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Arie d’opera da Bononcini a Händel

In coproduzione con Anima Mea SERGIO FORESTI baritono ABCHORDIS ENSEMBLE

violini Lathika Vithanage, Katia Viel, Gemma Longoni, Marta Ramírez García, Jamiang Santi, Claudio Rado

viola Giulia Capuzzo, Corinne Raymond Jarczyk violoncello Nicola Paoli; contrabbasso Giacomo Albenga oboi Barbara Ferrara, Miriam Jorde; fagotto Giovanni Battista Graziadio

ANDREA BUCCARELLA clavicembalo e direzione

Pellegrino Munari, San Giminiano sorregge un fanciullo caduto dalla Ghirlandina Modena, Museo Civico d’Arte

ATTILIO ARIOSTI (Bologna, 1666-Londra, 1729) Ouverture dal Vespasiano

Su fieri guerrieri - dal Vespasiano (nel ruolo di Vespasiano, Londra 1724) – Prima mondiale GIOVANNI BONONCINI (Modena, 1670-Vienna, 1747)

Cieco amor - dall’Etearco (nel ruolo di Etearco, Londra 1711) – Prima mondiale NICOLA PORPORA (Napoli, 1686-1768)

Recitativo: Ah perfida

Aria: Va’ dal furor portata - dall’Ezio (nel ruolo di Massimo, Venezia 1728) – Prima mondiale ANTONIO LOTTI (Venezia, 1667-1740)

Sinfonia dall’Ascanio (Dresda 1718) – Prima mondiale GIOVANNI BONONCINI

Timor e speme - dalla Griselda (nel ruolo di Rambaldo, Londra 1722) JOHANN DAVID HEINICHEN (Krössuln, 1683-Dresda, 1729)

Recitativo: Servi il bagno chiudete

Aria: Vostre imagini - dal Flavio Crispo (nel ruolo di Costantino, Dresda 1720) ANTONIO LOTTI

Del minacciar del vento - dal Teofane (nel ruolo di Emireno, Dresda 1719) GIOVANNI BONONCINI

Sinfonia dall’Astarto (Londra 1720)

GEORG FRIEDRICH HÄNDEL (Halle, 1685-Londra, 1759) Recitativo: Ove son!

Aria: Gelido in ogni vena – dal Siroe (nel ruolo di Cosroe, Londra 1728) ANTONIO LOTTI

Eterni Dei se giusti siete - da Il vincitor generoso (nel ruolo di Gismondo, Venezia 1708) – Prima mondiale ANDREA STEFANO FIORÈ (Milano, 1686-Torino, 1732)

Mira l’onda furibonda - dal Sesostri, Re d’Egitto (nel ruolo di Fanete, Torino 1717) – Prima mondiale GEORG FRIEDRICH HÄNDEL

Ouverture dall’Alessandro (Londra 1726) ATTILIO ARIOSTI

Quella calma - dal Caio Marzio Coriolano (nel ruolo di Sesto Furio, Londra 1723) – Prima mondiale LOTTI ANTONIO

Bella non piangere - dal Polidoro (nel ruolo di Darete, Venezia 1714) – Prima mondiale GEORG FRIEDRICH HÄNDEL

Recitativo: Sulla riva del Tebro

Aria: Volate più dei venti - dal Muzio Scevola (nel ruolo di Porsenna, Londra 1721)

