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3.1. Il Gruppo Generali

La Compagnia è stata fondata a Trieste nel 1831, come Assicurazioni Generali Austro-Italiche, il gruppo è cresciuto fino a diventare una delle principali compagnie assicurative europee, mantenendo lo spirito internazionale che l’ha caratterizzato fin dalla nascita.13

È essenziale ripercorrere alcune date che hanno segnato la storia e la vita della Compagnia. Il 26 dicembre 1831, a Milano, va in scena per la prima volta la Norma di Bellini e lo stesso giorno, a Trieste, vengono fondate le Assicurazioni Generali Austro-Italiche. Giovanni Cristoforo Ritter de Zahonv è il primo presidente delle Generali. Il primo decennio vede Generali in rapida espansione grazie all’apertura di numerose agenzie in tutti gli stati italiani, nei maggiori centri dell’Impero, da Vienna a Pest e nei principali porti d’Europa. Nel 1835, a seguito di un contrasto con il consultore legale, Giovanni Battista de Rosmini, il presidente dell’epoca, si dimette e la carica rimarrà vacante a lungo e sarà poi abolita, fino al 1909. La frammentazione della penisola italiana, negli anni 1837-1841, in tanti diversi stati rallenta lo sviluppo di Generali, a cui spesso viene impedito di operare. I moti del ’48 coinvolgono non solo Milano, ma anche Venezia, e proprio qui, nasce la Repubblica di San Marco e molti esponenti di Generali aderiscono alla causa. Il nome della Compagnia perde l’aggettivo Austro-Italiche e diventa Assicurazioni Generali. E l’aquila imperiale si prepara a lasciare il posto al leone.

Passano gli anni e nel 1857, la buona situazione economica di Trieste

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e delle Generali si manifesta nella quotazione alla Borsa valori della città natale della Compagnia. Nel 1860 appare il leone alato come logo ufficiale della Compagnia e nel 1870 con la presa di Roma, la costruzione della nazione italiana può dirsi realizzata. E proprio a Roma la rivista “l’Assicurazione” mette le Generali, con sede a Venezia, al primo posto sul mercato italiano. La crisi del 1873 spinge Generali a tutelare gli azionisti, oramai quasi tutti italiani, pagandone il dividendo in pezzi da 20 franchi oro. Nel 1880 la politica di crescita della Compagnia identifica nuovi sbocchi verso il bacino del Mediterraneo e verso i porti delle Americhe e del lontano Oriente. Il 1906 segna 75 anni di successo della Compagnia: il volume dei premi nel ramo danni è raddoppiato (31M di corone) in appena 25 anni e nel ramo vita è aumentato di 8 volte. Nel 1907, viene assunto nella sede di Praga lo scrittore Franz Kafka, il quale lascerà Generali un anno dopo, ma continuerà a interessarsi ai temi della sicurezza sul lavoro. Dopo una pausa di quasi 75 anni, Generali nomina un nuovo presidente: Marco Besso. L’entrata in guerra dell’Italia, nel primo conflitto mondiale, blocca la crescita della Compagnia su entrambi i fronti. I sospetti vengono da Vienna ma anche da Roma. Dopo Caporetto gli austriaci invadono il Veneto e Generali decide di trasferire a Roma gli uffici direzionali ancora attivi a Venezia, mentre Vienna continua a operare per il centro Europa. La prima guerra mondiale finisce nel 1919. Per la prima volta la Compagnia convoca l’Assemblea Generale degli Azionisti in una Trieste finalmente italiana. Solo un anno dopo, Edgardo Morpurgo diventa presidente al posto di Marco Besso, morto improvvisamente. Generali diventa internazionale con ben otto direzioni estere, oltre 60 succursali e agenzie in 30 paesi, sedici compagnie collegate o controllate in

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Europa. Questa è diventata la realtà della Compagnia oramai presente in 4 continenti. Nel 1932, la Generali compie un secolo e festeggia lo storico traguardo a Roma e a Trieste. Anche i conti di questi anni contribuiscono al clima di festa: fondi di garanzia per un miliardo e mezzo di lire, capitale sociale di 60 milioni.

