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REL 6 Piano di gestione operativa della discarica RS12REL0006A0

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Academic year: 2022

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(1)

SOCIETA' INCARICATA PER LA PROGETTAZIONE

PROGETTO DEFINITIVO

REL 6 – Piano di gestione operativa della discarica RS12REL0006A0

Il Progettista Il RUP

Visto e Verificato Il Dirigente Ing. Salvatore Rindone

Visto e Approvato L’Amministratore Unico Avv. Giuseppe Panebianco

“Progetto di riconversione impiantistica e gestionale dell’esistente impianto TMB, sito in contrada "Cozzo Vuturo" (Enna), nell’ottica di trattare e valorizzare la frazione organica intercettata dalla raccolta differenziata e contestuale ampliamento del lotto B1 della adiacente discarica”

PANEBIANCO GIUSEPPE 20.08.2020 08:18:57 UTC

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2 CODICI C.E.R. AMMESSI ALL’IMPIANTO ... 4

3 MODALITÀ DI PRETRATTAMENTO E CONFERIMENTO ... 7

3.1 Procedura di ammissibilità dei rifiuti ... 7

3.2 Procedure di accettazione del rifiuto ... 9

3.3 Modalità di campionamenti ed analisi ... 11

4 COLTIVAZIONE DELLA DISCARICA ... 15

4.1 Modalità di coltivazione ... 15

4.2 Disinfestazione e derattizzazione ... 16

4.3 Smaltimento fanghi ... 16

4.4 Percolato ... 17

4.5 Captazione del biogas ... 17

4.6 Regimazione acque meteoriche ... 17

4.7 Relazione sulla gestione ... 18

5 PROCEDURA DI CHIUSURA DELLA DISCARICA ... 19

6 PIANO DI INTERVENTO PER CONDIZIONI STRAORDINARIE ... 21

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EnnaEuno S.p.A.

3

1 PREMESSA

Il presente elaborato costituisce il Piano di Gestione Operativa relativo all’ampliamento (per ulteriori 105.261 m3 di rifiuti) ed adeguamento della basca B1 della discarica per rifiuti non pericolosi di Cozzo Vuturo.

Presso la suddetta discarica confluiranno i rifiuti prodotti nel territorio dell’ATO EN1 che coincide con quello della provincia di Enna a servizio di circa 173.515 abitanti.

Si prevede che l’impianto così ampliato possa svolgere le sue funzioni per un periodo aggiuntivo di circa 15 mesi, rispetto alle attuali capacità di abbancamento.

Il piano è stato redatto in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 8 comma 1 lettera g del D.Lgs 36/2003 con l’obiettivo di definire i criteri e le misure tecniche da adottare per la gestione della discarica e le modalità di chiusura della stessa.

I contenuti si attengono ai criteri stabiliti dall’allegato 2 del D.Lgs. 36/2003, che specifica le modalità e le procedure necessarie a garantire che le attività operative della discarica siano condotte in conformità con i principi, le modalità e le prescrizioni dello stesso decreto e delle altre disposizioni di legge nonchè dell'autorizzazione che verrà rilasciata.

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EnnaEuno S.p.A.

4

2 CODICI C.E.R. AMMESSI ALL’IMPIANTO

02 RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI 02 01 rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca 02 01 01 fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia

02 01 03 scarti di tessuti vegetali

02 01 04 rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi)

02 01 06 feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito

02 01 07 rifiuti della silvicoltura

02 01 09 rifiuti agrochimici diversi da quelli della voce 02 01 08

02 02 rifiuti della preparazione e del trattamento di carne, pesce ed altri alimenti di origine animale

02 02 01 fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia

02 02 03 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 02 02 04 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti

02 03 rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali, oli alimentari, cacao, caffè, tè e tabacco; della produzione di conserve alimentari; della produzione di lievito ed estratto di lievito; della preparazione e fermentazione di melassa

02 03 01 fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti

02 03 02 rifiuti legati all'impiego di conservanti 02 03 03 rifiuti prodotti dall'estrazione tramite solvente 02 03 04 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 02 03 05 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti

02 05 rifiuti dell'industria lattiero-casearia

02 05 01 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 02 05 02 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 02 06 rifiuti dell'industria dolciaria e della panificazione 02 06 01 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 02 06 02 rifiuti legati all'impiego di conservanti

