• Non ci sono risultati.

I PROCESSI: analisi e comment

Documento 1 cc 3 verso 10 Adì 20 Aprile

L’Illustrissimo, ed Eccellentissimo Signor Luogotenente coll’Eccellentissima Corte Pretoria attese le qui sopra registrate Ducali di Delegazione alle quali volendo dare pronta esecuzione, hà perciò ordinato sieno assunte quelle Deposizioni, ed esami che si rendano oportuni per gli effetti di Giustizia, e così…

Adì 25 detto

Furono fatti mandati per la citazione de Testi, e consignati al Fante per la loro intimazione

Adì 28 detto

Rifferse Danellon Fante Pretorio essersi portato nella Villa di Faedis, ed aver intimati li mandati alli sottoscritti Testi

Adì 29 detto

Venuto in Offizio à citazione

Il Reverendo Sig. D. Vicenzo Tullio Piovano della Villa di Faedis come avanti [etc] quale amonito della verità in forma […] venendo

Costituito fu

INT.TO se in alcuna Chiesa soggetta al Piovanato di Lui Costituito nel decembre pross.o pass.o (sic) Le sia stato pratticato alcun furto

RISP.DE per appunto Signore seppi nel giorno della Natività di nostro Signore che dalla Chiesa di Santa Maria di Colle Villano Filiale di quella Parochiale di Faedis detta di Santa Maria Maggiore, alla quale io vò à fare tutte le solite sacre Funzioni, non avendo Capellano fù asportato un Calice con sua Patena, ma non si sa quando sia stato pratticato quel furto, mentre essendo andato per celebrare la Santa Messa Prè Domemico Bertozzi nella chiesa stessa il giorno della Natività di nostro Signore, trovò mancare il Calice, e

164 patena come hò detto.

DETTOGLI partecipato il furto del Calice, a Patena pratticato nella Chiesa di Santa Maria di Colle Villano Filiale della Matrice di Faedis, di cui ella è Piovano all’Eccelso Consiglio di Dieci, venne quel grave Tribunale di delegar il caso di quel furto con sue venerate Ducali a questo Eccellentissimo Regimento, e Corte serv.serv. (sic) come rileverà dalle Ducali medesime che le saranno lette, che comprendono anco la facoltà di poter assumere le Deposizioni di Persone Religiose. Questa Giustizia pertanto in vigor delle preaccennate Ducali, volendo formar il presente Processo L’ha fatta qui comparire per avertirla della Delegazione, ed ammonirLa dar in questo proposito que’ lumi che fossero à di lei cognizione in rilevanza de’ Rei, per poter poi contro di essi devenir al meritato castigo, restando finalmente avvisata di esser ammessa à quelle incoate nel presente caso che gli si compettono.

RISP.DE ringrazio l’Eccelso Consiglio di Dieci della benignità avuta nel delegar il caso del furto pratticato nella Chiesa Filiale della Parocchia, di cui sono Piovano à questa Sagrosanta Giustizia sperando che rilevati i Rei saranno castigati come merita il loro eccesso.

LETTOGLI perciò le ducali di Delegazione, indi [...]

INT.TO RISP.DE ho intese le Ducali ora dalla Giustizia lettemi, dalle quali rimarco con piacere la Delegazione della quale mi hà avertito questa Giustizia

INT.TO in qual modo si siano poi introdotti il Ladro, ò Ladri nella chiesa predetta di S.Maria di Colle di Villano

RISP.DE io non saprei al certo in qual modo possino essersi introdotti il ladro, ò ladri, atteso che non si ha scoperta alcuna benche minima rottura

INT.TO se sappia, od inteso abbia da chi possa esser stato commesso tal furto RISP.DE ne so, ne meno hò inteso chi possa aver pratticato il furto predetto INT.TO quando veramente sia stato rubbato esso Calice, e Pattena

RISP.DE non so precisamente quando sia stato rubbato il Calice, e Patena, perché dal giorno di Santa Barbara, che fù li 6 di decembre, non sono stato in quella chiesa, se non dopo che mi fù data notizia del furto come sopra pratticato dal Reverendo Signor Don Domenico Bertosi, che era andato nella sudetta chiesa per celebrare la Santa Messa