Giuseppe Maria Boschi fu certamente uno dei bassi-baritoni più famosi e virtuosi del ‘700. Questo programa confezionato in suo onore è in gran parte inedito, mai eseguito in tempi moderni, e costitu-isce una piccolissima selezione delle pagine di musica più belle scritte per lui dal 1708 al 1728. Boschi, di probabili origini mantovane, nacque attorno al 1675. Trovò presto l’amore della sua vita legandosi al contralto Francesca Vanini, che sposò probabilmente nel 1698. Certamente dal 1705 in poi, la Vani-ni divenne ufficialmente compagna del Boschi nella vita e nell’arte, e su tutti i libretti d’opera, nelle stampe musicali, nelle caricature e in tutte le altre fonti diventerà per sempre la Sig.ra Boschi. Giusep-pe Boschi ebbe una fulgida e intensa carriera al pari di quelle dei famosi castrati e soprani suoi con-temporanei come Farinelli, Senesino, Bordoni, Durastanti, Cuzzoni, Nicolini. Dal 1703 al 1729 cantò in più di 83 opere, senza contare rifacimenti e repliche successive, in teatri di varie città tra cui Venezia, Bologna, Genova, Torino, Ferrara, Verona, Vicenza, Vienna, Dresda e Londra. Grazie al suo iniziale lavoro di cantore presso la cappella dogale di San Marco a Venezia, ebbe l’occasione di conoscere e collaborare con il compositore Antonio Lotti. Tra i due nacque grande stima e amicizia. Quando Lotti venne chiamato a servire alla corte di Dresda nel 1717, volle portare con sé il Boschi assieme ad altri pochissimi artisti scelti, tra cui Senesino, Berselli, Veracini e riuscì ad allestire tre opere: “Giove in Argo”, “Ascanio” e “Teofane”. Oltre ad aver cantato in ben dieci opere sue e in moltissima sua musica sacra, Lotti scrisse per Boschi anche una cantata per basso solo e strumenti (“Li Quattro Elementi”) che venne eseguita per le nozze del principe elettore Federico Augusto di Sassonia nel 1719, ora per-duta. Durante la sua permanenza a Dresda, Boschi si fece notare prestissimo da altri compositori come ad esempio da Johann David Heinichen che scrisse per lui la parte di Giove nella sua “Gara de-gli Dei” e di Costantino nel suo “Flavio Crispo”. Händel, che era tra il pubblico del “Teofane” di Lotti a Dresda nel 1719, non si fece più sfuggire il Boschi, come accadde in passato, e lo ingaggiò per dieci anni nel nuovo cast di cantanti della Royal Academy of Music di Londra. Infatti, già nel 1709, Händel notò le sue doti vocali e lo fece cantare nella sua prima trionfale esecuzione veneziana di “Agrippina”

nel ruolo di Pallante. Händel riuscì così a portarsi Boschi in Inghilterra dal 1710 per meno di due anni.

Ma il suo debbuto londinese avvenne solo il 23 Novembre del 1710 con una ripresa dell’opera “Hyda-spes” (“L’Idaspe fede”) di Francesco Mancini che già andò in scena a marzo di quell’anno. Boschi pre-se così il ruolo di Artapre-serpre-se, cantato in precedenza dal signor Cassani, divenendo subito così famoso che già a gennaio del 1711 J. Walsh and J. Hare stamparono le sei arie del suo personaggio intotalando la raccolta “The Additionall Songs in the New Opera, call,d Hydaspes, as they are Perform’d at the Queen’s Theatre by Sign.r Gioseppe Boscchi”. Il 6 marzo 1711, sempre J. Walsh and J. Hare stamparo-no una raccolta di arie di nuova versione dell’opera “Etearco” di Giovanni Bostamparo-noncini, andata in scena il 10 gennaio 1711. Purtroppo non si può stabilire con certezza chi ha riarrangiato quest’opera poiché oltre alla musica orginale dell’Etearco di Bononcini, andato in scena a Vienna nel 1707, sono presenti arie di Händel, con testo diverso, e arie di compositori anonimi. Ad ogni modo, nella versione londi-nese di “Etearco” è Boschi stesso il protagonista, assieme a lui cantò la sua signora e un cast di primo ordine che comprendeva il castrato Nicolini. Per Boschi non fu la prima volta da protagonista di un’opera: già nel 1706 egli aveva interpretato il ruolo principale dell’“Annibale” di Bernardo Sabadini presso il Teatro del Falcone di Genova. Considerando che raramente all’epoca un basso riceveva il ruolo di spicco dell’opera, tutto ciò rappresenta un’ulteriore dimostrazione delle incredibili doti voca-li di questo cantante. Dopo appena un mese dalla prima di “Etearco”, il 24 febbraio del 1711, si esibì nel Rinaldo di Händel nella parte di Argante, rivaleggiando con successo con il cantante protagonista che questa volta era il Nicolini. Successivamente venne preso Dopo questo breve biennio londinese tornò in Italia per cinque anni dove si esibì in opere di Carlo Francesco Pollarolo, Francesco Gasparini, Tommaso Albinoni, Giuseppe Maria Orlandini, Marc’Antonio Ziani, Lotti e Andrea Stefano Fiorè.