02 06 03 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti

02 07 rifiuti della produzione di bevande alcoliche ed analcoliche (tranne caffè, tè e cacao) 02 07 01 rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima 02 07 02 rifiuti prodotti dalla distillazione di bevande alcoliche

02 07 03 rifiuti prodotti dai trattamenti chimici

02 07 04 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 02 07 05 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti

03 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE

03 01 rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli e mobili 03 01 01 scarti di corteccia e sughero

03 01 05 segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04

03 03 rifiuti della produzione e della lavorazione di polpa, carta e cartone

03 03 07 scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone 03 03 08 scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati

03 03 10 scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica

04 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DI PELLI E PELLICCE, NONCHÉ DELL'INDUSTRIA TESSILE

04 02 rifiuti dell'industria tessile

04 02 09 rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri) 04 02 15 rifiuti da operazioni di finitura, diversi da quelli di cui alla voce 04 02 14

04 02 20 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 04 02 19

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EnnaEuno S.p.A.

5 04 02 21 rifiuti da fibre tessili grezze

04 02 22 rifiuti da fibre tessili lavorate

15 RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI)

15 01 imballaggi (compresi i rifiuti urbani di imballaggio oggetto di raccolta differenziata) 15 01 01 imballaggi in carta e cartone

15 01 02 imballaggi in plastica 15 01 03 imballaggi in legno

15 01 05 imballaggi in materiali compositi 15 01 06 imballaggi in materiali misti 15 01 09 imballaggi in materia tessile

15 02 assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi

15 02 03 assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02

17 RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI)

17 02 legno, vetro e plastica 17 02 01 legno

17 02 02 vetro 17 02 03 plastica

19 RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE

19 05 rifiuti prodotti dal trattamento aerobico di rifiuti solidi 19 05 01 parte di rifiuti urbani e simili non compostata

19 05 02 parte di rifiuti animali e vegetali non compostata 19 05 03 compost fuori specifica

19 08 rifiuti prodotti dagli impianti per il trattamento delle acque reflue, non specificati altrimenti 19 08 01 vaglio

19 08 02 rifiuti dell'eliminazione della sabbia

19 08 05 fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane

19 08 12 fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 11

19 08 14 fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 13

19 09 rifiuti prodotti dalla potabilizzazione dell'acqua o dalla sua preparazione per uso industriale

19 09 01 rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari 19 09 02 fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell'acqua 19 09 03 fanghi prodotti dai processi di decarbonatazione 19 09 04 carbone attivo esaurito

19 09 05 resine a scambio ionico saturate o esaurite

19 09 06 soluzioni e fanghi di rigenerazione delle resine a scambio ionico

19 12 rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti (ad esempio selezione, triturazione, compattazione, riduzione in pellet) non specificati altrimenti

19 12 01 carta e cartone 19 12 02 metalli ferrosi 19 12 03 metalli non ferrosi 19 12 04 plastica e gomma 19 12 05 vetro

19 12 07 legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06 19 12 08 prodotti tessili

19 12 12 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11

20 RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

20 02 rifiuti prodotti da giardini e parchi (inclusi i rifiuti provenienti da cimiteri)

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6 20 02 01 rifiuti biodegradabili

20 02 03 altri rifiuti non biodegradabili 20 03 altri rifiuti urbani

20 03 01 rifiuti urbani non differenziati 20 03 02 rifiuti dei mercati

20 03 03 residui della pulizia stradale 20 03 04 fanghi delle fosse settiche 20 03 06 rifiuti della pulizia delle fognature 20 03 07 rifiuti ingombranti

20 03 99 rifiuti urbani non specificati altrimenti»

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EnnaEuno S.p.A.

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3 MODALITÀ DI PRETRATTAMENTO E CONFERIMENTO

Gli automezzi per il conferimento devono essere provvisti di sistemi atti ad evitare la dispersione eolica, le perdite accidentali o il percolamento dei liquami; nessuno di questi sistemi può essere rimosso prima dello scarico o nella fase di attesa prima delle operazioni di pesatura.

Saranno ammessi in discarica i rifiuti di cui agli art. 7 comma 3 lett. a), b), c) del D.Lgs n. 36/03 previo pretrattamento degli stessi con il trituratore – deferrizzatore prima descritto.

