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Capitolo 5. I codici etici di due aziende italiane: Hera e Sogei

5.1 Il gruppo Hera

5.1.2 Il codice etico

Uno degli strumenti di attuazione della RSI nel gruppo Hera è, come accennato, il codice etico, che delinea gli impegni e le responsabilità cui sono soggetti amministratori, dipendenti e collaboratori delle società del gruppo nell’ambito della loro attività.

Il codice etico di Hera ha l’obiettivo di indirizzare la gestione del gruppo secondo i principi di responsabilità, correttezza, qualità ed efficienza nei rapporti interni ed esterni, dando indicazioni di comportamento finalizzati alla soddisfazione degli stakeholder e al consolidamento dell’immagine aziendale.

Nel 2014 il codice è stato oggetto di revisione, e nel rispetto dei suoi principi ciò è avvenuto con il coinvolgimento dei dipendenti del gruppo, che hanno avuto la possibilità di inviare le loro proposte in relazione a tale revisione; sono stati coinvolti inoltre anche i rappresentanti dei lavoratori, quelli per la sicurezza e le organizzazioni sindacali.

119 l’inserimento di nuove norme riguardanti la riservatezza delle informazioni, la tutela dell’immagine e le diverse sensibilità; sono state effettuate inoltre alcune precisazioni in tutte le sezioni del codice.

Da segnalare che nei contratti di fornitura predisposti dalle società del Gruppo vi sono specifiche clausole risolutive relative al mancato rispetto da parte dei fornitori del codice etico aziendale, e a partire dal 2006 l’instaurazione del rapporto con i fornitori è subordinata all’accettazione da parte loro delle norme previste dal codice.

Un altro elemento essenziale del percorso di aggiornamento del codice è la modalità attuativa, che prevede, come accennato, la partecipazione diretta dei soggetti interessati, secondo il principio della costruzione di norme e comportamenti etici condivisi tra coloro che costituiscono l’organizzazione. In tal senso, il gruppo ha innanzitutto definito la mappa di tutti gli stakeholder aziendali, attraverso un censimento degli interlocutori e delle attività di dialogo; per ognuno di essi si è proceduto poi con l’identificazione della sua composizione, della presenza di target specifici e degli interessi di maggiore rilevanza, delineando il livello di influenza di ciascun gruppo sulle decisioni aziendali ed il relativo interesse per le attività realizzate dall’azienda.

La mappatura degli stakeholder ha consentito di definire gli interlocutori più rilevanti per l’azienda, che sono i lavoratori, i clienti e gli azionisti, quelli con interessi più diffusi (finanziatori, fornitori, pubblica amministrazione e comunità locale) e gli stakeholder con interessi indiretti (ambiente e generazioni future).

Sulla base di ciò, l’azienda ha strutturato il codice etico nel modo seguente:

• missione, valori etici e principi di funzionamento d’impresa;

• indirizzi generali;

• rapporti con i clienti;

• rapporti con dipendenti e collaboratori;

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• rapporti con i fornitori;

• rapporti con il territorio, la comunità e le istituzioni;

• norme di attuazione del codice.

Per quanto riguarda il primo punto, il codice “deve servire innanzitutto a modellare i comportamenti delle persone che lavorano in Hera (o per Hera), ma esso intende perseguire anche altri obiettivi: a. l’aumento della coesione e della coerenza interna: il codice ha come scopo il miglioramento delle relazioni interne e la formazione di una immagine esterna unitaria e chiara; b. la maggior efficienza: la motivazione dei partecipanti verso obiettivi positivi aumenta la capacità di produrre utilità, sia per i più diretti interessati sia per l’ambiente di riferimento; c. una buona reputazione: una organizzazione con buone regole e che manifesta i suoi valori produce sicurezza nei propri pubblici, che possono trasformarsi così da interlocutori a partner”.

I valori su cui deve fondarsi l’attività aziendale sono l’integrità, la trasparenza, la responsabilità personale e la coerenza, che si traducono nei principi della creazione di valore e responsabilità sociale e ambientale, della qualità ed eccellenza del servizio, dell’efficienza, dell’innovazione e del miglioramento continuo, del coinvolgimento e della valorizzazione, della volontà di scegliere.

