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COMUNALE FRANCESCO GUMA DEL GRUPPO CONSILIARE DEL PARTITO DEMOCRATICO PROT. 15676

Interviene il Consigliere Comunale Guma Francesco Gruppo Consiliare "Partito Democratico"

Il Consigliere dà lettura del testo di ordine del giorno.

Escono i Consiglieri Comunali Cervigni Lucia e Lanfredini Lapo, e si dà atto per comodità che il numero dei Consiglieri in aula è n.13

Chiedo al Presidente, non so se è il caso di fare, vista la mozione incidentale del mio gruppo, se è il caso di poter fare un commento breve sul testo della mozione, oppure magari aspettare la mozione incidentale, dopodichè magari fare il commento.

Spero che la lettura sia stata rispettosa del sintassi affinché chi ci ascolta possa avere compreso il senso asettico di questo ordine del giorno, oserei dire scritto in punta di penna, comunque rimarrà tutto agli atti quindi… poi perché a Poggibonsi, basta guardarsi intorno, ne abbiamo parlato anche stasera e tutto racconta del contributo a Fondazione Monte dei Paschi, si parlava del Politeama, delle piste ciclabili, contributo affitti, il Cassero, il parco urbano, Via Carducci, non c’è bisogno che ve li elenchi io, se vi guardate intorno forse ne vedete più di quante ve ne possa rappresentare. Però ora questo è più semplice di come possa essere rappresentato nel testo dovuto ai tecnicismi opportuni e delegati perché l’obiettivo che si pone l’ordine del giorno è semplice e percorribile, è semplice perché non chiede altro che il rinvio di una decisione che in autonomia ora e dopo, gli organi amministrativi della Fondazione Monte dei Paschi possano prendere, che dovranno prendere anche il 18 luglio in assemblea straordinaria sull’eliminazione di questo vincolo del 4%, perché il rinvio di tale decisione? Gli organi amministrativi della Fondazione Monte nei Paschi tra meno di due settimane scadono e quando si è in scadenza, sapendo che qualcun altro arriverà al tuo posto, non hai più credibilità agli occhi di un nuovo socio in affari, non puoi dettare nessuna condizione e non sei più in grado di determinare il futuro per il tuo patrimonio, ecco perché credo che oggi la Fondazione Monte dei Paschi non sia il soggetto che può dare necessarie garanzie a questa comunità di effettuare una scelta equilibrata, che tenga conto della necessità delle risorse finanziarie per banca e Monte dei Paschi, la salvaguardia del patrimonio della Fondazione Monte dei Paschi e l’identità del Monte dei Paschi e nella piena autonomia e legittimità gli organi amministrativi designati nelle sedi opportune, dovranno avere la consapevolezza di amministrare un bene della collettività.

Qualcuno potrebbe dire e forse strumentalmente che la politica non deve occuparsi di alcuni temi, altrimenti è ingerenza in altri ambiti, non voglio assolutamente interferire in decisioni che non mi competono, infatti non lo faccio e non lo farò, ho pronunciato – e non a caso - autonomia e legittimità il mio è solo un auspicio che non cerca di difendere un privilegio cittadino, ma un bene che la comunità

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territoriale senese ha costruito negli anni e con tanti sacrifici che ha dato sviluppo e benessere al nostro territorio, alle nostre aziende e a chi ci lavora e sommessamente mi permetto di dire che su temi così importanti e strategici per il nostro territorio, la politica deve poter almeno analizzare per ragionare sul futuro, perché senza la politica si diventa nomadi, è da quando esiste la politica che si vive in una nazione, in un paese civile e fatto di regole e questo non dobbiamo avere paura di dirlo e non dobbiamo essere lo stesso a alimentare l’antipolitica perché ai molti cittadini che ci chiedono *** le risposte gliele dà Grillo e forse non riesce anche più lui a dare le risposte e fin quando c’è Grillo, ricordo che il potere del populismo non è mai vuoto! Ovviamente quando parlo di politica mi riferisco alla politica che si leva al valore della terza età, non alla politica altra, quella è già ormai stata digerita!