3.1 Procedura di ammissibilità dei rifiuti

La procedura di valutazione/validazione dell’ammissibilità dei rifiuti in discarica si realizza in tre fasi:

1a fase

- Richiesta di conferimento in discarica del rifiuto da parte del produttore/detentore allegando la Scheda Tecnica del Rifiuto, per ogni singolo codice CER;

- valutazione di ammissibilità del rifiuto in discarica, da effettuarsi in occasione di:

• primo conferimento da parte del produttore del rifiuto, per la relativa categoria CER di rifiuto, o sospetto di rifiuto non corrispondente a quello dichiarato ammissibile;

• conferimento di rifiuto già controllato in precedenza, ma che ha subito una variazione nel processo di produzione dello stesso o dopo un anno dal primo conferimento;

- rilascio finale di apposita autorizzazione, da parte del Gestore, al conferimento in discarica del rifiuto da parte del detentore (produttore e/o trasportatore);

- formulazione, in alternativa, di un motivato parere negativo al detentore.

2a fase

- Protocollo di ammissione dei rifiuti autorizzati in discarica, in occasione del conferimento, con:

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• Identificazione di:

automezzo trasportatore;

detentore/produttore;

• Verifica caratteristiche del rifiuto in accettazione;

• Ispezione visiva prima dello scarico;

• Giudizio di conformità (dopo lo scarico) del rifiuto alle caratteristiche dichiarate in ingresso;

• Accettazione o respingimento di tutto o parte del carico di rifiuti a causa di evidenti non conformità del carico e relativa comunicazione del diniego alla Provincia ed all’A.R.T.A., territorialmente competenti

“ferma l'applicazione delle disposizioni del citato regolamento (CEE) n.

259/93 riguardante le spedizioni transfrontaliere dei rifiuti”.

3a fase

- Verifica di conformità dei rifiuti conferiti in discarica, da effettuarsi:

• Tramite caratterizzazione merceologica e/o chimico-fisica con l’ausilio di struttura tecnica esterna;

• A campione con cadenza quindicinale programmata;

• Almeno una volta all’anno per singola tipologia di rifiuto;

• In occasione di particolari esigenze di verifica individuate dal Gestore con l’ausilio di struttura tecnico-analitica all’uopo incaricata;

• In presenza di rifiuti la cui origine è derivante da cicli di produzione irregolari e /o a rischio di contaminazione (vedasi fanghi disidratati di risulta dei cicli epurativi dei reflui da impianti di depurazione).

Al fine di definire la compatibilità tra il tipo, le caratteristiche e la quantità di rifiuto con il regime autorizzativo della discarica, la procedura di valutazione attuata dal Gestore è la seguente:

Esame e giudizio della richiesta di conferimento, presentata dal detentore del rifiuto (produttore e/o trasportatore) da effettuarsi a monte del primo conferimento, completa dei seguenti allegati:

- Domanda di conferimento del rifiuto in discarica, con autodichiarazione di compatibilità del rifiuto detenuto con l’impianto in discarica e nullaosta rilasciato dall’Ente che ha provveduto al rilascio dell’autorizzazione alla gestione;

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9 - Scheda Tecnica del Rifiuto per ogni singolo codice CER;

- Caratterizzazione merceologica e/o chimico-fisica di base (conforme alla normativa vigente per ogni singolo codice CER);

- Elenco degli automezzi autorizzati, per parte del produttore, al conferimento completo di iscrizione all’Albo Nazionale delle Imprese che effettuano la Gestione dei Rifiuti.

In qualsiasi caso in cui si verifichi, al conferimento del carico di rifiuti in discarica, la non accettazione dello stesso, tale diniego verrà comunicato alla Provincia ed all’A.R.T.A., territorialmente competenti “ferma l'applicazione delle disposizioni del citato regolamento (CEE) n. 259/93 riguardante le spedizioni transfrontaliere dei rifiuti”.

In ogni caso, ai sensi dell’art. 11 comma 3 lett. f) del D. Lgs. n. 36 del 13/01/03, il Gestore conserva opportunamente i campioni anzidetti presso la discarica, a disposizione dell’autorità competente, per un periodo non inferiore a due mesi.

