• Non ci sono risultati.

CACCIA/PESCA

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 29-33)

“ESTENDERE A TUTTI I PROPRIETARI E CONDUTTORI DI FONDI GLI INDENNIZZI PER I TERRENI LUOGO DI CACCIA” - NOTA DI RICCI (RP)

Il consigliere regionale Claudio Ricci (RP), chiede di “estendere a tutti i proprietari e conduttori di fondi gli indennizzi per i terreni luogo di caccia previsti sia dalla legge nazionale '157/'92', sia da quella regionale '14/'94' e inclusi nel Piano fauni-stico venatorio regionale”.

Perugia, 17 novembre 2016 – Il consigliere re-gionale Claudio Ricci (RP), chiede di “estendere a tutti i proprietari e conduttori di fondi gli inden-nizzi per i terreni luogo di caccia previsti sia dalla legge nazionale '157/'92', sia da quella regionale '14/'94' e inclusi nel Piano faunistico venatorio regionale, finanziati con il gettito derivante dalla tassa di cessione Regionale di cui all'articolo 23 della legge '157/92'”.

Spiega Ricci che si riscontrano alcuni casi nei quali "sembra che la Regione Umbria abbia am-messo l'eventuale erogazione di contribuiti 'in via esclusiva' a coloro i quali attivano specifici pro-grammi di conservazione della fauna e, in gene-rale, di valorizzazione del territorio. Tale interpre-tazione – aggiunge - sembra applicata in forma restrittiva, concedendo l'indennizzo solo a coloro che attivano un programma di valorizzazione del terreno, mentre questo dovrebbe essere solo un elemento di priorità ma non di esclusione dai benefici.

Il consigliere Ricci annuncia quindi la presenta-zione di una interrogapresenta-zione “propositiva” mirata a conoscere “l'entità dei fondi incamerati ed ero-gati, dal 1994, nonché i motivi che hanno porta-to ad assumere una interpretazione restrittiva delle norme citate con modalità applicative diffe-renti in Regioni come il Veneto o in Province co-me quella di Treviso”.

CULTURA

ISUC: UOMINI E DONNE NELLA GRANDE GUERRA. UMBRIA 1915-1918 – INIZIATIVA DI FORMAZIONE E RICERCA DAL 9 NOVEM-BRE A PERUGIA

Perugia, 7 novembre 2016 – Da mercoledì 9 no-vembre 2016 prenderà il via l'iniziativa di forma-zione e ricerca sul tema “Uomini e donne nella Grande Guerra. Umbria 1915-1918” organizzato dall'Istituto per la storia dell'Umbria contempo-ranea (Isuc), in collaborazione con l'Archivio di Stato e il Cidi Perugia, con il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale. Si tratta di una serie di lezioni e laboratori strutturati in unità formativa, per un totale di 26 ore, rivolti a do-centi della scuola secondaria che tiene conto delle priorità per la formazione del prossimo triennio.

L'iniziativa si terrà presso la Sala Didattica del-l'Archivio di Stato di Perugia fino al 1 febbraio 2017. Il programma prevede: mercoledì 9 no-vembre 2016, Luca La Rovere “L’Italia tra neu-tralismo e interventismo”; mercoledì 16 novem-bre, Gianni Bovini, “Industria e guerra: la mobili-tazione industriale”; mercoledì 23 novembre, Angelo Bitti “Uomini al fronte: contadini in trin-cea, operai in fabbrica”; mercoledì 7 dicembre, Gioachino Lanotte “Scrivi sempre e stai contenta.

Canti e memorie della Grande Guerra”; martedì 10 gennaio 2017, Barbara Curli “Il fronte interno e la mobilitazione femminile”; mercoledì 18 gen-naio, Francesco Bono “La memoria della guerra nel cinema italiano”; mercoledì 25 gennaio, Va-lentina Marini “Le pubblicazioni commemorative e memorialistiche in Umbria (1915-1940)”; mer-coledì 1 febbraio, Giovanna Giubbini “Ruolo e funzioni degli archivi per la ricerca storica”; Pa-trizia Angelucci “Fare storia in archivio: per una metodologia della ricerca storico-didattica”.