Giuseppe Maria Boschi dalla voce tonante, agile, capace di destare l’attenzione di tutti gli ascoltatori e di svegliare anche gli animi più assopiti, fu uno dei bassi-baritoni principali in tutta Londra dal 1720 al 1728, conteso da Händel, Giovanni Bononcini e Attilio Ariosti. Händel lo inserì in ben quindici delle sue opere senza contare i pasticci, tra cui il “Muzio Scevola” in collaborazione con Filippo Ama-dei e Bononcini, e l’”Elpidia” in collaborazione con Orlandini e Leonardo Vinci. Certamente Händel valorizzò le sue qualità sceniche e vocali affidandogli parti di grande impegno e difficoltà fino allora sconosciute per un basso. Guerriero, padre, amante, tiranno: molteplici erano le sfumature della sua vocalità che, giudicando dalla musica scritta per lui, fu di eccezionale estensione e certamente adatta a ruoli drammatici. Dopo l’ultima recita di “Tolomeo, re di Egitto” di Händel, Boschi abbandonò le scene londinesi definitivamene e nella seconda metà del 1728 decise di tornare in Italia dove subito si

esibì nell’”Ezio” di Nicola Porpora a Venezia. Tra la fine del 1728 e l’inizio del 1729 cantò nel “Catone in Utica” di Leonardo Leo, mentre il 12 febbraio 1729 prese parte a “La Semiramide riconosciuta” di Porpora, una delle sue ultime apparizioni sul palcoscenico. Dal 1730 al 1744, anno della sua morte, Boschi si ritirò a vita tranquilla e continuò a far riecheggiare la sua voce nella vasta cappella di San Marco a Venezia, ancora diretta dal suo amico Lotti.

Giovannio Battista Graziadio ABCHORDIS ENSEMBLE

È nato nel 2011 dal desiderio di riportare alla luce capolavori del barocco italiano, inediti e ineseguiti in tempi moderni. Con questo scopo l’ensemble ha intrapreso un’attenta e scrupolosa attività di ricer-ca musiricer-cale, dediricer-candosi prevalentemente alla musiricer-ca sacra italiana del XVII e XVIII secolo. Abchor-dis Ensemble si è esibito presso Festival e Rassegne di rilievo, tra cui: Festival d’Ambronay (Francia), Internationale Händel-Festspiele (Göttingen, Germania), SWR & Villa Musica (Kurfürstliche Palais di Trier, Germania), Festival classique des Haudères (Svizzera), Festival Les Goûts Réunis (Losanna, Svizzera), Mars en Baroque (Marseille, Francia), Les Riches Heures de Valère (Sion, Svizzera), Valletta International Baroque Festival (Malta), Pavia Barocca, Urbino Musica Antica, Festival Anima Mea (Puglia), Festival Alessandro Stradella (Nepi), Purtimiro Festival (Lugo, Italy), Associazione “A. Scar-latti” (Naples, Italy). Nel 2012, con il suo primo progetto Virgo Singularis, l’ensemble ha ottenuto due residenze artistiche presso il Centro Culturale di Ambronay (Francia) e il Collegio Ghislieri di Pavia.