Per quanto riguarda i rapporti con gli stakeholders, il gruppo Hera assume i seguenti impegni:

• verso i clienti: informazione e comunicazione, qualità e sicurezza del

servizio erogato, correttezza nei contratti e nei rapporti commerciali; • verso dipendenti e collaboratori: tutela della persona e delle pari

opportunità, promozione di “un ambiente di lavoro fondato sull’informazione e sul coinvolgimento del personale”, tutela della salute e della sicurezza (“Hera si impegna a diffondere e consolidare tra i dipendenti e collaboratori la cultura della sicurezza, sviluppando la consapevolezza dei rischi e promuovendo

121 comportamenti responsabili”);

verso azionisti e mercato finanziario: impegno a “garantire la

veridicità e correttezza delle comunicazioni societarie al fine di prevenire reati societari che ledano gli interessi degli azionisti e dei finanziatori”, partecipazione degli azionisti, tutela delle minoranze e parità degli azionisti;

• verso i fornitori: tutela della sicurezza e della salute dei fornitori, selezione e qualificazione dei fornitori secondo i criteri di correttezza ed equità, correttezza nella gestione e riformulazione dei contratti; • verso il territorio, le comunità e le istituzioni: gestire “le proprie

attività perseguendo la tutela dell’ambiente con il miglioramento continuo delle sue prestazioni relativamente agli impatti ambientali della sua attività”, sviluppare con le istituzioni “rapporti costanti di collaborazione e comunicazione”, “prestare attenzione alla vita delle comunità in cui opera e ad ascoltare le sollecitazioni da esse provenienti” realizzando “iniziative di consultazione, informazione, ascolto e coinvolgimento”.

Infine, sono previste alcune norme riguardanti l’attuazione del codice, e specificamente le attribuzioni al Comitato Etico, che viene nominato dal Consiglio di Amministrazione di Hera spa con il compito di monitorare la diffusione e l’attuazione del codice etico e che è abilitato a ricevere le segnalazioni di violazione del codice valutando la possibile apertura di un procedimento.

Dal 2010 è previsto che il Comitato sia costituito da tre componenti di cui almeno un consigliere di Hera spa e due esperti in materia di responsabilità sociale d’impresa e delle norme di cui al D.Lgs. 231/2001, quindi membri esterni all’azienda.

L’analisi del codice etico del gruppo Hera evidenzia innanzitutto il fatto che la strutturazione seguita per la sua predisposizione ricalca il quadro generale delineato nei capitoli precedenti, con una formulazione che

122 sinteticamente può essere schematizzata nel modo seguente:

• missione;

• norme generali;

• norme di comportamento;

• norme di attuazione.

Si nota comunque come i contenuti a livello operativo del codice di Hera siano però alquanto generici, in quanto producono solo impegni da parte dell’azienda sul piano generale, non meglio specificati e comunque senza prevedere azioni pratiche; al massimo, si richiamano normative o obblighi già esistenti di per sé, senza introdurre alcun nuovo elemento di particolare interesse.

I generici impegni stabiliti nelle norme di comportamento vengono comunque assicurati dalla parte sull’attuazione del codice, che risulta invece ben sviluppata grazie anche alla specifica organizzazione interna all’azienda deputata all’applicazione delle norme in esso contenute, soprattutto in relazione alle attribuzioni del Comitato Etico.

Peculiari sono infine le iniziative attuate dall’impresa per rilevare i risultati attuativi del codice etico; nella tabella seguente si riportano le attività che il gruppo svolge, rispetto ai relativi portatori di interessi, per dialogare con loro e ascoltare le specifiche richieste.

Si segnalano in tal senso le diverse attività riguardanti la somministrazione di questionari, l’effettuazione di focus group, la realizzazione di interviste e di indagini di soddisfazione, le iniziative di coinvolgimento degli enti locali, tutti strumenti che consentono all’azienda di rilevare in tempo reale le esigenze espresse dal territorio di riferimento.

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Figura 1. I destinatari del codice etico del gruppo Hera e le iniziative di ascolto e dialogo attuate.

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5.2 Il gruppo Sogei

La Sogei (Società Generale Informatica) è nata nel 1976, nell’ambito dell’IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale), come società a prevalente partecipazione pubblica, con azionisti Italsiel (gruppo IRI- Finsiel), con il 95% del capitale, e Calcolo Industriale Scientifico S.p.A., con il restante 5%; il suo ruolo era quello di implementare l’Anagrafe Tributaria, in modo da poter gestire telematicamente le attività di controllo sulle dichiarazioni dei redditi e di monitoraggio del prelievo fiscale, in attuazione della riforma fiscale del 1974.