3.2 Procedure di accettazione del rifiuto

Ammesso il carico di rifiuti in discarica, il Gestore attua la seguente procedura:

- Riconoscimento in ingresso dell’automezzo con verifica d’abilitazione all’ingresso in discarica sull’Elenco Conferitori della Discarica;

- Identificazione del detentore/produttore con conseguente verifica sull’Elenco Produttori autorizzati all’ingresso;

- Verifica della compatibilità dei codici CER con l’autorizzazione della discarica e con la dichiarazione trasmessa dal produttore;

- Giudizio sull’ispezione visiva prima dello scarico;

- Pesatura in ingresso dell’automezzo (peso lordo);

- Scarico del rifiuto nella piazzola di ispezione visiva, all’interno del corpo della discarica;

- Controllo durante lo scarico, con l’ausilio di pala meccanica per l’ispezione dell’intera massa del rifiuto;

- Giudizio di conformità, dopo lo scarico, alle caratteristiche del rifiuto (codice CER) dichiarate in ingresso;

- Il rifiuto viene quindi trasferito a mezzo di pala meccanica al trituratore – deferrizzatore, il materiale ferroso così ottenuto viene trasferito ad apposito impianto e la restante parte conferito in discarica.

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10 - Pesatura in uscita dell’automezzo (tara);

- Annotazione nel registro di carico e scarico dei rifiuti di tutte le tipologie e le informazioni relative alle caratteristiche e ai quantitativi dei rifiuti depositati, con l'indicazione dell'origine e della data di consegna da parte del detentore, secondo le modalità previste dalla vigente normativa.

- Sottoscrizione delle copie del formulario di identificazione dei rifiuti trasportati.

Le operazioni di pesa vanno effettuate, prima dell'ingresso degli automezzi portarifiuto, nell'area della Discarica, ed all'uscita.

Dopo il giudizio di conformità il Gestore può:

- Accettare integralmente il carico e rilasciare l’apposita ricevuta di ammissione controfirmata per accettazione;

- Respingere integralmente il carico e provvedere a recidere il verbale di respingimento facendo comunicazione alla Provincia Regionale, all’A.R.T.A., al produttore ed al detentore;

- Accettare l’intero carico in attesa di ulteriori analisi; in tal caso il Gestore dispone la conservazione del carico presso l’area di deposito temporaneo. In caso di accettazione parziale si provvederà ad abbancare la parte ritenuta conforme e si disporrà nell’area di deposito temporaneo la parte accettata con riserva.

- Una volta effettuata la pesatura, si procede come segue, ad opera del personale addetto alla gestione:

o Annotazione nel registro di carico e scarico dei rifiuti tutte le tipologie e le informazioni relative alle caratteristiche e ai quantitativi dei rifiuti depositati, con l'indicazione dell'origine e della data di consegna da parte del detentore, secondo le modalità previste dalla vigente normativa;

o Sottoscrizione delle copie del formulario di identificazione dei rifiuti trasportati.

Verifiche di conformità dei rifiuti conferiti

Le verifiche da effettuarsi sul corpo di rifiuti sono le seguenti:

 Verifiche ordinarie;

 Verifiche mirate.

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11 Per verifica ordinaria si intende l’ispezione del corpo dei rifiuti nelle sue caratteristiche macroscopiche, e si effettua ogni 30 giorni ed almeno una volta all’anno per ogni tipologia di rifiuto.

Per verifica mirata si intende l’ispezione del corpo dei rifiuti nelle sue caratteristiche macroscopiche in occasione di particolari condizioni al contorno.

A seguito delle verifiche anzidette, si procede nel seguente modo:

- Redazione del Verbale di Verifica Ispettiva di Conformità ed eventuale prelievo e trasporto di un campione presso il laboratorio di analisi abilitato per la caratterizzazione analitica e merceologica dei rifiuti operante in regime di qualità certificata (UNI CEI EN ISO/IEC 17025);

- Registrazione del rifiuto, come caratterizzato dal detentore, sul registro di Carico/Scarico con annotazione di verifica di conformità in corso;

- Trattenimento della 4a copia del formulario (solo per i rifiuti non assimilabili agli urbani) fino all’esito della verifica di conformità, per la corretta compilazione della sez. 5 dello stesso.