INT.TO se sappia correr sospetto di tal furto sopra d’alcuno

165 alcuna

INT.TO se nella Villa di Faedis, ò nelle circonvicine vi sia alcun malvivente

RISP.DE che sia à mia cognizione non è nella Villa di Faedis, ne in quelle vicine alcun malvivente, sopra cui si possa formar sospetto di tale Reità

INT.TO di qual concetto sia il Nonzolo della Chiesa, ove è stato pratticato il furto RISP.DE io l’hò sempre considerato, e lo considero un uomo da bene, e perciò non credo abbia lui pratticato dal furto, essendo anche appresso tutti di un ottimo concetto

INT.TO se sappia chi sia solito tener le Chiavi della Chiesa sudetta

RISP.DE Le Chiavi della veneranda Chiesa suaccennata vengono sempre custodite dal Nonzolo di essa Chiesa mistro Giacomo Fabbro, ma non so poi se in casa , o fuori di casa

INT.TO se sappia siano mancate al Nonzolo in alcun tempo le Chiavi

RISP.DE non hò sentito a dir niente, ne da esso, ne da alcun altro, che le siano mancate le chiavi

INT.TO se come Piovano della Chiesa sunominata faccia egli alcuna instanza RISP.DE io mi riporto à quello sarà per fare la Giustizia rilevando i delinquenti di tal sacrilego furto

Segue formula latina Adi’ detto

Venuto a citazione

Giacomo Fabbro quondam Gio:batta della Villa di Faedis Nonzolo della Veneranda Chiesa chiamata Santa Maria di Colle Villano pur di Faedis come avanti nominato, quale amonito a dover dire la verità, e venendo

Costituito fù

DETTOGLI partecipato all’Eccelso Consiglio di Dieci il furto del Calice, e Pattena stato pratticato nella Chiesa di Santa Maria di Colle Villano, di cui siete Nonzolo fa lo stesso Eccelso Consiglio il caso di quel furto co’ sue ossequiate Ducali a questo Eccellentissimo Regimento, e Corte ser.v ser.v (sic) delegato come dalle Ducali stesse, che vi sarenno lette potrete rilevare. Questa delegata Giustizia eseguendo pertanto le surriferite Ducali con la formazione del presente processo vi hà fatto qui venire per avertirvi della Delegazione stessa, ed ammonirvi di dover dare in questo proposito que’ lumi, che fossero a vostra notizia onde rilevar possa li delinquenti per devenir poi contro d’essi a quel castigo

166 che ben merita il loro grave eccesso: avvisandovi pure che siate ammesso a quelle incoate nel presente caso che vi si compettono

RISP.DE rendo le dovute grazie all’Eccelso Consiglio di Dieci per la benignità avuta delegando il caso del pratticato furto nella veneranda Chiesa sunominata, di cui son io Nonzolo, à questa Giustizia, sperando rilevati che abbia li Rei sia per castigarli à misura della loro delinquenza

DETTOGLI le Ducali di Delegazioni, ed indi [...]

INT.TO RISP.DE sono state da me ben intese le Ducali che la Giustizia mi hà lette, da’ quali hò rilevato con contentezza infinita la Delegazione, della quale vengo anco da questa Giustizia avertito

INT.TO quando precisamente aia stato rubbato il Calice, e Pattena nella Veneranda Chiesa, di cui egli è Nonzolo

RISP.DE quando precisamente sia stato pratticato il furto del Calice con sua Patena non lo so in verità, mentre con l’occasione io mi portavo mattina, e sera in quella Chiesa l’hò sempre ritrovata chiusa, e senza aver scoperta alcuna benchè minima rottura: ne di tal furto mi sono accorto se non che quando venne il Signor Don Domenico Bertosi per celebrare la Santa Messa nel giorno del Santissimo Natale, dal quale aperto, l’armaretto, che era socchiuso, ove esisteva il predetto Calice, e Pattena, ritrovò il tutto mancare, la chiave poi dell’armaretto, che da me veniva chiuso è stata ritrovata nel solito suo luogo