“FERDINANDO CESARONI. LA STRATEGIA DEL RAGNO: VICENDE E OPERE IN UMBRIA”

- ILLUSTRATO DA LUCIANO GIACCHE' IL VOLUME DELLA SOPRINTENDENZA POI DO-NATO AI DIPENDENTI DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA

La presidente dell'Assemblea legislativa dell'Um-bria, Donatella Porzi, ha riunito tutto il personale stamani nella sala Brugnoli, dove il professor Luciano Giacché ha presentato il volume “Ferdi-nando Cesaroni. La strategia del ragno: vicende e opere in Umbria”, intitolato quindi all'uomo che ha fatto costruire Palazzo Cesaroni, attuale sede della massima istituzione umbra. Il volume, edito dalla Soprintendenza archivistica dell'Umbria, è stato donato a tutti i dipendenti dell'Assemblea legislativa. Immagini dell'incontro: go-o.gl/1VZSRq, goo.gl/tG9Sm2, goo.gl/fJ8KsA, goo.gl/MlturW.

Perugia, 7 novembre 2016 – “Questo palazzo è il filo che lega la nostra istituzione alla figura di chi volle costruire l'edificio che da quasi 40 anni è la moderna agorà in cui vive e si sviluppa la vita

democratica della Regione Umbria e grazie a questo volume, con il meticoloso lavoro imposta-to da Luciano Giacché e dal soprintendente Mario Squadroni, riemerge dall'oblio la figura di questo protagonista delle vicende umbre”. Lo ha detto la presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi, incontrando il personale stama-ni nella sala Brugnoli di Palazzo Cesarostama-ni, dove il professor Luciano Giacché ha presentato il volu-me “Ferdinando Cesaroni. La strategia del ragno:

vicende e opere in Umbria”, intitolato quindi al-l'uomo che ha fatto costruire l'attuale sede della massima istituzione umbra. Il volume, edito dalla Soprintendenza archivistica dell'Umbria, è stato donato a tutti i dipendenti dell'Assemblea legisla-tiva.

Giacché ha ripercorso il lavoro che ha portato a tracciare la storia di quest'uomo, importante per l'Umbria per le opere realizzate non solo nel ca-poluogo ma anche in altre zone, come il lago Trasimeno o l'area di Colle Umberto, ma rilevante anche per molte altre città italiane dove Cesaroni ha edificato, spesso affidandosi all'eccellente architetto Calderini.

Ancora oggi permane il mistero di come poté un uomo di umili origini, quasi analfabeta seppur geniale e intelligente, nato negli anni Trenta del-l'Ottocento, diventare uno degli uomini più po-tenti e facoltosi del capitalismo italiano di inizio Novecento. E altrettanto incredibile è il modo in cui i suoi eredi abbiano distrutto in poco più di trenta anni quasi tutto ciò che il padre aveva creato dal nulla. Un patrimonio che nel 1912, all'apertura del suo testamento, era valutato 800 milioni di lire, l'equivalente attuale di almeno tre miliardi di euro. Su Ferdinando Cesaroni non ci sono né documenti ufficiali né biografie, i suoi archivi sono andati distrutti. Pur residente a Pe-rugia, non fu quasi mai presente in città, a causa dei molteplici impegni in tutta Italia nelle costru-zioni edili e ferroviarie, oltre che istituzionali alla Camera dei deputati.

ISUC: “10 NOVEMBRE 1946. ELSA DAMIANI PRAMPOLINI PRIMA SINDACA DELL’UMBRIA” – GIORNATA DI STUDIO GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE A SPELLO (PG) Perugia, 8 novembre 2016 – L'Isuc, in collabora-zione con il Comune di Spello e la Regione Um-bria, ha organizzato la giornata di studio “10 novembre 1946. Elsa Damiani Prampolini prima Sindaca dell’Umbria”. La giornata di studio, che si svolge nell’ambito delle iniziative per il settante-simo anniversario del diritto di voto ed eleggibili-tà delle donne, si terrà giovedì 10 novembre 2016, alle ore 16.30, presso la Sala dell'Editto del Palazzo comunale di Spello.

Il 1946 è un anno fondamentale per l’Italia per-ché vede la nascita della Repubblica e le donne esercitano il diritto al suffragio. Le donne si reca-no alle urne nella stessa percentuale degli uomi-ni, contribuendo all’elezione delle 21 costituenti, di circa 2000 consigliere comunali nonché di 10 sindache. Tra queste ultime vi era Elsa Damiani

CULTURA

Prampolini (Milano, 26 aprile 1899 - Pisa, 18 ottobre 1992), già nominata sindaca dal prefetto il 12 agosto 1946. In quella carica Elsa Damiani Prampolini fu confermata dal voto popolare del 10 novembre 1946 e poi ancora dopo le elezioni del 25 maggio 1952 e del 27 maggio 1956, con-cludendo la sua attività di amministratrice nel 1964, nella veste di consigliera comunale.