Effettuata la caratterizzazione analitica e merceologica da parte del laboratorio di analisi, in caso di conformità, si annota la stessa nel registro di carico/scarico e conferma la caratterizzazione del rifiuto, in caso di non conformità il Gestore annota la stessa sul registro di carico/scarico segnando “il rifiuto ha caratteristiche diverse da quelle dichiarate dal produttore”, comunica la non conformità al produttore ed al detentore, e sospende l’autorizzazione al conferimento dei rifiuti; tale diniego verrà poi trasmesso alla Provincia ed all’A.R.T.A., territorialmente competenti “ferma l'applicazione delle disposizioni del citato regolamento (CEE) n. 259/93 riguardante le spedizioni transfrontaliere dei rifiuti”.

I campioni verranno comunque conservati presso la sede operativa della discarica, in locale all’uopo designato, per un periodo non inferiore a mesi 2 (due), a servizio delle autorità competenti.

3.3 Modalità di campionamenti ed analisi

Così come specificato nei paragrafi precedenti, nel caso di primo conferimento del rifiuto o di revisione periodica dell’ammissibilità del rifiuto, viene operata un’analisi del rifiuto stesso al fine di verificarne la conformità ai criteri di ammissibilità in discarica;

difatti il detentore è tenuto ad inviare un campione ed un certificato di analisi dello stesso.

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12 Il Gestore provvederà poi ad effettuare il riscontro di detta analisi, sul campione pervenuto, presso laboratorio autorizzato con apposita convenzione.

Non esistono, a livello europeo o nazionale, norme tecniche ufficiali specifiche in materia di campionamento dei rifiuti; tutt’oggi, tra le molte procedure pubblicate per il campionamento di varie tipologie di materiali, nell’esecuzione dei campionamenti dei rifiuti si può fare riferimento a:

• Metodo IRSA – CNR del gennaio 1985;

• Norma UNI 10820 del 1999.

Le tecniche di campionamento – messe in atto dal detentore e dal Gestore – devono essere eseguite secondo la norma UNI 10820.

I risultati delle analisi sono archiviate presso la discarica e qui conservati, per l’intera durata della gestione, mentre i campioni analizzati sono conservati presso la discarica per almeno due mesi, a disposizione dell’autorità competente.

E’ ben noto il processo di produzione e trattamento dei rifiuti in ingresso alla discarica ed inoltre, per i rifiuti solidi urbani, la normativa non prevede la caratterizzazione analitica.

Tuttavia i processi di valutazione e validazione dei carichi di rifiuti in ingresso, rappresentato uno strumento necessario di verifica dell’intero sistema di trattamento e recupero dei rifiuti solidi urbani nonché una garanzia della corretta gestione dell’impianto di smaltimento.

Tipologia di automezzi e attrezzature

Per il pretrattamento dei rifiuti viene utilizzato il seguente mezzo:

- Trituratore – deferrizzatore “Terminetor 6000 S U HOOK”, marca Komptec.

Per quanto concerne la tipologia dei mezzi utilizzati per la coltivazione, si utilizzeranno:

- n. 2 pale meccaniche cingolate per abbancamento, ricoprimento dei rifiuti e sistemazione delle scarpate;

- n. 1 escavatore per sistemazione canali di deflusso delle acque;

- pompe sommerse per il travaso del percolato raccolto nel torrino di valle nelle vasche di stoccaggio provvisorio;

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13 - autobotte per il servizio di “spola” per il carico del percolato dai serbatoi di stoccaggio provvisorio ai mezzi autorizzati per il definitivo trasporto e smaltimento del percolato presso impianti autorizzati.

- Per quanto concerne il personale operativo nella discarica si prevede di impiegare il seguente personale:

- n. 2 addetti all’accettazione, operazioni di sorveglianza e controllo, pesatura e lavori di segreteria;

- n. 4 operai specializzati per la movimentazione dei rifiuti e del materiale di copertura;

- n. 2 operatori generici.

Deve essere assicurata la formazione professionale e tecnica del personale addetto all’impianto, secondo le proprie mansioni, anche in relazione ai rischi di esposizione agli agenti specifici in funzione del tipo di rifiuto che viene smaltito in discarica.

Per la discarica è prevista la figura di un responsabile tecnico che avrà il compito di programmare, coordinare e verificare la corretta conduzione dell’impianto e la normale manutenzione delle apparecchiature, controllare l’utilizzo dei sistemi di protezione, verificare l’applicazione delle misure di sicurezza e protezione della salute, oltre che rapportarsi con i superiori.