Arriva la tecnologia: dopo un primo periodo sperimentale, nasce il Centro Elettrocontabile, con i nuovi calcolatori Hollerith, dal nome di uno dei fondatori di Ibm. Le leggi razziali del 1938 colpiscono gli italiani di origine ebraica ma anche la Compagnia: il presidente Edgardo Morpurgo lascia a favore di Giuseppe Volpi di Misurata. E molti dirigenti e impiegati vengono aiutati a cambiare collocazione o a migrare all’estero. La tragedia della seconda guerra mondiale viene vissuta attraverso le storie di tre uomini che hanno operato per Generali: nel ’43 Volpi di Misurata, presidente, è arrestato dai tedeschi; nel ’45 il cassiere Umberto Fegitz scompare nel nulla per mano delle truppe titine e Fulvio Balisti, coagente a Brescia, viene arrestato in quanto repubblicano e poi rilasciato. Fortunatamente il 1948 segna l’anno della ripresa e diventa presidente Mario Abbiate, grande fautore della previdenza e capace di anticipare i tempi delle necessità assicurative del Paese. Nell’Europa centro orientale Generali perde tutto, a causa delle nazionalizzazioni e requisizioni, riesce però a consolidarsi in Europa occidentale e ad aprirsi verso il Sud e Nord America. Nel 1953 Mario Abbiate lascia la presidenza e gli succede fino al 1956 Mario Tripcovich e poi Camillo Giussani, che purtroppo morirà durante il mandato nel 1960. Gino Baroncini, uomo di Generali da sempre, assume la massima carica all’inizio di uno dei decenni più importanti per la storia della Nazione e della Compagnia. Saranno gli

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anni del boom economico. Se il 1968 per molti è l’anno delle rivoluzioni, per Generali è, invece, il momento di proteggersi. Alla presidenza sale Cesare Merzagora, ex presidente del Senato, dimissionario dopo aver denunciato i mali della politica per il Paese, sarà un grande rinnovatore. Il decennio inizia con un riconoscimento importante: l’Oscar per la migliore relazione di bilancio, che premia la trasparenza e la correttezza amministrativa attuata dal nuovo management. A Mestre nasce il nuovo centro elaborazione dati, dotato di mezzi all’avanguardia e qui si concentrano tutte le operazioni contabili e amministrative. Il nome della Compagnia viene semplificato nel nuovo logo: da questo momento sarà per tutto il mondo Generali e anche il leone alato sarà graficamente attualizzato. Nel 1974 viene costituita Genagricola, società specializzata che avvia la sua attività con l’acquisizione di numerose tenute e che dal 1980 assume il controllo di tutte le aziende agricole del Gruppo. A 80 anni Cesare Merzagora, violoncellista e scultore per passione, come annunciato lascia la presidenza. Con lui Generali ha affrontato gli anni della crisi economica e delle recessione, uscendone più solida. Al suo posto sale Enrico Randone. La Compagnia è ai vertici del mercato italiano, e controlla un Gruppo di 35 compagnie assicuratrici e 67 altre società ai primi posti in Europa. A metà del decennio viene avviato un vasto progetto di potenziamento tecnologico, con l’installazione di migliaia di postazioni di lavoro informatizzate e la creazione di una rete telematica tra tutte le agenzie italiane. Nel 1989 diventa operativo il nuovo centro direzionale di Mogliano Veneto, nel quale vengono accentrate le operazioni sul mercato italiano, precedentemente ripartite tra la Direzione Veneta e quella di Milano. La scelta di Generali di riportare da Roma a Trieste la sede legale. Nel 1996, a Pechino viene

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aperto un ufficio di rappresentanza, grazie al quale quattro anni dopo verrà concessa l’autorizzazione a operare. I buoni rapporti con importanti gruppi locali, portano alla costituzione di due compagnie assicurative nelle Filippine. Nel 1998 nasce la Banca Generali, progettata per offrire ai clienti della Compagnia servizi bancari innovativi e convenienti, sfruttando la forza nascente della rete. Generali conclude con successo l’acquisizione di Ina e rafforza così la posizione al vertice in Italia conquistando anche il primo posto nel mercato vita in Europa. Nel 2004, Generali adotta il Codice etico del Gruppo, che eleva al rango di norme, i principi che da sempre vengono considerati irrinunciabili, come correttezza e onestà, imparzialità, professionalità e valorizzazione delle persone. In Italia la politica di espansione porta all’acquisizione della Toro e delle sue controllate: il Gruppo conquista la leadership anche nel ramo danni e consolida quella nel comparto vita. Nel 2006, la Compagnia è partner ufficiale della Nazionale di calcio che vince i Mondiali a Berlino. Ma non è l’unico evento che vede Generali sul podio. A Torino la Nazionale di scherma, sempre sostenuta dal leone alato, vince sette medaglie ai Mondiali. Il Gruppo Generali non riesce a reagire alla crisi economico-finanziaria che attraversa l’Italia nel 2012: la capitalizzazione è crollata ai minimi storici, la profittabilità diviene inferiore a quella dei principali concorrenti e solidità patrimoniale a livelli di guardia. Per definire il nuovo sistema culturale e rafforzare l’identità di Generali vengono individuati vision, mission e valori chiari e coerenti. Anche il logo aziendale viene ridisegnato: il leone alato sarà da ora in poi l’unico per tutto il Gruppo mondiale.

