• Non ci sono risultati.

Capitolo 5. Uno sguardo sulle esposizioni ufficiali: I salons triennaux e le

5.2 Le esposizioni universali

5.2.5 Bruxelles 1910

Nel 1910 viene nuovamente organizzata un esposizione universale e internazionale nella capitale belga. In alcuni documenti del 1908 conservati presso l’Archivio Centrale dello Stato, nel Fondo del Presidente del Consiglio dei Ministri, il Comitato nazionale per le esposizioni e le esportazioni italiane all’estero616 sollecita con forza il Presidente del Consigli dei Ministri Giovanni Giolitti a partecipare all’Esposizione a Bruxelles del 1910, presentando una lettera con annessa una relazione e un piano finanziario. Si riportano alcuni passi che sottolineano le motivazioni economiche e commerciali che si legano a queste esposizioni:

[…] sa quanto sia necessario per il nostro Paese di farsi sempre più e meglio conoscere all’estero, e quanto sia opportuno, soprattutto in vista delle nostre Esposizioni del 1911, di accogliere il cortese invito che ci è fatto dal Belgio di concorrere alla grandiosa mostra ch’esso bandisce per il 1910 a Bruxelles […] Ed una ragione ancor più efficace milita in favole della partecipazione italiana a Bruxelles 1910 ed è che l’invito è fatto dal Belgio, Paese amico che ha grandi simpatie per l’Italia e con il quale abbiamo già estese relazioni di scambi che dipende solo da noi di poter considerevolmente aumentare; Paese esperto nell’organizzare le grandi gare internazionali del lavoro che ivi riescono sempre al di sopra delle aspettative; Paese dove i nostri industriali e produttori hanno anche molto da imparare per il valore delle sue fiorenti industrie; Paese che possiede la più alta cifra di ragguaglio del suo commercio generale al numero dei suoi abitanti (596 mila granchi per abitante); ed è come un grande ricchissimo emporio internazionale.

Si ricorda che nell’esposizione universale di Liegi del 1905 l’Italia era presente in modo modesto. Era stata una sorta di iniziativa privata che conta soli venti espositori per le Belle Arti. Il presidente del Comitato ricorda che le esposizioni sono necessarie per incrementare le esportazioni. Sottolinea la necessità di partecipare in modo massiccio a questa occasione:

Quasi tutte le Nazioni esporranno a Bruxelles e sono già note, tra le principali, le partecipazioni ufficiali della Germania, Francia, Olanda e Spagna; le prime tre affidate da quei Governi ai rispettivi comitati; ma nessuna ha più interesse dell’Italia di presentarsi degnamente a Bruxelles, perché l’Italia convoca, a sua volta, tutte le Nazioni per il successivo 1911 ed è anche ovvio dimostrare come il nostro Comitato, già in cordiali rapporti con i consimili Istituti esteri, potrà stringere viepiù a Bruxelles, i vincoli di fratellanza che lo legano a tali organizzazioni, e riuscirà ad indurle, nel modo più sollecito pratico ed efficace, a dare opera

615 Gustave Dreze, Le Livre d'or de l'Exposition universelle et internationale de 1905 : Histoire complète de l'exposition de Liège, [Liège], Comité exécutif de la SA de l'exposition de Liège, 1905, p. 472.

120

attiva e feconda per una larga partecipazione delle manifestazioni artistiche e industriali dei loro Paesi a Roma e a Torino nel 1911617.

È, inoltre, indispensabile avere cura dell’organizzazione, della redazione del catalogo e del reclutamento delle giurie. In un documento del 19 maggio 1909 si ribadisce nuovamente l’importanza di partecipare a questa esposizione, eventualmente concentrandosi su alcune sezioni:

[…].Gli scambi fra il nostro paese e il Belgio non hanno, in vero, grande importanza; però, è d’uopo riconoscerlo, essi sono in continuo e notevole aumento. Infatti, l’importazione belga in Italia, che fu nel 1902 di circa 32 milioni e mezzo di lire, andò mano a mano crescendo e nel 1906 superò i 69 milioni. Anche l’esportazione nostra andò progredendo di anno in anno in misura assai ragguardevole […] converrà di abbandonare il proposito di concorrere in tutti i gruppi della Mostra belga, convergendo invece i nostri sforzi per ottenere una degna e larga partecipazione del nostro paese specialmente in alcuni gruppi che presentano per noi maggiore probabilità di successo e che possono dare maggiore alimento a correnti di esportazione di alcuni prodotti verso il Belgio. Tali sarebbero, ad esempio, i gruppi delle belle arti, delle industrie artistiche, delle agrarie, delleminiere e delle industrie manifatturiere nostre più caratteristiche.[…]618

Si dà notizia che, per la sezione di Belle Arti, il Governo belga si è impegnato con il Governo italiano a dare uno spazio gratuito, «pari all’importanza della sezione industriale

ed all’importanza artistica dell’Italia»619.

L’Esposizione Universale e Internazionale di Bruxelles del 1910 ha avuto grande successo e un ampio numero di visitatori. La rassegna è stata allestita tra la pianura di Solbosch a Bruxelles e Tervuren. Ha inizio il 23 aprile e doveva concludersi il primo novembre ma viene interrotta da un violento incendio, scoppiato nella notte tra il 14 ed il 15 agosto.

