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La comparazione dei verbi generali italiani con i traducenti principali del cinese

3. CBE LIGHT ESTENSIONE SU BASE DI COMPETENZA DELL’ONTOLOGIA

3.2 I RISULTATI GENERALI DELLO SVILUPPO DEL CINESE ATTRAVERSO CBE LIGHT

3.2.2 La comparazione dei verbi generali italiani con i traducenti principali del cinese

che hanno insieme maggior frequenza e maggior numero di tipi. La tabella è ordinata per frequenza15. Sulle colonne di destra sono indicati rispettivamente il traducente tipico inglese e cinese del verbo italiano e il carattere generale o meno del traducente cinese.

Tabella 3.1 I 25 verbi generali italiani più alti per frequenza nell’uso e numero di Tipi VERBO TIPI OCCORR. TRADUCENTE

TIPICO EN

TRADUCENTE TIPICO CINESE

GENE RALE

mettere 16 4018 put 放 (fàng) SI’

prendere 16 2459 take 拿 (ná) SI’

portare 8 1509 bring

带 (dài) / 拎 (līn) / 拿 (ná) /

搬 (bān) / 运输 (yùn shū) NO

passare 6 946 pass 经过 (jīng guò) SI’

aprire 9 750 open 打开 (dǎ kāi) SI’

girare 11 654 turn 转 (zhuàn) SI’

rompere 7 557 break

敲碎 (qiāo suì) / 裂 (liè) / 拽 /断 (zhuài duàn) / 扯断(chě duàn) / 拉断 (lā duàn) / 折断 (zhé duàn) / ecc.

NO

tirare 7 546 pull 拉 (lā) / (拖 (tuō) SI’

buttare 7 541 throw 扔 (rēng) SI’

chiudere 9 495 close 关 (guān) SI’

alzare 9 349 raise 抬 (tái) SI’

scendere 5 315 descend

togliere 9 300 remove

拿掉 (ná diào) / 拿走 (ná zǒu) /

拿出来 (ná chū lái) SI’

salire 5 213 climb 爬 (pá) / 爬上 (pá shàng)

attaccare 8 206 attach 贴 (tiē) NO

15 La frequenza indicata qui corrisponde all’insieme di frasi che evidenziano una variazione, ovvero le frasi con

riempimento argomentale diverso trovate nel corpus. Non sono quindi considerate le occorrenze ripetute, che possono essere anche un numero elevato, ma appunto non significativo per lo studio della variazione.

spostare 6 190 move 搬 (bān) SI’

spingere 12 166 push 推 (tuī) SI’

raccogliere 5 165 gather 捡 (jiǎn) NO

dividere 9 155 divide 分 (fēn)

infilare 14 126 insert 插 (chā) / 塞 (sāi) NO

appoggiare 9 118 lay 靠 (kào) SI’

stringere 6 56 tighten 收紧 (shōu jǐn)

abbassare 6 52 lower 放下 (fàng xià)

piegare 6 47 bend 折弯 (zhé wān)

schiacciare 5 37 smash 压 (yā) SI’

allungare 5 37 extend 延长 (yán cháng)

Come evidenziato dalle righe in grigio, per i verbi rompere, portare non è possibile indicare un traducente tipico e i concetti corrispondenti sono analizzati da molti predicati specifici diversi.

Le note di seguito assumono la prospettiva di un apprendente italiano della lingua cinese che utilizzi l’interfaccia di query IMAGACT per comprendere come i diversi concetti azionali denotati dai verbi generali italiani in considerazione siano espressi in cinese. Tale prospettiva richiede la capacità dell’apprendente di fare induzioni di significati a partire dalle immagini prototipiche fornite da IMAGACT e si basa sulla comparazione tra la variazione di ciascun verbo italiano e la variazione del suo traducente tipico cinese attraverso la funzione Compare di IMAGACT.

L’apprendente osserva i differenziali forniti da IMAGACT, ovvero da un lato l’insieme delle scene nelle quali entrambi i verbi risultano applicabili e dall’altro le scene che forniscono i complementi, sia in sotto estensione del verbo cinese (scene a cui il verbo cinese non si applica) sia in sovra estensione (scene a cui si applica il verbo cinese ma non il verbo italiano). Per esempio la seguente immagine evidenzia intersezione e insieme complemento di aprire vs. 打开 (dǎ kāi).

