I rifiuti, con i rispettivi codici C.E.R., che saranno ammessi all’impianto sono elencati nella seguente tabella nella quale sono anche indicate le operazioni a cui i rifiuti saranno sottoposti.
CODICE C.E.R.
DESCRIZIONE OPERAZIONI
020104 rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) R5- R12- R13- D15
030101 scarti di corteccia e legno R5- R12- R13- D15
030105 segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01
04
R5- R12- R13- D15
090107 carta e pellicole per fotografia, contenenti argento o
composti dell'argento R5- R12- R13- D15
150103 imballaggi in legno R5- R12- R13- D15
170201 legno R5- R12- R13- D15
200138 legno, diverso da quello di cui alla voce 20 01 37 R5- R12- R13- D15
191207 legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06 R5- R12- R13- D15
120101 limatura e trucioli di materiali ferrosi R5- R12- R13- D15
120102 polveri e particolato di materiali ferrosi R5- R12- R13- D15
100210 scaglie di laminazione R5- R12- R13- D15
101112 Rifiuti di vetro diversi da quelli di cui alla voce 101111 R12- R13- D15
110501 zinco solido R5- R12- R13- D15
110599 rifiuti non specificati altrimenti R5- R12- R13- D15
120101 limatura e trucioli di materiali ferrosi R5- R12- R13- D15
120102 polveri e particolato di materiali ferrosi R5- R12- R13- D15
120103 limatura e trucioli di materiali non ferrosi R5- R12- R13- D15
120104 polveri e particolato di materiali non ferrosi R5- R12- R13- D15
120113 rifiuti di saldatura R5- R12- R13- D15
150101 imballaggi in carta e cartone R5- R12- R13- D15
150102 imballaggi in plastica R5- R12- R13- D15
150104 imballaggi metallici R5- R12- R13- D15
150105 imballaggi in materiali compositi R5- R12- R13- D15
150106 imballaggi in materiali misti R5- R12- R13- D15
150107 imballaggi in vetro R12- R13- D15
160103 pneumatici fuori uso R12- R13- D15
160106 veicoli fuori uso, non contenenti liquidi né altre componenti
pericolose R12- R13- D15
160107 Serbatoi per gas liquido R12- R13- D15
160117 metalli ferrosi R12- R13- D15
160118 metalli non ferrosi R12- R13- D15
160120 vetro R12- R13- D15
160214 apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci
da 160209 a 160213 R12- R13- D15
160216 componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi
da quelli di cui alla voce 160215 R12- R13- D15
160122 Componenti non specificati altrimenti R12- R13- D15
160604 batterie alcaline (tranne 16 06 03) R12- R13- D15
160605 altre batterie ed accumulatori R12- R13- D15
170101 legno R12- R13- D15
170202 vetro R12- R13- D15
170203 plastica R5- R12- R13- D15
170401 rame, bronzo, ottone R12- R13- D15
170402 alluminio R12- R13- D15
170403 piombo R12- R13- D15
170404 zinco R12- R13- D15
170405 Ferro e acciaio R12- R13- D15
170406 stagno R12- R13- D15
170407 metalli misti R12- R13- D15
170411 cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 10 R12- R13- D15
190102 materiali ferrosi estratti da ceneri pesanti R12- R13- D15
191002 metalli ferrosi R12- R13- D15
191202 Metalli ferrosi R12- R13- D15
191203 metalli non ferrosi R12- R13- D15
191204 plastica e gomma R5- R12- R13- D15
191205 vetro R12- R13- D15
200101 Carta e cartone R5- R12- R13- D15
200102 vetro R12- R13- D15
200134 batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 20
01 33 R12- R13- D15
200136 apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse
da quelle di cui alle voci 200121, 200123 e 200135 R12- R13- D15
200139 plastica R5- R12- R13- D15
200140 metallo R12- R13- D15
6.3 Potenzialità annua e capacità istantanea
Si ricorda che la potenzialità annua è la quantità di rifiuti che un impianto riesce a ricevere nell'arco dell'anno, mentre la capacità istantanea è la quantità massima di rifiuti che riesce a contenere in un determinato istante.
La potenzialità annua dipende dalle capacità tecniche e lavorative dell'azienda, mentre la capacità istantanea dipende dalle aree di stoccaggio dell'impianto.
La potenzialità annua sarà pari a ton. 65.000 per le operazioni R12, R13 e D15 e di ton. 25.000 per l’operazione R5.
La capacità istantanea sarà pari a: 200 ton/g per le operazioni R12, R13 e D15 e di 80 ton/g l’operazione R5.
7. MODALITA’ DI GESTIONE
L'impianto in esame è fornito di particolari dispositivi e cartelli che indicano:
1. nome e categoria dell’area;
2. nome del proprietario e del direttore tecnico dell’impianto;
3. orari di funzionamento;
4. numeri di telefono per contatti di emergenza;
5. aree di accesso al pubblico;
6. aree di accesso solo a personale autorizzato
Il centro verrà gestito in maniera diretta e giornaliera. I rifiuti non recuperabili che si otterranno durante le fasi di lavorazione, verranno smaltiti con Ditte appositamente autorizzate, così come previsto dalla normativa vigente.
In particolare modo, si avrà cura durante la selezione e separazione dei materiali, di stoccarli separatamente per caratteristiche merceologiche omogenee.
