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COMUNE DI SIRACUSA. COMMITTENTE ECOMAC SMALTIMENTI S.R.L. DATA: maggio Visti. Elaborato A.1 : Relazione tecnica.

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(1)

COMUNE DI SIRACUSA

ELABORATI A CORREDO DELL'ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE AI SENSI DELL'ART. 208 DEL D. LGS. 152/06 RELATIVA ALL'IMPIANTO DI MESSA IN RISERVA E RECUPERO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI SITO A

SIRACUSA IN VIALE PANTANELLI N. 22

COMMITTENTE ECOMAC SMALTIMENTI S.R.L.

DATA

: maggio 2018

Visti

Elaborato A.1 : Relazione tecnica.

Il progettista:

Ing. Salvatore Parlatore

La Committenza

(2)

Indice generale

1 RIFERIMENTI NORMATIVI ... 3

2 PREMESSA ... 4

3 OGGETTO DELLA RELAZIONE... 5

4 DEFINIZIONI ... 5

5 LOCALIZZAZIONE E DESCRIZIONE DELL'AREA ... 5

5.1 Localizzazione dell'area ... 5

5.2 Descrizione dello stato di fatto ... 6

5.3 Interventi da realizzare: ... 6

5.4 Scarichi ... 7

5.5 Presidi antincendio……… 8

6 DESCRIZIONE DEL CENTRO E RIPARTIZIONE DELLE SUPERFICI ... 9

6.1 Descrizione dei settori. ... 9

6.2 Caratteristiche dei Rifiuti……… 9

6.4 Potenzialità annua e capacità istantanea ... 11

7 MODALITA’ DI GESTIONE E CICLO DI LAVORAZIONE ... 12

7.1 Controllo all’accesso ... 12

7.2 Norme gestionali ... 12

7.3 Presidi ambientali ... 13

8 ADESIONE AL SISTRI (SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI) ... 13

9 MISURE PRECAUZIONALI E DI SICUREZZA ... 13

10 SALVAGUARDIA AMBIENTALE ... 14

(3)

1. RIFERIMENTI NORMATIVI

• Decreto Assessorato Territorio ed Ambiente Regione Sicilia n. 288 del 3 Marzo 1989:“Disciplina delle autorizzazioni sullo smaltimento dei rifiuti”Decreto Ministeriale 5 Settembre 1994 di “Attuazione degli articoli 2 e 5 del Decreto Legge 8 Luglio 1994, recante disposizioni in materia di riutilizzo dei residui derivanti da cicli di produzione o di consumo in un processo produttivo o in un processo di combustione, nonché in materia di smaltimento rifiuti”

Legge 11 Novembre 1996, n. 575: “Sanatoria degli effetti della mancata conversione dei decreti legge in materia di recupero dei rifiuti”;

• Decreto Legislativo 5 Febbraio 1997, n. 22 e successive modifiche ed integrazioni (Decreto Ronchi): “Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggi”;

Decreto Ministeriale 5 Febbraio 1998: “Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli artt. 31 e 33 del Decreto Legislativo 5 Febbraio 1997, n. 22”;

Decreto Legislativo 25 luglio 2005, n. 151: “Attuazione delle direttive 2002/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti”

Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152: “Norme in materia ambientale”

Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n. 4: "Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale"

Decreto Legislativo 29 aprile 2010, n. 128: "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18 giugno 2009, n. 69"

Decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 104: “Attuazione della direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, ai sensi degli articoli 1 e 14 della legge 9 luglio 2015, n. 114”

(4)

2. PREMESSA

Il sig. Aloschi Angelo, nella qualità di Rappresentante Legale della Ditta Ecomac Smaltimenti S.R.L., con sede legale in Siracusa, viale Pantanelli n. 22, intende ottenere l'autorizzazione ai sensi dell'articolo 208 del Decreto Legislativo 152/2006 e ss.mm.ii., per il centro di messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi sito in Siracusa viale Pantanelli n. 22.

