Il uppamenti (Fig.4.14). C7 C6 C5 B1 C4 C3 C2 C1
Figura 4.14 - Dendrogramma relativo al campionamento di dicembre
ndo, come nel caso precedente, una disamina delle caratteris
4) mostra una mediana pari a 1,3 con il primo quartile che si attesta su 0,5 ed il terzo su 2,25 (intervallo pari a 1,75). La classe di frequenza dell’indice di affidabilità più rappresentata è pari a 3 (Figg. 4.15, 4.16).
Per quanto attiene al secondo cluster (Figg. 4.17 e 4.18) la mediana è pari a 2,35 (la più alta in assoluto tra tutti i gruppi individu
equivalente appare la rappresentatività % delle classi di frequenza 3 e 5 relative all’indice di affidabilità.
Figura 4.15 - Boxplot eseguito sui valori dell’indice di sensibilità (i) relativo al raggruppamento C1-C4 del campionamento di dicembre
) relativa al cembre
iò suggerisce che il sibilità
“media” abbastanza elevata alle perturbazioni, ma alquanto alta appare la presenza di taxa a più elevata to
Figura 4.16 – Ripartizione dell’indice di affidabilità (r raggruppamento C1-C4 del campionamento di di
C primo gruppo risulta costituito da specie con una sen
lleranza, mentre la valenza ambientale permane sensibilmente alta (come nel caso dei gruppi del primo campionamento).
) relativo bre
) relativa al cembre
Come atto di fiume in
cui tali sta rico
organico apparentemente aumenta ma a tale risultato contribuisce anche la quota anaer
Figura 4.17 - Boxplot eseguito sui valori dell’indice di sensibilità (i al raggruppamento B1-C7 del campionamento di dicem
Figura 4.18 – Ripartizione dell’indice di affidabilità (r raggruppamento B1-C7 del campionamento di di
si vede dai dati chimici l’aumento di portata determina nel tr
zioni sono collocate una diluizione del carico trofico (Tab. 4.5). Il ca obica dei sedimenti risollevati (come suggerisce l’inerzia del B.O.D.5 ad
incrementare), per cui complessivamente in tale parte dell’asta fluviale si allevia leggermente la pressione antropica (la stazione C4 passa da una IV ad una III classe di qualità, forse anche per una riduzione dei livelli di altri inquinanti). Tuttavia, l’aumento
del flusso causa anche una perturbazione idrodinamica che produce instabilità del substrato (come denota l’incremento dell’indice NNS’) che si risolve in un effetto di compromissione degli habitat favorendo anche la colonizzazione di organismi ad indice di sensibilità più alto (adattati a condizioni più alterate).
Il secondo cluster comprende la stazione C5, sita nell’area industriale di Mongrassano, la stazione sul fiume Busento (B1), che mostra chiaramente di subire un marcato processo di inquinamento organico (forte incremento tanto del C.O.D. quanto del B
II ad un IV classe di qualità) a causa sia della severa perturbazione idrodinamica quant
dei flussi di forme miner
otti dalle locali attività industriali. In tale c
sensibilità= 2,35) e, spesso, steno
.O.D.5 nonostante l’aumento di portata) e le stazioni site a valle dell’invaso di
Tarsia.
Come visto l’apertura di quest’ultimo si risolve in un effetto deleterio a carico del tratto immediatamente a valle come denotato dal peggioramento dell’EPI-D (passaggio da una I
o dello spandimento dei sedimenti accumulati al suo interno, probabili vettori di sostanze contaminanti e dei nutrienti ad esse associati. Ciò risulta ben visibile dall’arricchimento del carico trofico relativo alla colonna d’acqua.
La persistenza di tale dato anche nella stazione C7 può, presumibilmente, ascriversi al notevole incremento dei processi di run-off dai suoli agricoli, promossi dall’aumento del regime pluviale, che generano una dilatazione
ali dell’azoto e del fosforo (oltre che, probabilmente, veicolano i residui di fitofarmaci che persistono nei campi). Ciò compensa il potenziale effetto “diluente” dovuto all’aumento di portata per cui l’indice EPI-D peggiora leggermente (da 2,13 a 2,22) anche se la classe di qualità resta invariata.
Nel caso della stazione C5, sebbene qui tale effetto possa notarsi, non è possibile verificare quale miglioramento determini sulla concentrazione di altri tipi di inquinanti non misurati in questa attività sperimentale e prod
aso l’EPI-D migliora leggermente (2,59 Ö 2,38), ma non a sufficienza per modificare la classe di qualità (che resta sempre una IV).