Durante le fasi di movimentazione dei rifiuti, il titolare avrà cura di tenere aggiornati i registri di carico e scarico, vidimati dall’Ufficio Registro, nei tempi previsti dalla norma.
7.1 Controllo all’accesso
I mezzi che perverranno presso l’impianto per lo scarico dei rifiuti, verranno sottoposti ad accurati controlli effettuati all’ingresso, quali:
• autorizzazione del conferente, nel caso di Ditte terze di trasporto;
• origine e tipo di rifiuto;
• quantità (peso, volume o unità);
• provenienza;
• documenti di identificazione.
I rifiuti che la Ditta non risulta abilitata a ricevere verranno allontanati.
Alle superiori operazioni provvederà personale qualificato dello stabilimento.
7.2 Norme gestionali
La ditta seguirà le seguenti norme gestionali:
1. Durante le fasi di lavorazione e movimentazione dei rifiuti, il titolare avrà cura di assicurare la tenuta dei registri di carico e scarico, così come previsto dall’art. 190 del D.Lgs. 152/06, vidimati dall’Ufficio Registro e conformi al D.M. 148/98.
2. La ditta si assicurerà che i rifiuti durante il trasporto per il conferimento presso il proprio centro di stoccaggio e per il conferimento a terzi, siano accompagnati da un formulario di identificazione, vidimato dall’Ufficio del Registro o dalla Camera di Commercio e conformi al D.M. 145/98.
7.3 Presidi ambientali
Il presente impianto sarà organizzato in modo tale da evitare ogni contaminazione del suolo e dei corpi recettori superficiali e/o profondi. I piazzali e le aree in cui si svolgono le attività lavorative saranno rivestiti con pavimentazione impermeabile di tipo industriale. Inoltre verranno adottate tutte le cautele per impedire il rilascio di fluidi pericolosi, la formazione degli odori e la dispersione di polveri.
8. ADESIONE AL SISTRI (SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI)
La Ditta in esame provvederà all'iscrizione al SISTRI (Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti gestito dal Comando carabinieri per la tutela dell'ambiente) per come previsto dall'articolo 3 comma 2 del Decreto Ministeriale del 17 dicembre 2009.
9. MISURE PRECAUZIONALI E DI SICUREZZA
Il personale che provvederà a svolgere tutte le fasi di lavorazione sarà già addestrato alle specifiche lavorazioni ed utilizzerà i normali mezzi di protezione previsti - DPI (tuta da lavoro, scarponi antinfortunistica, guanti, cuffie, elmetti, occhiali, maschera, ecc.).
Le attrezzature ed i mezzi utilizzati nelle attività lavorative, verranno sottoposte a pulizia e manutenzione periodica.
Il sito verrà fornito della necessaria segnaletica di sicurezza e prevenzione; tutte le operazioni verranno eseguite nel rispetto della normativa vigente in materia di igiene e sicurezza del lavoro, di prevenzione incendi e di altri rischi connessi all’esercizio delle attività specifiche, nonché, nel rispetto delle norme tecniche previste e volute da norme e leggi nazionali e regionali.
In particolare verrà rispettato quanto previsto dalla legge 81/2008.
10. SALVAGUARDIA AMBIENTALE
Le attività, i procedimenti e i metodi di recupero, in precedenza descritti non costituiscono pericolo per la salute dell’uomo e non recano pregiudizio all’ambiente.
Per la sua realizzazione sono stati presi gli accorgimenti necessari affinché siano ridotti al minimo gli impatti nella stessa area e nelle zone circostanti:
• rischio acqua: il progetto prevede gli accorgimenti opportuni per lo smaltimento delle acque meteoriche e reflue;
• rischio aria: non esisteranno rischi di inquinamento dell’aria, dato che l’attività in esame non comporterà nessun tipo di emissione sia convogliata che diffusa;
• rischio incendi: l’impianto sarà provvisto di adeguati presidi antincendio e sarà sottoposto all’esame del compente Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco;
• rischio suolo: non esisteranno rischi di inquinamento suolo in quanto in tutta l’area saranno realizzate idonee opere di impermeabilizzazione;
• rischio flora e fauna: non crea nessun tipo di danno alla flora ed alla fauna;
• rischio odori: non potrà causare inconvenienti da odori, dato che le operazioni che si effettueranno non comporteranno emissioni maleodoranti
• rischio rumori: non potrà causare inconvenienti da rumori stante che nell’esercizio della propria attività non saranno utilizzati attrezzature e macchinari che possano produrre rumori tali da arrecare disturbo a terzi o che possano superare i limiti imposti dal D.P.C.M. del 01.03.1991 e dalla Legge n. 447 del 26.10.1995 e successive modifiche ed integrazioni;
• rischio paesaggio: non può danneggiare o deturpare il paesaggio, per le seguenti considerazioni:
1. lungo il perimetro è presente una recinzione e saranno previste aiuole in cui saranno piantumate specie arboree;
2. i rifiuti da avviare a recupero saranno confezionati in balle e la messa in riserva avverrà al coperto delle tettoie;
3. tutti i materiali saranno stoccati in maniera ordinata ed esclusivamente all’interno della recinzione.
Palermo li,__________ IL TECNICO
Ing. Salvatore Parlatore