Guardate della richiesta di questo rinvio, di questa decisione non ne parlo soltanto io, pochi giorni fa sulla stampa leggevo un documento di alcuni sindaci che recitava in questo modo: è inopportuna e grave la rimozione del vincolo con tutta questa fetta e qualche Consiglio Comunale della Provincia ha già approvato all’unanimità una simile richiesta, evidentemente il timore di una diminuzione di prosperità nei territori rinizia a avere già connotati realistici e lo stesso Sindaco di Siena, l’ho già letto prima in campagna elettorale tra il primo e il secondo turno si era espresso con contestuali parole: si tratta di aspettare fino ai primi di agosto, è percorribile perché non esiste nessuna richiesta esplicita da parte di nessuno in un modo formale che *** questo vincolo del 4%, è stato detto anche da tutti i consiglieri in Consiglio straordinario il 12 a Siena, naturalmente per la maggior parte erano i consiglieri di opposizione che a loro dire hanno partecipato a un’audizione con i vertici della Fondazione Monte dei Paschi, i quali non hanno fatto menzione assoluta di ciò e io non ho motivo di ritenere e di non credere ciò che è stato detto in Consiglio il 12 luglio, naturalmente fino alla prova del contrario! A oggi non ci sono smentite, le registrazioni dell’assise ci sono e voglio dire ancora un’altra cosa che per mia formazione non penso che solo da una parte si possa essere custodi e depositari di verità taciute, è percorribile ancora perché altre banche in Italia hanno lo stesso vincolo e precisamente al 5% e non l’hanno rimosso, hanno rimosso altro, perché tanta fretta? Decidono ciò che credono i loro designati, forse andrà anche abolito questo benedetto vincolo del 4%, ma non si capisce perché ora e perché subito! Qualcuno ha detto per rendere più *** la banca, bene, da un’analisi così importante ci si aspetta come minimo strumenti rilevanti che rendano operativo questo processo di contendibilità, invece dal criterio di rinnovamento di Banca Monte dei Paschi che tanto viene declamato, non ci si può aspettare soltanto decisioni su esternalizzazioni e licenziamenti, siamo nell’ordine di 4000 persone e queste persone sono il vero motore della Banca Monte dei Paschi, non sono un asset come qualcuno gli ha definiti, forse non a caso perché gli asset si possono muovere in qualsiasi momento e come ci pare a nostro piacimento.

Mi auguro che ciò non avvenga ma la cosa più incredibile è che, giustamente, dei dipendenti della Rimor, piuttosto che della Rcr, piuttosto che della Whirpool ai quali va la mia più sincera e sentita vicinanza e

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solidarietà se ne possa parlare, se ne parli, dei dipendenti del Monte dei Paschi no, la *** C.G.I.L. di Siena sembra al quanto preoccupata in merito, tanto che ha organizzato un presidio per il 18 luglio, quella nazionale, citando sempre i media, pare che abbia convinzioni diverse, io poi qui ce l’ho se lo volete vedere, cito la fonte Camusso via il tetto del 4%, non si torna indietro a un modello sbagliato è ingerenza o no?

Ora *** non voglio fare una gaffe e quindi non vorrei sbagliarmi, però delle due l’una, il problema c’è o non c’è? E se a Siena dicono che c’è, come si risolve? Credo che si possa risolvere con un nuovo patto di sindacato, siglato dai nuovi soci designati che dovranno trovare loro un nuovo socio al quale avranno chiesto come garanzia la permanenza della sede a Siena, allora nel rispetto dell’autonomia e della legittimità di ciò che vorranno fare gli amministratori della Fondazione Monte dei Paschi ora e quelli futuri, io rigetto con forza il mantra dell’ingerenza della politica che si sta portando avanti con insistenza in questi giorni e rivendico il diritto – dovere di poter discutere pubblicamente della più grande azienda della Provincia di Siena, se non della Toscana, affinché si possa contribuire in punta di piedi non come singoli, ma come e non è neanche come appartenenza politica, ma come rappresentanti delle comunità.

Perché questa è una scommessa che andrà anche per il futuro e per le future generazioni!

Questo ordine del giorno non ci dividerà tra maggioranza e minoranza, perché mi sento molto legato al mio gruppo, all’amministrazione e mi sembra che non sia forse neanche la prima volta che si voti un testo che non sia condiviso, d’altronde il Partito Democratico non è il partito dove alberga il pensiero unico, nel Partito Democratico si discute, a volte non si trova la sintesi, a volte si può andare anche con convinzione e con specificità diverse.