In atto l’impianto effettua esclusivamente operazioni di Messa in Riserva (R.13) di rifiuti non pericolosi, in forza del Provvedimento del Libero Consorzio Comunale di Siracusa prot. n. 32930 del 06.10.2014 con cui è stata notificata la determinazione Dirigenziale n. 118/X del 03.10.2014.

I rifiuti che in atto la ditta è autorizzata a trattare appartengono alle tipologie di:

• carta e cartone

• vetro

• ferro acciaio e ghisa

• metalli ferrosi e non ferrosi

• pellicole e carte per fotografie

• parti di autoveicoli

• parti di mezzi rotabili

• rottami elettrici ed elettronici

• spezzoni di cavo

Con la presente istanza la ditta intende conseguire l’autorizzazione per effettuale le seguenti operazioni di gestione di rifiuti non pericolosi di cui all'Allegato C del Decreto Legislativo 152/06 parte IV:

• R12 Scambio di rifiuti per sottoporli ad una delle operazioni indicate da R1 a R11

• R13 Messa in riserva di rifiuti per sottoporli ad una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti).

• R5 Riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche

• D15 Deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti).

Con la presente istanza la ditta intende anche ampliare le tipologie di rifiuti che possono essere ammessi all’impianto, ferma restando la natura di rifiuti non pericolosi.

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3. OGGETTO DELLA RELAZIONE

Oggetto della presente relazione è lo studio delle diverse fasi necessario per le stoccaggio, il recupero e la messa in sicurezza di rifiuti non pericolosi.

4. DEFINIZIONI

Si riportano di seguito le definizioni di cui all'articolo 183, Capo I, Titolo I, Parte IV “Norme in materia di Gestione dei Rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” del Decreto Legislativo 3 aprile 2006

“Norme in Materia ambientale”:

rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi;

produttore di rifiuti: il soggetto la cui attivita' produce rifiuti (produttore iniziale) o chiunque effettui operazioni di pretrattamento, di miscelazione o altre operazioni che hanno modificato la natura o la composizione di detti rifiuti;

detentore: il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che ne e' in possesso;

preparazione per il riutilizzo: le operazioni di controllo, pulizia, smontaggio e riparazione attraverso cui prodotti o componenti di prodotti diventati rifiuti sono preparati in modo da poter essere reimpiegati senza altro pretrattamento;

smaltimento: qualsiasi operazione diversa dal recupero anche quando l'operazione ha come conseguenza secondaria il recupero di sostanze o di energia.

5. LOCALIZZAZIONE E DESCRIZIONE DELL'AREA

5.1 - Localizzazione dell'area - (Elaborato Grafico B1: Inquadramento Territoriale)

Il lotto su cui ricade l'impianto è individuato nel Catasto terreni, nel foglio di mappa, n. 69, particella n. 4 ed un’estensione di mq 11.730,00.

Altimetricamente il terreno presenta un andamento pianeggiante.

Per quanto attiene il regime vincolistico gravante sull’area si precisa che il lotto in questione:

• non ricade in zona S.I.C. o Z.P.S. ex DPR n. 357/97 (il sito più vicino (ITA090006 dista oltre m. 300);

• stessa distanza intercorre con la Riserva del Fiume Ciane in cui insistono il S.I.C. e la Z.P.S di cui sopra;

(6)

• non ricade entro le fasce di rispetto ex L.R. 78/76 in quanto è ad oltre m 800 dalla battigia;

• non è soggetta a vincolo idrogeologico.

Il Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) classifica la zona in cui ricade l’area interessata dal progetto come area soggetta a rischio R4, e, pertanto, è stata avviata presso il competente Assessorato regionale Ambiente e Territorio, la procedura per la riduzione di detto Rischio.

Per quanto riguarda i profili urbanistici, dal certificato di destinazione urbanistica n. 83/2014 del 17.03.2014, risulta che l’area ricade in zona “R3-Area di riqualificazione costiera” e che una porzione di essa rientra nella fascia di rispetto stradale.