Gli addetti alla conduzione dell'impianto avranno i seguenti compiti:

• verifica e controllo della tipologia dei rifiuti da conferire;

• verifica cancello di ingresso della discarica;

• verifica amministrativa dei documenti di accompagno;

• pesatura dei rifiuti e rilascio della relativa ricevuta;

• aggiornamento dei registri di carico e scarico;

• smistamento dei mezzi ed indicazione dell'area di scarico;

• regolamentazione del piano di coltivazione;

• controllo e manutenzione delle apparecchiature elettromeccaniche;

• controllo del sistema di raccolta ed accumulo del percolato e delle operazioni di smaltimento;

• controllo delle attività di disinfestazione e derattizzazione;

• gestione immediata delle emergenze.

Compiti degli addetti alla conduzione della pala meccanica e dei mezzi di servizio:

• sistemazione dei rifiuti nel comparto attivo disponendoli in strati;

• compattazione del rifiuto secondo quanto previsto nel piano di gestione;

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• movimentazione all'interno della discarica dei materiale inerte;

• copertura dei rifiuti con materiale inerte e successiva compattazione;

• sistemazione delle scarpate e delle superfici di copertura.

Contenimento delle emissioni originate dalla dispersione eolica

La dispersione eolica derivante dalla movimentazione dei rifiuti sarà minimizzata eseguendo le seguenti operazioni:

• stesura periodica di uno strato di infracopertura con materiali inerti;

• adeguata movimentazione e disposizione dei materiali in discarica a mezzo di pala cingolata;

• qualora necessario installazione sul perimetro della vasca, in corrispondenza della zona in coltivazione, di reti di altezza adeguata;

• bagnature a pioggia della zona di lavoro, per limitare lo sviluppo di polveri in aria e la migrazione dei nubi di polvere così generate, verso aree esterne alla discarica.

Contenimento delle dispersioni di percolato nel corso del conferimento

Il contenimento del percolato prodotto dai rifiuti in discarica è dato da un sistema di captazione e raccolta dello stesso.

La dispersione accidentale di percolato nel corso del prelievo rientra nelle situazioni di emergenza, pertanto gli interventi da attuare vengono riportati nel Piano di sorveglianza e controllo della discarica.

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4 COLTIVAZIONE DELLA DISCARICA

4.1 Modalità di coltivazione

Ultimata l’accettazione gli automezzi saranno inviati al pretrattamento, da effettuare tramite trituratore – deferrizzatore, dopo la separazione dei materiali ferrosi i rifiuti saranno posti al comparto attivo della discarica, disposti in strati dello spessore di circa 1 metro, provvedendo tramite pala cingolata, al loro spandimento e ad una loro preliminare compattazione.

Considerato che la discarica era stata interessata, ai fini della chiusura, da una strato di copertura con materiale argilloso, l’attivazione della stessa vasca prevede la scarifica dello strato argilloso prima del conferimento dei rifiuti nei comparti attivi della discarica.

All’avanzare dello scarico i fianchi ed il fronte di avanzamento devono essere consolidati guidando il mezzo d’opera su e giù per essi e devono risultare di pendenza non superiore al 30%, il numero di “passate” deve essere sufficiente a garantire un grado di compattazione elevato.

Nel corso della giornata saranno stati realizzati diversi strati sovrapposti di rifiuti compattati che formeranno un cumulo; alla fine della giornata lavorativa, il cumulo, dello spessore di circa 3 metri, dovrà essere ricoperto con uno strato di terreno inerte dello spessore di circa 20 cm e con una pendenza del fronte di avanzamento non superiore al 30%, cosicché ogni parte dello scarico, compreso il fronte dei fianchi, risulti coperto al fine di contenere la dispersione di polveri ed impedire il proliferarsi di roditori.

Le operazioni di movimentazione, compattazione e copertura dei rifiuti saranno eseguite tramite pala meccanica cingolata.

E’ opportuno procedere alla disposizione e compattazione dei rifiuti, operando un avanzamento progressivo del fronte di larghezza pari all'incirca a 5 m, per strati sovrapposti e compatti, in modo da favorire il recupero immediato e progressivo dell'area della discarica.