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Si può evincere come Generali sia una delle maggiori realtà mondiali14 dell’industria assicurativa, con un settore strategico e di grande rilevanza per la crescita, lo sviluppo e il welfare delle società moderne. In quasi 200 anni di storia è stato costruito un gruppo multinazionale presente in oltre 60 Paesi con 420 società e quasi 71 mila dipendenti.

La forte vocazione internazionale è una caratteristica che distingue dalle origini la Compagnia e rappresenta uno dei suoi maggiori punti di forza. La diversificazione geografica, come mostra l’immagine, è bilanciata tra paesi maturi come Italia, Germania e Francia, mercati ad elevata prospettiva di crescita (Est Europa) e Paesi emergenti, sia in Asia sia nei paesi del Centro-Sud America. In particolare, si colloca al primo posto tra gli operatori in Italia, ha conquistato il secondo posto in Germania, mentre in Francia ha raggiunto il 7° posto nel ramo vita (con il 4,9%) e il 6° nel ramo danni (con il 4,6%). Più diversificata è la

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presenza in Austria, CEE e Russia, dove il Gruppo è un leader indiscusso in termini di redditività. Inoltre, Generali si trova tra i primi tre operatori di mercato in Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia. Generali è una delle principali realtà assicurative a livello mondiale, con una innovativa offerta di prodotti e una interessante diversificazione geografica. L’attività comprende il ramo vita (polizze di risparmio e protezione della famiglia, polizze unit-linked e piani complessi per le multinazionali), e il ramo danni (dalle coperture mass market come la RC auto, abitazione, infortuni e salute sino alle sofisticate coperture per rischi commerciali e industriali), entrambi con grandi prospettive di sviluppo.

Generali15 opera attraverso una strategia multicanale per soddisfare tutte le differenti esigenze della clientela. La rete internazionale di agenti e promotori finanziari, è stata affiancata da broker, bancassurance e canali diretti (internet e telefono), grazie alla quale è stato possibile conquistare la leadership a livello europeo.

Alcuni dati significativi del Gruppo Generali al 31 Dicembre 2017:

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La presenza internazionale è la maggiore forza del Gruppo. Generali è leader in Italia, ha un solido baricentro europeo, area in cui vuole conquistare il primato nell'ambito retail, e vuole continuare a costruire, con un focus selettivo, la propria presenza anche in Asia e in Sud America.

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Generali si conferma leader nel mercato assicurativo italiano, con una quota di mercato complessiva del 16,4%, grazie a una gamma completa di soluzioni assicurative per i propri clienti sia nel ramo Vita che nel comparto Danni, come mostra l’immagine riportata di seguito:

Dati al 31.12.2017, quote di mercato e ranking riferiti al 2016

A livello distributivo, Generali ha perfezionato nel tempo una strategia multicanale fortemente incentrata sul canale agenziale e con una consolidata posizione nel canale diretto Danni e Vita. La partnership con Banca Generali, infine, permette di offrire alla clientela un’ampia e completa gamma di prodotti assicurativi, previdenziali e di gestione del risparmio. Nel corso del 2017 Generali Italia ha ulteriormente sviluppato il proprio programma di semplificazione con l’obiettivo di migliorare la customer experience semplificando la relazione tra clienti e agenti, per tutto il processo industriale, dalla prevendita all’assistenza, e fornendo servizi sempre più accessibili e innovativi.

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Il Group Management Committee16 è il comitato internazionale responsabile per la definizione delle priorità strategiche del gruppo. Il comitato ha l’obiettivo di favorire l’allineamento tra le unità di business del gruppo e di garantire un processo decisionale più efficace e condiviso.