5.2 - Descrizione dello stato di fatto - (Elaborato Grafico B2: Planimetria stato di fatto) All’interno dell’area sono presenti i seguenti manufatti edilizi:

• Capannone “A”, di superficie pari a mq 810, altezza al colmo di m. 10,65 ed alla gronda di m. 7,00 con adiacente costruzione adibita a parcheggio di mq 320,00 ed altezza di m. 4,00.

• Capannone “B”, di superficie pari a mq 522,00, altezza al colmo di m. 10,65 ed alla gronda di m. 7,00 con adiacente costruzione di mq 340,00 ed altezza di m. 4,50.

• Tettoia posta lungo il confine Ovest, di dimensioni pari a m. 18,20 x 6,15, altezza al colmo di m. 5,00 alla gronda di m. 4,00, adibita a parcheggio.

• Tettoia posta lungo in confine Nord di dimensioni pari a m. 46,40 x 8,00, altezza al colmo di m. 5,00 alla gronda di m. 4,00, adibita alla operazione di messa in riserva (R.13).

• Tettoia posta lungo in confine Est di dimensioni pari a m. 60,55 x 8,00, altezza al colmo di m. 5,00 alla gronda di m. 4,00, adibita alla operazione di messa in riserva (R.13).

• Tettoia posta lungo in confine Sud di dimensioni pari a m 43,00 x 8,00, altezza al colmo di m. 5,00 alla gronda di m. 4,00, adibita alla operazione di messa in riserva (R.13).

• Casotto a servizio del bilico di dimensioni pari a m. 2,50 x 4,90 ed altezza di m. 3,00.

• Edificio adibito a servizi igienici di dimensioni pari a m.4,00 x 5,50 ed altezza m. 2,40.

I suddetti immobili sono stati oggetto di concessione edilizia in sanatoria ex L.R. n. 37/85 e ss.mm.ii. rilasciata dal Comune di Siracusa con atto. n. 068/07-2 del 26-02.2007.

L’attuale impianto è munito di autorizzazione allo scarico sul suolo e di prima pioggia, rilasciata dal Comune di Siracusa con provvedimento n. 48028 del 13-4-2017, valida per quattro anni, riguardante i reflui civili provenienti dai servizi igienici e l’impianto di depurazione delle acque di prima pioggia.

La seguente documentazione fotografica rappresenta lo stato di fatto.

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Capannone A Capannone B

Rifiuti prima del trattamento Piano di selezione manuale

Rifiuti confezionati in balle Messa in riserva sotto tettoia

(8)

5.3 - Interventi da realizzare

Non si prevede di realizzare alcun intervento di tipo edilizio, in quanto alla data odierna tutte le opere sono realizzate e provviste di regolari titoli autorizzativi.

Il presente progetto prevede la riorganizzazione degli spazi destinati a parcheggio pertinenziale e a verde.

Per come rappresentato nella planimetria scala 1:500 dell’elaborato grafico B.1, essendo l’area assimilabile a zona industriale-artigianale si sono previste n. 4 aree da destinare a verde (ex art. 5.1 del D.I. n. 1244/68) rispettivamente di superficie mq 997, 112, 21, 95, per complessivi mq 1225 (>

del 10% dell’intera superficie) e n. 4 aree da destinare a parcheggio, ex art. 2 della legge n.

122/1989, rispettivamente di superficie mq 801, 303, 73, 175, per complessivi mq 1352 > di 1/10 del volume.

Si riporta di seguito una tabella riassuntiva di dati urbanistico-edilizi.

Superficie lotto interessata dal centro di autodemolizione

Mq 11730

Capannone A Mq 810

Mc 7148

Capannone B Mq 862

Mc 6175,8

Servizi igienici Mq 22

Mc 52,8

Casotto bilico Mq 12,25

Mc 36,75 Superficie per verde e parcheggio ex art.

