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Le categorie di popolazione più a rischio di marginalizzazione lavorativa

Nel documento work-based learning (pagine 30-34)

Tra le persone “attualmente in cerca di lavoro”, i risultati dell’indagine mostrano la vulnerabilità del sottogruppo composto dai soggetti che a partire dalla conclusione dell’esperienza formativa sono state «sempre in cerca di lavoro». I dati, infatti, evi-denziano come rispetto alle altre componenti osservate questi abbiano espresso dei comportamenti poco efficaci (per esempio riguardo la pianificazione del percorso formativo) o poco virtuosi (riguardo la pianificazione della ricerca di lavoro), benché costanti e ripetuti nel tempo. Questi comportamenti, peraltro, si sono verificati in corrispondenza di tutte le dimensioni osservate.

Nel dettaglio (Tab. 5), per ciò che attiene la pianificazione del percorso formati-vo in funzione della ricerca di laformati-voro, questo target mostra la più bassa coerenza tra aspettative iniziali, percorso formativo seguito e condizione attualmente osservabile sul mercato del lavoro. Sono gli stessi «sempre in cerca di lavoro» ha dichiarare di valutare in modo negativo la funzionalità del corso di formazione svolto rispetto all’obiettivo di cercare un’occupazione, più di quanto non facciano gli altri sottogruppi degli “at-tualmente in cerca di lavoro” (47,7 contro una media di 38,2).

10 Cfr. Di Battista G., Landi R., Il ruolo dei Cpi nell’intermediazione dell’utenza debole verso l’offerta

tabella 5. Individui “attualmente in cerca di lavoro” e precedente percorso occupazio-nale-pianificazione del percorso formativo

Attualmente in cerca di lavoro per precedente percorso occupazionale

Pianificazione del percorso formativo in funzione della ricerca di lavoro Non

rispondente Parziale Rispondente

Sempre occupati 18,6 69,6 11,7

Sempre in cerca di lavoro 47,7 44,1 8,2

Sempre inattivi o studenti 26,1 50,4 23,6 Hanno alternato occupazione/

disoccupazione 38,2 50,9 10,9

Hanno alternato inattività (studenti)/ attività 36,3 46,3 17,4 Totale persone attualmente in cerca di lavoro 38,2 50 11,8

Fonte: Isfol, Indagine Nazionale Placement, 2014

Anche l’analisi dei comportamenti di ricerca di lavoro (Tab. 6) denota per il «sem-pre in cerca di lavoro» un utilizzo poco efficace dei canali di ricerca, evidenziando una propensione superiore alla media al ricorso ad una ristretta rosa di canali peraltro reiterata nel tempo (9,6% contro 5,5%). Allo stesso tempo la percentuale di essi che effettua comportamenti virtuosi, vale a dire improntati al ricorso ad un ampio numero di canali e ad un loro avvicendamento nel corso delle attività di ricerca (bassa ripetizione degli stessi canali), è più bassa della media (12,2% contro 14,9%).

tabella 6. Individui “attualmente in cerca di lavoro” per precedenti condizioni occu-pazionali e strategie di ricerca adottate

Attualmente in cerca di lavoro per precedente percorso occupazionale

Diversificazione delle azioni nel tempo Ampiezza gamma di canali usa pochi canali usa molti canali Sempre occupati

Non ripete le stesse azioni di

ricerca 33,4 31,2

Ripete le stesse azioni di ricerca 6,0 29,3

Totale 39,5 60,5

Sempre in cerca di lavoro

Non ripete le stesse azioni di

ricerca 7,8 12,2

Ripete le stesse azioni di ricerca 9,6 70,4

Attualmente in cerca di lavoro per precedente percorso occupazionale

Diversificazione delle azioni nel tempo Ampiezza gamma di canali usa pochi canali usa molti canali Sempre inattivi o studenti

