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Componenti chiave

Conoscenza

L’elenco che segue contiene i punti che indicativamente si devono tenere presente quando si parla di riproducibilità:

 Che cos’è la “crisi della riproducibilità” e la meta-analisi della riproducibilità  I principi della riproducibilità, dell’integrità e dell’etica nella ricerca

 Quali sono le opzioni computazionali e i contesti che permettono un assetto collaborativo e riproducibile

 I fattori che influenzano la riproducibilità della ricerca

 Documentazione sull’analisi dei dati e dei flussi della ricerca aperta  Ambienti di analisi riproducibili (virtualizzazione)

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 Riferimento alla "Researcher Degrees of Freedom" (Wicherts et al., 2016).

Competenze

Ci sono alcuni consigli pratici in materia di riproducibilità a cui tutti dovrebbero fare riferimento nel momento in cui si definiscono le particolari competenze necessarie per poterla garantire. In generale, le prassi migliori in materia di riproducibilità possono essere prese in prestito dalle pratiche della Scienza Aperta ma la loro integrazione offre dei vantaggi agli stessi singoli ricercatori sia che scelgano di condividere la loro ricerca oppure no. La ragione per cui integrare le prassi migliori di riproducibilità sia un vantaggio per il singolo ricercatore è che queste migliorano la pianificazione, l’organizzazione e la documentazione della ricerca. Di seguito, ecco un esempio di come si possa tradurre in pratica il concetto di riproducibilità nel flusso della ricerca con rimandi alle pratiche contenute in questo manuale.

1. La riproducibilità si pianifica prima di iniziare Create un piano o protocollo di studio

Iniziate a tenere la documentazione di ricerca fin dall’inizio del vostro studio predisponendo un piano o protocollo di studio che includa struttura e metodi dello studio proposto. Laddove opportuno, utilizzate le linee guida per la reportistica contenute in Equator Network. Tenete traccia di tutte le variazioni al piano o protocollo di lavoro utilizzando strumenti per il controllo versione (rif. controllo versione). Calcolate la potenza o le dimensioni del campione e riportate queste informazioni nel protocollo poichè gli studi sottodimensionati tendono alla non-riproducibilità.

Scegliete strumenti e materiali riproducibili

Selezionate degli anticorpi che funzionano utilizzando un motore di ricerca anticorpi come CiteAb. Per non cadere nella non-riproducibilità utilizzando delle linee cellulari vaghe, scegliete quelle autenticate da International Cell Line Authentication Committee. Laddove sia possibile, scegliete degli strumenti di

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hardware e di software di cui detenete i diritti e che vi permettano di migrare la vostra ricerca fuori dalla piattaforma per essere riutilizzata. (rif. Software di ricerca aperti e codice aperto).

Pianificate un progetto riproducibile

Accentrate e organizzate la gestione del progetto utilizzando una piattaforma elettronica, un archivio o cartelle centrali per tutti i documenti della ricerca. Potete utilizzare GitHub come luogo dove depositare tutti insieme i file o gestire il tutto utilizzando un notebook lab elettronico come Benchling, Labguru o SciNote. Nel merito del vostro progetto centralizzato, seguite le pratiche migliori separando i dati dal codice in diverse cartelle. Gestite i vostri dati grezzi in sola lettura e teneteli separati dai dati processati (rif. Gestione dei dati)

Quando salvate o eseguite il back up di un vostro file di ricerca, optate per dei nomi di formati o file informativi che ne permettano il ri-uso. I nomi dei file dovrebbero essere leggibili sia dalle macchine sia dalle persone (rif. Gestione dei dati). Nelle vostre analisi e codici software usate dei percorsi relativi. Evitate dei formati di file proprietari e utilizzate dei formati di file aperti (rif. Licenze aperte e formati di file).

