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URBANISTICA/EDILIZIA

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 120-123)

LAVORI D'AULA: VIA LIBERA DELL'ASSEM-BLEA LEGISLATIVA ALLE MODIFICHE AL TESTO UNICO DELL'URBANISTICA – ASTE-NUTA COALIZIONE CENTRO DESTRA E CI-VICHE, VOTO CONTRARIO DEL M5S

Con 12 voti favorevoli della maggioranza, 6 a-stenuti (Rp, FI, FdI, LN) e 2 contrari (M5S), l'Au-la di Pal'Au-lazzo Cesaroni ha dato il via libera al di-segno di legge della Giunta regionale che appor-ta modificazioni e integrazioni al Testo unico del governo del territorio (legge regionale '1/2015'), resesi necessarie dopo l'impugnativa da parte del Governo in merito ad alcune parti del testo. Ap-provati tutti gli emendamenti presentati in Aula da Eros Brega (5) e dall'assessore Fernanda Cec-chini (1).

Perugia, 15 novembre 2016 – Con 12 voti favo-revoli della maggioranza, 6 astenuti (Rp, FI, FdI, LN) e 2 contrari (M5S), l'Aula di Palazzo Cesaroni ha dato il via libera al disegno di legge della Giunta regionale che apporta modificazioni e integrazioni al Testo unico del governo del terri-torio (legge regionale '1/2015'), resesi necessa-rie dopo l'impugnativa da parte del Governo in merito ad alcune parti del testo.

Approvati tutti gli emendamenti presentati in Aula da Eros Brega (5) e dall'assessore Fernanda Cecchini (1). Altre proposte della Giunta regiona-le erano già state approvate ed inserite nel testo dalla Seconda Commissione. Riguardavano le autorizzazioni di attingimento per i pozzi e la norma transitoria che prevede una deroga all'ap-plicazione delle leggi vigenti per i Comuni (sotto i 10mila abitanti) che hanno già avviato, ma non concluso, l'iter per il nuovo Piano regolatore.

Sempre in Commissione era già stato approvato un 'emendamento Smacchi (Pd), Liberati (M5S) e Ricci (RP) sulle risorse per la manutenzione stra-ordinaria e ampliamento dei sentieri.

Per quanto concerne gli emendamenti presentati in Aula, quelli di Brega (tutti approvati) riguar-dano, in particolare: “nei terreni relativi a prate-rie naturali e pascoli permanenti, posti al di sotto dei 1300 metri di altitudine, di proprietà delle Comunanze o Università agrarie che dispongono di terreni agricoli di almeno 100 ettari, si posso-no realizzare ricoveri di ovini e bovini, con l'ap-plicazione della densità edilizia massima di 20 mq per ogni ettaro di terreno, con esclusione delle aree boscate e dei terreni ricadenti nei par-chi e nelle aree naturali”.

Altro emendamento di Brega riguarda il Piano di Bacino del Fiume Tevere: sono ammesse varianti ai piani attuativi convenzionati, purché non com-portino aumento del carico urbanistico né aggra-vio del rischio o ostacolo al deflusso delle acque.

In altro emendamento vengono trattate modalità per nuovi interventi edilizi in aree boscate sotto-poste a vincolo di tutela paesaggistico.

L'emendamento (approvato) dell'assessore Cec-chini prevede 'norme speciali per la ricostruzione nelle zone terremotate': “per gli edifici destinati

ad attività produttiva del settore agroalimentare, danneggiati dagli eventi sismici dal 24 agosto 2016 e ricadenti nei territori nei comuni indivi-duati dalle normative nazionali, la ricostruzione, attraverso interventi di ristrutturazione edilizia o urbanistica, è effettuata con permesso di costrui-re e può comportacostrui-re anche l'utilizzo di acostrui-ree con-tigue al lotto edificabile di pertinenza aventi di-versa destinazione d'uso, senza costituire varian-te agli strumenti urbanistici. Questi invarian-terventi edilizi sono consentiti anche in deroga alla disci-plina dello spazio rurale, fermo restando il rispet-to della disciplina in materia di aree boscate, in materia paesaggistica, ambientale ed igienico sanitaria e non possono eccedere il volume e le altezze degli edifici esistenti oggetto di interven-to, con la possibilità di prevedere aree per la realizzazione di dotazioni territoriali e funzionali per parcheggi al servizio delle attività”.