Dopo l'introduzione del Presidente dell'Isuc Mario Tosti, i saluti di Moreno Landrini (Sindaco di Spello), Catiuscia Marini (Presidente Giunta Re-gionale Umbria) e Marina Sereni (Vicepresidente Camera dei Deputati) intervengono Gianni Bovi-ni, Marco Biscardi (Isuc) e Marco SeveriBovi-ni, Lidia Pupilli (Università degli Studi di Macerata). Alle ore 18.30, presso Palazzo Cruciani si terrà la cerimonia di intitolazione della Sala Consiliare alla Sindaca Elsa Damiani Prampolini. Infine presso la Sala Zuccari del Palazzo Comunale sa-ranno esposte alcune foto d’epoca che ritraggono la sindaca Elsa Damiani Prampolini (esposizione a cura del Circolo Cine Foto Amatori Hispellum di Spello).

“L'ARRIVO IN FINALE DI PERUGIA QUALE CAPITALE EUROPEA DEI GIOVANI 2019 RAPPRESENTA COMUNQUE UN BRILLANTE ESEMPIO DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE”

- NOTA DI CASCIARI (PD)

Il consigliere regionale Carla Casciari (Pd) com-menta la designazione di Novi Sad quale “Capita-le europea dei giovani 2019”, titolo a cui concor-reva anche Perugia, sottolineando che “nono-stante l'esito finale, questo percorso è stato un successo di partecipazione”. Per Casciari “l'esito della selezione di ieri dovrà rappresentare un punto di partenza per la programmazione di ini-ziative che sappiano valorizzare il ruolo dei gio-vani quali protagonisti del loro e del nostro futu-ro".

Perugia, 17 novembre 2016 - “Quanto fatto fino-ra è stato comunque un brillante esempio di par-tecipazione giovanile che ha coinvolto tutta l'Um-bria, partendo dal nucleo iniziale di Perugia per poi interessare tutta la regione, mobilitando un numero sempre crescente di associazioni”. Lo afferma il consigliere regionale Carla Casciari (Pd) dopo aver appreso che la “Capitale europea dei giovani 2019” sarà la città serba di Novi Sad, che ha superato dunque Perugia, Amiens (Fran-cia), Derry&Strabane (Irlanda del Nord) e Man-chester (Regno Unito).

Commentando la scelta del Forum europeo dei giovani, Carla Casciari rileva che “i numeri della candidatura a Perugia e in Umbria parlano da soli, con 102 associazioni, 56mila giovani, 82 lettere di supporto da istituzioni, associazioni ed enti nazionali ed internazionali che hanno dato il loro appoggio al progetto del capoluogo di Re-gione. Quindi, nonostante l'esito finale, ritengo che questo percorso sia stato un successo di partecipazione. È stato un processo in crescendo, intrapreso già da alcuni anni e già premiato con il

titolo di “Capitale Italiana dei Giovani 2016”, per la città di Perugia ma che ha avuto un'importante eco per tutta l'Umbria. La Regione ha sempre appoggiato la candidatura sostenendo il Forum regionale dei giovani in quanto convinti che esso rappresenti lo strumento per intraprendere azioni e progetti che, con sempre maggior vigore, ri-portino tante ragazze e ragazzi del territorio a riappropriarsi degli spazi di partecipazione e coinvolgimento che gli sono propri. L'esito della selezione di ieri – conclude - dovrà rappresentare non un punto di arrivo ma di partenza per la programmazione di iniziative che sappiano valo-rizzare il ruolo dei giovani quali protagonisti del loro e del nostro futuro".