Non ci dividerà tra maggioranza e maggioranza oppure tra maggioranza e tra opposizione ma tra chi sceglierà che forse una possibilità diversa ci possa essere e chi no! Perché continui questo storico rapporto tra banca e territorio, che ha fatto sì che Banca Monte dei Paschi diventasse ciò che è, perché Banca Monte dei Paschi è stata una delle prime del pianeta, perché a Siena si è insegnato in tutto il mondo a fare banca e è per questo che lo straordinario rapporto con il suo territorio deve rimanere intatto.

Ringrazio tutti per la cortese attenzione!

Entrano i Consiglieri Comunali Cervigni Lucia e Lanfredini Lapo, e si dà atto per comodità, che il numero dei Consiglieri in aula è n. 15

Escono gli Asessori Signorini Giampiero e Salvadori Susanna.

Esce il Consigliere Comunale Kustrin Tanja, e si dà atto per comodità, che il numero dei Consiglieri in aula è n. 14

Interviene il Consigliere Bussagli David Gruppo Consiliare "Partito Democratico"

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Prendo la parola per presentare l’ordine del giorno incidentale che come gruppi del PD e dell’Italia dei Valori abbiamo presentato al testo che ha appena illustrato il Cons. Guma.

Il Consigliere dà lettura del testo di ordine del giorno incidentale.

Ci troviamo a discutere l’ordine del giorno presentato dal Cons. Guma e l’ordine del giorno incidentale pur non essendo titolati in quanto non siamo come Comune di Poggibonsi *** organi amministrativi della Fondazione, né perché siamo tra i soggetti che sono titolati a deliberare le linee strategiche di indirizzo.

Lo discutiamo, mi permettete il termine fuori tempo massimo, nel senso che sono già intervenute sui medesimi ordini del giorno presentati in Consiglio Provinciale e Consiglio Comunale a Siena le adunanze consiliari di Comune, Provincia e soprattutto è intervenuta in data di ieri la *** amministratrice di Fondazione Monte dei Paschi che ha chiarato la propria posizione in sede assembleare quindi è di fatto una discussione fuori tempo massimo anche perché la decisione formale è già stata presa e poi perché questo ragionamento si inserisce in un percorso che va avanti, riguarda Fondazione e Banca e va avanti da tempo, da quando è stata avviata con il cambiamento dei medici, di Fondazione e Banca, le scelte strategiche e gestionali riguardano l’azienda e la Fondazione.

Per evitare di discutere di questo fatidico tetto del 4%, quindi la modifica del comma 1 dell’Art. 9 dello Statuto di Banca Monte dei Paschi o per evitare una discussione spumeggiante che magari servivano alla campagna elettorale ma che poco poi hanno a che fare con la situazione reale delle cose, è bene contestualizzare quella che è la situazione in generale dell’economia italiana e poi in modo specifico la situazione di Banca e Fondazione Monte dei Paschi. Questa decisione matura in un conteso di crisi economica – finanziaria che mai è registrato per entità e durata dal dopoguerra a oggi in Italia e dove probabilmente colpisce come tutti gli altri settori produttivi, anche il settore bancario.

Ne è di misura l’aumento, la variabilità che guarda verso l’alto dello spread patito del debito italiano e tedesco, quindi ci si inseriamo in un contesto molto complicato, molto duro, in un contesto che è cambiamento radicalmente, se fino a pochi mesi Siena discuteva del 51%, adesso la discussione ruota intorno al 4%, è uno spread numerico notevole ma dà la misura di quanto è cambiata la situazione a Siena per la Banca e per la Fondazione. Ci sono *** di questa situazione che riguardano la situazione di banca e fondazione con una catena di scelte sbagliate, sbagliati gli indirizzi politici che sono stati anche nel tempo largamente condivisi, sbagliate alcune scelte strategiche e funzionali e di Banca Monte dei Paschi, su questo a Siena c’è una dottrina che ormai è consolidata, almeno da una parte degli attori che hanno avuto responsabilità, non di tutti, ma almeno di una parte degli attori che hanno avuto responsabilità in quella stagione. Una catena di scelte che ha condotto Fondazione Monte dei Paschi a concentrare sostanzialmente tutto il proprio patrimonio liquido, ho usato il termine sostanziale perché poi in realtà contabilmente la rappresentazione… viaggio per approssimazione, ma sostanzialmente il patrimonio liquido nella partecipazione di Banca Monte dei Paschi e non solo ha accompagnato nel tempo gli

