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Capitolo 3: L’enterprise 2.0 48 !

3.1 Una breve definizione 48 !

«Il termine Enterprise 2.0 descrive un insieme di approcci organizzativi e tecnologici orientati all’abilitazione di nuovi modelli organizzativi basati sul coinvolgimento dif- fuso, la collaborazione emergente, la condivisione della conoscenza e lo sviluppo e valorizzazione di reti sociali interne ed esterne all’organizzazione»49.

Andrew McAfee, docente di economia ad Hardvard, è stato il primo a dare una defi- nizione precisa di Enterprise 2.0. La definizione letteraria è la seguente: «Enterprise

48 Cfr. McKinsey Quarterly,

http://www.mckinseyquarterly.com/The_rise_of_the_networked_enterprise_Web_20_finds_its_payda y_2716

2.0 è l’uso in modalità emergente di piattaforme di social software all’interno delle aziende o tra le aziende e i propri partner o clienti»50.

A dire il vero i confini di questa definizione sono assai sconosciuti ma ciò che risulta interessante sono le possibilità di utilizzo in azienda di strumenti del Web 2.0 come i blog, wiki, instant messaging, chat, social network, il tag, i feed RSS, … Come nel Web 2.0 anche nell’Enterprise 2.0 al centro ci sono le persone, gli utenti, i collabora- tori che generano e diffondono informazioni e conoscenze. I sistemi Enterprise 2.0 funzionano quindi come il Web 2.0: si migliorano e diventano più efficaci con l’aumentare della partecipazione dei singoli utenti51.

«Per Enterprise 2.0 s’intende (quindi) l’introduzione e l’implementazione di stru- menti di social software all’interno di un’impresa, e per estensione definisce anche i cambiamenti sociali ed organizzativi ad essi associati»52. Si tratta di un nuovo para- digma di business, dove le nuove piattaforme di Social Software diventano indispen- sabili per coloro che lo adottano. Queste piattaforme ormai offrono tutto ciò di cui i dipendenti di un’azienda possono aver bisogno per collaborare.

I modelli organizzativi della “vecchia scuola” si basano sull’uso di processi operativi guidati, secondo una logica di massimizzazione dell’efficienza e rinforzano le gerar- chie aziendali creando discontinuità informativa. Con le “imprese sociali” invece l’informazione fluisce liberamente. La “nuova scuola” prevede, infatti, un modello organizzativo basato sulla collaborazione e sull’interazione sociale per il raggiungi- mento di uno scambio efficace delle conoscenze e d’informazioni, così da incremen- tare la produttività53. I social software business permettono alle persone di auto- organizzarsi in comunità e di mettersi in contatto fra loro con immediatezza aiutando gli utenti a collaborare, sia internamente che esternamente. L’Enterprise 2.0 stravol- ge quindi l’efficienza e l’operatività delle aziende che sposano questa nuova conce- zione di lavoro.

50 Cit. A. McAfee (2006), Enterprise 2.0: The Dawn of Emergent Collaboration, MIT Sloan Mana- gement Review, 47.3, pp. 21-28

51 Cfr. D. Cavenago, D. Mezzanzanica (2010), Scienza dei servizi, Springer, Milano, p. 125 52 Cfr. The Social Enterprise, http://www.socialenterprise.it/

Quintarelli, di The Social Enterprise54, definisce e spiega quali siano i benefici dell’Enterprise 2.0 con le seguenti parole: «Il primo vantaggio dell’Enterprise 2.0 è una circolazione e gestione più efficiente dell’informazione utilizzando strumenti collaborativi come wiki, blog, feed RSS e tag. Facendo leva sui network informali e stimolando una partecipazione attiva degli utenti (dipendenti, clienti, fornitori, ecc.), s’incrementa la disponibilità dell’informazione e della conoscenza e la loro condivi- sione a livello di collettività. Ciò consente di capitalizzare la conoscenza implicita, sviluppando un’intelligenza collettiva capace di generare un incremento della produt- tività.

Il secondo beneficio è la capacità d’innovazione continua e diffusa. Per mantenere una posizione di vantaggio sul mercato, le aziende aprono i propri confini stabilendo una conversazione onesta e proficua con clienti e partner. Questo sforzo di condivi- sione, coinvolgimento e co-creazione richiede un mutamento profondo della cultura e dei modelli di gestione delle risorse.

Dipendenti, partner e clienti diventano i veri motori dell’innovazione, mentre l’azienda assume un inedito ma potentissimo ruolo di facilitatore e propositore di esperienze legate ai prodotti.» Dalle parole di Quintarelli sembra emergere che pas- sando a impresa 2.0 ci siano solo benefici poiché si favorirebbe la condivisione delle conoscenze, le comunicazioni e le collaborazioni. Prunesti invece mette in luce an- che quelli che potrebbero essere i rischi nell’uso di questi strumenti collaborativi. In- fatti, i rischi che un’azienda potrebbe incontrare sono quelli inerenti alla gestione delle informazioni e dei dati sensibili, perdendone il controllo55.

In questa sede si vuole inoltre rilevare che per definire un business Enterprise 2.0 non è la tecnologia impiegata all’interno dell’organizzazione ma una cultura d’impresa che promuova la collaborazione. Perciò è necessario un radicale cambia- mento della cultura aziendale realizzato attraverso un uso proficuo degli strumenti tecnologici (social software).

Paul Greenberg, proprio da una riflessione analoga ha voluto estendere la definizione di McAfee: «Enterprise 2.0 è l’uso in modalità emergente di piattaforme di social software all’interno delle aziende o tra le aziende e i propri partner o clienti, per so-

54 Cfr. The Social Enterprise, http://www.socialenterprise.it/

55 Cfr. A. Prunesti (2010), Social media e comunicazione di marketing, Franco Angeli, Milano, pp. 62-63

stenere e promuovere una cultura di collaborazione e fiducia che si estende oltre le porte della società stessa»56.

Ornati afferma che è «indispensabile comprendere che non si sta parlando di tecno- logia, ma di un uso diverso e più efficace delle modalità con cui le persone lavorano» e specifica come «le tecnologie Enterprise 2.0 sono solamente gli strumenti al servi- zio di queste modalità. L’obiettivo è quindi sviluppare e sostenere la relazione all’interno di un’azienda»57.

L’Enterprise 2.0 è la dimensione organizzativa del cambiamento: una spinta dall’interno per comunicare l’innovazione all’esterno. Si tratta di un paradigma di business che prevede un percorso di evoluzione delle pratiche di management, ad approcci finalizzati al coinvolgimento, all’incentivazione, al recruiting e al motivare delle persone. Con Enterprise 2.0 o Social Enterprise s’intende quindi un nuovo mo- dello organizzativo caratterizzato da un cambiamento di mentalità da parte dei di- pendenti supportati dall’adozione degli strumenti del Web 2.0.