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COMUNE DI POGGIBONSI (Provincia di Siena) VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI DATA 16 LUGLIO 2013

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COMUNE DI POGGIBONSI (Provincia di Siena)

VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI DATA 16 LUGLIO 2013

Il Segretario Generale procede all’appello.

Il Presidente del Consiglio Comunale Borgianni Enrica La seduta è valida.

Nomino scrutatori i Conss.: Berni, Pelosi e Lorenzi.

PUNTO N. 1 ALL’ORDINE DEL GIORNO: APPROVAZIONE DEI VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI.

Il Presidente del Consiglio Comunale

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

Esito della votazione: Il Consiglio Comunale approva all’unanimità.

PUNTO N. 2 ALL’ORDINE DEL GIORNO: COMUNICAZIONI DEL SINDACO.

Interviene il Sindaco

Avrei due comunicazioni: 1) la prima comunicazione riguarda, ho ricevuto circa un’oretta fa, una nota da parte del Cons. Berni che comunicava un fatto positivo lavorativo che lo riguarda e è un provvedimento del sottosegretario per gli affari regionali e le autonomie con cui ad Alessio Berni è conferito l’incarico di consigliere del sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie, Ing. Walter Ferrazza ai sensi dell’Art. 11 del Dpcm 27 giugno 2013 a decorrere dall’8 luglio 2013 e fino al verificarsi della fattispecie di cui all’Art. 6 comma 1 e 11 del Dpcm 01 ottobre 2012. Al Signor Alessio Berni poi ci sono altre notizie che riguardano cose personali, non so se il Cons. Berni vuole che continui a leggere la parte del Decreto che la riguarda, le faccio i miei migliori auguri, soprattutto di buon lavoro e penso di poterglieli fare a nome di tutti.

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2) La seconda comunicazione segue la comunicazione che ho fatto la volta scorsa che riguarda il caso della bambina con grave handicap di cui sapete, l’altra volta vi ho raccontato ciò che era successo il 10 giugno quando in questa sala consiliare si sono riunite alcune associazioni di volontariato insieme all’Assessore Convertito , al Sindaco e alcune persone, cittadini di Poggibonsi che avevo invitato a seguito di loro richiesta di essere comunque coinvolti, avevo invitato informalmente ma in maniera pubblica, dando notizia di questo incontro aperto anche ai cittadini che avessero voluto portare un loro contributo per la soluzione del problema.

Un giorno fu deciso di approfondire il tipo di aiuto che come comunità, non solo come comune, potevamo dare a questa nostra concittadina e abbiamo deciso insieme che tra le varie ipotesi, le varie ipotesi messe in campo dovevano essere portate a conoscenza dell’interessata perché bisogna dare l’aiuto di cui la persona ha bisogno e che richiede e quindi ci sembrava giusto condividere con lei eventuali forme di aiuto. Il giorno 20 giugno ci siamo rivisti, a questo tavolo si è aggiunta un’ulteriore associazione del territorio della Val d’Elsa e sono stati affrontati i temi del possibile aiuti con la mamma della bambina la quale ha detto che gradiva soprattutto un aiuto costante e strutturato giornaliero che l’aiutasse a vivere il quotidiano, le difficoltà quotidiane che questa mamma deve affrontare. Abbiamo incaricato la Fondazione Territori sociali Alta Val d’Elsa e nella fattispecie l’assistente che già segue questa bambina, di fare un progetto di assistenza continua.

Questo progetto è andato avanti, c’è stata un’ulteriore riunione in cui sono rimasti da approfondire alcuni aspetti di assistenza specifica a un handicap del genere e mi spiego meglio: trasportare quella bambina o alimentare quella bambina, un conto è se lo fanno i familiari, un conto è se lo fanno gli operatori esterni, quindi c’è bisogno di operatori specializzati anche perché la bambina sembra che dovrà subire un’operazione, siamo comunque nella fase finale e grazie alla grande disponibilità delle associazioni del territorio, in particolare voglio ricordare la Misericordia e la pubblica assistenza e grazie anche all’ulteriore associazione che si è aggiunta, speriamo entro il mese di settembre di darvi un resoconto più completo di tutta l’osservazione.

Entra l'Assessore Cortecci Serena.

PUNTO N.3 ALL'ORDINE DEL GIORNO: COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Entra l'Assessore Salvadori Susanna Il Presidente del Consiglio Comunale

Il Presidente non ha comunicazioni da fare se non associarmi agli auguri del Sindaco al Cons. Berni.

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PUNTO N. 4 ALL’ORDINE DEL GIORNO: ORDINE DEL GIORNO AVENTE AD OGGETTO

“FONDAZIONE MONTE DEI PASCHI DI SIENA” PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE FRANCESCO RUMA DEL GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO PROT. 15676.

Interviene il Consigliere Comunale Burresi Mauro Capogruppo Gruppo Consiliare "Partito Democratico"

Solo se è possibile chiedere con il consenso del Consiglio Comunale, di spostare l’ordine del giorno all’ultimo punto di questo Consiglio Comunale…

Il Presidente del Consiglio Comunale

Facciamo una votazione per invertire l’ordine del giorno.

Interviene di nuovo il Consigliere Comunale Burresi Mauro Capogruppo Gruppo Consiliare

"Partito Democratico"

Anche perché vorremmo presentare un incidentale sullo stesso argomento, quindi c’è maggiore possibilità di poterla discutere.