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: 'NUOVA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA E LIBER-TÀ DI ACCESSO ALLE INFORMAZIONI': UNA GRANDE SFIDA PER LA PA E PER LA SOCIE-TÀ CIVILE – PRESENTATO IL VOLUME CU-RATO DA BENEDETTO PONTI

Un commento articolato al decreto legislativo

“33/2013” (cd “Trasparenza”), una legislazione recente e molto importante perché introduce per la prima volta nel nostro Paese la libertà di poter accedere a tutte le informazioni in possesso della Pubblica amministrazione. Un'analisi degli istituti, l'operatività ed i limiti del nuovo accesso civico generalizzato, uno squarcio sull'ambiente in cui si svilupperanno le relazioni informative tra citta-dini, istituzioni e società. Questi i punti centrali del volume “Nuova trasparenza amministrativa e libertà di accesso alle informazioni”, curato da Benedetto Ponti (edizioni Maggioli) che è stato presentato stamani a Perugia, nella Sala Multi-media di Palazzo Cesaroni.

FOTO ACS: https://goo.gl/P21eaH(link is exter-nal)

Perugia 24 novembre 2016 - Un commento arti-colato al decreto legislativo “33/2013” (cd “Tra-sparenza”), una legislazione recente e molto importante perché introduce per la prima volta nel nostro Paese la libertà di poter accedere a tutte le informazioni in possesso della Pubblica amministrazione. Un'analisi degli istituti, l'opera-tività ed i limiti del nuovo accesso civico genera-lizzato, uno squarcio sull'ambiente in cui si svi-lupperanno le relazioni informative tra cittadini, istituzioni e società. Questi i punti centrali del volume “Nuova trasparenza amministrativa e libertà di accesso alle informazioni”, curato da Benedetto Ponti (edizioni Maggioli) che è stato presentato stamani a Perugia, nella Sala Multi-media di Palazzo Cesaroni nel corso di un incon-tro promosso dal Servizio comunicazione dell'As-semblea legislativa e dal Centro servizi bibliote-cari Università di Perugia, nell'ambito del proget-to “Biblioteche Insieme”.

I contenuti del disposto normativo, commentato nel saggio, sono stati discussi da Enrico Carloni, professore di diritto amministrativo, Università di Perugia, Daniele Donati professore di diritto

am-CULTURA

ministrativo, Università di Bologna, Stefano Fan-tini, magistrato amministrativo, consigliere Tar Umbria, Vittorio Pasteris, giornalista, direttore di Quotidianopiemontese.it e da Francesco Merloni, componente dell'Autorità nazionale anticorruzio-ne.

Come ha spiegato il curatore Benedetto Ponti il volume è un commento articolato ad una legisla-zione recente, “molto importante perché introdu-ce per la prima volta nel nostro Paese la libertà di poter accedere a tutte le informazioni in pos-sesso della PA, fatte salve alcune poche eccezio-ni. Quella di oggi è una prima occasione per co-minciare a capire se il nostro sistema ammini-strativo Paese è pronto per una novità impegna-tiva e sfidante come questa, e se se tutto ciò sarà efficace per contribuire ad accrescere il li-vello di qualità del dibattito pubblico e la capacità della società di sottoporre ad un controllo gene-ralizzato le scelte compiute dai pubblici poteri.

Questa legge introduce una grande innovazione nel nostro sistema, prima di essa l'Italia era buona ultima nel contesto UE perché non posse-deva ancora una legislazione che riconoscesse ai cittadini il diritto e la possibilità di accedere e conoscere tutte le informazioni. Sarà decisiva per attuare tutta una serie di azioni di enti intermedi, amministrazioni con compiti regolatori come A-nac e Garante privacy ma, soprattutto, adeguare l'atteggiamento anche culturale delle nostre amministrazioni che non sono abituate a condivi-dere le informazioni in loro possesso”.

Secondo il componente dell'Anac, Francesco Mer-loni, il decreto legislativo “33/2013” “va nella direzione giusta, anche se dal punto di vita tecni-co qualtecni-cosa poteva essere scritto meglio, ma il vero problema sono le amministrazioni che do-vranno adempiere quanto stabilito dalla legge.

Non si può pensare che le amministrazioni cam-bino in poco tempo, quella della messa a disposi-zione dei cittadini di tutte le informazioni secon-do criteri di trasparenza è una modalità operativa che dovrà essere acquisita dalla PA. E questa nuova cultura amministrativa non potrà che es-sere formata nel tempo, attraverso una verifica precisa di ciò che il cittadino chiede. Le Ammini-strazioni dovranno quindi far sì che gli uffici che più sono esposti alle domande di accesso siano posti nella condizione di dare efficaci risposte”.

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 29-33)