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Cenni agli scritti raccolti nel volume

Bartolomeo Fascie, riferendosi al suo predecessore nella carica di con-sigliere scolastico generale, concludeva una sua lunga testimonianza – ripor-tata già in parte – sulla produzione letteraria di don Francesco Cerruti: “Le sue pubblicazioni saranno sempre per noi fonte preziosa di informazioni ed insegnamenti”75.

L’asserzione di Fascie va sottoscritta se riferita, in particolare, alle pub-blicazioni presentate in questa raccolta antologica: gli Scritti editi e inediti, riguardanti la persona di don Bosco e altri che si occupano dell’opera salesiana.

4.1. Criteri di scelta e struttura della raccolta

Dal titolo del volume e dalle considerazioni espresse nei paragrafi intro-duttivi sullo scopo del lavoro emergono i criteri seguiti nella scelta degli scrit-ti – ediscrit-ti e inediscrit-ti – proposscrit-ti in questa pubblicazione di carattere antologico.

Ritengo, tuttavia, opportuno rimarcare alcuni punti e fare ancora qualche utile precisazione sul titolo e contenuto del volume e sulla struttura del medesimo.

Al centro della documentazione raccolta si colloca la persona di don Bo-sco e il suo pensiero e attività, soprattutto nel campo dell’educazione e della scuola. Sono temi ai quali Francesco Cerruti dedica una attenzione privilegiata.

73 Presentando la Ratio studiorum gesuita, giudica “altamente commendevole” l’ordinamento scolastico e ne segnala i numerosi pregi, ma aggiunge poi che “fra questi pregi è da deplorare l’er-rore gravissimo commesso coll’esclusione della dialettica” (F. cerruti, Storia della pedagogia in Italia…, p. 175).

74 Alessandro luchelli, Pietà e attaccamento a Don Bosco. Due molle potenti d’azione sacer‑

dotale. Ricordando Don Francesco Cerruti, in BS 41 (1917) 6, 176.

75 B. Fascie, Norme e programmi…, p. 1.

ITA

Ma ciò non significa che siano stati trascurati da lui altri aspetti rilevanti. Oltre a saggi su temi pedagogici e didattici, nella nutrita bibliografia di Cerruti si trovano scritti che si occupano degli interessi sociali del fondatore dei Salesiani (Don Bosco e la questione operaia. Benemerenze del cristianesimo verso gli studi professionali: don Bosco e la classe operaia. Don Bosco e l’istruzione del popolo in Piemonte); e scritti che esaminano diversi aspetti del suo profilo religioso e spirituale (ad esempio, Il Cuore di Gesù e don Bosco; Il sacro Cuore di Gesù: consigli di don Bosco; L’immacolata e don Bosco).

In questi ultimi saggi della raccolta, non soltanto si mettono in risalto tratti essenziali del profilo di don Bosco sacerdote educatore, ma anche il valore edu-cativo che don Bosco attribuisce alle menzionate devozioni.

La struttura del volume offre un quadro sufficientemente articolato degli svariati scritti dell’autore sul tema centrale di questa raccolta. L’articolazione preferita non va, però, considerata rigidamente. In realtà, alcuni dei discorsi inediti dell’autore, inseriti nelle seconda parte, costituiscono anche brevi saggi sul pensiero educativo di don Bosco. D’altro canto, il tema dell’educazione attraversa, pur con modalità diverse, i saggi e i discorsi di occasione; inoltre, vi sono presenti numerosi riferimenti al sistema preventivo.

4.2. Criteri di edizione

Nei paragrafi seguenti si ripropongono sostanzialmente i criteri, le norme e gli orientamenti tenuti presenti dal curatore nella edizione dei testi pubblicati finora nella collana “Fonti – Serie seconda”.