Per quanto riguarda la tipologia del materiale da utilizzare per la copertura dei rifiuti dovranno essere impiegati materiali a discreta conducibilità idraulica, al fine di evitare falde sospese di percolato all'interno della discarica.

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16 La coltivazione della discarica avverrà per lotti, la cui realizzazione avanzerà col procedere del conferimento dei rifiuti.

Lo scarico, il deposito e la ricopertura dei rifiuti poi, saranno condotti, all’interno di ogni lotto, seguendo la tecnica “a cella” e, all’interno di ogni cella, “a strati”.

Durante la coltivazione dei lotti, verrà effettuato, come previsto dal PSC, apposito rilievo topografico riportante la disposizione plano-altimetrica dei rifiuti abbancati.

4.2 Disinfestazione e derattizzazione

Al fine di evitare la proliferazione degli insetti e l'intervento di roditori tra le operazioni di gestione dell’impianto sono da considerare la disinfestazione e la derattizzazione.

Tali interventi dovranno essere effettuati nel corso di tutto l’anno e nel periodo estivo si dovrà prevedere con almeno cadenza mensile, secondo il seguente calendario:

Periodo Ottobre – Maggio: 4 interventi con cadenza bimestrale Periodo Giugno – Settembre: 5 interventi con cadenza mensile.

Per consentire lo scarico dei mezzi nel comparto attivo, sarà dunque necessario approntare mediante l'impiego di misto di cava delle vie di accesso praticabili agevolmente dagli stessi automezzi, soprattutto nei giorni di pioggia, eliminando i problemi di instabilità della superficie carrabile e scivolamenti dei mezzi.

4.3 Smaltimento fanghi

L'eventuale smaltimento di fanghi provenienti da impianti di depurazione dovrà essere effettuato adottando i seguenti accorgimenti:

• i fanghi devono essere ben digeriti e stabilizzati, per limitare l'emissione di odori molesti;

• i fanghi devono essere disidratati (umidità < 85%), per limitare la produzione aggiuntiva del percolato ed i problemi di stabilità e scivolamento dell'ammasso;

• si deve evitare la disposizione dei fanghi in strati sui rifiuti, per non creare superfici di scivolamento preferenziali, letti di potenziali falde sospese nel corpo della discarica ecc.

• i fanghi possono essere preventivamente miscelati intimamente con i rifiuti, oppure smaltiti in modo concentrato in apposite vasche scavate nei rifiuti,

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17 lontano dai drenaggi per evitarne l'intasamento, oppure miscelati in parte con terra ed utilizzati per la copertura superficiale.

4.4 Percolato

Il percolato prodotto, a seguito dell'attraversamento dei rifiuti, dall'acqua meteorica, a causa del suo alto contenuto di carico organico dovrà essere smaltito in modo appropriato al fine di evitare danni all'ambiente circostante.

Il percolato contiene inquinanti di natura organica ed inorganica.

Alcuni di questi vengono direttamente lisciviati dai rifiuti, nei quali sono originariamente contenuti; altri vengono resi disponibili dalla progressiva degradazione della sostanza organica operata dai ceppi batterici presenti nella discarica.

Il percolato così prodotto viene intercettato dal sistema di drenaggio e convogliato nella vasca di raccolta posta nel punto più depresso della discarica.

Il percolato convogliato nelle vasche di captazione verrà smaltito, tramite ditte autorizzate, presso idonei impianti di smaltimento.

4.5 Captazione del biogas

La vasca B1 è munita di dispositivi per la captazione del biogas ed in atto lo stesso viene inviato ad un motore a combustione interna per la generazione di energia elettrica a cura e gestione della società concessionaria Sicilberica Energia s.r.l..

In considerazione della riattivazione della discarica, le teste dei pozzi di captazione del biogas verranno “rialzate” fino alla nuova quota di abbancamento prevista.

4.6 Regimazione acque meteoriche

In fase di coltivazione è necessario provvedere alla separazione delle acque meteoriche che cadono all’interno della discarica che verranno trattate come percolato, da quelle che cadono all’esterno della stessa, da trattare come acque bianche ed evitare che vengano in contatto con il corpo dei rifiuti e con il percolato prodotto.