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aumenti di capitale della banca in un’operazione complessa di indebitamento, su cui grava il vincolo delle azioni che ha ancora in portafoglio, anche questa è cosa significativa, la partecipazione azionaria di Banca Monte dei Paschi *** a Fondazione è attualmente vincolata a garanzia di esposizione da Fondazione a

***.

Si è intervenuto in questi mesi, però la situazione rimane pur sempre critica, la Banca ha attraversato una stagione, ne danno misura i risultati contabili degli ultimi due anni, le perdite assommano a 7 miliardi di Euro, evidentemente è tutt’altro che un’azienda che ha passato una stagione brillante, Banca Monte dei Paschi è scesa dagli equilibri di investimento capitale *** svolge la propria attività, un irrobustimento che dovrebbe essere garantito dal finanziamento dello Stato i cosiddetti Monti Bond, che garantirà alla banca quelle spalle larghe per navigare poi nel mercato aperto.

È una procedura che non è definita che anzi c’è una procedura di verifica presso le sedi delle autorità europee, bene faceva il Sindaco Valentini venerdì scorso in Consiglio Comunale a ricordare e richiamare anche il sostegno del Governo in questa situazione, la tutela del terzo gruppo bancario italiano, azienda fondamentale del sistema economico del paese.

C’è anche un ulteriore elemento di valutazione che riguarda gli strumenti di valutazione dell’assorbimento del patrimonio delle banche che è un tema di cui non si discute più, che è stato modificato nel corso degli anni del Governo Berlusconi insieme presso le Autorità europee che ha penalizzato fortemente il sistema bancario italiano, molto meno sistemi bancari di altri paesi europei, non per scaricare la colpa su chi in questa comunità svolge attività di opposizione, però in quella sede, in quella discussione che è fondamentale perché non è tecnica, il Governo Berlusconi è mancato e il risultato è stata la penalizzazione del sistema bancario, quindi a cascata dell’economia e che poi si generano servizi più onerosi e quindi conseguenze anche sull’economia reale.

*** è questo, una situazione difficile, generale, il contesto specifico riguarda Fondazione e Banca molto difficile, cosa hanno detto Comune e Provincia di Siena in quegli auspici ci ritroviamo pienamente, innanzitutto hanno detto che la tutela e il patrimonio della fondazione deve essere obiettivo primario e fondamentale, quindi va risolta quella situazione di esposizione debitoria, va messa in sicurezza la struttura patrimoniale della Fondazione Monte dei Paschi dopodichè va chiusa la partita della patrimonializzazione della banca e quindi il prestito dello Stato e quindi la necessità anche parte del Governo di guardare con attenzione a questa partita, dopodichè sviluppare in modo diverso il concetto dell’autonomia strategica della banca e il suo legame con il territorio e per ragioni di ultimo non è più garantito da una presenza azionaria di maggioranza assoluta perché non sta nelle cose perché per risolvere il problema debitorio la Fondazione ha necessità di reprimerlo ulteriormente perché c’è già deliberato in assemblea, senza che nessuno abbia detto, nessuno di coloro che poi si sono scatenati successivamente su

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questo tema del 4% ha detto niente, c’è anche un aumento di capitale probabilmente perché viene da sé come soluzione a una situazione di difficoltà.

Quindi si tratta di sviluppare nel tempo in modo diverso il concetto di autonomia strategica della banca e questo si garantisce nelle aziende quotate in borsa come Banca Monte dei Paschi quando non c’è una partecipazione di maggioranza che non c’è, in primo luogo con recupero dell’efficienza gestionale che assicura di per sé stabilità del capitale, perché il capitale in quel modo, quando c’è una gestione efficiente è adeguatamente remunerato. Il recupero dell’efficienza è condizione per la stabilità del capitale e quindi è obiettivo che deve essere perseguito. Le aziende quando si scavano lo si fa perché hanno margine di miglioramento gestionale notevole, quindi ha margine di miglioramento anche reddituale, mai il contrario!