Si è cercato di offrire qui un testo il più possibile fedele agli originali – in parte inediti – presentandone una edizione, allo stesso tempo, rigorosa e leg-gibile. Gli interventi del curatore sono limitati, d’accordo con i seguenti criteri generali, seguiti già in lavori precedenti76:

a) Alcune forme arcaiche usate non sempre coerentemente (studii, studî, a’, da’, de’, ne’, pel) sono state uniformate d’accordo con l’uso oggi comune (studi, ai, dai, dei, nei, per il). Le accentazioni di determinate parole sono state normalizzate secondo l’uso corrente (perchè si rende sempre: perché; quì: qui;

nè: né). La j è stata sostituita di norma dalla i. Nelle date degli scritti si comple-tano le cifre dell’anno: invece di 24‑5‑87 si scrive nel testo: 24 maggio 1887.

76 Giuseppe Bertello, Scritti e documenti sull’educazione e sulle scuole professionali. Intro-duzione, premesse, testi critici e note a cura di José Manuel Prellezo. Roma, LAS 2010, pp. 31-35; cf anche: Norme tradizionali per i collaboratori di RSS e dell’ISS aggiornate a seguito della diffusione dell’uso del computer. [Roma, ISS 2009] (ms).

b) Le abbreviazioni di parole o frasi – scritte nei documenti originali in maniera non sempre uniforme – vengono di norma sviluppate (Aus. si ren-de sempre: Ausiliatrice; Elem.: elementare; fatta eccezione per abbreviazioni comunemente utilizzate e di facile comprensione (art., p.). È stata inoltre in-trodotta una normalizzazione delle abbreviazioni difformi, ad es.: ch., ch.co, chier.co si rendono sempre: ch. (chierico, studente salesiano non ancora ordi-nato sacerdote); can., Can., can.co.: can. (canonico); D., d., Don: don; Lr., L.:

L. (lira); Mons., Monsign., mons. (monsignore): mons.; S. : san.

c) È stata mantenuta la punteggiatura originale. Per facilitare la lettura, sono stati introdotti, tuttavia, alcuni lievi cambiamenti, che non comportano mutamento del senso della frase o del termine. Alla fine dei paragrafi numerati, il punto e virgola (;) usato qualche volta nell’originale, benché non sempre coerentemente, si è unificato con un punto (.) In altri limitati casi – in cui si è ritenuto necessario introdurre un segno di interpunzione per evitare letture ardue o ambigue – la forma originale è riportata nell’apparato critico.

d) L’uso reiterato della maiuscola – spesso non rispondente a criteri unifor-mi, come era frequente nel tempo – viene modificato secondo le norme attuali più comuni: 1) Con iniziale maiuscola: nomi propri; determinati nomi collet-tivi (Chiesa cattolica, Società salesiana, Ministero della Pubblica Istruzione), Oratorio (quando indica l’Oratorio di S. Francesco di Sales di Torino). 2) Con iniziale minuscola: nomi comuni (casa, scuola, collegio, internato, allievo, gin-nasio, madre); nomi dei mesi dell’anno e dei giorni della settimana; abbrevia-zioni di professioni o cariche: sac. (sacerdote), avv. (avvocato), on. (onorevo-le), can. (canonico); titoli nobiliari o ecclesiastici (conte, marchesa, cardinale, vescovo, prevosto, provveditore, direttore, sindaco, ispettore). Nell’esordio e nella conclusione della lettera le abbreviazioni e i titoli si scrivono, invece, con l’iniziale maiuscola. 3) Altre modifiche: la sillaba finale delle abbreviazioni, spesso vergate in posizione esponenziale, è riprodotta sulla normale linea tipo-grafica. Sono messe in corsivo le parole o espressioni latine e i titoli dei libri e delle riviste. Le enumerazioni: 1o, 2o,3o… sono state unificate: 1., 2., 3.

e) Le parentesi quadre [ ] racchiudono gli interventi del curatore (aggiunte di sillabe, parole o segni) allo scopo di completare lacune e di evitare letture difficili o ambigue. I segni [---] indicano una parola che non è stato possibile leggere. Gli uncinati < > racchiudono congetture dell’editore, cioè parole o espressioni che non si leggono chiaramente nel manoscritto originale.

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4.3. Apparato critico‑illustrativo

Tenendo presenti il carattere dei materiali pubblicati nel volume e i desti-natari del volume stesso, si è voluto offrire al lettore un apparato critico sem-plice e funzionale, cioè, si indicano nelle note i dati e le informazioni essenziali per facilitare la lettura e comprensione del testo.

