4.1 Modalità di coltivazione
Ultimata l’accettazione gli automezzi saranno inviati al pretrattamento, da effettuare tramite trituratore – deferrizzatore, dopo la separazione dei materiali ferrosi i rifiuti saranno posti al comparto attivo della discarica, disposti in strati dello spessore di circa 1 metro, provvedendo tramite pala cingolata, al loro spandimento e ad una loro preliminare compattazione.
Considerato che la discarica era stata interessata, ai fini della chiusura, da una strato di copertura con materiale argilloso, l’attivazione della stessa vasca prevede la scarifica dello strato argilloso prima del conferimento dei rifiuti nei comparti attivi della discarica.
All’avanzare dello scarico i fianchi ed il fronte di avanzamento devono essere consolidati guidando il mezzo d’opera su e giù per essi e devono risultare di pendenza non superiore al 30%, il numero di “passate” deve essere sufficiente a garantire un grado di compattazione elevato.
Nel corso della giornata saranno stati realizzati diversi strati sovrapposti di rifiuti compattati che formeranno un cumulo; alla fine della giornata lavorativa, il cumulo, dello spessore di circa 3 metri, dovrà essere ricoperto con uno strato di terreno inerte dello spessore di circa 20 cm e con una pendenza del fronte di avanzamento non superiore al 30%, cosicché ogni parte dello scarico, compreso il fronte dei fianchi, risulti coperto al fine di contenere la dispersione di polveri ed impedire il proliferarsi di roditori.
Le operazioni di movimentazione, compattazione e copertura dei rifiuti saranno eseguite tramite pala meccanica cingolata.
E’ opportuno procedere alla disposizione e compattazione dei rifiuti, operando un avanzamento progressivo del fronte di larghezza pari all'incirca a 5 m, per strati sovrapposti e compatti, in modo da favorire il recupero immediato e progressivo dell'area della discarica.
Per quanto riguarda la tipologia del materiale da utilizzare per la copertura dei rifiuti dovranno essere impiegati materiali a discreta conducibilità idraulica, al fine di evitare falde sospese di percolato all'interno della discarica.
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16 La coltivazione della discarica avverrà per lotti, la cui realizzazione avanzerà col procedere del conferimento dei rifiuti.
Lo scarico, il deposito e la ricopertura dei rifiuti poi, saranno condotti, all’interno di ogni lotto, seguendo la tecnica “a cella” e, all’interno di ogni cella, “a strati”.
Durante la coltivazione dei lotti, verrà effettuato, come previsto dal PSC, apposito rilievo topografico riportante la disposizione plano-altimetrica dei rifiuti abbancati.
4.2 Disinfestazione e derattizzazione
Al fine di evitare la proliferazione degli insetti e l'intervento di roditori tra le operazioni di gestione dell’impianto sono da considerare la disinfestazione e la derattizzazione.
Tali interventi dovranno essere effettuati nel corso di tutto l’anno e nel periodo estivo si dovrà prevedere con almeno cadenza mensile, secondo il seguente calendario:
Periodo Ottobre – Maggio: 4 interventi con cadenza bimestrale Periodo Giugno – Settembre: 5 interventi con cadenza mensile.
Per consentire lo scarico dei mezzi nel comparto attivo, sarà dunque necessario approntare mediante l'impiego di misto di cava delle vie di accesso praticabili agevolmente dagli stessi automezzi, soprattutto nei giorni di pioggia, eliminando i problemi di instabilità della superficie carrabile e scivolamenti dei mezzi.
4.3 Smaltimento fanghi
L'eventuale smaltimento di fanghi provenienti da impianti di depurazione dovrà essere effettuato adottando i seguenti accorgimenti:
• i fanghi devono essere ben digeriti e stabilizzati, per limitare l'emissione di odori molesti;
• i fanghi devono essere disidratati (umidità < 85%), per limitare la produzione aggiuntiva del percolato ed i problemi di stabilità e scivolamento dell'ammasso;
• si deve evitare la disposizione dei fanghi in strati sui rifiuti, per non creare superfici di scivolamento preferenziali, letti di potenziali falde sospese nel corpo della discarica ecc.