5.1 del D.I. n. 1444/68

Mq 1225 > del 10% della superficie del lotto (= mq 1173)

Superficie per parcheggio pertinenziale ex art. 2 legge n. 122/1989

Mq 1352 > di 1/10 del volume (= mq 1345)

5.4 - Scarichi - (Elaborato Grafico B5: Planimetria smaltimento acque)

Il progetto non prevede alcun intervento a modifica degli attuali sistemi di smaltimento dei reflui provenienti dai servizi igienici né delle acque di prima pioggia, per come autorizzati dal Comune di Siracusa con provvedimento. n. 48028 del 13-4-2017.

Smaltimento reflui: le acque provenienti dai servizi igienici sono convogliate in una fossa Imhoff posta in adiacenza del fabbricato adibito a servizi igienici. Dopo la fase di decantazione sono immessi in un impianto di sub-irrigazione in “vassoio assorbente”, con l’osservanza delle prescrizioni impartite con l’atto autorizzativo, che sono:

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04.03.1977;

• l’area adibita a sub-irrigazione verrà destinata a verde con piantumazione di specie vegetali idonee a garantire una sufficiente evapotrasportazione;

• si adotteranno i necessari accorgimenti per evitare impaludamenti:

• i volumi dei liquami dispersi giornalmente non supereranno i quantitativi previsti;

• il refluo chiarificato sarà inferiore a 2 ml/l;

• i fanghi residuati del processo di chiarificazione saranno smaltiti da ditte autorizzate.

Smaltimento delle acque di prima pioggia: le acque piovane proveniente dai piazzali saranno convogliate nel canale di raccolta presente all’interno del lotto, previo trattamento mediante impianto di disoleazione. Saranno osservate le seguenti prescrizioni impartite con l’atto autorizzativo:

• il filtro a coalescenza del disoleatore sarà manutentato o sostituito ogni sei mesi;

• i pozzetti di ispezione saranno accessibili;

• le acque trattate dovranno rispettare i parametri della tab. 3 dell’all. 5 del D. lgs. n. 152/2006 e s.m.i..

Si fa notare comunque che poiché il presente progetto prevede la realizzazione di una zona a verde di circa mq 997 posta al centro del piazzale, i quantitativi delle acque meteoriche da smaltire saranno notevolmente inferiori e questo costituisce una notevole miglioria delle condizioni ambientali del contesto in cui ricade l’impianto.

5.5 - Presidi antincendio - (Elaborato Grafico B6: Planimetria presidi antincendio)

Il centro sarà dotato di un adeguato sistema di prevenzione incendi per come rappresentato nell’allegata tavola sottoposta all’esame del competente Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ai sensi della vigente normativa.

È prevista la realizzazione di un impianto fisso di spegnimento costituito da n. 7 idranti UNI 45, alimentato da un Gruppo Antincendio posto in prossimità del Capannone “B” e da n. 3 serbatoi da 10 mc ciascuno. Gli idranti sono collegati ad una tubazione ad anello in acciaio da 3”. È previsto anche l’attacco all’Autopompa dei VV.F., posta in prossimità del cancello su via Pantanelli.

Infine saranno collocati n. 2 estintori a polvere all’interno del capannone “A”.

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6. DESCRIZIONE DEL CENTRO E RIPARTIZIONE DELLE SUPERFICI - (Elaborato Grafico B4: Planimetria di progetto - Lay out)

6.1 - Ciclo di lavorazione dei rifiuti.

I rifiuti in ingresso saranno stoccati temporaneamente in prossimità del capannone in un’area di circa mq 268.

Saranno poi convogliati all’interno del capannone “B mediante un nastro trasportatore;

incontreranno un ”aprisacco” e, poi, mediante un altro nastro trasportatore perverranno all’area di selezione manuale. Successivamente i rifiuti che possono essere sottoposti a pressatura (operazione R5) quali carta, cartone, plastica, imballaggi metallici etc, saranno avviati verso la pressa dove saranno confezionate delle “balle” di rifiuti omogenei, di dimensioni di circa m. 110 e, infine, avviati al coperto delle tettoie n. 1 e n. 2 dove si effettua l’operazione di messa in riserva (R.13) prima di essere trasferite presso impianti in cui si effettua il recupero.