Quindi questo elemento è un elemento centrale nella garanzia dell’indipendenza strategica, quindi noi condividiamo, pur competendo a questo Consiglio Comunale, questo organo né indirizzi di tipo strategico, né la nomina degli enti, quindi la nostra posizione può essere quella di rafforzare completamente *** ordine del giorno quanto già deciso in Provincia e con la discussione degli ultimi giorni, e in Comune. Comunico, sono anche parte in causa perché dipendente di Banca Monte dei Paschi, quindi c’è anche un attaccamento all’azienda che ci mette nelle condizioni di vivere e di vivere dignitosamente e anche in modo tranquillo che è cosa non scontata in questo periodo. Mi sentirei di invitare a prudenza, soprattutto in questa sede quando si trattano argomenti difficili dove si fa in un contesto pubblico, prudenza nella dichiarazione di cifre che a oggi non stanno né in cielo e né in terra perché Banca Monte dei Paschi non ha procedure di mobilità nei confronti di 4 mila dipendenti, quindi anche l’accostamento di situazioni difficili in un territorio *** con situazioni complicate ma molto, molto più tutelate che sono quelle di Banca Monte dei Paschi è un’offesa alla difficoltà e alla dignità dei lavoratori che in questo momento sono in crisi.

Quindi attenzione perché le parole pesano e perché l’argomento è importante!

Entra il Consigliere Comunale Kustrin Tanja, e si dà atto per comodità, che il numero dei Consiglieri in aula è n. 15

Interviene il Consigliere Comunale Burresi Giacomo Capogruppo Gruppo Consiliare

"Rifondazione Comunisti Italiani"

Da un lato sinceramente in questo ordine del giorno arrivato un po’ in fretta e furia da ultimo non ho capito tanto bene che *** ci sono dietro, forse sono questioni interne al Partito Democratico che forse non è il caso di affrontare. Tuttavia da un lato è vero quello che è stato anche detto da Bussagli che è un ordine del giorno per certi versi tardivo e che viene presentato in una serie non strettamente legata e non

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strettamente… che non ha potere decisionale su queste questioni, dall’altro però esprime per me considerazioni anche corrette.

Sulla questione che c’è e purtroppo è stata recepita non solo dai media ma anche nelle sedi istituzionali una *** che accusa la politica di ingerenza dell’attività bancaria, sull’idea che la Banca Monte dei Paschi abbia fatto politica piuttosto che fare la banca e che quindi meglio se entra maggiormente il privato, se…

queste cose sono pericolosissime, il problema è proprio il contrario, è quello che diceva esattamente Guma, che la politica deve tornare, per quanto possibile, a prendere le decisioni e a indirizzare quello che è lo strumento che di fatti negli ultimi 20 anni ha fatto da surrogato di stato sociale nella nostra Provincia.

Le questioni legate a queste tragiche scelte strategiche della banca non è che sono problemi perché ci sono stati gli indirizzi e ingerenze politiche, il problema è che la banca non ha fatto politica quando ha acquisito la 121, la Antonveneta etc., è proprio che l’ha fatto la banca, nel senso che sono stati concepiti gli istituti bancari negli ultimi 20 anni in Italia, almeno da quando è sparita la distinzione netta tra banche di credito e banche di investimento, il problema è quello, è che è mancata quella necessaria volontà politica di continuare, di evitare che anche la Banca Monte dei Paschi prendesse la strada e hanno preso anche tutti i grandi istituti bancari di Italia, che in una situazione di crescita e di prosperità poteva anche

Le questioni legate a queste tragiche scelte strategiche della banca non è che sono problemi perché ci sono stati gli indirizzi e ingerenze politiche, il problema è che la banca non ha fatto politica quando ha acquisito la 121, la Antonveneta etc., è proprio che l’ha fatto la banca, nel senso che sono stati concepiti gli istituti bancari negli ultimi 20 anni in Italia, almeno da quando è sparita la distinzione netta tra banche di credito e banche di investimento, il problema è quello, è che è mancata quella necessaria volontà politica di continuare, di evitare che anche la Banca Monte dei Paschi prendesse la strada e hanno preso anche tutti i grandi istituti bancari di Italia, che in una situazione di crescita e di prosperità poteva anche

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