La sezione italiana occupa un padiglione di gusto rinascimentale, progettato da Marcello Piacentini620. Umberto Moggioli621, lo assiste nella realizzazione del padiglione. Le decorazioni sono ideate da Augusto Sezanne che compare anche nella sezione dei disegni e delle acqueforti622. Davanti al padiglione dell’Italia svetta una copia del David di Michelangelo. Il giardino circostante è arricchito da bacini e getti d’acqua. Il triestino

617 Roma, Archivio Centrale dello Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 1908, 12.5.4.649.

618 Roma, Archivio Centrale dello Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 1909.18.439. 619 Ibidem.

620 Roma, 1881-1960.

621 Trento, 1886 - Roma, 1919.

622 Firenze, 1856 - Venezia, 1935. Cfr. Sezanne Auguste (ad vocem), in La Pittura nel Veneto. Il Novecento. Dizionario degli artisti …cit., p. 423.

121

Girolamo Cairati è l’organizzatore della sezione italiana dell’Esposizione Universale e partecipa anche come espositore, presentando Il lago di Seebe. Alpi bavaresi623.

La partecipazione italiana è ampia questa volta. Un olio di Ettore Tito, La gomena (Roma, Galleria nazionale d’arte moderna) vince la medaglia d’oro624. Beppe Ciardi espone

Nuvole bianche vincendo il Diplôme de première médaille. Guglielmo Ciardi partecipa con Paese lagunare, mentre Emma Ciardi ottiene la medaglia di argento con Grigio antico625. La pittrice nel 1910 è a Londra con una personale e in questa occasione con il padre visita Nimes, Basilea e anche Bruges che gli ispira un dipinto626.

Nella sezione dei disegni e delle acquaforti compare e Eugenio Bonivento, allievo di Guglielmo Ciardi all’Accademia veneziana. Il castagno morto di Llewelyn Lloyd ora a Roma nella Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea è premiato con la medaglia di bronzo. A Bruxelles troviamo anche i toscani Plinio Nomellini con Banda

notturna e Galileo Chini con Icaro, premiato con la medaglia d’argento.

Gaetano Previati, presenta La Madonna dei gigli e il Re Sole con i quali vincerà il Diplôme

de première médaille. Il Re Sole sarà successivamente acquistato dallo Stato belga. Alla

stessa rassegna è presente anche il suo compagno di lavoro a Lione, Giovanni Battista Ciolina.

Il paesaggista Alberto Falchetti, compagno di viaggio di Sargent in Oriente, viene premiato con la medaglia d’argento grazie al dipinto Inverno ad Andermatt

Il bilancio italiano di questa esposizione è positivo. Una medaglia d’oro va a Ettore Tito. Il diplôme de première médaille a Beppe Ciardi, Camillo Innocenti e Gaetano Previati. Sono attribuite quattro medaglie d’argento (Galileo Chini, Emma Ciardi, Leopoldo Coromaldi, Carlo Fornara) e otto medaglie di bronzo (Ermenegildo Agazzi, Aroldo Bonzagni, Carla Celesia di Vegliasco, Alberto Falchetti, Vittorio Grassi, Lloyd Llowelyn, Matteo Olivero, Giuseppe Viner). Per l’incisione e la litografia il diplôme de

première classe andrà a Giulio Aristide Sartorio, la medaglia d’argento a Luigi Conconi e

Giuseppe Graziosi.

A parte la più modesta partecipazione all’esposizione di Liegi nel 1905, emerge un’ampia partecipazione degli italiani nelle sezioni di Belle Arti delle esposizioni

623 Exposition universelle et internazionale de Bruxelles 1910, Ministère des Sciences et des arts, groups II, œuvre d’art modernes, catalogue générale, Bruxelles 1910.

624 Per quanto riguarda i premi ottenuti: Exposition Universelle et Internationale de Bruxelles 1910. Commissariat général du Gouvernement Liste des récompenses décernées aux exposants …cit., pp. 40-41.

625 Nel 1913 il dipinto Lago di Garda di Emma Ciardi viene acquistato dallo Stato belga. Il dipinto è poi passato alla Comunità fiamminga ed è attualmente conservato presso il Museum voor Schone Kunsten di Gand.

626 Si veda Emma Ciardi. La vita e le opere. (1879-1933), catalogo della mostra, a cura di M. Zerbi, Torino-Londra-Venezia-New York 2009. Cfr. in particolare il dipinto Bruges, p. 142, scheda 41 e tav. 14.

122

universali in Belgio, probabilmente perché si riteneva strategico coltivare questi contatti con il Belgio ed essere ben rappresentati a livello internazionale. La consacrazione avviene in particolare a Bruxelles nel 1910 dove la scuola italiana è ampiamente rappresentata e si riscontra un’ampio numero di pittori premiati. Si sottolinea ancora una volta il ruolo di intermediazione del funzionario Paul Lambotte che è solito invitare all’esposizione della Société de Beaux-Arts di Bruxelles i pittori italiani che si sono maggiormente distinti nell’esposizione universale.

Documenti correlati