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18 Le acque bianche provenienti da aree verdi o comunque non interessate dalla coltivazione, vengono convogliate, tramite una rete dedicata, direttamente all’esterno del sito di discarica nel reticolo idrografico superficiale.

4.7 Relazione sulla gestione

Secondo il disposto dell’art. 13 comma 5 del D.Lgs. 36/03, al fine di dimostrare la conformità della discarica alle condizioni dell'autorizzazione e di fornire tutte le conoscenze sul comportamento dei rifiuti nelle discariche, il gestore deve presentare all'ente territoriale competente, secondo le modalità fissate dall'autorizzazione, la relazione di cui all'articolo 10, comma 1, lettera l), completa di tutte le informazioni sui risultati della gestione della discarica e dei programmi si controllo e sorveglianza, nonché dei dati e delle informazioni relative ai controlli effettuati.

In particolare, la relazione deve contenere almeno i seguenti elementi:

• quantità e tipologia dei rifiuti smaltiti e loro andamento stagionale;

• prezzi di conferimento;

• andamento dei flussi e del volume di percolato e le relative procedure di trattamento e smaltimento;

• quantità di biogas prodotto ed estratto e relative procedure di trattamento e smaltimento;

• volume occupato e capacità residua nominale della discarica;

• i risultati dei controlli effettuati sui rifiuti conferiti ai fini della loro ammissibilità in discarica, nonché sulle matrici ambientali.

Il gestore deve , inoltre, notificare all'autorità competente anche eventuali significativi effetti negatici sull'ambiente riscontrati a seguito delle procedure di sorveglianza e controllo e deve conformarsi alla decisione dell'autorità competente sulla natura delle misure correttive e sui termini di attuazione delle medesime.

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5 PROCEDURA DI CHIUSURA DELLA DISCARICA

La procedura di chiusura della discarica deve seguire le prescrizioni indicate nell’art.

12 del D.Lgs 36/03.

Per attuare la procedura si deve preventivamente verificare la conformità morfologica della discarica e, in particolare, la capacità di allontanamento delle acque meteoriche a quanto previsto nel progetto di cui all’art. 9 del comma 1, lettere a).

La discarica si considererà chiusa dopo che l’ente territoriale competente avrà comunicato al gestore l’approvazione della chiusura.

I termini di chiusura della discarica sono legati alla condizione di riempimento totale.

La copertura superficiale finale della discarica risponderà, in accordo al punto 2.4.3 dell’Allegato 1 del D.Lgs 36/03, ai seguenti criteri:

- isolamento dei rifiuti dall’ambiente esterno;

- minimizzazione delle infiltrazioni d’acqua;

- riduzione al minimo della necessità di manutenzione;

- minimizzazione dei fenomeni di erosione;

- resistenza agli assestamenti ed a fenomeni di subsidenza localizzata.

La copertura, secondo quanto riportato nel D.Lgs 36/03, come meglio descritto nella relazione tecnica, deve essere realizzata mediante una struttura multistrato costituita, dall’alto verso il basso, almeno dai seguenti strati:

1. strato di regolarizzazione per la corretta messa in opera degli strati sovrastanti;

2. strato di 50 cm di materiale inerte;

3. geocomposito bentonitico ;

4. strato drenante di materiale inerte avente spessore di cm 50;

7. strato finale di terreno vegetale con spessore di circa 1 m.

La posa del pacchetto di copertura definitiva sarà effettuata per fasi, attendendo comunque che i cedimenti per autocompattazione del rifiuto siano pressoché completati, in modo da minimizzare il rischio di cedimenti differenziali che possano compromettere il riassetto vegetativo e il sistema di drenaggio delle acque meteoriche.

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20 Prima della realizzazione del pacchetto di copertura finale, di cui si prevede la realizzazione congiuntamente a quello di vasca B2, i rifiuti saranno comunque protetti da una copertura provvisoria in LDPE o con caratteristiche superiori.

Si dovrà procedere, sia in fase di gestione operativa che di gestione post-operativa, al monitoraggio dei cedimenti nel tempo.

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6 PIANO DI INTERVENTO PER CONDIZIONI STRAORDINARIE

Il piano degli interventi da adottare al verificarsi di condizioni straordinari, quali allagamenti, incendi, dispersioni di inquinanti, ect.., è rappresentato nel Piano di sorveglianza e controllo della discarica.

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