• i fanghi possono essere preventivamente miscelati intimamente con i rifiuti, oppure smaltiti in modo concentrato in apposite vasche scavate nei rifiuti,
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17 lontano dai drenaggi per evitarne l'intasamento, oppure miscelati in parte con terra ed utilizzati per la copertura superficiale.
4.4 Percolato
Il percolato prodotto, a seguito dell'attraversamento dei rifiuti, dall'acqua meteorica, a causa del suo alto contenuto di carico organico dovrà essere smaltito in modo appropriato al fine di evitare danni all'ambiente circostante.
Il percolato contiene inquinanti di natura organica ed inorganica.
Alcuni di questi vengono direttamente lisciviati dai rifiuti, nei quali sono originariamente contenuti; altri vengono resi disponibili dalla progressiva degradazione della sostanza organica operata dai ceppi batterici presenti nella discarica.
Il percolato così prodotto viene intercettato dal sistema di drenaggio e convogliato nella vasca di raccolta posta nel punto più depresso della discarica.
Il percolato convogliato nelle vasche di captazione verrà smaltito, tramite ditte autorizzate, presso idonei impianti di smaltimento.
4.5 Captazione del biogas
La vasca B1 è munita di dispositivi per la captazione del biogas ed in atto lo stesso viene inviato ad un motore a combustione interna per la generazione di energia elettrica a cura e gestione della società concessionaria Sicilberica Energia s.r.l..
In considerazione della riattivazione della discarica, le teste dei pozzi di captazione del biogas verranno “rialzate” fino alla nuova quota di abbancamento prevista.
4.6 Regimazione acque meteoriche
In fase di coltivazione è necessario provvedere alla separazione delle acque meteoriche che cadono all’interno della discarica che verranno trattate come percolato, da quelle che cadono all’esterno della stessa, da trattare come acque bianche ed evitare che vengano in contatto con il corpo dei rifiuti e con il percolato prodotto.
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18 Le acque bianche provenienti da aree verdi o comunque non interessate dalla coltivazione, vengono convogliate, tramite una rete dedicata, direttamente all’esterno del sito di discarica nel reticolo idrografico superficiale.
4.7 Relazione sulla gestione
Secondo il disposto dell’art. 13 comma 5 del D.Lgs. 36/03, al fine di dimostrare la conformità della discarica alle condizioni dell'autorizzazione e di fornire tutte le conoscenze sul comportamento dei rifiuti nelle discariche, il gestore deve presentare all'ente territoriale competente, secondo le modalità fissate dall'autorizzazione, la relazione di cui all'articolo 10, comma 1, lettera l), completa di tutte le informazioni sui risultati della gestione della discarica e dei programmi si controllo e sorveglianza, nonché dei dati e delle informazioni relative ai controlli effettuati.
In particolare, la relazione deve contenere almeno i seguenti elementi:
• quantità e tipologia dei rifiuti smaltiti e loro andamento stagionale;
• prezzi di conferimento;
• andamento dei flussi e del volume di percolato e le relative procedure di trattamento e smaltimento;
• quantità di biogas prodotto ed estratto e relative procedure di trattamento e smaltimento;
• volume occupato e capacità residua nominale della discarica;
• i risultati dei controlli effettuati sui rifiuti conferiti ai fini della loro ammissibilità in discarica, nonché sulle matrici ambientali.
Il gestore deve , inoltre, notificare all'autorità competente anche eventuali significativi effetti negatici sull'ambiente riscontrati a seguito delle procedure di sorveglianza e controllo e deve conformarsi alla decisione dell'autorità competente sulla natura delle misure correttive e sui termini di attuazione delle medesime.
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