INT.TO come poi si siano introdotti il ladro, ò ladri à pratticare tal furto

RISP.DE non so certamente Signore come possino essersi introdotti, non avendosi (come dissi) ritrovata alcuna rottura

INT.TO se à lui costituito le sia alcun giorno mancate le Chiavi della sudetta Chiesa

RISP.DE che io sappia non mi sono mai state mancate le chiavi, avendole sempre ritrovate ove ero sempre solito poner le medesime

INT.TO se cada sospetto sopra di alcuno

RISP.DE finadora (sic) non si hà avuto sospetto sopra di alcuno che possi aver con esso tal sacrilego furto

INT.TO se nella Villa di Faedis, ò in quelle vicine vi sia alcun malvivente?

RISP.DE non so che vi sia alcuno malvivente nella Villa di Faedis, neppure in quelle ville vicine

167 INT.TO se abbia da dare alcun lume alla Giustizia in questo proposito onde rilevar possa li Rei

RISP.DE non hò certamente alcun lume, e Dio volesse ne avessi alcuno, che ben volentieri glielo darei, perché scoperti fossero li Delinquenti, e castigati giusto il loro Reato

INT.TO se abbia altro d’aggiungere, e se faccia alla Giustizia alcuna instanza RISP.DE io non hò che più aggiungere, ne faccio alcuna instanza alla Giustizia solo che venendo scoperti li Rei siano castigati come meritano

Segue formula latina Adì 30 detto

Venuto in Officio a citazione

Gio:batta quondam Giacomo Bertosso della Villa di Faedis fa l’Agricoltore Testimonio come avanti nominato, citato, amonito col

protesto etc, ed avertito della delegazione fù

INT.TO se Lui testimonio abbia la sua abitazione vicino ad alcuna Chiesa

RISP.DE la mia abitazione è lontana dalla Chiesa Filiale di Faedis detta Santa Maria di Colle Villano circa un quarto di miglio

INT.TO se sappia sia mancato fa tempo cosa alcuna nella sudetta Veneranda Chiesa RISP.DE il giorno della Natività appunto, mentre mio Figlio sacerdote si portò per celebrare la Santa Messa nella detta Chiesa di Santa Maria di Colle Villano, ritrovò mancare dall’Armaretto il Calice con sua Patena

INT.TO da chi poi possa esser stato trasportato il Calice e Patena

RISP.DE bisogna che sia stato il tutto rubbato, da chi poi io non lo so, ne l’hò inteso dire

INT.TO come possano essere il ladro, ò ladri introdoti in quella Chiesa per comettere il sopradetto furto

RISP.DE di ciò non posso render alcun conto alla Giustizia attesoche non si hà ritrovata alcuna rottura, e perciò non saprei come si fossero introdotti. Si dice bensi per la nostra Villa di Faedis, che facendo l’oste il Nonzolo di detta chiesa, qual’era solito mettere le chiavi a dirimpetto della Porta dell’Osteria di modo che erano in vista di tutti quelli che in essa andavano possano essere state da quel luoco levate le chiavi, e con esse possano aver aperta la Porta della Chiesa, e che in tal maniera si siano introdotti.

168 RISP.DE questo poi non lo so, neppure l’hò inteso

INT.TO se sappia chi fosse solito pratticar di frequente nell’Osteria del sunominato Nonzolo sopra cui potesse cader sospetto di tal furto

RISP.DE di questo che la Giustizia mi ricerca non so cosa veruna

INT.TO se nella villa di Faedis, ò nelle ville vicine vi sia alcuno malvivente, e in concetto di ladro

RISP.DE non hò mai inteso che nella villa di Faedis, ne in quelle vicine vi sia alcun malfare

INT.TO se abbia alcun lume per la rilevanza de’ Rei

RISP.DE non hò alcun lume Signore, se ne avessi vorrei darne, acciò venissero castigati li Delinquenti

Segue formula latina Adì detto

Venuto in Offizio a citazione

Gio:batta quondam Valentino Picini Lavorator della Campagna della Villa di Faedis Testimonio come avanti nominato, amonito in formazione col protesto, ed avertito della Delegazione, fù

INT.TO quanto da lungi della veneranda Chiesa detta S.Maria di Colle Villano della Villa di Faedis sia l’abitazione di lui testimonio

RISP.DE la mia casa è la più vicina alla detta Chiesa di Santa Maria di Colle Villano, non essendo che un tirro di schioppo discosta

INT.TO se sappia che nei mesi scorsi sia nella stessa Chiesa stato pratticato alcun furto.