L’apprendente osservando l’informazione linguistica presente in relazione alle azioni estese da aprire e non estese, in questo caso, da 打开 (dǎ kāi) potrà avere l’informazione relativa ai verbi cinesi necessari per coprire quei tipi di eventi. Per esempio:

Figura 3.26 La scena di “Fabio si apre il golf”

Il raggruppamento delle diverse scene in famiglie (che appaiono qui circondate da un colore) definisce delle regolarità sulla base delle quali l’apprendente può pensare di prevedere l’ambito di applicazione del verbo cinese. Questo raggruppamento non è dato automaticamente da IMAGACT, ma risulta da un processo interpretativo dei dati che può essere replicato dall’apprendente sulla base del riconoscimento delle somiglianze e delle differenze tra le scene. Tale osservazione permette la parallela induzione delle proprietà che le accomunano o le differenziano. Le note che seguono evidenziano l’informazione deducibile da IMAGACT sulla base di questo processo, che richiede appunto, l’attivazione di capacità inferenziali da parte dell’apprendente. IMAGACT fornisce la base induttiva che può innescare un processo di apprendimento basato su capacità creative. Per esempio nel caso di aprire l’apprendente potrà comprendere quanto segue.

Aprire vs. 打开 (dǎ kāi)

打开 (dǎ kāi) è un verbo generale in cinese che copre la parte più consistente della variazione del verbo generale aprire, e in particolare i campi di applicazione più centrali: la “comunicazione tra spazi” (in verde nella figura), “l’accesso agli spazi interni degli oggetti”, sia tridimensionali (la scatola) che bidimensionali (il libro) (in blu e in giallo), e molte delle applicazioni nelle quali aprire non implica solo relazioni spaziali, ma si riferisce anche alla “messa in funzione degli oggetti” (la spilla, il rubinetto, l’ombrello, ecc.) (in arancio).

In particolare in relazione agli usi funzionali, 打开 (dǎ kāi) è forse più esteso del verbo italiano, infatti IMAGACT individua usi funzionali di 打 开 (dǎ kāi), ma non di aprire, peraltro teoricamente ammissibili anche per questo verbo (aprire la luce, aprire la radio). IMAGACT dovrebbe quindi essere corretto per l’italiano, segnalando l’ammissibilità teorica della maggior parte di questi casi. Più complessa appare invece la serie delle restrizioni relative ai vincoli in cinese all’utilizzo di 打 开 (dǎ kāi) per riferirsi alle seguenti famiglie di usi propri di aprire:

a) gli eventi in cui l’apertura avviene per distruzione (l’uovo, la noce, ecc.), evidenziati in ciano, richiedono più verbi specifici diversi (non riportati nell’immagine, ma disponibili nell’interfaccia IMAGACT) che esplicano il modo con cui si ottiene la rottura; ad esempio 撬 开 (qiào kāi) se si fa forza con una leva, 钳开 (qián kāi) se si utilizza una pinza, 剥 (bāo) se si toglie la buccia, ecc.

b) 打开 (dǎ kāi) ha una restrizione sulla proiezione del tema, in quanto deve predicare della “forma aperta dell’oggetto intero” e ha restrizioni d’uso quando l’azione è operata sulle sue parti; per cui usi funzionali come aprire la penna o il pullover (evidenziati in rosso) richiedono di esplicitare il modo con cui l’oggetto diviene aperto 旋开 (xuán kāi) “girare aperto”, 解开 (jiě kāi) “sbottonare aperto”.

c) Lo stesso avviene nel caso delle relazioni corporee (evidenziate in fucsia): solo la mano 打开 (dǎ kāi), non gli occhi 睁开 (zhēng kāi) o le braccia 张开(zhāng kāi) o le gambe 分开 (fēn kāi)

Nelle pagine che seguono vedremo cosa l’apprendente Italiano può derivare da IMAGACT per quanto riguarda l’intera serie di verbi generali a più alto impatto nell’uso linguistico.

Da un punto di vista globale possiamo osservare che, sebbene anche il cinese, come evidenziato in tabella, usi verbi generali per riferirsi a quasi tutta la serie di azioni coperte dai verbi italiani in considerazione, l’ambito di variazione dei verbi italiani è praticamente sempre più ampio e che in molti casi simili all’esempio di alcune famiglie di aprire, il cinese usa costruzioni risultative al posto di un verbo generale.

In particolare la serie di azioni relative a rompere, portare non sono predicabili attraverso un verbo generale, ma sono interpretate da verbi specifici o costruzioni risultative.

Lo stesso processo, ovviamente inverso, può essere seguito dall’apprendente cinese, che si domanderà al contrario quali regolarità presiedono all’uso estensivo di aprire rispetto a 打开 (dǎ kāi).

E’ necessario rilevare che le previsioni possibili per l’apprendente sono comunque basate su prototipi e che la produttività dei prototipi può non coincidere dal punto di vista dell’italiano e del cinese. Nel capitolo seguente vedremo infatti i casi in cui il lavoro di validazione dei concetti porta a discrepanze significative nel modo con cui i tipi di azione estendono dal punto di vista di un verbo italiano e non formano invece estensioni coese di concetti rapportabili ad un verbo cinese. Come si diceva, sebbene non comprometta la significatività della risorsa (circa 20% dell’informazione) tale discrepanza sarà considerata in dettaglio.

3.2.3 Schede descrittive della comparazione tra verbi generali italiani ad alta

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