L'impugnativa del Governo riguardava partico-larmente il piano regionale di sviluppo strategico perché anteposto al piano paesaggistico, che, secondo il Governo, deve invece costituire la disciplina superiore e prevalente nella definizione delle invarianti strutturali di tutela paesaggistica.

Le modifiche proposte sono volte a superare i profili di illegittimità, riposizionando nella scala gerarchica i vari strumenti di pianificazione nei termini desumibili dalla legislazione statale.

Sempre con riferimento al Piano paesaggistico sono state apportate modifiche all'articolo 15 del Testo unico, anche questo oggetto di impugnati-va, superando di fatto le censure mosse dal Go-verno che lamentava come la normativa regiona-le non avesse previsto la partecipazione del Mi-bact al procedimento per l'adeguamento degli strumenti urbanistici al Piano paesaggistico re-gionale in contrasto con quanto stabilito dal Co-dice dei beni culturali e ambientali.

RELAZIONI

EROS BREGA (Relatore di maggioranza – presi-dente Seconda Commissione): “Il disegno di legge si propone principalmente di superare i rilievi di legittimità costituzionale sollevati dal Governo. La Giunta regionale (atto n. 505 del 20 aprile 2015), ha disposto che la Regione Umbria si costituisse innanzi alla Corte Costituzionale per resistere avverso il ricorso promosso dal Presi-dente del Consiglio dei ministri, contestando le eccezioni di incostituzionalità rispetto a tutti gli articoli impugnati. Tuttavia è emersa la necessità di ritornare sui contenuti di diversi articoli della legge per adeguarli alla normativa di principio statale, che per alcuni aspetti è risultata, in

ef-fetti, disattesa.

Accanto a queste modifiche, in seno al disegno di legge si è intervenuti anche su altre disposizioni che hanno portato ad adeguamenti tecnici e pre-cisazioni che la prima fase applicativa della legge ha fatto emergere. Sono stati accolti in sione alcuni emendamenti, proposti dai Commis-sari e dalla Giunta regionale, ma anche alcune istanze avanzate dai alcuni Comuni, anche attra-verso il Cal e da organizzazioni del settore. Le modifiche apportate riconducono nell'alveo della

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legittimità sia la definizione di 'governo del terri-torio, che viene a questo punto circoscritta a quanto contenuto unicamente nel testo unico - sia le altre definizioni che vengono modificate nel senso di renderle più in linea con il 'Testo Unico edilizia statale. Modifiche sono state apportate nella parte dell'articolato del Testo unico avente ad oggetto la disciplina dei contenuti e delle pro-cedure di tutti gli strumenti generali di pianifica-zione e programmapianifica-zione, regionali, provinciali e comunali: numerosi sono stati i rilievi di legitti-mità costituzionale eccepiti dal Governo nel ri-corso che ha ritenuto la nostra legislazione non conforme alla normativa statale ed in particolare al Codice dei beni culturali e ambientali. Le modi-fiche proposte sono volte a superare i profili di illegittimità riposizionando nella scala gerarchica i vari strumenti di pianificazione nei termini de-sumibili dalla legislazione statale.

Con riferimento al Piano paesaggistico sono state apportate modifiche all'articolo 15 del Testo uni-co, anche questo oggetto di impugnativa, supe-rando di fatto le censure mosse dal Governo che lamentava come la normativa regionale non a-vesse previsto la partecipazione del Mibact al procedimento per l'adeguamento degli strumenti urbanistici al Piano paesaggistico regionale in contrasto con quanto stabilito dal Codice dei beni culturali e ambientali”.

EMANUELE FIORINI (Lega Nord - Relatore di minoranza): “Sul testo abbiamo fatto una grande battaglia soprattutto rispetto ai Piani regolatori dei Comuni, sperando che da oggi non si perda più tempo nell'approvare le varianti, passaggio importante per stimolare investimenti ed edilizia.

È importante far ripartire l'economia per dare impulso allo sviluppo economico e quindi all'oc-cupazione e al turismo. Nel testo ci sono caren-ze, ma è stato comunque sufficientemente snelli-to”.