RISP.DE così non fosse Signore che nel giorno del Santissimo Nattale si ritrovò mancare nella detta Chiesa un Calice con sua Patena

INT.TO se sia à di lui notizia quando sia stato rubbato il calice, e Pattena.

RISP.DE quando precisamente sia stato commesso tal furto non è Signore a mia notizia, non essendosi stata celebrata la Santa Messa dopo del giorno di Santa Barbara, che fù li sei Decembre, e niuno si è accorto di tal furto se non il giorno della Natività di nostro Signore che in tal giorno è venuto il Signor Prè Domenico Bertossi per celebrare, e da esso fu rittrovato mancare il sudetto Calice e Patena, e per ciò fu mandato à prendere il Calice con sua Pattena nella Chiesa Parochiale di Faedis, essendo obbligo in quel giorno di

169 celebrare la Santa Messa

INT.TO se frà questo tempo abbia lui Testimonio veduta alcuna persona forestiera in vicinanza alla predetta Chiesa

RISP.DE ma da buon nò Signore che non hò veduta fra questo tempo alcuna persona forestiera vicino alla detta Chiesa

INT.TO se sappia come il ladro, ò ladri si siano intrusi il quella Chiesa a pratticare tal furto

RISP.DE se non fossero stati à prendere le Chiavi dal Nonzolo, io non saprei certamente, come fossero in essa entrati, stante che non si hà scoperto alcuna rotura

INT.TO se sappia, ò inteso abbia che in questo frà tempo siano state mancate le Chiavi al predetto Nonzolo

RISP.DE Siccome non si hà sentito mai a lamentarsi il Nonzolo che le siano state levate le Chiavi, così non credo che alcuno gle l’abbia tolte

INT.TO da chi poi possi essere stato commesso tal furto per quanto sappia, o abbia inteso?

RISP.DE non lo so certamente, nemeno l’hò inteso a dire

INT.TO se nella villa di Faedis, o in quelle vicine vi sia alcun malvivente, ed in concetto di ladro?

RISP.DE che sia à mia cognizione non vi è alcuno che sia tenuto a tale concetto Segue firma e formula latina

170 2. FONDO: Consiglio di X - Processi - Processi Criminali Delegati

BUSTA UD 14 - fascicolo contro tre assalitori di Valentin Tomasetich Documento 1 cc. 1 -4

Adì 13 Giugno 1762 Comparve in Officio

Francesco Antonio Zechetto quondam Antonio Cavalier di questa Corte, ed espose Mi ritrovai ieri con la mia gente mia gente (sic) in giro per la campagna del Territorio in traccia di contrabbandieri di sale, che soglion provenir dalle Terre Austriache, o di malviventi, e mi son portato fino alle ultime Ville del confine per aver qualche traccia di ladri di strada che molestano i viandanti. Per giungere a Visinal Comun di questo Territorio convien che si passi dalla Villa Cernus, villa del Territorio di Udine, onde entrato in questa Villa mi sono trattenuto un poco nell’Ostaria , e parlando coll’Osto che ha nome Francesco su le ricerche fattegli a illuminarmi su ladri, e malviventi mi disse ch’erano tre, o quatro persone screditate, che vivevano di rapina, menando oziosa vita.

Tra queste mi nominò Franco Boemo della Villa di Villes, Stato austriaco. Costui, seguitò a dirmi l’Osto, fù appurato per farsi bandito dalla Terra nativa da due o tre anni fa, e venne a ricovrarsi nello Stato, ma senza fissare domicilio, o porsi a lavoro avendo l’arte di Fabbro, camina ora in una Villa ora in un'altra, e fattosi in amicizia con un Caligher della Villa Orsaria, che non so nominare , e un Domenico Fores, e Giuseppe Breda detto […] da Dolegnano, tutti hanno sospetto di se, e si supone che siano autori dei ladricini che succedono, facendo il Boemo passare i furti a sua moglie, che continua a star a Villes.