Le note che si riscontrano nei testi originali dei singoli documenti sono collocate, alla fine del relativo scritto, con successione progressiva di numeri (1), (2), (3) e con il corrispondente rimando nel testo. Le note del curatore sono invece date in esponente all’interno del testo e messe a piè di pagina, con nu-merazione progressiva in ciascuna sezione del volume.

Se si tratta di manoscritti inediti, si segnalano nell’apparato critico quel-le aggiunte, correzioni o cancellature dell’originaquel-le, che offrano equel-lementi utili per facilitare la lettura e capire meglio l’evoluzione del pensiero dell’autore del teso. Ad esempio, la nota: “Orbene emend ex E” vuol dire che la parola

“orbene” è stata scritta dall’autore del testo dopo aver cancellato la lettera “E”.

La nota “ossia la scuola add mrg sin” vuole dire, invece, che la frase “ossia la scuola” è stata aggiunta dall’autore, in un secondo momento, nel margine sinistro della pagina.

Le imprecisioni o gli errori riscontrati nell’originale e corretti nel testo ora edito sono riportati, volta per volta, nell’apparato critico, in questo modo:

Rambaldoni] Rambaldone, Molto Reverendi] M.M. R.R.

Si prescinde, tuttavia, da alcune piccole sviste o da determinati “errori di distrazione” che non intaccano il significato del termine corretto. Neppure si indicano, come è ovvio, le modifiche introdotte nel testo sistematicamente dal curatore d’accordo con i criteri di edizione segnalati nell’Introduzione.

Sempre con la finalità di agevolare la lettura e comprensione dei testi si è data una speciale cura alla spiegazione di termini tecnici o espressioni poco comuni che potrebbero risultare ostici o problematici per i lettori non apparte-nenti alla cerchia salesiana.

Allo scopo di facilitare ulteriori studi e approfondimenti, sono stati ag-giunti cenni alle circostanze storiche e brevi annotazioni bibliografiche su ar-gomenti rilevanti, collegati con i temi svolti nei diversi saggi editi.

* * *

La pubblicazione del testo critico degli Scritti editi e inediti su Don Bosco – composti dallo studioso ed educatore don Francesco Cerruti, per più di trenta anni direttore generale degli sudi e delle scuole salesiane –, non sarebbe stato possibile senza la generosa e intelligente collaborazione di molti. Devo limi-tarmi a citare soltanto alcuni nomi: Jerstice Briane John W. Dickson, José Luis

Plascencia e Rachele Lanfranchi. Il personale tecnico dell’Archivio Salesiano Centrale e dell’Istituto Storico Salesiano hanno dato un competente contributo all’opera di ricerca dei testi e della scansione dei medesimi.

A tutti, il più vivo e dovuto ringraziamento.

José Manuel Prellezo prellezo@unisal.it Roma, 15 agosto 2013

ITA

A = amanuense anonimo

ACS = Atti del Capitolo Superiore add = addit, additum, aggiunto

allogr. = allografo, scritto da un’altra mano ante = prima di

arch. = archivio

ASC = Archivio Salesiano Centrale aut. = autografo

BS = “Bollettino Salesiano”

C = Cerruti

CG = Capitolo generale

corr ex = corrigit, correctum, corregge, corretto (quando la correzione di una parola o frase è fatta utilizzando elementi della parola o frase corretta) DBS = Dizionario biografico dei salesiani. Redazione: E. Valentini, A.