Complessivamente, quindi, le comunità di tali tratti (che comunque subiscono impatti molto eterogenei e sovrapponentesi) sono composte da organismi “mediamente” ad elevata tolleranza ambientale (mediana indice di
valenti per tali condizioni di compromissione (elevata rappresentatività dell’indice “5” di affidabilità), indicando che i fattori di pressione risultano elevati e costanti.
D’altro canto, il fatto che lo spread degli indici di tolleranza risulta ampio suggerisce che in una qualche misura l’azione di diluizione della portata sul carico trofico (e forse su qualche altra sostanza, o la variazione del flusso di immissione di qualcuna di queste, tuttavia non nota) determina le condizioni per la colonizzazione anche di alcuni taxa a maggiore sensibilità.
4.8.1 Gruppo C1 – C4
Per quanto attiene alle tipologie di taxa preferenziali e maggiormente rappresentati in tale gruppo (più alti livelli di pseudospecie) numerosi sono i taxa caratt ità abbastanza accentuata agli stati perturbativi dei corpi idrici
Olive, 1995), Achnanthes frequentissima var. lanceolata, che si rinvie
come tipiche di ambienti ben preservati (Dell’Uomo,1994), ma altri associano anche a erizzati da una sensibil
. Tra questi quelli piuttosto o molto stenovalenti sono numerosi: Cymbella minuta, rinvenuta in corsi ad elevata qualità ambientale (Bona et al. 2005), Diatoma mesodon, tipica anche di tratti fluviali montani incontaminati (Goma et al., 2005), Navicula
gallica, presente in fiumi ultraoligotrofici (Michelutti et al., 2003), Meridion circulare e Navicula radiosa rinvenute in condizioni di ipo-oligotrofia, nonché taxa alobi-
oligoalobi esigenti e xeno-oligosaprobi (Dell’Uomo,2004) e Cocconeis placentula,
Gomphonema tergestinum e Fragilaria capucina adattate a bassi carichi trofici
(Dell’Uomo, 2004).
Quelli più eurivalenti sono abbastanza ben rappresentati e costituiti da:
Gomphonema angustatum, relativamente intollerante processi di inquinamento
ambientale (Brown &
ne in condizioni di moderati livelli di perturbazione e che gli indici S.P.I. (Specific
Pollution Index) e B.D.I. (Biological Diatom Index) definiscono come indicatrice di una
qualità ambientale intermedia (Nunes et al., 2003), Navicula menisculus, Nitzschia
linearis, Navicula criptocephala, forme mesotrofe, oligo-alobie tolleranti e β-
mesosaprobie (Dell’Uomo,2004) e Gomphonema parvulum che oltre ad inquadrarsi nelle stesse categorie risulta tollerante ad i metalli pesanti (Ivorra et al. 2002). Tra quelle specie a valenza ambientale più o meno ampia ma adattate ad ambienti molto alterati vanno ricordate Navicula atomus (Falasco et al., 2006) e Nitzschia amphibia (Brown & Olive, 1995).
condizioni seminaturali (Juttner et al, 1996) o comunque non necessariamente ben preservate (Salomoni et al., 2006).
mbiente perturbati o debolmente perturbati quali
Diatoma vulgaris (Bona et al. 2005), Navicula viridula, Fragilaria ulna var. angus alproides, Navicula schroeteri (Dell’Uomo et al. 2004), Cocco
icula saprophila tipica di ambienti ipertrofici e soggetti
ad in
ni tra le tipologie tassonomiche presenti e le loro relative abbondanze, da un lato, e i valori assunti dai fattori limitanti misurati, dall’a
Corrispon è l’unico tipo di analisi multivariata che esegue una
misur
rinvenuti nell’area
4.8.2 Gruppo B1 – C7
Anche in tale gruppo si possono individuare due sotto-raggruppamenti. Il primo comprendente specie tipiche di a
tissima e Gyrosigma sc
neis pediculus e Gomphonema minutum che si associano anche a condizioni più
compromesse, ma con scarsa rappresentatività (Fore & Grafe, 2002) ) e Caloneis
bacillum rinvenuta, in taluni casi, in corsi soggetti ad inquinamento da reflui fognari
(Lowe & McCullough, 1974).
Nel secondo si rinvengono organismi tipici di tratti compromessi o regimati quali
Cyclotella meneghiniana (Bona et al., 2005), molto od estremamente alterati per quanto
attiene al carico trofico ed organico come le specie Stephanodiscus parvus e Pleurosira
laevis (Dell’Uomo,1994), Nav
quinamento agricolo (Bona et al., 2005), e Navicula goeppertiana e Navicula
subminuscula associate anche a gravi forme di inquinamento industriale (concerie,
cartiere, industrie tessili) (Benavides, 1995).
4.9 Analisi delle relazioni tra struttura delle comunità diatomiche e variabili