezione delle coste, servizi di intervento ambientale, sicurezza in mare e portuale, protezione e difesa delle coste e dei porti, tecnologie per lo sviluppo dei sistemi turistici)

• Biotecnologie blu (bio-remediation, biofarmaci, biomolecole, biomateriali)

• Energie rinnovabili dal mare (eolico offshore, energia da onde e maree, geotermia marina, microbial fuel cell) • Risorse abiotiche marine (oil&gas, estrazione mineraria, idrati di metano, stoccaggio geologico offshore di CO2) • Risorse biotiche marine (pesca e acquacoltura, servizi ecosistemici, riduzione uso farine di pesce, biodiversità e contrasto

diffusione specie aliene)

• Cantieristica e robotica marina (mezzi, sistemi e infrastrutture portuali e offshore (estrattive, energetiche, civili, ittiche), robotica marina di monitoraggio e sicurezza, mezzi di superficie e sottomarini (esclusi i mezzi per la mobilità per le vie d’acqua, già compresi nell’ambito del CTN Trasporti Italia 2020), sistemi duali per la sicurezza)

• Skills&Jobs (sistema di accrescimento delle competenze specialistiche e supporto alla creazione di nuovi imprese) • Infrastrutture di ricerca (sviluppo, condivisione e miglioramento dell’accesso alle infrastrutture marine)

• Sostenibilità ed usi economici del mare (analisi Big Data, sviluppo di modelli di impatto su economia e ambiente, costruzione di scenari, nuovi modelli di business)

AMBITO S3 OBIETTIVO STRATEGICO S3 RILEVANZA TRAIETTORIACTN BIG

Agroalimentare

La gestione di “precisione” delle produzioni vegetali e animali 1 Risorse biotiche marine Alimenti con maggiore sicurezza, durabilità, impatto funzionale e qualitativo 1 Risorse biotiche marine Valorizzazione diretta ed indiretta degli scarti, dei sottoprodotti e dei

coprodotti di agricoltura, allevamento ed acquacoltura verso le filiere

alimentari e mangimistiche 3 Risorse biotiche marine Valorizzazione dei sottoprodotti e dei coprodotti di agricoltura,

allevamento ed acquacoltura mediante sviluppo di bioraffinerie o processi estrattivi innovativi per la produzione di composti chimici e materiali di interesse per settori industriali non-food e non-feed

3 Risorse biotiche marine Valorizzazione di sottoprodotti e scarti dal settore agricoltura, allevamento

ed acquacoltura in prodotti energetici ed in biometano 3 Risorse biotiche marine

Edilizia e Costruzioni

Incremento della resilienza degli edifici e rigenerazione urbana 3 Ambiente marino e fascia costiera Miglioramento della sicurezza del patrimonio esistente 3 Ambiente marino e fascia costiera Sicurezza, resilienza e gestione intelligente delle reti infrastrutturali 3 Ambiente marino e fascia costiera

Meccatronica e Motoristica

Robotica mobile, intelligente e collaborativa 1 Cantieristica e robotica marina Materiali innovativi per componenti strutturali e funzionali da manifattura

avanzata, per la competitività e sostenibilità della filiera regionale

dell’advanced materials and manufacturing 1

Risorse abiotiche marine Energie Rinnovabili

dal mare Sviluppo di un comparto regionale per lo sviluppo di tecnologie per la

produzione rapida sostenibile 3 Cantieristica e robotica marina Sviluppo di una filiera regionale per l’introduzione di sistemi di propulsione

navale medium e small-scaled mediante gas naturale 3 Cantieristica e robotica marina

Industrie della Salute e del Benessere

Sviluppo di molecole e biomolecole, terapie innovative, dispositivi diagnostici in vitro e modelli fisiologici in-silico per la medicina

personalizzata, per la cura e la prevenzione di malattie croniche o rare e patologie degenerative legate e non all’invecchiamento

3 Biotecnologie Blu Promozione della salute e del benessere psicofisico delle persone di

diverse generazioni 3 Ambiente marino e fascia costiera ICC Turismo: la filiera, le piattaforme multicanale e gli open data per la promozione 3 Ambiente marino e fascia costiera Innovazione

nei servizi

IoT e Cybersecurity 3 Cantieristica e robotica marina Servizi Innovativi e Big Data per Scenari Smart Industry 4.0 1 Cantieristica e robotica marina

Energia e Sviluppo sostenibile

Biometano e altri biocombustibili 3 Cantieristica e robotica marina Smart Energy Systems 2 Ambiente marino e fascia costiera Efficienza energetica e soluzioni low carbon per l’industria 2 Risorse biotiche