Sogei allora realizzò e tuttora gestisce i codici anagrafici delle persone fisiche e delle aziende, ovvero il codice fiscale e la partita IVA, predisponendo le infrastrutture essenziali del sistema, quali le reti di trasmissione dati, le applicazioni, i sistemi centralizzati di elaborazione e le postazioni di lavoro degli uffici delle agenzie fiscali.

Successivamente, è stato realizzato il processo di modernizzazione dell’amministrazione finanziaria, con il potenziamento delle infrastrutture di elaborazione e l’automazione di altri settori quali il Catasto, le Conservatorie dei Registri Immobiliari, il Demanio, le Commissioni Tributarie, i Centri di Servizio e la Scuola Centrale Tributaria.

Agli inizi degli anni Duemila lo sviluppo del sistema informativo fiscale ha esteso l’automazione ad ulteriori ambiti dell’amministrazione, quali le Dogane, la Guardia di Finanza, l’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, e ha attivato ulteriori servizi telematici con l’utilizzo delle nuove tecnologie di Internet161.

Nel 1997 Sogei era stata acquisita dal gruppo Telecom Italia, assumendo in tal modo un assetto proprietario privatistico, per poi ritornare in mano pubblica nel 2002, con l’acquisizione dell’intero capitale sociale da parte

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125 del Ministero dell’Economia e delle Finanze; in quell’anno Telecom Italia scorpora Sogei IT dall’azienda e vende Sogei al Ministero, mentre poi nel 2003 Sogei acquista Sogei IT e la incorpora162.

L’obiettivo del rientro nel pubblico della società era quello di garantire la continuità di funzionamento e di sviluppare un sistema, quello informativo fiscale, estremamente importante per l’amministrazione pubblica.

Nel 2013 poi la società ha avuto uno sviluppo delle attività strategiche e del personale addetto, grazie all’incorporazione del ramo delle tecnologie dell’informatizzazione di Consip, diventando così l’unica società in house del Ministero a realizzare servizi informatici a suo beneficio; in tal modo, si è razionalizzato il sistema informativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, rafforzando il ruolo di Sogei.

Ad oggi, la società è l’unico partner tecnologico del Ministero dell’Economia e delle Finanze che sviluppa sistemi, applicazioni e servizi per l’automazione e l’informatizzazione dei processi del Ministero, della Corte dei conti, delle Agenzie fiscali e di altre pubbliche amministrazioni, con un ruolo essenziale nel processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione che viene implementato tramite lo sviluppo di soluzioni di connessione tra gli enti pubblici e l’offerta di servizi integrati.

Nello specifico, le attività della Sogei riguardano i seguenti ambiti:

• sviluppo e gestione del Sistema Informativo della fiscalità, cioè l’anagrafe tributaria, per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze;

• sviluppo e gestione del Sistema Informativo della contabilità

pubblica per la Ragioneria Generale dello Stato, cioè del sistema informativo e contabile del debito pubblico;

• sviluppo e gestione del Sistema Informativo del gioco pubblico per conto dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli;

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• monitoraggio della spesa pubblica, in particolare della spesa

sanitaria;

• sviluppo e gestione del software per le Agenzie Fiscali (Entrate, Dogane e Monopoli, Demanio);

• selezione dei fornitori e monitoraggio della produzione e spedizione

della tessera sanitaria per conto dell’Agenzia delle Entrate163. I clienti di Sogei sono:

• Agenzia del Demanio;

• Agenzia delle Dogane e dei Monopoli;

• Agenzia delle Entrate;

• Corte dei Conti;

• Dipartimento delle Finanze;

• Dipartimento del Tesoro;

• Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei

Servizi;

• Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della

politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

• Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica;

• Equitalia;

• Gabinetto del Ministro dell’Economia e delle Finanze e Uffici di diretta collaborazione del Ministro;

• Guardia di Finanza;

• Ministero dell’Interno;

• Ragioneria Generale dello Stato;

• Scuola di formazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

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5.2.1 La RSI di Sogei

L’attività di Sogei nell’ambito dell’innovazione della gestione ha riguardato non solo l’aspetto tecnologico, ma anche quello gestionale e dei rapporti con i portatori di interessi; alla base di ciò vi è una Carta dei valori, che definisce le competenze sviluppate nel corso degli anni per il settore pubblico, la continua innovazione e le persone coinvolte in tali processi. La predisposizione della Carta dei valori ha riguardato direttamente i dipendenti, il management e il vertice aziendale, che hanno avuto l’opportunità di partecipare alla definizione dei valori differenziali di Sogei, classificati in tre aree di riferimento:

• la tradizione, cioè gli elementi che hanno da sempre contraddistinto

la società, le conoscenze sviluppate nel corso degli anni e il senso di appartenenza;

• l’evoluzione, cioè l’impegno all’innovazione, al miglioramento

costante delle competenze e al cambiamento positivo;

• le persone, cioè la professionalità, l’orientamento all’etica e

l’operatività secondo responsabilità e riservatezza, nell’ottica del rispetto e della cooperazione.

La Carta dei valori, dunque, insieme allo Statuto e ai principi del Codice etico, delinea il complesso delle azioni realizzate dall’azienda nell’ambito della responsabilità sociale.

Ulteriore elemento di eticità aziendale è poi la politica per la salute e sicurezza sul lavoro, nel rispetto del benessere dei lavoratori; in tale contesto Sogei ha implementato una propria politica di prevenzione dei rischi e di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, vista come parte integrante della propria attività.

Nello specifico, è stato predisposto in maniera volontaria un Sistema di gestione per la Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL), allo scopo di attuare

128 la politica e gli obiettivi di salute e sicurezza che l’azienda si è impegnata a perseguire e migliorare continuamente164.

Il SGSSL in particolare definisce responsabilità, procedure e risorse da mettere in campo per realizzare la politica aziendale di prevenzione dei rischi e di tutela della salute e sicurezza, in conformità alle normative in materia e alla norma OHSAS 18001.

In tema di trasparenza, poi, Sogei ha definito le aree a maggior rischio e ha incentivato una sempre maggiore consapevolezza da parte di dipendenti e collaboratori rispetto a tale tematica, anche attraverso il continuo aggiornamento degli strumenti utilizzati a tal proposito per prevenire la commissione dei reati; in tale ambito ricade anche il modello di organizzazione, gestione e controllo di cui al D.Lgs. n. 231/2001.

In virtù poi del D.Lgs. n. 33/2013, “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, Sogei ha realizzato un programma triennale per la Trasparenza e l’Integrità, che definisce gli interventi da implementare in materia e i relativi obblighi di pubblicazione.

Il Programma rientra nel Piano di prevenzione della corruzione e nel modello di organizzazione, gestione e controllo aziendale; sia il ruolo di Responsabile per l’attuazione del Piano di prevenzione della corruzione che quello di Responsabile per la Trasparenza sono affidati ad un’unica figura dirigenziale.

Per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, l’azienda ha attuato specifici interventi soprattutto sul piano dell’efficienza energetica, ottimizzando i consumi energetici e gli spazi gestiti con una riduzione degli impatti ambientali, economici e sociali degli stessi, pur mantenendo l’elevato livello di qualità dei servizi offerti.

Si segnala a tal proposito la tecnologia informatica Green IT, che prevede lo sviluppo di ambienti maggiormente efficienti dal punto di vista dei consumi

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129 energetici e con ricadute ambientali ridotte.

L’attività nel senso della sostenibilità di Sogei prevede anche altri interventi: l’azienda infatti aderisce al Code of Conduct on Green Data Center, l’iniziativa della Commissione Europea che ha l’obiettivo di identificare le best practice aziendali nella definizione di una strategia eco efficiente nella gestione dei dati; inoltre, Sogei utilizza sistemi “open” che permettono di conseguire elevati livelli tecnologici e di affidabilità, riducendo contestualmente la complessità dell’infrastruttura e i costi di gestione.

Importante in tal senso è anche la piattaforma di “cloudcomputing”, la tecnologia che consente la condivisione di risorse in rete nel rispetto della privacy e della sicurezza; tutto ciò, insieme alla dematerializzazione dei flussi cartacei e all’archiviazione ottica sostitutiva, contribuisce al contenimento dei costi e dei consumi.

La dematerializzazione dei flussi cartacei ha prodotto un notevole risparmio in termini di impatto ambientale, così come risulta alquanto ridotta l’impronta idrica, cioè il totale di acqua utilizzata per produrre il servizio offerto.