2. Tenete traccia di tutto Registrazione

Pre-registrate le informazioni importanti sulla pianificazione e l’analisi dello studio in modo da aumentare il livello di trasparenza e contrastare errori di pubblicazione dei risultati negativi. Alcuni strumenti aperti che vi possono aiutare in questa prima registrazione includono AsPredicted, Open Science Framework e Registered Reports. Per la sperimentazione clinica si dovrebbe usare Clinicaltrials.gov. Controllo versioni

Tenete traccia delle modifiche apportate ai vostri file e in particolar modo al vostro codice analitico utilizzando strumenti di controllo versione (rif. Software di ricerca aperti e codice aperto).

Documentazione

Documentate tutto ciò che fate manualmente in un file README. Create un dizionario dati (o altrimenti detto codebook) per descrivere informazioni importanti sui vostri dati. Per un’introduzione facile usate Karl Broman’s Data Organization module e fate riferimento alla gestione dei dati.

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Valutate la possibilità di utilizzare Jupyter Notebooks, KnitR, Sweave o altri strumenti di programmazione “alfabetizzata” per integrare il vostro codice nella vostra narrativa e documentazione.

3. Condividete e applicate una licenza alla vostra ricerca Dati

Evitate i file supplementari, optate per una licenza permissiva plausibile e condividete i vostri dati utilizzando un archivio. Seguite le buone prassi come descritto nel capitolo "Dati e materiali di ricerca aperti".

Materiali

Condividete il vostro materiale perchè possa essere ri-utilizzato. Depositate i reagenti in archivi come Share your materials so they can be reused. Deposit reagents with repositories like Addgene, The Bloomington Drosophila Stock Center e ATCC al fine di renderli facilmente accessibili agli altri ricercatori. Maggiori informazioni sono disponibili al paragrafo Dati e materiali di ricerca aperti.

Software, notebook e contenitori

Applicate una licenza al codice per fornire indicazioni su come può essere (ri)utilizzato. Condividete i notebook con servizi come mybinder che consentono la visibilità pubblica e l'esecuzione del notebook integrale su risorse condivise. Condividete contenitori o notebook con servizi come Rocker o Code Ocean. Seguite le buone prassi descritte in Software e codice della ricerca aperto.

4. Presentate i risultati della vostra ricerca in modo trasparente

Segnalate e pubblicate i vostri metodi e interventi in modo esplicito, trasparente e completo per consentirne la riproduzione. Le linee guida di Equator Network, strumenti come Protocols.io o processi come Registered Reports possono aiutarvi a documentare ai fini della riproducibilità. Ricordatevi di pubblicare i risultati sulla piattaforma di registrazione pubblica

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(come ClinicalTrials.gov o SocialScienceRegistry) entro un anno dalla conclusione dello studio, indipendentemente dalla natura o dal corso dei risultati.

Domande, intoppi e comuni equivoci

Domanda: “Tutto quello che serve è scritto nell’articolo; chiunque può riprodurre la ricerca! Basta che si leggano quello!”

Risposta: Questo è uno dei luoghi comuni più comuni. Perfino quando metodi e flussi di lavoro utilizzati per raggiungere il risultato finale sono stati descritti in maniera estremamente dettagliata non sempre questo è sufficiente -nella maggior parte dei casi- perchè venga riprodotto. Ciò può essere dovuto a diversi aspetti incluso ambienti computazionali diversi, differenze nelle versioni del software, errori impliciti non chiaramente indicati, ecc.

Domanda: “Non ho il tempo per imparare e per stabilire un flusso di lavoro riproducibile”

Risposta: In aggiunta ad un numero significativo di servizi online liberamente disponibili che possono essere combinati e che facilitano l’impostazione di un intero flusso di lavoro, il dispendio di tempo e lavoro impiegati per metterli insieme contribuirà a migliorare sia la validità scientifica dei risultati finali sia a ridurre al minimo il tempo di ri-esecuzione o ad estenderlo negli studi successivi.

Domanda: “Le terminologie che descrivono la riproducibilità sono laboriose.

Risposta: Si veda Barba (2018) per una discussione sulla terminologia che descrive la riproducibilità e la replicabilità.

Risultati di apprendimento

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2. Essere in grado di stabilire un flusso di lavoro riproducibile all’interno di un contesto di un esercizio- modello.

3. Conoscere gli strumenti che possono supportare la riproducibilità della ricerca.