ANDREA LIBERATI (M5S- relatore di minoranza):

“Si tratta di un argomento interessante che rap-presenta una lotta in punta di diritto tra il Gover-no nazionale e quello regionale, tra l'altro dello stesso colore politico. Il Testo unico del governo del territorio è stato approvato nel gennaio 2015 in modo bipartisan in dispregio di molte norme tanto da far impugnare al Governo decine di arti-coli. Noi abbiamo tentato di limitare i danni ri-spetto ad una continua deregulation. Associazioni e comitati ci ricordano che il paesaggio deve rimanere integro perché rappresenta il fulcro della bellezza. La stessa Confindustria sottolinea il fatto che bisogna recuperare il tessuto antico e metterlo in sicurezza, investire cioè su quello che c'è già. Su questo atto serviva maggiore appro-fondimento in Commissione, del resto è stato licenziato lo scorso 27 giugno e nei cinque mesi passati c'era il tempo per farlo. Questa legge urbanistica galleggia da due anni e meritava maggiore riflessione soprattutto alla luce degli ultimissimi eventi sismici di agosto ed ottobre.

Bisogna capire se, in proposito, ci sono risposte adeguate all'interno di questa legge. Come non rilevare poi che il Cal che ha detto che,

sostan-zialmente, va tutto bene su un testo in contrap-posizione con la Carta suprema. Bisogna evitare la deriva delle speculazioni, evitare che l'Umbria diventi fattore attrattore di soggetti variopinti e di individui che possano pensare di poter fare ciò che vogliono. Speriamo che questo testo non rappresenti un'anticamera ad ulteriori devasta-zioni paesaggistiche su cui faremo comunque attenta guardia”.

Interventi:

CLAUDIO RICCI (RP): “L'ATTO CHIARIFICA E INTEGRA IL QUADRO URBANISTICO PER GLI 11MILA PROFESSIONISTI CHE LAVORANO IN QUESTO SETTORE. Abbiamo fatto un buon lavoro di approfondimento in Commissione. La legge regionale originaria era un atto normativo con un buon impalcato urbanistico, che introduceva due concetti di rilievo: la volumetria veniva trasfor-mata in risorsa volulmetrica, e veniva inseriva la concertazione, con un rapporto più corretto e equilibrato tra pubblico e privati. A partire da questa norma. L'atto arriva in un momento di calo del 30 per cento di addetti nell'edilizia e spero che possa essere utile a sostenerlo. Il ddl risponde ad alcuni requisiti richiesti dal Governo, alcune di carattere semantico, alcune di carattere tecnico di particolare rilievo. Vi sono anche ele-menti complessi a cui il ddl non riesce a porre un chiarimento conclusivo, come sui condoni, ma risolve alcune problematiche per i comuni entro i 10mila abitanti. Auspico che l'attuale legslatura possa portare avanti questa riflessione urbanisti-ca i approfondita su temi importanti come la qualità, non solo legata agli aspetti di quantità ma di linee guida per qualità progettuale; la fles-sibilità, con la possibilità di adattare le soluzioni urbanistiche alle esigenze di persone e attività; e l'urbanistica del cosa c'è fra un edificio e l'altro, analizzando il paesaggio nel recupero dei volumi, particolarmente rilevante per il paesaggio storico urbano della nostra regione”.

FERNANDA CECCHINI (assessore): “CODICE MODERNO CHE SALVAGUARDIA IL TERRITORIO E VA VERSO IL CONSUMO DI SUOLO ZERO. Que-sto è un atto importante perché il lavoro che abbiamo fatto ha bisogno di essere portato a compimento: non basta aver approvato il Testo unico se non si conclude la fase di confronto con il Governo. Confronto che ci ha portato a condi-videre delle soluzioni sui rilievi fatti dall'Esecuti-vo. Ora abbiamo un codice moderno, che ci mette in sintonia con le norme nazionali e prove-nienti da altre materie che si interfacciano con vicende urbanistiche. Il testo guarda alla salva-guardia del nostro territorio, e va in direzione del consumo di suolo zero. E questo non vuol dire non ammodernare, ma far sì che nel governo del territorio la normativa sia all'insegna della qualità degli interventi per far star meglio persone e ambiente. Condivido gli emendamenti che sono stati fatti perché tengono conto delle esigenze emerse e non mettono in discussione i capisaldi del lavoro fatto. Aggiungo un emendamento che previene dalle richieste delle aziende che si tro-vano nelle zone colpite dal sisma: un’impresa

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che ha avuto un capannone danneggiato, quando va a ricostruire può andare in deroga ai piani regolatori se ha bisogno di utilizzare aree conti-gue non previste con la pianificazione urbanistica come edificabile. Questo va a risolvere una delle necessità che si stanno ponendo per la futura ricostruzione, visto che alcuni imprenditori stan-no valutando di costruire moduli ad un unico piano. Un piccolo aiuto nei confronti di chi vorrà subito ripartire anche con edifici più funzionali e più adeguati”.