 Membro del Group Management Committee

* L’Head of Corporate Affairs riporta anche al Group CEO per gli aspetti di competenza ** Il Group Chief Risk Officer, il Group Compliance Officer e il Group Head of Actuarial Function riportano funzionalmente al Board of Directors per gli aspetti di competenza

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Proseguiamo l’analisi aziendale del Gruppo Generali, analizzando la vision, la mission e i principali values.

La Vision17:

“Our purpose is to actively protect and enhance people's lives.”

Actively: significa essere proattivi e protagonisti nel migliorare

la vita delle persone, attraverso soluzioni assicurative specifiche.

Protect: vuol dire dedicarsi al vero ruolo dell’assicurazione: la

gestione e la mitigazione dei rischi per le persone e per le istituzioni.

Enhance: Generali si impegna anche a creare valore.

People: implica mettere al primo posto il futuro e la vita dei

clienti e delle persone.

Lives: il servizio offerto ha un impatto sulla qualità della vita

delle persone. Ricchezza e sicurezza, consulenza e servizio contribuiscono a migliorare lo stile di vita dalle persone nel lungo termine.

La Mission:

“Our mission is to be the first choice by delivering relevant and accessible insurance solutions.”

First choice: un’azione immediata identifica la migliore offerta

sul mercato, sulla base di benefici e vantaggi chiari.

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Delivering: significa garantire il raggiungimento del risultato,

lavorando con impegno per fornire la migliore performance possibile.

Relevant: bisogna saper anticipare e soddisfare un'esigenza,

cogliere un’opportunità. Questo è possibile solo personalizzando le soluzioni in base ai bisogni e alle consuetudini dei clienti, affinché ne possano riconoscere il valore.

Accessible: proporre un'offerta semplice, prima di tutto. Facile

da trovare, capire e utilizzare. Sempre disponibile, a un costo competitivo.

Insurance Solutions: garantire soluzioni assicurative integrate e

personalizzate di protezione, consulenza e servizio.

Values:

“Deliver on the promise.”

Generali intende costruire un rapporto di fiducia e di lungo termine con le persone, siano essi dipendenti, clienti o stakeholder. Tutto il lavoro è finalizzato al miglioramento della vita dei clienti. Con disciplina e integrità, Generali si impegna a far diventare questa promessa la realtà e a lasciare un segno positivo in una relazione di lunga durata.

“Value our people.”

Generali si prende cura delle persone, promuove la diversity e investe per favorire l'apprendimento continuo e la crescita professionale, creando un ambiente lavorativo trasparente, collaborativo e accessibile

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a tutti. La crescita delle persone garantirà il futuro della Compagnia nel lungo termine.

“Live the community.”

Generali è un Gruppo che opera in tutto il mondo con legami forti, duraturi e con attenzione ai temi di responsabilità sociale.

“Be open.”

La Compagnia è costituita da persone curiose, disponibili, proattive e dinamiche, con mentalità aperte e differenti che vogliono guardare al mondo da una prospettiva diversa.

Il Codice di Condotta di Generali è una guida per agire in modo corretto. Tale Codice definisce le aspettative etiche di tutti coloro che lavorano per, o per conto di, Generali in tutto il mondo, infatti, è stato tradotto nelle lingue di tutti i Paesi in cui Generali opera.

Questo Codice permette di avere valori e aspettative etiche condivise ed aiuta a fare delle scelte in modo coerente, permettendo di continuare a lavorare in un ambiente in cui si può fare affidamento su franchezza, trasparenza e imparzialità.

I manager sono i modelli di riferimento del Codice ed hanno la responsabilità di fare in modo che i collaboratori si sentano liberi di chiedere se un certo comportamento o proposta commerciale è in linea con i valori e i principi del Codice. Inoltre, i programmi di formazione online e in aula, insieme a un programma di comunicazione globale, garantiscono che tutti i dipendenti siano pienamente consapevoli dell'importanza di tale Codice.

