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Zheng 鄭 era un piccolo stato della Pianura Centrale la cui sovranità, seppur minacciata dalle mire espansionistiche e dalle ambizioni dei potenti stati limitrofi, durò per quasi 500 anni. Durante il suo 22° anno di regno, re Xuan di Zhou 周宣王 (r. 827-782 a.C.) decise di affidare al fratello You 友 il feudo di Zheng (ad est della capitale Zhou, nei dintorni dell’odierno distretto di Hua 華, Shaanxi) e di nominarlo duca con il nome di Huan 桓公 (r. 806-771 a.C.), facendolo così diventare capostipite della casa di Zheng. Trattenuto a 31 Zhou anche dopo la sua investitura, avendogli re You 幽王 (r. 781-771 a.C.) assegnato la carica di situ 司徒 (Ministro dell’educazione), il duca Huan divenne molto popolare nella capitale e la sua condotta esemplare suscitò l’ammirazione del popolo, ma quando i barbari Quanrong ⽝犬戎 invasero la capitale nel 771 a.C., il duca perì assieme al re. Il figlio Juetu 掘突 (duca Wu 武公, r. 770-744 a.C.) assieme al marchese Wen di Jin 晉⽂文侯 (r. 780-746 a.C.) appoggiò l’ascesa di re Ping 平王 (r. 770-720 a.C.) sul trono di Zhou e lo spostamento della capitale ad oriente. Come il padre anche il duca Wu fu nominato situ, e una volta preso il potere consolidò la sua influenza sui territori di Guo 虢 e di Kuai 鄶 espandendo i domini del regno e stabilendo qui la nuova capitale, Xinzheng 新鄭 (“Nuova Zheng”, situata nell’omonimo distretto dello Henan). Lo stato di Zheng arrivò ad estendersi su di un territorio delimitato a nord dal monte Hua 華⼭山, a sud dal Fiume Giallo 河, ad est dal fiume Luo 洛 e ad ovest dal fiume Ji 濟, occupando un’area grossomodo corrispondente alle moderne province dello Henan e dello Shanxi. Questa posizione di centralità permise a questo piccolo stato di godere di enormi vantaggi dal punto di vista economico e militare ma che lo vide tuttavia al centro di gran parte dei giochi di potere tra gli stati vicini rivali, pericolo che dovette fronteggiare costantemente fino al giorno della sua conquista.

Il periodo delle Primavere e Autunni 春秋 (770-453 a.C.) è considerata l’epoca d’oro per lo stato di Zheng. La posizione geografica ottimale favorì lo sviluppo del commercio, che attirò i mercanti di tutti gli altri regni della Cina e che arricchì lo stato oltremisura (ricchezza che, si dice, salvò più volte il piccolo stato dalla disfatta). Il figlio del duca Wu, duca Zhuang 莊公 (r. 743-701 a.C.), regnante arrogante e ambizioso definito precursore dei Cinque Egemoni (Wuba 五霸), a seguito dell’occupazione di alcuni territori appartenenti a Zhou si trovò a fronteggiare una coalizione guidata dallo stesso re Huan 周桓王, che 32 sconfisse audacemente dando prova della potenza militare del suo stato. Zheng fu anche la prima signoria ad annetterne un’altra, come fece con Xu 許 e con Fang 祊 (entrambi stati che confinavano con Lu 魯). 33

La storia dei duchi di Zheng è narrata in Shiji, 42.1757-1777. Per una panoramica generale sullo stato di Zheng vedi

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Luo Shilie, 1992.

vedi commento all’ode 62 (Bo xi 伯兮).

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Shiji, 42.1760. Altre fonti riportano che Zheng avrebbe invaso il piccolo stato di Xi 息 per dare una dimostrazione di

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Tuttavia dopo la morte del duca, all’apice della sua potenza, sullo stato di Zheng iniziò a calare l’ombra del declino. Lotte intestine e intrighi di corte che giunsero a coinvolgere persino i duchi di Qi, legati alla casa di Zheng da dei matrimoni, videro il susseguirsi dei brevi governi dei duchi Li 厲公 e Zhao 昭公 e dei fratelli minori Zi Wei ⼦子亹 e Zi Yi ⼦子儀. Quando il duca Li 厲公 prese in mano le redini dello stato per la seconda volta (r. 679–673 a.C.), supportando re Hui di Zhou 周惠王 (r. 676-652 a.C.) nella lotta contro il fratello, Zheng era già scivolato inesorabilmente nel vortice di alleanze instabili che caratterizzò fino alla fine il suo governo, al centro di contese diplomatiche tra Chu e Qi prima, e tra Chu e Jin dopo.

Alti e bassi caratterizzarono il piccolo regno, lacerato da intrighi fratricidi e in balia degli equilibri imposti dai potenti vicini, fino a quando all’alba del periodo degli Stati Combattenti 戰國 (453-221 a.C.) un barlume di speranza luccicò nella figura di Zichan ⼦子產. Figlio del duca Cheng 成公 (r. 584–571 a.C.), 34 Zichan (nome di cortesia di Gongsun Qiao 公孫僑, m. 522 a.C.) divenne primo ministro di Zheng nel 544 a.C. e fu l’autore di una serie di fortunate riforme che rafforzarono lo stato in tutti i suoi aspetti: riformò leggi agricole e commerciali, stabilì limiti alle frontiere, promosse una politica centralizzata, si assicurò dell’assunzione di ministri capaci e cambiò determinate norme sociali. È grazie all’enfasi che Zichan diede al ruolo della legge che nel 543 a.C. lo stato di Zheng divenne il primo ad avere un Codice di leggi inciso su di un tripode di bronzo. Lo stesso Confucio lodò la sua bontà d’animo e la sua perizia: la prima gli permise di sopravvivere alle congiure che insanguinavano la corte, la seconda permise al suo paese di sfuggire alla disfatta (v. Zuozhuan 左傳).

La morte di Zichan, seguita poco più tardi dall’avvento del duca Sheng 聲公 (r. 500-477 a.C.) purtroppo non aiutavano la già spiacevole situazione dello stato. Quando la casa di Jin fu frammentata dai signori di Han 韓, Wei 魏 e Zhao 趙, gli equilibri nella Pianura Centrale ebbero una svolta e Zheng faticò a tenere il passo. Una serie di sovrani inetti e di alleanze mal calcolate portarono alla morte violenta dei suoi ultimi duchi, costretti al riparo in un territorio sempre più misero. Il duca Kang 康公 regnò fino al 375 a.C., anno in cui il marchese Ai di Han 韓哀侯 (376-375 a.C.) occupò Zheng, annettendolo.

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