Rodi-nò, a cura dell’Ufficio Stampa Salesiano 1969 delet = delet, cancella, corregge con un tratto di penna

Delib. 2CG = Deliberazioni del secondo Capitolo generale della Pia Società Sale‑

siana, tenuto in Lanzo Torinese nel settembre 1880. Torino, Tipografia Salesiana 1882

emend ex = emendat (quando la correzione è fatta con elementi completamente nuovi)

E(m) = G. Bosco, Epistolario. Introduzione, testi critici e note cura di F. Mot-to, 5 voll., Roma, LAS 1991-2012

f = folio

intest. = intestata lin subd = sottolineato litog. = litografico

mrg sin = sul margine sinistro ms = manoscritto

post = dopo di

RSS = “Ricerche Storiche Salesiane”

sl = super lineam, sopra la riga

[ ] = Racchiudono interventi dell’editore del testo critico

< > = Racchiudono un testo non facilmente decifrabile [---] = parola/e indecifrabile

] = collocato dopo una o più parole del testo critico, è seguito dall’espres-sione del ms originale, corretta dall’editore

ENG

Some years ago, in 2006, a volume entitled Lettere circolari e programmi di insegnamento (Circular Letters and Teaching Programmes) by Don Fran-cesco Cerruti (1844-1917)1 was published in the series “Scritti Editi ed Inediti dei Salesiani” (Edited and unedited writings of the Salesians), promoted by the Salesian Historical Institute. Don Cerruti was a member of the Salesian Supe-rior Council – now known as the General Council – with the role of Scholastic Councillor or director general of studies, the press and Salesian schools (1885-1917)2.

This new volume in the same series evidences a clear relation of continu-ity with that publication. In this second volume – Scritti editi e inediti su Don Bosco (Edited and unedited writings on Don Bosco) – are gathered the works of Don Cerruti regarding Don Bosco and his work.

The volume turns on the three principal types of contribution offered by the Salesian superior and scholar: a) the ideas of Don Bosco on education and schooling; b) papers and conferences on the topic of the preventive system; c) Don Bosco as educator: features of a profile.

The title of the first and greater part of the collection expresses almost literally, the title of one of the writings included: perhaps the best known and most significant: The ideas of Don Bosco on education and teaching and the actual mission of the school3. Some sections of the second and third parts are unedited.

1 Francesco cerruti, Lettere circolari e programmi d’insegnamento (1885‑1917). Introduzio-ne, testi critici e note a cura di José Manuel Prellezo. Roma, LAS 2006.

2Superior Chapter (from 1972 General Council): organ of government of the Salesian Society.

“In the internal government the whole Society depends on the Superior Chapter, which is composed of a Rector, of a Prefect, of an Economer, of a Catechist or Spiritual Director and three councilors”

(Regole o Costituzioni, VII, 1). “One of the councilors by delegation of the Rector will be responsible for the scholastic matters of the whole Society”. The “Scholastic Councillor” […] will have general responsibility for all that pertains to literary and scientific teaching in the houses of the Congregation, both as regards the members and as regards the pupils” (Delib. 2CG, p. 14).

3 Francesco cerruti, Le idee di Don Bosco, sull’educazione e sull’ insegnamento e la mis‑

sione attuale della scuola. S. Benigno Canavese, Tipografia e Libreria Salesiana, S. Pier D’Arena/

Roma/Torino/Lucca/Nizza Marittima/ Marsiglia/Buenos Ayres/Barcellona 1886; iD., Les idées de don Bosco sur l’instruction, l’éducation et la mission de l’enseignement. Traduction de l’italien par M. L’abbé Louis Cartier. Nice, Imprimerie et Librairie du Patronage Saint Pierre 1887.

In the presentation which precedes the critical texts in each of the parts or sections of the work, some essential underlings are made of the formal char-acteristics and of the main kernel or content of the individual writings. In this general introduction, on the other hand, we trace a brief profile of the author, regarded by his contemporaries as “one of the firmest pillars of the Salesian edifice: one of those sons whom the venerable Don Bosco looked upon as his dearest”4.

We must also highlight immediately those aspects of the work of Don Cerruti which throw light on the themes of the various texts. In this regard it will be necessary to present more than once in the General Introduction certain data and information drawn from the above-mentioned publication of 2006. To avoid unnecessary repetition, we will refer back to that publication whenever it seems opportune, or perhaps necessary, to allude to matters or initiatives of Cerruti, already indicated in relation to his role as general scholastic councillor.

The same applies to some particular topics as, for example, his collaboration as Salesian superior with those responsible for the educational initiatives of the Daughters of Mary Help of Christians.