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Tutti sono invitati a esprimere le proprie preoccupazioni o chiedere chiarimenti su qualsiasi aspetto del Codice. Per facilitare questo sono stati messi a disposizione canali di comunicazione sia a livello locale sia di gruppo per le persone che desiderino segnalare eventuali dubbi su determinati comportamenti in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera. Sicuramente l’industria assicurativa è di fronte a sfide senza precedenti. Il contesto economico, finanziario e politico globale è sempre più incerto. Alcuni fattori, come la maggiore volatilità dei tassi d’interesse e dei mercati azionari, hanno un impatto diretto sulla attività di Generali. La velocità con cui si diffondono le innovazioni tecnologiche e la crescente digitalizzazione influenzano i comportamenti dei consumatori, modificando anche i processi operativi e le modalità di lavoro. Nonostante questo, il quadro regolamentare è sempre più stringente. Inoltre, il settore in cui il Gruppo opera si trova al crocevia di alcuni grandi temi contemporanei: i trend demografici e, in particolare, l’invecchiamento della popolazione e il ruolo sociale dell’impresa. Queste sfide rappresentano tuttavia una grande opportunità per ottenere un vantaggio competitivo dai concorrenti. Interessante è il modello di business utilizzato da Generali che si focalizza maggiormente sulla fidelizzazione dei clienti, su maggiori servizi alla rete distributiva, su modelli operativi efficienti, sullo sviluppo tecnologico e sulla crescita delle persone.Questa strategia è stata riassunta in due parole: simpler e smarter.

Ma nel 2016, l’ulteriore peggioramento delle condizioni di mercato ha richiesto una accelerazione della strategia per garantire il raggiungimento dei risultati nel breve e medio termine e la creazione di valore nel lungo termine, diventando così: simpler, smarter e faster.

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Il Gruppo Generali mira ad essere un punto di riferimento globale anche per la responsabilità sociale d’impresa, interpretando al meglio quel ruolo di “corporate citizen” caratteristico della missione assicurativa: proteggere, prevenire, gestire il rischio, adottare sempre una visione di lungo periodo. È fondamentale pensare che proteggere i clienti dai rischi della vita quotidiana, assicurando serenità e sicurezza, non è solo una fonte di valore per Generali ma contribuisce a costruire una società migliore.

L’innovazione è un elemento chiave della strategia di Generali ed è un driver per la creazione di valore, nella consapevolezza che i Big Data e l’Internet of Things rappresentano non solo delle sfide ma anche delle leve per interpretare la realtà, stare ancora più vicini alle esigenze dei clienti, semplificare i prodotti e servizi e rendere più efficienti i processi operativi. In sostanza l’innovazione per il Gruppo Generali abbraccia tre ambiti fondamentali:

 innovazione verso i clienti, che sono sempre più connessi e sofisticati;

 innovazione verso gli agenti e partner, con una strategia distributiva sempre più aperta alla multimedialità;

 innovazione verso le persone, coinvolte attivamente in un processo di cambiamento culturale e operativo, con lo sviluppo di modalità di lavoro più intelligente.

Viviamo in un mondo in costante e rapido mutamento, nel quale il ruolo di un Gruppo assicurativo come Generali è fondamentale, sia per la capacità di generare valore ed essere propulsore di sviluppo, sia

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per la capacità di anticipare e affrontare alcune sfide della contemporaneità.

La strategia18 adottata punta a gestire efficacemente i rischi e le opportunità. In particolare:

La discontinuità nei comportamenti del consumatore a causa sia della digitalizzazione sia dell’incertezza economica, che influenza le scelte di risparmio. Il consumatore, sempre più evoluto e interconnesso, mostra una maggiore attenzione alla qualità del servizio, è più indipendente nel processo decisionale e adotta un approccio comparativo prima dell’acquisto. Cerca soluzioni personalizzate e flessibili, adatte alle sue reali esigenze.

Un evoluzione tecnologica dirompente, dove l’Internet of Things e lo sviluppo delle reti mobili, dei servizi cloud e del cognitive computing creano un nuovo paradigma. Le tecnologie aprono opportunità senza precedenti: la disponibilità di dati sulla clientela e la capacità di elaborarli in modo rapido ed efficiente permettono, ad esempio, di creare tariffe personalizzate e di individuare potenziali frodi. Le nuove tecnologie stanno anche rivoluzionando i processi interni, i canali distributivi, la relazione con il cliente.

 Le incertezze dello scenario macro-economico e finanziario, che determinano una maggiore volatilità dei tassi d’interessi, degli spread governativi e corporate e dei mercati azionari. Questo richiede di ripensare l’offerta nel ramo Vita in modo da proteggere la sostenibilità e la resilienza del portafoglio.

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L’evoluzione del quadro normativo, che impone requisiti più stringenti di trasparenza a tutela del consumatore e richiede agli operatori di poter affrontare momenti di alto rischio e scenari di

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