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COMITATO MONITORAGGIO: AUDIZIONE DELL'AMMINISTRATORE UNICO DELLA

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 77-80)

SCUOLA UMBRA DI PUBBLICA AMMINI-STRAZIONE - “NEL 2016 12MILA ORE DI FORMAZIONE E 18MILA PARTECIPANTI”

La Scuola Umbra di Amministrazione pubblica ha un bilancio annuale di previsione oltre 3milioni 870mila euro; la gestione 2016 si è chiusa con un avanzo di 930mila euro. Sono più di 12mila 800 le ore di formazione erogate che hanno coinvolto 18mila partecipanti. Oltre cento le convenzioni attivate con i Comuni umbri e di regioni limitrofe, 12 i dipendenti e sette collabo-ratori a progetto. Questi alcuni dei dati più signi-ficativi dell'attività del consorzio pubblico illustra-ti nella riunione odierna del Comitato di monito-raggio e vigilanza dall'Amministratore unico Al-berto Naticchioni, invitato in audizione dal

presi-dente Raffaele Nevi il quale ha spiegato che l'ini-ziativa “è stata sollecitata dalla consigliera Car-bonari (M5s) e rientra nel normale programma di attività di controllo che il Comitato svolge sugli enti partecipati dalla Regione”.

Perugia, 27 luglio 2017 - La Scuola Umbra di Amministrazione pubblica ha un bilancio annuale di previsione oltre 3milioni 870mila euro; la ge-stione 2016 si è chiusa con un avanzo di 930mila euro. Sono più di 12mila 800 le ore di formazio-ne erogate che hanno coinvolto 18mila parteci-panti. Oltre cento le convenzioni attivate con i Comuni umbri e di regioni limitrofe, 12 i dipen-denti e sette collaboratori a progetto. Questi alcuni dei dati più significativi dell'attività del consorzio pubblico illustrati nella riunione odierna del Comitato di vigilanza e controllo dall'Ammini-stratore unico Alberto Naticchioni, invitato in audizione dal presidente Raffaele Nevi il quale ha spiegato che l'iniziativa “sollecitata dalla consi-gliera Carbonari (M5s), rientra nel normale pro-gramma di attività di controllo che il Comitato svolge sugli enti partecipati dalla Regione”.

Naticchioni ha spiegato che la Scuola umbra di amministrazione pubblica è stata istituita con legge regionale “24/2008” che trasforma l'origi-nale associazione, costituita negli anni '90 dalla Provincia di Perugia, in un Consorzio pubblico di cui fanno parte la Regione Umbria (40 per cen-to), le Province di Perugia e Terni, Università di Perugia, Università per Stranieri,Arpa, Cal, Adisu, Istituto zooprofilattico, Agenzia forestale. Sono organi del Consorzio l'Assemblea, l'Amministrato-re unico e il Revisol'Amministrato-re dei conti. I dipendenti sono attualmente 12 (erano 20 nel 2008), compresi due dipendenti trasferiti dalle Province “senza però i relativi fondi a copertura dei costi”.

Il bilancio 2017 ammonta a 3milioni 879mila euro, e il consuntivo 2016 si è chiuso con un avanzo di 930mila euro. La quota di contributo della Regione Umbria ammonta ad un totale di 630mila euro (230mila da fondo Regione e 400mila da fondo sanitario nazionale) destinato alle spese di funzionamento. Rispondendo ad una specifica richiesta della consigliera Carbonari, Naticchioni ha spiegato che i “contributi aggiunti-vi 2016 erogati dalla Regione nel 2016” sono in realtà delle partite di giro che saranno utilizzate per finanziare due progetti per un totale di 120mila euro, riguardanti la Corte d'Appello e la Procura generale, e l'attività del Seu, per 60mila euro, in attesa dell'acquisizione delle funzioni da parte di Sviluppumbria.

Sono oltre 100 le convenzioni attivate con i Co-muni dell'Umbria ed anche di regioni limitrofe.

Nel 2016 bilancio “malgrado la limitazione delle risorse” sono state erogate 10882 ore di forma-zione che hanno interessato oltre 18mila perso-ne. A queste attività hanno partecipato oltre 40 Comuni di Marche, Lazio, Toscana e Abruzzo. I docenti sono scelti (secondo le specifiche compe-tenze) da un albo di quasi 800 nominativi e il compenso orario è tra i più bassi a livello nazio-nale (70/100 euro).

