• Non ci sono risultati.

cOAlition-S e PLAN-S

Il 4 settembre 2018 un gruppo di undici istituzioni finanziatrici della ricerca scientifica (per l’Italia l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, INFN) insieme a finanziatori privati come la Bill&Melinda Gates Foundation hanno formato un gruppo, denominato “cOAlition-S”.

In quanto finanziatori della ricerca pubblica in Europa, si pongono l’obiettivo di rendere aperti di default i risultati delle ricerche scientifiche realizzate con fondi da loro assegnati, a partire dal’1 gennaio 2020, attraverso un piano di accelerazione della transizione all’Open Access, denominato “PLAN-S”, ovvero piano velocità (la S sta per Speed).

Il piano è supportato dal Consiglio Europeo delle Ricerche e dalla Commissione Europea, ed è stato avviato da Robert-Jan Smits, inviato della Commissione Europea per l’Open Access e sviluppato da Marc Schiltz, presidente di Science Europe, un’associazione di trentasei istituzioni di ricerca e di finanziamento della ricerca, nata nel 2011 con sede a Bruxelles.

PLAN-S nasce sulla base di dieci principi, di seguito elencati:114

69 1. gli autori o le loro istituzioni devono conservare il copyright delle loro pubblicazioni che devono essere pubblicate con una licenza aperta e senza alcun embargo, preferibilmente utilizzando la licenza Creative Commons Attribution (CC BY), al fine di soddisfare i requisiti definiti dalla Dichiarazione di Berlino;

2. i finanziatori svilupperanno solidi criteri e requisiti per quanto riguarda i servizi che devono essere offerti da riviste Open Access e da piattaforme e archivi Open Access;

3. nel caso in cui non esistano riviste o piattaforme di accesso aperto di alta qualità, i finanziatori dovranno fornire, in modo coordinato, incentivi per crearle e sostenerle laddove appropriato;

4. le spese di pubblicazione (APC) di Open Access, se previste, sono a carico dei finanziatori o degli istituti di ricerca, non dei singoli ricercatori; ogni ricercatore non dovrebbe essere ostacolato nel pubblicare il proprio lavoro in Open Access; 5. i finanziatori supportano la diversità dei modelli di business per le riviste e le

piattaforme Open Access. Quando vengono applicate le tariffe di pubblicazione Open Access, devono essere commisurate ai servizi di pubblicazione forniti e la struttura di tali commissioni deve essere trasparente, per informare il mercato e i potenziali finanziatori, della standardizzazione e della limitazione dei pagamenti delle APC;

6. i finanziatori incoraggiano governi, università, organizzazioni di ricerca, biblioteche, accademie e società scientifiche ad allineare le loro strategie, politiche e pratiche, per garantire la trasparenza.

7. i principi di cui sopra si applicano a tutti i tipi di pubblicazioni accademiche, ma è ben inteso che il limite per raggiungere l'accesso aperto per le monografie e i capitoli di libri sarà più lungo e richiederà un processo separato;

8. i finanziatori non supportano il modello di pubblicazione "ibrido". Tuttavia i finanziatori possono contribuire per supportare tale modello, in virtù di accordi di trasformazione (Transformative Agreements) verso un pieno accesso aperto, in un arco temporale chiaramente definito;

9. i finanziatori controlleranno la conformità ai dettami della cOAlition e sanzioneranno i beneficiari di fondi che risultano non conformarsi;

10. i finanziatori si impegnano affinché, nel valutare i risultati della ricerca per le decisioni di finanziamento, valutino il valore intrinseco del lavoro e non considerino il canale di pubblicazione e il relativo Impact Factor.

70

Al momento del rilascio delle linee guida per l’implementazione di PLAN-S, sono state sollevate numerose discussioni. Così nel novembre 2018 cOALition-S avvia una consultazione pubblica che dura fino al febbraio 2019, e dalla quale ottiene oltre 600 feedback da altre istituzioni, da altri finanziatori della ricerca e da gruppi di ricercatori. Sulla base dei feedback ricevuti vengono apportate delle modifiche alle linee guida per l’implementazione, rese pubbliche il 31 maggio 2019.

Le principali novità che sono state introdotte riguardano lo spostamento della data di avvio del PLAN-S dal 1 gennaio 2020, al 1 gennaio 2021. Ciò per quanto riguarda articoli di riviste scientifiche, per capitoli di libri e monografie sono previsti ulteriori aggiornamenti.

È stata allargata la possibilità di scelta per quanto riguarda le licenze con le quali rilasciare i lavori, comprendendo anche CC-BY-SA, Creative Commons con attribuzione, per scopi commerciali, e in casi particolari anche la CC-BY-ND, Creative Commons che permette di distribuire senza alcuna modifica, anche a scopi commerciali.

È stato esteso fino al 2024 il periodo di supporto per gli accordi d trasformazione delle riviste ibride, mentre sono stati introdotti due livelli di requisiti tecnici per le sedi di pubblicazione: un primo livello composto da requisiti obbligatori e un secondo livello costituito da criteri addizionali fortemente raccomandati.115

Rimangono nette le posizioni contro Impact Factor e il modello degli abbonamenti alle riviste.

Ora, entrare nel merito del dibattito che ha portato alle revisioni esula dagli scopi di questa tesi. PLAN-S viene qui riportato in funzione descrittiva delle modalità, degli interventi e delle politiche di azione che si stanno mettendo in atto in Europa per accelerare la transizione. Non vengono messe in dubbio le buone intenzioni dei principi proposti dalla cOAlition, se non le modalità e i tempi d’azione indicati.

Sicuramente il fatto che PLAN-S critichi fortemente il modello degli abbonamenti alle riviste scientifiche è un fatto positivo, allo stesso tempo però la troppa attenzione che viene posta sulla Gold Road come via di pubblicazione apre altri scenari, poiché è come se si spostasse il campo d’azione del pagamento dalla lettura alla pubblicazione, e ciò potrebbe comportare sia un rischio etico, minando l’integrità della ricerca a lungo termine, sia una crescita di pubblicazioni di scarsa qualità. Inoltre l’approccio sembra non tenere conto delle diversità nei campi di ricerca e sembra minare la libertà accademica, mentre i ricercatori

115

71 dovrebbero avere la libertà di scegliere la sede di pubblicazione e scegliere anche come rendere i documenti Open Access.

Dalla nascita di PLAN-S al momento in cui si scrive, il numero di finanziatori è cresciuto in maniera poco significativa, si è passati dagli undici iniziali ai diciannove attuali, e vede l’abbandono di altri per motivi di incompatibilità con i principi stabiliti, seppur revisionati.116

Non si sa dove porterà PLAN-S, come evolverà. Quel che è certo è che il dibattito intorno all’iniziativa e tutt’ora molto acceso.

La questione è comunque aperta, è viva, e si è visto come in Europa i legislatori stiano cominciando a percepire il valore dell’apertura e a superare pregiudizi.

L’Italia sotto questo aspetto sembra muoversi ad una velocità diversa, e c’è ancora molto da fare per il legislatore.

Una descrizione dell’attuale situazione italiana viene fornita nel prossimo capitolo prima di passare alle conclusioni.

73

Capitolo Sesto

La situazione in Italia

Documenti correlati