Non ripete le stesse azioni di

ricerca 60,4 31,2

Ripete le stesse azioni di ricerca 1,9 6,5

Totale 62,3 37,7

Hanno alternato occupazione/ disoccupazione

Non ripete le stesse azioni di

ricerca 12,3 12,3

Ripete le stesse azioni di ricerca 4,8 70,6

Totale 17,1 82,9

Hanno alternato inattività (studenti)/ attività

Non ripete le stesse azioni di

ricerca 21,4 20,6

Ripete le stesse azioni di ricerca 4,2 53,8

Totale 25,6 74,4

Totale persone Attualmente in cerca di lavoro

Non ripete le stesse azioni di

ricerca 15,5 14,9

Ripete le stesse azioni di ricerca 5,5 64,1

Totale 21,0 79,0

Fonte: Isfol, Indagine Nazionale Placement, 2014

L’analisi della terza dimensione (Tab. 7) mostra, rispetto alle variabili considera-te, per tutti i sottogruppi analizzati un basso investimento per il rafforzamento delle competenze, sia in termini di disponibilità a modificare i tempi di vita per partecipare all’intervento formativo (mobilità geografica, distanza, etc.), sia in termini di pro-grammazione del proprio percorso di inserimento lavorativo (effettiva partecipazione ad ulteriori corsi durante la disoccupazione). Più in dettaglio, la tabella seguente evidenzia come il tempo di spostamento per partecipare agli interventi formativi sia stato mediamente inferiore ai 30 minuti (66,1% dei casi). Soltanto nel 6,2% dei casi si registra una distanza superiore ad un’ora tra luogo di residenza e sede del corso. Nel caso specifico dei «sempre in cerca di lavoro», la percentuale sale al 71,6% per spostamenti inferiori ai 30 minuti e scende al 3,7% per quelli superiori all’ora. Questo dato evidenzia per tutti, e in particolare per i «sempre in cerca di lavoro» e gli «inat-tivi», una forte relazione tra scelta dell’esperienza formativa e prossimità geografica della sede di svolgimento, tanto da far sembrare che una delle variabili più “pesanti” nella scelta del percorso formativo possa essere stata quella di prossimità geografica. Un altro elemento da sottolineare è costituito dalla scarsa partecipazione ad ulteriori interventi formativi durante la ricerca di lavoro. Questo dato fa riflettere soprattutto per la categoria dei «sempre in cerca di lavoro», composta da individui che da alme-no 5 anni si trova ininterrottamente in questa condizione, e al cui interalme-no soltanto il 16,3% ha frequentato nuovi corsi per rafforzare la propria presentazione sul mercato

del lavoro (il dato relativo a questo sottogruppo, benché superiore alla media, non è molto distante rispetto a quello di individui che hanno deliberatamente scelto di alternare momenti di inattività o studio alla ricerca di lavoro).

tabella 7. Individui “attualmente in cerca di lavoro”: investimento per il rafforzamento delle competenze

Attualmente in cerca di lavoro e precedente percorso occupazionale

Disponibile a mobilità

geografica per

frequentare corso di

formazione

Tempo di spostamento per partecipare a formazione <30m

Tempo di spostamento per partecipare a formazione >1h Formazione durante la

disoccupazione

Sempre occupati 13,0 57,1 6,8

-Sempre in cerca di lavoro 9,6 71,6 3,7 16,3 Sempre inattivi o studenti 7,5 81,0 3,6 -Hanno alternato occupazione/disoccupazione 9,1 63,2 6,6 13,1 Hanno alternato inattività (studenti)/ attività 10,2 71,0 8,3 13,6 Totale persone attualmente in cerca di lavoro 9,5 66,1 6,2 12,6

Fonte: Isfol, Indagine Nazionale Placement, 2014

Infine, l’ultima dimensione osservata (Tab. 8) riguarda la propensione all’utilizzo delle istituzioni pubbliche (Centri per l’impiego in particolare) in corrispondenza delle azioni di ricerca di lavoro svolte nel periodo osservato. Dalla lettura dei dati, per i «sempre in cerca di lavoro» si ricava un utilizzo saltuario (basso o parziale) dei cpi superiore alla media (50,5% contro 45,5%) e, al tempo stesso, un utilizzo costante nel tempo solo per il 29,5% della popolazione che costituisce il sottogruppo (contro invece una media del 33,1%). Il dato va interpretato non soltanto come una delibe-rata e poco virtuosa scelta personale, ma anche alla luce di una effettiva mancanza di offerta di lavoro o di politiche attive da parte delle strutture pubbliche. Infatti, circa i due terzi dei «sempre in cerca di lavoro» (una percentuale molto superiore rispet-to a tutti gli altri sotrispet-togruppi) si è rivolta ai cpi subirispet-to dopo la fine dell’esperienza formativa iniziale con l’evidente intento di cercare un lavoro attraverso il supporto delle istituzioni. Non essendo tuttavia pervenuta nessuna offerta, né alcuna successiva riconvocazione per la proposta di altri percorsi di politica attiva (ovvero può esser pervenuta un’offerta di lavoro non congrua, che è stata rifiutata), essi hanno dichia-rato di non aver più utilizzato tale canale nelle loro successive ricerche, oppure di esservi ritornati solo a distanza di anni, nell’intervallo dei quali la loro condizione di disoccupati è rimasta invariata.

tabella 8. Individui “attualmente in cerca di lavoro” e precedente percorso occupazio-nale - Utilizzo delle Istituzioni pubbliche nelle attività di ricerca osservate

Attualmente in cerca di lavoro e precedente percorso occupazionale

Utilizzo delle Istituzioni pubbliche nelle attività di ricerca osservate Nessuno Basso o

parziale

Costante Elevato/ esclusivo

Sempre occupati 31,0 39,4 29,4 0,2

Sempre in cerca di lavoro 19,5 50,5 29,5 0,5 Sempre inattivi o studenti 50,1 7,1 41,8 1,0 Hanno alternato occupazione/disoccupazione 17,3 49,2 32,5 1,0 Hanno alternato inattività (studenti)/ attività 25,3 35,5 38,6 0,6 Totale persone attualmente in cerca di lavoro 20,6 45,5 33,1 0,8

Fonte: Isfol, Indagine Nazionale Placement, 2014

Un profilo non troppo dissimile da quello osservato hanno le persone che sono transitate dallo stato di occupazione a quello di disoccupazione. In questo caso, tutta-via, l’incidenza dell’utilizzo costante dei cpi risulta più elevato (32,5%) dai “sempre in cerca” ed appena inferiore alla media, a testimonianza di come i cpi risultino un poco più attrattivi o appetibili per quelle utenze che, avendo effettuato esperienze la-vorative ancorché intermittenti, si ritrovano senz’altro meno marginalizzate ed escluse tanto dal mercato del lavoro quanto dal contesto formativo e lavorativo (considerando l’esperienza lavorativa comunque un’occasione di aggiornamento e adeguamento di competenze e presentazione sul mercato del lavoro per l’individuo) di quanto non risultino le persone «sempre in cerca di lavoro».

Nel documento work-based learning (pagine 30-34)