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Estensioni da apportare a RSVP-TE

5 Modulo RDM-GRDM\ns

5.1 Comandi del simulatore

Come già accennato nel capitolo precedente, alcuni dei comandi del modulo DS-TE\ns sono stati modificati per consentire una corretta implementazione delle nuove funzionalità.

5.1.1

Configurazione dei parametri DS-TE

La prime operazioni da fare per utilizzare i comandi DS-TE riguardano l’inserimento dei parametri relativi alle TE-Class e al Bandwidth Constraint Model utilizzato. I comandi da utilizzare sono i seguenti:

<Simulator-Instance> te-class <index> <Class-Type > <prio>

<Simulator-Instance> bcm <bcm>

Il primo comando configura la TE-Class di indice <index> per utilizzare la class-type <Class-Type> e la priorità <prio>. Il valore della priorità verrà utilizzato sia come setup priority, sia come holding priority di tutti gli LSP appartenenti alla TE-Class <index>. Il secondo comando configura il dominio MPLS per utilizzare il bandwidth constraints model definito da

<bcm> ; i valori possibili sono: ‘mam’, ‘rdm’, ‘grdm’.

Entrambi i comandi configurano i suddetti parametri per tutta la durata della simulazione e quindi non devono essere utilizzati dopo l’avvio della stessa (mediante il comando <Simulator-instance> run).

5.1.2

Creazione dei link

Per la creazione dei link tra i nodi, nel caso di bcm MAM o RDM si utilizza il comando

<Simulator-Instance> duplex-dste-link <Node1> <Node2> <Bandwidth>

<Latency> <Res-Bw> <RSVP-Bw> <Queue-limit> <Admission control> <Estimator> <BC0> <BC1> <BC2> <BC3> <BC4> <BC5> <BC6> <BC7>

La differenza rispetto al comando presentato nel capitolo precedente è l’aggiunta del termine <BC0> che rappresenta il bandwidth constraint associato alla class-type 0, espresso come frazione della banda utilizzabile del link. Si ricorda che nel caso di RDM il valore di BC0 deve essere pari alla banda utilizzabile del link mentre deve valere la relazione

)

1

i

(

C

B

BCi≥

+

per ogni i compreso tra 0 e 6.

Nel caso si utilizzi G-RDM, il comando per definire i link, è il seguente:

$ns duplex-dste-grdm-link <Node1> <Node2> <Bandwidth> <Latency> <Res- Bw> <RSVP-Bw> <Queue-limit> <Admission control> <Estimator> <N0> <M0 <N1> <M1> <N2> <M2> <N3> <M3><N4> <M4> <N5> <M5> <N6> <M6> <N7> <M7>

dove <Ni> rappresenta il vincolo sulla banda riservata alla private pool della classe i, mentre <M1> rappresenta il vincolo sulla banda riservata alla common pool per la classe i; entrambi i valori sono espressi come frazione della banda utilizzabile del link. Definendo la private pool N come somma di tutti gli Ni, ed la common pool M come banda residua non riservata alla private pool , i valori di Mi dovranno essere scelti in modo da rispettare le seguenti relazioni:

M

0

M

=

)

1

i

(

M

Mi≤

+

per ogni i compreso tra 0 e 6

5.1.3

Instaurazione degli LSP

I comandi necessari ad instaurare gli LSP sono i seguenti:

<Ingress-LSR> createcreatecreate----crlspcreatecrlspcrlspcrlsp----ospfteospfteospfteospfte----mammammam <Source> <Egress-LSR> <SessionID> mam <FlowID> <TunnelID> <Bandwidth> <Buffer> <TTL> <TE-Class>

<Ingress-LSR> createcreatecreatecreate----crlspcrlspcrlsp----ospftecrlspospfteospfte----rdmospfterdmrdmrdm <Source> <Egress-LSR> <SessionID> <FlowID> <TunnelID> <Bandwidth> <Buffer> <TTL> <TE-Class>

<Ingress-LSR> createcreatecreatecreate----crlspcrlspcrlspcrlsp----ospfteospfteospfteospfte----grdmgrdmgrdm <Source> <Egress-LSR> <SessionID> grdm <FlowID> <TunnelID> <Bandwidth> <Buffer> <TTL> <TE-Class>

I precedenti comandi servono a instaurare un LSP, tra l’ingress LSR e l’egress LSR, per la classe <TE-Class>, con banda pari a <Bandwidth>, utilizzando come bandwidth constraints model, rispettivamente, MAM, RDM e G-RDM. Il comando relativo al MAM differisce, da quello descritto per il modulo DS-TE\ns, per la presenza del parametro <TE-Class> in sostituzione del parametro <Class-Type>. Tramite questi comandi si ha il supporto completo della preemption, quindi, in caso di necessità, la

creazione di un LSP comporterà l’eliminazione di alcuni LSP, a priorità minore (indice di preemption priority maggiore), già instaurati sui link interessati.

Tutte e tre le funzioni descritte restituiscono il valore zero se durante l’esecuzione del CSPF non è stato trovato un percorso con banda sufficiente a soddisfare la richiesta, mentre restituiscono il valore uno se il percorso viene calcolato correttamente

Il modulo RDM-GRDM\ns è stato sviluppato sulla base del modulo DS- TE\ns e pertanto per il corretto funzionamento è necessario che il nodo sorgente sia collegato al dominio MPLS esclusivamente tramite l’ Ingress LSR.

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