Infine, si sottolinea come dal 2012 Sogei rediga annualmente un Report di sostenibilità, che si struttura in un bilancio sociale e ambientale che definisce l’impatto che l’azienda ha sulle risorse ambientali e sociali e i risparmi ottenuti grazie agli interventi di cui sopra165.

5.2.2 Il codice etico

Il codice etico di Sogei ha l’obiettivo di definire l’orientamento all’etica dell’azienda nei rapporti con gli azionisti, con i clienti e, più in generale,

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130 con l’ambiente civile ed economico in cui essa opera; a tale scopo, il documento riporta diritti, doveri e responsabilità che Sogei assume nei confronti degli stakeholder con i quali si rapporta nello svolgimento delle proprie attività.

Nello specifico, il codice delinea i principi di comportamento da osservare nei rapporti con la pubblica amministrazione, con il mercato e con i terzi e che rappresentano l’impegno della società anche in riferimento alla prevenzione dei reati in materia di responsabilità di cui al D.Lgs. n. 231/2001.

Il codice etico di Sogei delinea innanzitutto la propria mission, con gli obiettivi e i fondamenti etici di riferimento, che sono:

“correttezza e trasparenza: mantenere un comportamento

irreprensibile, agendo secondo diligenza e buona fede e rispettando gli impegni assunti nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, nelle sue articolazioni centrali e periferiche, nonché con tutti i terzi interlocutori, assicurando verità di informazione, trasparenza di azione e piena credibilità;

imparzialità: evitare di favorire alcun gruppo di interesse, singole persone fisiche o giuridiche; evitare ogni distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali;

innovazione: perseguire il continuo aggiornamento delle metodologie e dei processi finalizzati al conseguimento dei più elevati standard di qualità dei servizi/prodotti forniti, tenendo conto degli indirizzi di politica economico-finanziaria, fiscale e di quelli contenuti nei piani di e-government;

valore delle risorse umane: tutelare il valore delle risorse umane, anche attraverso un continuo accrescimento delle competenze tecniche e professionali, favorendo lo scambio di informazioni ed esperienze attraverso azioni di comunicazione volte alla

131 condivisione della conoscenza e dei valori aziendali;

integrità delle persone: favorire l’integrità fisica e morale delle persone attraverso ambienti di lavoro sicuri e salubri e condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale;

responsabilità verso la collettività: favorire il costante miglioramento del servizio reso alla Pubblica Amministrazione, anche al fine della semplificazione degli adempimenti cui sono tenuti cittadini, imprese, enti e istituzioni; per raggiungere tale obiettivo Sogei opera attraverso un impegno che si amplia e si rinnova nel tempo fornendo un servizio di massima qualità ai clienti e ai cittadini;

responsabilità sociale d’impresa: gestire in maniera consapevole e responsabile le proprie attività in conformità con le normative nazionali e internazionali in materia, adottando tutte le misure necessarie a ridurre l’impatto delle proprie azioni e ricercando il continuo equilibrio tra le iniziative economiche e le imprescindibili esigenze ambientali e sociali”.

Le disposizioni del codice riguardano gli organi sociali, i dipendenti (compresi i dirigenti), e gli altri collaboratori, a qualsiasi titolo, che hanno rapporti anche temporanei o commerciali e finanziari con l’azienda.

Importante è la previsione per la quale se una delle disposizioni del codice dovesse essere in conflitto con altre disposizioni aziendali, la prima prevale sempre su queste ultime, per cui il codice assume una valenza universale e si pone come regolamento di livello superiore agli altri presenti in ambito societario.

In tal senso, il codice di Sogei passa a delineare i principi su cui si fonda l’operato aziendale, classificati in:

• principi di condotta generali: diligenza, correttezza e buona fede, riservatezza delle informazioni (in particolare, l’azienda ha adottato “un Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni (SGSI),

132 modellato sulla base delle normative vigenti e dei principali standard internazionali (ISO 27001), e un Sistema di Gestione della Privacy (SGP) che definisce le regole e le procedure operative per il trattamento delle informazioni gestite nel pieno rispetto della normativa privacy. Inoltre, SOGEI ha adottato un Sistema per la Gestione delle Informazioni Classificate (SGIC), strutturato in conformità alla L. 124 del 2007 “Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto” e al DPCM n. 4 del 22 luglio 2011 “Disposizioni per la tutela amministrativa del segreto di Stato e delle informazioni classificate””), tutela del patrimonio aziendale (inteso come beni fisici materiali e beni immateriali), rispetto della privacy (nel cui

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