I rifiuti che non possono essere sottoposti a pressatura, quali vetro, metalli, etc., saranno direttamente avviati al coperto delle tettoie n. 1 e n. 2 dove si effettua l’operazione di messa in riserva (R.13) prima di essere trasferiti presso impianti in cui si effettua il recupero.

I rifiuti non recuperabili saranno invece destinati verso l’area destinata a deposito preliminare prima delle operazioni di smaltimento (D15) al coperta della tettoia n. 3.

Settori lavorativi Superfici totali settori (mq)

Area di conferimento rifiuti prima del trattamento Mq 268

Area di selezione manuale (operazione R12) Mq 175

Area di trattamento – pressatura (operazione R5) Mq 132

Settore di messa in riserva (operazione R13) Mq 514

Settori di messa in riserva (operazione R13) Mq 616

Settori di messa in riserva (operazione R13) Mq 180

Settore di deposito temporaneo prima di smaltimento (operaz. D15) Mq 180

(11)

Lo schema a blocchi del processo di lavorazione sarà il seguente:

6.2 Caratteristiche dei rifiuti.

I rifiuti, con i rispettivi codici C.E.R., che saranno ammessi all’impianto sono elencati nella seguente tabella nella quale sono anche indicate le operazioni a cui i rifiuti saranno sottoposti.

CODICE C.E.R.

DESCRIZIONE OPERAZIONI

020104 rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) R5- R12- R13- D15

030101 scarti di corteccia e legno R5- R12- R13- D15

030105 segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01

04

R5- R12- R13- D15

090107 carta e pellicole per fotografia, contenenti argento o

composti dell'argento R5- R12- R13- D15

150103 imballaggi in legno R5- R12- R13- D15

170201 legno R5- R12- R13- D15

200138 legno, diverso da quello di cui alla voce 20 01 37 R5- R12- R13- D15

191207 legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06 R5- R12- R13- D15

120101 limatura e trucioli di materiali ferrosi R5- R12- R13- D15

120102 polveri e particolato di materiali ferrosi R5- R12- R13- D15

100210 scaglie di laminazione R5- R12- R13- D15

101112 Rifiuti di vetro diversi da quelli di cui alla voce 101111 R12- R13- D15

110501 zinco solido R5- R12- R13- D15

110599 rifiuti non specificati altrimenti R5- R12- R13- D15

120101 limatura e trucioli di materiali ferrosi R5- R12- R13- D15

120102 polveri e particolato di materiali ferrosi R5- R12- R13- D15

120103 limatura e trucioli di materiali non ferrosi R5- R12- R13- D15

120104 polveri e particolato di materiali non ferrosi R5- R12- R13- D15

120113 rifiuti di saldatura R5- R12- R13- D15

150101 imballaggi in carta e cartone R5- R12- R13- D15

150102 imballaggi in plastica R5- R12- R13- D15

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150104 imballaggi metallici R5- R12- R13- D15