Oltre alla formazione di carattere generale, è stata attribuita alla Scuola anche quella legata al piano sanitario regionale. È attiva da sette anni la scuola triennale per medici di medicina gene-rale che ha specializzato 536 professionisti, con 86 attualmente in formazione. Viene gestita poi la formazione di Polizia locale, Terzo settore so-ciale, struttura regionale e del servizio sanitario regionale (personale sanitario e amministrativo).

Un'attività centrale è poi quella relativa all'Agen-da digitale, cui è legata una parte “strategica”

della riforma della Pubblica amministrazione che dovrà garantire trasparenza e favorire la legalità, e che necessita di una appropriata attività forma-tiva in ordine a anticorruzione, trasparenza, ap-palti, semplificazione. La Scuola ha poi parteci-pato alla fase preparatoria della legge regionale sulle politiche giovanili; sostenuto la costruzione del piano sociale regionale e quello sulla preven-zione. Messe in campo anche attività legate alla europrogettazione.

Tra le principali attività programmate nel 2017, Naticchioni ha indicato quelle relative alla sicu-rezza sul lavoro; la settima edizione del Labora-torio benchmarking tra sistemi sanitari regionali (intitolato allo scomparso assessore regionale alla sanità Franco Tomassoni); i corsi sull'ammi-nistrazione digitale e quelli legati al progetto

“Puzzle” sul potenziamento dell'accoglienza di immigrati in Umbria che ha come capofila la Pre-fettura di Perugia; cinque appuntamenti di ag-giornamento su valorizzazione patrimonio cultu-rale, bilancio enti locali, società partecipate e tributi locali, tutti rivolti ad amministratori locali e dirigenti e funzionari.

Alla domanda della consigliera Carbonari (M5S) che chiedeva come mai i collaboratori della Scuola Umbra fossero “sempre gli stessi, ricon-fermati anno per anno”, Naticchioni ha spiegato che “finora è stata adottata una procedura di selezione comparativa tra candidati e progetti di riferimento. Da questo anno comunque, con l'at-tuazione della legge 'Madia' tale modalità non sarà più utilizzabile”. Il consigliere Claudio Ricci (RP) ha detto che il complesso di servizi offerto

“è prezioso, soprattutto per i piccoli comuni” ed ha parlato della “necessità di un aggiornamento della rete hardware della pubblica amministra-zione”. Secondo Gianfranco Chiacchieroni (PD) l'esperienza della scuola va consolidata e svilup-pata soprattutto per ciò che riguarda la forma-zione in sanità”.

Raffaele Nevi, infine, nel ringraziare Naticchioni e nel dare atto dell'attività svolta, ha ricordato l'ordine del giorno a suo tempo votato dall'As-semblea in cui si individuava la Scuola Umbra di pubblica amministrazione “come punto di riferi-mento e integrazione di agenzie ed enti di studi e ricerche regionali”.

“TELEFONI MULTIMEDIALI COME STRU-MENTI DIDATTICI, LA REGIONE SOSTENGA UN PROGETTO SPERIMENTALE IN UMBRIA PER 1000 STUDENTI” - RICCI ANNUNCIA MOZIONE

Perugia, 31 Luglio 2017 – Il consigliere regionale Claudio Ricci (Rp) annuncia la presentazione di una mozione con cui si chiede alla Giunta regio-nale di “predisporre, nel quadro di un rapporto convenzionale da definire con la dirigenza scola-stica regionale e il supporto tecnico scientifico dell’Università degli Studi di Perugia, un pro-gramma didattico sperimentale, che interessi almeno 1000 studenti in Umbria, nell'ambito delle diverse tipologie formative sino alla maturi-tà scolastica, includendo i telefoni multimediali come strumenti didattici integrativi e prodromici all’inserimento nel sistema lavorativo (anche attraverso i Social Network). Inoltre si propone di finanziare, da parte della Regione Umbria, anche utilizzando misure europee legate all’innovazione (FESR), 1000 telefoni multimedia-li per l’utimultimedia-lizzo a fini didattici, con le necessarie dotazioni di sperimentazione, per l’anno scolasti-co 2018/2019”.

“Negli ultimi dieci anni – spiega Ricci - stiamo passando da linee guida del MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca) preclusive dell’utilizzo in classe del telefono multimediale, per evitare distrazioni, ad un suo impiego come strumento didattico integrativo. Secondo dati recenti sono il 56 per cento le aule scolastiche Italiane che risultano cablate e più del 50 per cento delle scuole promuovono l’utilizzo di stru-menti digitali in classe che ormai sono compe-tenze tecniche necessarie anche per l’inserimento lavorativo”.

CENTRALE PIETRAFITTA: “CONVOCARE

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 77-80)