Sviluppo sostenibile delle aree costiere 3

Ambiente marino e fascia costiera Energia Rinnovabili dal

mare Risorse biotiche marine Risorse abiotiche marine Cantieristica e robotica

marina Impatti antropici sulla qualità dell’aria e i cambiamenti climatici 2

Ambiente marino e fascia costiera Risorse abiotiche marine Economia circolare e sviluppo sostenibile 2 Risorse biotiche marine Biotecnologie blu

Parallelamente al percorso di aggiornamento della S3 dei Forum Tematici la Regione Emilia-Romagna ha avviato un Tavolo di coordinamento regionale che ha l’obiettivo di consolidare tutta la comunità regionale nei settori della crescita blu ed approfondire l’analisi e la conoscenza del relativo ecosistema dell’innovazione. La prima ricognizione vuole investigare per ogni traiettoria di sviluppo tecnologico: attività di collaborazione con industria, progettualità strategiche di rango nazionale ed europeo, reti di collaborazioni nazionale ed internazionali, corsi di formazione e specializzazione. A livello di bacino Mediterraneo la Regione con l’obiettivo di massimizzare le ricadute in termini di innovazione nell’area di specializzazione economia del mare coordina il progetto MISTRAL (programma MED). L’iniziativa ha un duplice obiettivo da una parte migliorare l’integrazione delle policy per innovazione (Europee, Macroregionali, Nazionale) con le Strategie di specializzazione intelligente regionali, e dall’altra sviluppare nuovi servizi innovativi di supporto ai Cluster e centri di innovazione e di trasferimento tecnologico (non solo marittimi) operanti nel settore dell’economia del mare.

Quadro di Riferimento Regione

Emilia-Romagna

EUSAIR

La dimensione sovranazionale per il periodo di programmazione 2014/2020 trova una sua collocazione nelle strategie europee macroregionali a cui la Regione Emilia-Romagna aderisce partecipando e promuovendone le attività nell’ambito di organismi ed associazioni di carattere interregionale e sovranazionale. A tal proposito il Consiglio Europeo nel dicembre 2012 con la Comunicazione della CE “Una strategia marittima per il Mare Adriatico ed il Mar Ionio” (COM(2012) 713) ha riconosciuto l’opportunità di adottare una strategia per la macroregione Adriatico ionica (EUSAIR), il cui Piano d’azione adottato nel 2014 individua quattro Pilastri settoriali sui quali articolare le priorità:

• risorse marine e marittime con priorità relative alle tecnologie innovative, ai servizi, alla pesca ed acquacoltura; • reti di trasporti ed energia con priorità collegate ai trasporti marittimi, ai collegamenti intermodali ed alle reti di energia; • salvaguardia e tutela della qualità ambientale con priorità

collegate alla protezione dell’ambiente marino, alla gestione integrata delle zone costiere ed al cambiamento climatico;

• turismo sostenibile con rafforzamento e promozione dell’identità della regione adriatico ionica e del suo patrimonio ambientale e culturale

e due pilastri orizzontali che fungono da “integratore” tra le diverse tematiche trattate dai pilastri settoriali, Capacity buiding e Ricerca e Innovazione.

Documento Strategico Regionale (DSR)

Documento Strategico Regionale (DSR) approvato con Delibera Assembleare n° 167 del 15 luglio 2014 (proposta della Giunta regionale n° 571 del 28 aprile 2014) di coordinamento tra EUSAIR e la programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei (fondi Sie).

POR-FESR

“…la Regione Emilia-Romagna riconosce l’importanza delle politiche di cooperazione territoriale a scala europea ed in

quest’ambito in particolare della Strategia della macro regione adriatico-ionica (EUSAIR), per il valore di innovazione che può apportare all’insieme delle politiche territoriali; già da tempo la Regione aderisce ad organismi ed associazioni di carattere interregionale e sovranazionale (come l’Euroregione adriatica a cui aderisce dal 2007) partecipando ad iniziative tecniche, progettuali e politiche e promuovendone le attività. A rafforzamento dell’impegno sulla Strategia, la Regione Emilia-Romagna è stata individuata quale Autorità di Gestione del Programma di cooperazione transnazionale Adrion...”

