per i liquidi, di valore variabile secondo il luogo e l’e-poca. È interessante notare come in quel periodo l’uso dell’olio per illuminare i tavoli del biliardo aveva sosti-tuito quello delle candele, perché più efficace e pratico. Tale sostituzione avviene in Accademia sicura-mente dal 1787, poiché, da quell’anno, i periodici Rendiconti evidenziano sempre acquisti di Boccali d’olio fra le spese inerenti il gioco del biliardo:
85 La bambagia è il filamento di cotone che veniva acceso nel fanale posto all’esterno del palazzo sede dell’Accademia.
86 L’Art. 83 dell’attuale Regolamento stabilisce
espressamente che:
L’Accademia pone a disposizione dei frequentatori dei suoi locali una Sala di lettura fornita di quo-tidiani, periodici, riviste ed opere di consultazione.
87 L’Accademia vuol mantenere il legame profon-do ed indissolubile con la propria origine, tant’è che con l’Art 98 dell’attuale Regolamento
È istituita in seno all’Accademia la Congrega arti-stico – letteraria e socio culturale, allo scopo di colla-borare con il Collegio degli Officiali per l’attuazione delle manifestazioni teatrali, musicali, letterarie, artistiche, scientifiche e sociali.
città che li ha visti nascere nel lontano 1531 e di cui rappresenta ancora oggi un partico-lare ed originale aspetto della sua affascinan-te dimensione culturale.
L’Accademia dei Rozzi ha saputo cogliere i segni dei tempi, modificando non solo la sua struttura organizzativa, ma soprattutto il suo modo di essere, cogliendo ed attua-lizzando i segnali del nuovo che la storia di uomini e di istituzioni incessantemente propone.
Oggi, essa costituisce polo di riferimento culturale di indiscutibile valenza per la sua prestigiosa attività editoriale, relativa alle ristampe anastatiche di antichi testi teatra-li prodotti da accademici, ma anche per la pubblicazione di questa Rivista che porta il suo nome, per la continua organizzazione di esposizioni di rari documenti storici e di opere di pittori senesi e non, di stagioni te-atrali di risonanza nazionale, di convegni e di tavole rotonde sui percorsi storici della città ed in particolare su quelli della stessa Accademia87.
Il nostro studio ha fatto “parlare” i dati contabili riassunti nei Rendiconti finanzia-ri di fine Settecento e quei dati, nella loro essenzialità quantitativo – monetaria, han-no raccontato di tempi dedicati allo svago, come al gioco delle carte o del biliardo, ma anche del costante impegno teatrale e dell’incessante e difficile preparazione del-la costruzione di un proprio teatro, ricono-sciuto, nell’attualità, prezioso bene artistico della città di Siena, perché raffinato scrigno in cui acustica ed architettura si fondono in modo armonioso.
I dati non mancano di rilevare, altresì, che, alla fine del XVIII secolo, i Rozzi par-Un’ultima spesa, di cui non possiamo
sottacere l’esistenza per il suo significato etico-sociale, come già scritto in preceden-za, è quella sostenuta dall’Accademia per l’erogazione di Doti, una o due ogni anno, a favore di ragazze non abbienti prossime al matrimonio. Quelle erogazioni volontarie ammontavano a 70 lire ciascuna, trovando specifica menzione nei Rendiconti finanzia-ri di fine pefinanzia-riodo.
I pagamenti effettuati dallo Smilzo, nel periodo in cui riveste la funzione di Camar-lingo, dal 19 ottobre a tutto il 15 marzo 1802, hanno le medesime motivazioni di quelli effettuati nei periodi amministrativi prece-denti: le attività esercitate in Accademia, in-fatti, si mantengono su direttrici costanti e consolidate nel tempo.
I revisori contabili, Luigi Romualdi e Co-simo Minucci, tuttavia, ritengono di dover evidenziare con voci specifiche alcuni paga-menti effettuati nell’anno come la dote di 70 lire conferita alla fanciulla Teresa Favilli, la
Spe-sa commesSpe-sa pel nuovo Ritratto di S. M. il Re, e pittura dell’Arme, per l’ammontare di 170 lire,
la Spesa commessa per il mantenimento d’Olio, e
Bambagia per il Fanale che raggiunge
l’ammon-tare di 44 lire, 2 soldi e 4 denari85, nonché gli acquisti di Stampe, e Libri pell’Accademia per 15 lire che oltre ad abbellire le varie stanze (le stampe), consentivano agli Accademici (con gli acquisti di libri, giornali e riviste, anche straniere) una lettura tranquilla e riposante in una stanza a ciò destinata86.
5.- E la vita accademica continua
Straordinaria storia quella dei Rozzi, così come straordinaria ed unica è la storia della
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l’erogazione di doti a ragazze non abbienti prossime al matrimonio.
L’Accademia dei Rozzi, oggi, non è l’u-nico sodalizio nel panorama accademico senese, ricco e variegato, ma la sua parti-colarità contribuisce a renderlo multiforme ed a configurare, con colori ancor più vivi, il caleidoscopio culturale della comunità senese.
tecipano attivamente alle feste cittadine, ma prendono anche iniziative proprie, organiz-zando veglioni e feste da ballo, senza trascu-rare la possibilità offerta ai soci di conver-sare piacevolmente o di dedicarsi a letture giornaliere di libri, giornali e riviste, alcune straniere, in apposite sale della sede accade-mica e di realizzare iniziative che assumo-no, talvolta, carattere etico – sociale, come
Ringrazio di cuore Carlo Ricci, già Arcirozzo dell’Accademia,
Filippo Tulli, attuale Arcirozzo, Renzo Marzucchi, Consigliere del Collegio degli Offiziali e Direttore della Rivista L’Accademia dei Rozzi
e Piero Ligabue, Archivista e Cancelliere del medesimo Collegio, per il supporto concessomi nell’effettuare la ricerca, mettendomi a disposizione, con squisita gentilezza, le carte d’Archivio disponibili e aiutandomi a dirimere, via via,
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tecoste: Siena e il terremoto del 1798, Il Leccio,
Mon-teriggioni 2005.
Ettore pelleGrini, Cinque secoli all’ombra della
sughera, Il Leccio, Siena, gennaio 2004.
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Documenti consultati
Accademia dei Rozzi, Capitoli e Regolamento, Il Leccio, Siena, Novembre 2010.
Archivio storico dell’Accademia dei Rozzi,
Libri di Amministrazione diversi dal 1770 al 1900. Bandi, e ordini da osservarsi nel Granducato di Toscana pubblicati dal dì XXIII gennaio MDC-CLXXI al dì XIII giugno MDCMDC-CLXXIV raccolti
postaeriormente per ordine successivo di tempi con il sommario dei medesimi disposto con or-dine alfabetico di materie e di tribunali codice sesto - in Firenze l’anno MDCCLXXVI nella stamperia granducale.
Bandi, e ordini del Granducato di Toscana pubbli-cati in Firenze dal dì primo gennaio MDCCLXXX a tutto dicembre MDCCLXXXI raccolti
postae-riormente per ordine successivo dei tempi con il sommario de’ medesimi disposto con ordine al-fabetico di materie e di tribunali codice decimo - in Firenze l’anno MDCCLXXXII per Gaetano Cambiagi stampatore granducale.
Ruota Fiorentina, Decis. VII - Florentina
Seu Cortonen. Pecuniaria, del 22 maggio 1800, in
Raccolta delle Decisioni della Ruota Fiorenti-na MDCCC - MDCCCVIII, Edizione Prima, Tomo I, Leonardo Marchini, MDCCCXXXIX, Firenze.
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