150105 imballaggi in materiali compositi R5- R12- R13- D15

150106 imballaggi in materiali misti R5- R12- R13- D15

150107 imballaggi in vetro R12- R13- D15

160103 pneumatici fuori uso R12- R13- D15

160106 veicoli fuori uso, non contenenti liquidi né altre componenti

pericolose R12- R13- D15

160107 Serbatoi per gas liquido R12- R13- D15

160117 metalli ferrosi R12- R13- D15

160118 metalli non ferrosi R12- R13- D15

160120 vetro R12- R13- D15

160214 apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci

da 160209 a 160213 R12- R13- D15

160216 componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi

da quelli di cui alla voce 160215 R12- R13- D15

160122 Componenti non specificati altrimenti R12- R13- D15

160604 batterie alcaline (tranne 16 06 03) R12- R13- D15

160605 altre batterie ed accumulatori R12- R13- D15

170101 legno R12- R13- D15

170202 vetro R12- R13- D15

170203 plastica R5- R12- R13- D15

170401 rame, bronzo, ottone R12- R13- D15

170402 alluminio R12- R13- D15

170403 piombo R12- R13- D15

170404 zinco R12- R13- D15

170405 Ferro e acciaio R12- R13- D15

170406 stagno R12- R13- D15

170407 metalli misti R12- R13- D15

170411 cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 10 R12- R13- D15

190102 materiali ferrosi estratti da ceneri pesanti R12- R13- D15

191002 metalli ferrosi R12- R13- D15

191202 Metalli ferrosi R12- R13- D15

191203 metalli non ferrosi R12- R13- D15

191204 plastica e gomma R5- R12- R13- D15

191205 vetro R12- R13- D15

200101 Carta e cartone R5- R12- R13- D15

200102 vetro R12- R13- D15

200134 batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 20

01 33 R12- R13- D15

200136 apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse

da quelle di cui alle voci 200121, 200123 e 200135 R12- R13- D15

200139 plastica R5- R12- R13- D15

200140 metallo R12- R13- D15

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6.3 Potenzialità annua e capacità istantanea

Si ricorda che la potenzialità annua è la quantità di rifiuti che un impianto riesce a ricevere nell'arco dell'anno, mentre la capacità istantanea è la quantità massima di rifiuti che riesce a contenere in un determinato istante.

La potenzialità annua dipende dalle capacità tecniche e lavorative dell'azienda, mentre la capacità istantanea dipende dalle aree di stoccaggio dell'impianto.

La potenzialità annua sarà pari a ton. 65.000 per le operazioni R12, R13 e D15 e di ton. 25.000 per l’operazione R5.

La capacità istantanea sarà pari a: 200 ton/g per le operazioni R12, R13 e D15 e di 80 ton/g l’operazione R5.

7. MODALITA’ DI GESTIONE

L'impianto in esame è fornito di particolari dispositivi e cartelli che indicano:

1. nome e categoria dell’area;

2. nome del proprietario e del direttore tecnico dell’impianto;

3. orari di funzionamento;

4. numeri di telefono per contatti di emergenza;

5. aree di accesso al pubblico;

6. aree di accesso solo a personale autorizzato

Il centro verrà gestito in maniera diretta e giornaliera. I rifiuti non recuperabili che si otterranno durante le fasi di lavorazione, verranno smaltiti con Ditte appositamente autorizzate, così come previsto dalla normativa vigente.

In particolare modo, si avrà cura durante la selezione e separazione dei materiali, di stoccarli separatamente per caratteristiche merceologiche omogenee.

Durante le fasi di movimentazione dei rifiuti, il titolare avrà cura di tenere aggiornati i registri di carico e scarico, vidimati dall’Ufficio Registro, nei tempi previsti dalla norma.

7.1 Controllo all’accesso

I mezzi che perverranno presso l’impianto per lo scarico dei rifiuti, verranno sottoposti ad accurati controlli effettuati all’ingresso, quali:

• autorizzazione del conferente, nel caso di Ditte terze di trasporto;

• origine e tipo di rifiuto;

• quantità (peso, volume o unità);

• provenienza;

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• documenti di identificazione.

I rifiuti che la Ditta non risulta abilitata a ricevere verranno allontanati.

Alle superiori operazioni provvederà personale qualificato dello stabilimento.

7.2 Norme gestionali

La ditta seguirà le seguenti norme gestionali:

1. Durante le fasi di lavorazione e movimentazione dei rifiuti, il titolare avrà cura di assicurare la tenuta dei registri di carico e scarico, così come previsto dall’art. 190 del D.Lgs. 152/06, vidimati dall’Ufficio Registro e conformi al D.M. 148/98.

2. La ditta si assicurerà che i rifiuti durante il trasporto per il conferimento presso il proprio centro di stoccaggio e per il conferimento a terzi, siano accompagnati da un formulario di identificazione, vidimato dall’Ufficio del Registro o dalla Camera di Commercio e conformi al D.M. 145/98.