Smart Specialisation Strategy S3

“…Priorità strategica C

La priorità strategica C punta ad orientare i percorsi innovativi, anche attraverso la declinazione di quanto viene fatto nell’ambito delle altre due priorità, verso le tre principali direttrici di cambiamento socioeconomico indicate sia dall’Unione Europea in Europa 2020, che dalle analisi di scenario di medio-lungo periodo. Come sopra ricordato, le grandi direttrici dell’innovazione e del cambiamento per l’economia europea (e quindi della nostra regione) si possono sintetizzare nelle tre seguenti aree:

La promozione dello sviluppo sostenibile (“green and blue economy”), cioè dell’innovazione in campo dell’efficienza energetica e delle nuove tecnologie energetiche, nella gestione dei rifiuti e di un uso più razionale delle risorse, nella riduzione delle emissioni nocive nell’ambiente, nella promozione della mobilità sostenibile, nella gestione e valorizzazione più attenta delle risorse naturali, anche al fine della loro valenza turistica. Verso questo obiettivo convergono numerose attività di ricerca in corso nell’ambito della Rete Regionale dell’Alta Tecnologia, a partire dai laboratori della piattaforma Energia e Ambiente, ma anche laboratori nel campo dei materiali, della meccanica e dell’ICT…”

POR-FSE

Economia blu: gli interventi a valere sul FSE trovano nella strategia regionale per l’area Adriatico Ionica – che interessa Italia, Slovenia, Croazia, Grecia oltre a Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Albania – il riferimento programmatico. In coerenza a quanto indicato dalla Comunicazione della CE “Una strategia marittima per il Mare Adriatico ed il Mar Ionio” (COM(2012) 713), il Programma individua quattro aree di reciproco interesse (Pilastri) sulle quali si articoleranno le priorità d’azione contenute nel Piano d’Azione EUSAIR: • risorse marine e marittime con priorità relative alle

tecnologie innovative, ai servizi, alla pesca ed acquacoltura ed ai servizi;

• reti di trasporti ed energia con priorità collegate ai trasporti marittimi, ai collegamenti intermodali ed alle reti di energia; • salvaguardia e tutela della qualità ambientale con priorità

collegate alla protezione dell’ambiente marino, alla gestione integrata delle zone costiere ed al cambiamento climatico;

• turismo sostenibile con rafforzamento e promozione dell’identità della regione adriatico ionica e del suo patrimonio ambientale e culturale.

PSR

Il Programma di sviluppo rurale fornirà il proprio contributo all’attuazione della Strategia intervenendo sugli ambiti definiti dal Piano d’Azione principalmente con:

• il pilastro 3 “Qualità ambientale” (di cui la Regione Emilia-Romagna è coordinatore nazionale) per cui si punta, tra le

altre, al raggiungimento dell’obiettivo della strategia dell’UE per la biodiversità per arrestare la perdita di biodiversità e il degrado dei servizi eco sistemici nell’UE entro il 2020, e ripristinarli per quanto possibile, per affrontare le minacce alla biodiversità. Il Pilastro trova una sponda importante nell’attuazione delle misure programmate nel PSR nell’ambito della priorità P4 “Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura”.

• il pilastro trasversale “ricerca e Innovazione” costituirà riferimento per sinergie con gli interventi programmati in attuazione delle misure del PSR nell’ambito della priorità P1 “Promuovere e il trasferimento di conoscenza e l’innovazione nel settore agricolo, forestale e nelle zone rurali.

PO-FEAMP (Nazionale)

Il PO FEAMP 2014-2020 si inquadra nella più ampia visione della Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva e nel nuovo assetto stabilito dalla riforma della Politica Comune della Pesca (PCP - Reg. UE n. 1380/2013) e dalle linee strategiche della Crescita Blu. La programmazione 2014-2020 richiede una maggiore integrazione tra tutti i fondi strutturali e di investimento europei – SIE (FESR, FSE, FEASR e FEAMP), per i quali è previsto un unico impianto programmatorio nazionale, assicurato dall’Accordo di Partenariato.

Ulteriori essenziali documenti programmatici sui quali si fonda la Strategia del Programma sono il “Piano Strategico Nazionale pluriennale per l’acquacoltura in Italia 2014-2020” e il “Piano d’azione per lo sviluppo, la competitività e la sostenibilità della pesca costiera artigianale” rispettivamente ai sensi dell’articolo 34 del Reg. (UE) n. 1380/2013 e dell’articolo 18, paragrafo 1, lettera i), del Reg. UE n. 508/2014. Ad essi si aggiungono la Strategia per l’ambiente marino, la Strategia Nazionale sulla Biodiversità, la Strategia Nazionale per l’adattamento al cambiamento climatico e la Strategia Europea per la Regione Adriatico – Ionica (EUSAIR).