Mi disse di più l’Osto che qualche mattina era stato da lui il sudetto Boemo ad offerirgli un persciuto in vendita, ma suponendo che lo avesse rubato non lo vole comprar onde andò ad esibir il persuto medesimo all’Osto di Visinal è Gio:batta Zucco, quale poco dopo essendo casualmente sopragionto nell’Ostaria di Cornus ha voluto saper anche da lui come fu la cosa del persuto.

Lui disse dunque al Zucco ch’esso Boemo gli avesse esibito in vendita un persuto, ma gli rispose che lo comprarebbe quando di giorno glie lo portasse nella sua Osteria, e che erano convenuti che avesse da portarlo la mattina seguente.

Da questi racconti ho creduto che la persona di detto Francesco Boemo meritasse qualche osservazione, e però ho deliberato di andar nell’Ostaria di Visinal e attendere fino

171 alla mattina il suo ricapito. Mi ridussi di sera a Visinal, e poi passai in casa dell’Oste Zucco, ove ho pernotato con la mia gente ritirato in una camera di sopra.

Ho commesso all’Osto che non dovesse far noto ad alcuno la mia permanenza alla sua casa, e arrivando la mattina il Boemo, egli lo avesse da salutar chiamandolo per nome. Questa mattina però verso le tredici ore ho sentito l’Osto in atto di saluto a dir sior Checco onde subito sono andato a basso con gli uomini, e feci circondare esso Boemo. Quando lo vidi serato gli ricercai chi fosse, e mi rispose che aveva nome Giacomo. Mi rivolsi verso l’Oste e capii da un suo cenno che quella era la persona da me attesa. Ordinai che fosse ligato, e allora costui mi ricercò il motivo, e gli risposi che lo facevo ligar perché aveva nome Giacomo, Giacomo è vero ti nomini? Si mi sogionse costui ancora, son Giacomo, e bene io ripresi ti ligo, perché so il tuo nome, e dissi non sei tu Checco Boemo? Allora non seppe negar, e affermò che tale era il suo nome, e ricercato perché avesse occultato il suo nome, mi disse che lo fece per bizzaria. Gli richiesi da dove fosse, e mi rispose ch’era da Villes Stato Austriaco, ma come bandito non poteva là stare. Ho voluto saper dove dimorasse, cioè in qual casa ma non mi rispose che con audacia, cioè che stava dove voleva. Pertanto gli feci far cerca, e niente gli si trovò addosso, ma ho veduto presso di lui un sacco in cui era un persuto.

Gli ricercai di chi fosse, e disse ch’era suo, e che voleva venderlo. Ho voluto saper dove lo ebbe, da principio non mi rispose e poi mi disse che una persona glielo diede per venderlo, quale frappoco capiterebbe all’Ostaria.

Fattolo però ligare attesi quasi un ora in quell’Ostaria, e poi mi sono liberato per venir a questa parte. Per ridurmi sulla strada bisognava come dissi che passassi per mezzo la Villa Cornus. Onde la gente di questa Villa vedendo retento Francesco Boemo faceva assenso a me, e rivolgendo le voci al retento, è ora gli si si diceva furbo che sii nelle forze della Giustizia.

Il retento diceva ingiurie a quelle persone, e verso uno anzi che si nomina Francesco Bernardis, il retento si espresse che quando sarà in libertà lo farà bastonare. Là in strada si fece veder anche una Signora, e mi chiamò a parte, e mi disse che veramente il retento era una cativa pelle, e che la sera antecedente era stato da Lei ad offerirle delle pezze di cordella di setta, e del filo che aveva con altra volta in un fazzoletto che non ha voluto comprar perche sapeva che fossero oggetti rubati. Essa Signora si nomina Orsola Savia moglie del Signor Bonadel là da Cornus.

172 Antonio Sampichiato dalla Villa Olleis incontratomi per strada che venivo con il retento Boemo, mi disse ch’era ladro, e che già tempo lo vide giocando a dar mano a dieci

Documenti correlati