7.3 Presidi ambientali

Il presente impianto sarà organizzato in modo tale da evitare ogni contaminazione del suolo e dei corpi recettori superficiali e/o profondi. I piazzali e le aree in cui si svolgono le attività lavorative saranno rivestiti con pavimentazione impermeabile di tipo industriale. Inoltre verranno adottate tutte le cautele per impedire il rilascio di fluidi pericolosi, la formazione degli odori e la dispersione di polveri.

8. ADESIONE AL SISTRI (SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI)

La Ditta in esame provvederà all'iscrizione al SISTRI (Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti gestito dal Comando carabinieri per la tutela dell'ambiente) per come previsto dall'articolo 3 comma 2 del Decreto Ministeriale del 17 dicembre 2009.

9. MISURE PRECAUZIONALI E DI SICUREZZA

Il personale che provvederà a svolgere tutte le fasi di lavorazione sarà già addestrato alle specifiche lavorazioni ed utilizzerà i normali mezzi di protezione previsti - DPI (tuta da lavoro, scarponi antinfortunistica, guanti, cuffie, elmetti, occhiali, maschera, ecc.).

Le attrezzature ed i mezzi utilizzati nelle attività lavorative, verranno sottoposte a pulizia e manutenzione periodica.

(15)

Il sito verrà fornito della necessaria segnaletica di sicurezza e prevenzione; tutte le operazioni verranno eseguite nel rispetto della normativa vigente in materia di igiene e sicurezza del lavoro, di prevenzione incendi e di altri rischi connessi all’esercizio delle attività specifiche, nonché, nel rispetto delle norme tecniche previste e volute da norme e leggi nazionali e regionali.

In particolare verrà rispettato quanto previsto dalla legge 81/2008.

10. SALVAGUARDIA AMBIENTALE

Le attività, i procedimenti e i metodi di recupero, in precedenza descritti non costituiscono pericolo per la salute dell’uomo e non recano pregiudizio all’ambiente.

Per la sua realizzazione sono stati presi gli accorgimenti necessari affinché siano ridotti al minimo gli impatti nella stessa area e nelle zone circostanti:

• rischio acqua: il progetto prevede gli accorgimenti opportuni per lo smaltimento delle acque meteoriche e reflue;

• rischio aria: non esisteranno rischi di inquinamento dell’aria, dato che l’attività in esame non comporterà nessun tipo di emissione sia convogliata che diffusa;

• rischio incendi: l’impianto sarà provvisto di adeguati presidi antincendio e sarà sottoposto all’esame del compente Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco;

• rischio suolo: non esisteranno rischi di inquinamento suolo in quanto in tutta l’area saranno realizzate idonee opere di impermeabilizzazione;

• rischio flora e fauna: non crea nessun tipo di danno alla flora ed alla fauna;

• rischio odori: non potrà causare inconvenienti da odori, dato che le operazioni che si effettueranno non comporteranno emissioni maleodoranti

• rischio rumori: non potrà causare inconvenienti da rumori stante che nell’esercizio della propria attività non saranno utilizzati attrezzature e macchinari che possano produrre rumori tali da arrecare disturbo a terzi o che possano superare i limiti imposti dal D.P.C.M. del 01.03.1991 e dalla Legge n. 447 del 26.10.1995 e successive modifiche ed integrazioni;

• rischio paesaggio: non può danneggiare o deturpare il paesaggio, per le seguenti considerazioni:

1. lungo il perimetro è presente una recinzione e saranno previste aiuole in cui saranno piantumate specie arboree;

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2. i rifiuti da avviare a recupero saranno confezionati in balle e la messa in riserva avverrà al coperto delle tettoie;

3. tutti i materiali saranno stoccati in maniera ordinata ed esclusivamente all’interno della recinzione.

Palermo li,__________ IL TECNICO

Ing. Salvatore Parlatore

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