PRIMA CASA: “SUBITO I BANDI CON GLI STANZIAMENTI 2016. ASPETTATIVE SEM-PRE PIÙ CRESCENTI NELLA COMUNITÀ RE-GIONALE” - SMACCHI (PD) INTERROGA LA GIUNTA

Il consigliere regionale Andrea SMACCHI (Pd) annuncia la presentazione di una interrogazione per “conoscere la situazione in merito ai bandi che dovranno assegnare contributi per l'acquisto della prima casa. Smacchi spiega che “dal 31 maggio non si hanno notizie dei bandi 2016 per i contributi relativi all'acquisto della prima casa, possibili grazie allo stanziamento di un milione di euro nel bilancio 2016. Serve chiarezza, essendo trascorso un anno ed avendo ormai alle porte anche la sessione di Bilancio 2017”

Perugia, 24 novembre 2016 - “Dal 31 maggio non si hanno notizie dei bandi per i contributi da elargire per l'acquisto della prima casa, possibili grazie allo stanziamento di un milione di euro nel bilancio 2016. Serve però chiarezza, essendo trascorso un anno ed avendo ormai alle porte anche la sessione di Bilancio 2017”. Così il consi-gliere regionale Andrea SMACCHI (Pd) che an-nuncia la presentazione di una interrogazione per

“conoscere il punto della situazione in merito a modalità e tempistiche per la predisposizione dei bandi 2016 che dovranno assegnare contributi per l'acquisto della prima casa, così come stan-ziati in sede di bilancio 2016, alla luce delle sem-pre più crescenti aspettative nella comunità re-gionale”.

“Questa è la terza interrogazione sull'argomento che presento – spiega Smacchi – perché si tratta di un settore che sta particolarmente a cuore ai cittadini. Nel quinquennio 2011– 2015 sono stati elargiti 13 milioni 188 mila 334 euro. Nel 2015 e nel 2016 non ci sono stati bandi, ma si è proce-duto alla liquidazione delle domande del 2014.

Lo stanziamento, dunque, di un milione di euro in sede di bilancio di previsione 2016 avrebbe permesso la possibilità di provvedere a nuovi bandi, andando incontro al fabbisogno sempre crescente”.

Per Smacchi “il problema è che non si è mai arri-vati a questa fase. L'assessore Chianella, solleci-tato sui ritardi, il 31 maggio ci aveva informato che si stava riflettendo su 'diverse modalità e caratteristiche” nella predisposizione dei bandi, 'per intercettare, in maniera più incisiva i bisogni e le aspettative delle famiglie'. Da allora –

con-clude Smacchi - nessuna novità: è necessario quindi porre fine a queste lungaggini e passare alla fase operativa delle elargizioni, perché le aspettative sono crescenti ed è nostro compito fornire le giuste risposte”.

EDILIZIA SCOLASTICA: “GRANDIOSO IL PIANO PER LE SCUOLE DI 27,8 MILIONI DI EURO ILLUSTRATO DAL SINDACO DI PERU-GIA ROMIZI” - NEVI (FI) “GRANDE LAVORO DI UNA AMMINISTRAZIONE AUTENTICA-MENTE LIBERALE”

Il capogruppo regionale di Forza Italia, Raffaele Nevi plaude al Piano per le scuole del Comune di Perugia che “torna a progettare investimenti contraendo la spesa corrente e in questo c’è tut-ta la differenza con la sinistra che da Terni al resto dell’Umbria fa esattamente l’opposto”.

Perugia, 25 novembre 2016 - “È qualcosa di semplicemente grandioso il Piano per le scuole di 27milioni 800mila euro illustrato ieri dal sindaco di Perugia Andrea Romizi perché coglie lo spirito vero di un nuovo modo di fare politica che guar-da al futuro, ai prossimi venti anni, scrivendo una pagina di storia cittadina e rinunciando ad un consenso facile abbassando un po’ le tasse”.