Entrambe le residenze sono state rinnovate nel 2015 nel contesto del programma europeo dei giovani ensemble emergenti EEEmerging. Nel 2013 l’ensemble è stato invitato a partecipare al REMA Show-case (Réseau Européen de Musique Ancienne) di Marsiglia, dove ha ottenuto il premio del pubblico, e nel 2015 ha vinto l’Händel International Competition di Göttingen. Nel 2016 Abchordis Ensemble ha rilasciato il suo primo disco Stabat Mater, interamente dedicato alla musica sacra del barocco napole-tano, con opere inedite di Gennaro Manna, Aniello Santangelo e Giacomo Sellitto in prima incisione mondiale. A maggio 2018 è uscito il loro secondo disco “Dies Irae”, presentando altri inediti del barocco napoletano in prima incisione mondiale. “Dies Irae” è il secondo capitolo della loro ricerca musicologia “Sacre Stravaganze” dedicata alla musica barocca italiana inedita e sconosciuta. Questi due dischi sono stati pubblicati da SONY Deutsche Harmonia Mundi a livello internazionale.

SERGIO FORESTI

È uno dei baritoni italiani più richiesti sulla scena internazionale per il repertorio händeliano e vi-valdiano, si è contraddistinto per incisività e presenza scenica anche nei principali ruoli mozartiani e in un repertorio vasto che va da Monteverdi a Puccini. Nel 2009 è stato scelto da Carlos Saura per interpretare Leporello in “Io, Don Giovanni. Sergio Foresti ha collaborato con diversi direttori dal pre-stigio internazionale tra cui Rinaldo Alessandrini, Ottavio Dantone, Fabio Biondi, Jordi Savall, René Clemencic, René Jacobs, Federico Maria Sardelli, Giovanni Antonini, Enrico Gatti ed è stato diretto da registi del calibro di Luca Ronconi e Toni Servillo, David Mc Vickar, Vincent Boussard e Robert Wil-son. Diplomato in canto e pianoforte presso l’Istituto Musicale “Orazio Vecchi” di Modena e in musica vocale da camera al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze con il massimo dei voti e lode, Sergio Foresti ha debuttato nel 1998 nell’Olimpiade di Vivaldi (Alcandro) diretto da Alessandrini, per poi interpretare vari ruoli in opere di Monteverdi, Cimarosa, Händel e Salieri nei maggiori teatri europei.

Dopo il debutto nell’Olimpiade di Vivaldi al Teatro Rendano di Cosenza nel 1998, ha interpretato il ruolo di Plutone nell’Orfeo di Monteverdi al Festival della Stiria a Graz. Da quel momento in poi ha interpretato innumerevoli ruoli in opere barocche tra le quali L’Incoronazione di Poppea,L’Orfeo e Il ritorno di Ulisse in patria di Monteverdi, Theodora, Giulio Cesare e Alcina di Handel, Eliogabalo e Ipermestra di Cavalli, Montezuma di Vivaldi, Passione di Gesù Cristo di Salieri, Maddalena ai piedi di Cristo di Caldara, con la regia o la direzione di grandi personalità fra le quali: Graham Vick. Rinal-do Alessandrini, Luca Ronconi, Vincent Boussard, di René Jacobs, Bob Wilson. Ha inoltre partecipato in veste di solista in innumerevoli concerti con i più prestigiosi ensemble specializzati europei tra cui l’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma, la Reverdie, il Giardino Armonico, Europa Galante, i Sonatori della Gioiosa Marca, Accademia Bizantina, Clemencic Consort, Capella Reial, Ensemble a Sei Voci, la Cappella di San Petronio a Bologna, l’Accademia Chigiana di Siena), e ha effettuato registra-zioni per RAI, Radio France, Radio Francofona Belga, RTSI, WDR.Per la Deutsches Harmonia Mundi.

Collabora inoltre con Virgin, Chandos, Stradivarius, Dynamic, Tactus, Bongiovanni, Arcana, Divox.

Giovedì 18 ottobre ore 21 SASSUOLO Chiesa di San Francesco

Visita guidata alla chiesa ore 20