Così il capogruppo regionale di Forza Italia, Raf-faele NEVI che sottolinea come l'iniziativa del-l'Amministrazione comunale di Perugia “prima ancora di essere una operazione utile è un mes-saggio culturale, anche in relazione al devastante terremoto che ha colpito la nostra Regione”.

“ll Comune di Perugia – aggiunge Nevi - torna a progettare investimenti contraendo la spesa cor-rente e in questo c’è tutta la differenza con la sinistra che da Terni al resto dell’Umbria fa esat-tamente l’opposto. In questo c’è tutto il grande lavoro di una intera amministrazione autentica-mente liberale che punta dritto sulla qualità degli spazi in cui cresceranno i nostri figli e si forme-ranno al meglio per affrontare le sfide che il mondo globale ci pone davanti tutti i giorni. La Regione, invece che dare finanziamenti a pioggia per tappare i buchi di bilancio delle amministra-zioni dei compagni di partito – conclude - , do-vrebbe premiare i Comuni così virtuosi e spinge-re il sistema degli enti locali umbri a seguispinge-re la strada tracciata dall’amministrazione Romizi”.

EDILIZIA SCOLASTICA: “L'IMPORTANTE INVESTIMENTO ANNUNCIATO DAL SINDA-CO ROMIZI È LA BONTÀ DEL 'MODELLO PE-RUGIA' CHE IL CENTRO DESTRA DEVE FAR SUO PER LA GUIDA DELLA REGIONE” - NO-TA DI SQUARNO-TA (FDI)

Il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Marco Squarta esprime soddisfazione per la decisione del Comune di Perugia di investire 28milioni di euro sulla vulnerabilità sismica dell'edilizia scola-stica. Per Squarta, tutto ciò “dimostra, ancora una volta, lo straordinario lavoro che il sindaco di Perugia, Andrea Romizi e la sua Giunta stanno

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portando avanti. E questo 'Modello Perugia' deve rappresentare un assoluto punto di riferimento per l'intero centrodestra umbro, e proiettarlo verso la 'conquista' dei Comuni fino alla guida della Regione”.

Perugia, 25 novembre 2016 - “L'investimento che il Comune di Perugia si appresta a mettere in campo per intervenire sulla vulnerabilità sismica dell'edilizia scolastica, dimostra, ancora una vol-ta, lo straordinario lavoro che il sindaco di Peru-gia, Andrea Romizi e la sua Giunta stanno por-tando avanti. E questo 'Modello Perugia' deve rappresentare un assoluto punto di riferimento per l'intero centrodestra umbro, e proiettarlo verso la 'conquista' dei Comuni fino alla guida della Regione”. Lo afferma il capogruppo regiona-le di Fratelli d'Italia, Marco Squarta che esprime

“grande soddisfazione” per “la lungimiranza am-ministrativa che sta mettendo in campo il sinda-co Romizi e l'Esecutivo del capoluogo umbro”.

“I 28milioni di euro, di cui 15 dal bilancio comu-nale, previsti, tra il 2017 e 2019, per la sicurezza strutturale delle scuole – commenta il capogrup-po di FdI - è un investimento mai visto negli ul-timi 20 anni. Ed il fatto che tutto ciò non com-porterà alcun aumento di tasse è una nuova di-mostrazione della buona amministrazione della 'cosa pubblica'”.

Squarta, nel rimarcare che verranno riqualificati oltre 30 plessi scolastici, definisce il progetto “un vero e proprio Piano per la scuola che mira alla riqualificazione e alla messa in sicurezza delle strutture, ma anche e soprattutto a garantire la sicurezza di bambini e ragazzi che rappresentano il futuro di tutti. La visione strategica, razionale e lungimirante di Andrea Romizi – spiega - dovreb-be essere presa da esempio dagli altri Comuni umbri e dalla stessa Regione. Attraverso il 'Mo-dello Perugia', come sostengo da tempo, che vede insieme la destra, i moderati e la parte civi-ca della città, con volti nuovi e preparati – con-clude Squarta –, ogni obiettivo può diventare possibile e può rappresentare il futuro politico ed amministrativo dell'intera regione”.

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 120-123)