Il Presidente del Consiglio Comunale

Va bene, invito tutti i consiglieri a votare lo spostamento del punto N. 4 dell’ordine del giorno alla fine, alla trattazione dopo il punto N. 10.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

Esito della votazione: favorevoli (PD, Italia dei Valori, Riformisti Liberali, Pdl, Fratelli d’Italia, Rifondazione Comunista); astenuti 1 (Berni).

PUNTO N. 5 ALL’ORDINE DEL GIORNO: STATUTO DEL COMUNE DI POGGIBONSI, MODIFICHE APPROVAZIONE AI SENSI DELL’ART. 6, COMMA 4 DEL DECRETO LEGISLATIVO 267/00.

Entra il Consigliere Comunale Pianigiani Alessio, e si dà atto per comodità che il numero dei Consiglieri in aula è n. 16

Interviene il Sindaco

L’argomento all’ordine del giorno è stato illustrato già la volta scorsa del Presidente della Commissione Statuti e regolamento, lo Statuto viene riproposto oggi all’ordine del giorno perché è stato approvato ma non con la maggioranza dei 2/3 come richiesto per le votazioni dello Statuto, non credo di dover

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aggiungere altro, a meno che si voglia ulteriori delucidazioni e magari il Presidente della Commissione può intervenire.

Il Presidente del Consiglio Comunale

Ci sono altri interventi? No, pongo in votazione.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

Esito della votazione: favorevoli (PD, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista); contrari (Riformisti Liberali, Fratelli d’Italia, Liberamente); astenuti (Pdl).

Quindi dal prossimo Consiglio Comunale verrà riportata all’approvazione questo punto.

PUNTO N. 6 ALL’ORDINE DEL GIORNO: ADDIZIONALE IRPEF ANNO 2013.

Illustra l'argomento il Sindaco

Questa è una deliberazione propedeutica all’approvazione del Bilancio di Previsione 2013, non c’è nessuna novità rispetto all’anno precedente, ricordo, ormai è già scritto nella deliberazione e penso i consiglieri lo sappiano, che nonostante… non c’è niente di cambiato rispetto all’anno scorso, le aliquote sono le stesse, vi ricordo che l’imponibile IRPEF comunque previsto è destinato a diminuire di circa l’8%

in quanto da quest’anno Imu a regime, dall’anno scorso, gli immobili soggetti a Imu non faranno parte dell’imponibile IRPEF.

Il Presidente del Consiglio Comunale

Ci sono altri interventi? No, pongo in votazione.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

Esito della votazione: favorevoli (PD, Italia dei Valori); contrari (Fratelli d’Italia, Riformisti liberali, Liberamente); astenuti (Rifondazione Comunista e Pdl).

Pongo in votazione l’immediata esecutività.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

Esito della votazione: favorevoli (PD, Italia dei Valori); contrari (Fratelli d’Italia, Riformisti liberali, Liberamente); astenuti (Rifondazione Comunista e Pdl).

PUNTO N. 7 ALL’ORDINE DEL GIORNO: TARES TRIBUTO SUI RIFIUTI E SUI SERVIZI INDIVISIBILI, APPROVAZIONE PIANO FINANZIARIO 2013.

Illustra l'argomento il Sindaco

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Anche questa deliberazione è propedeutica all’approvazione del bilancio, nel Consiglio Comunale passato abbiamo approvato il regolamento, abbiamo affrontato il problema Tares, praticamente come già abbiamo detto per il regolamento, questa imposta non è altro che la vecchia Tia, a oggi, degli anni passati, è l’imposta sui rifiuti, perché per quanto riguarda l’addizionale Tares aspettiamo ulteriori, l’addizionale sui beni indivisibili, il famoso 0,30 aspettiamo ulteriori provvedimenti che dovrebbero venire dal Governo nel corso dell’anno.

Il Piano finanziario prevede grossomodo lo stesso importo che aveva la Tia nell’anno precedente, c’è una differenza in meno di circa 2000 Euro, in realtà i rifiuti diminuiscono e quindi diminuisce contestualmente sia i costi gestionali relativi alla raccolta, sia i costi gestionali relativi allo smaltimento, ma proprio la diminuzione dei rifiuti fa sì che nel meccanismo di calcolo della Tia di riferimento, il nostro termovalorizzatore e gli introiti dai vari concorsi Conai e altri, avendo minori rifiuti si produce meno energia, si ricevono meno contributi dai consorzi del riciclo, conseguentemente tutti questi importi erano in diminuzione della tariffa di riferimento, questi importi ovviamente non ci sono più, in particolare è l’importo dell’energia elettrica che era qualche milione di Euro e che vede diminuire di diverse centinaia di migliaia di Euro l’energia prodotta.

La suddivisione è sempre la stessa, sapete che si divide in quota fissa e in quota variabile, la quota fissa è suddivisa in parti uguali tra utenze domestiche e utenze non domestiche, la parte variabile invece sulla base delle pesature dei rifiuti degli anni precedenti, viene suddivisa nel 63% a utenze domestiche e nel 37% a utenze non domestiche.

Il Presidente del Consiglio Comunale Ci sono interventi? No, pongo in votazione.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

Esito della votazione: favorevoli (PD, Italia dei Valori); contrari (Riformisti e Liberali, Fratelli d’Italia e Liberamente); astenuto (Pdl e Rifondazione Comunista).

Pongo in votazione l’immediata esecutività.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

Esito della votazione: favorevoli (PD, Italia dei Valori); contrari (Riformisti e Liberali, Fratelli d’Italia e Liberamente); astenuto (Pdl e Rifondazione Comunista).

PUNTO N. 8 ALL’ORDINE DEL GIORNO: TARES 2013 DETERMINAZIONE DEI CRITERI PER L’APPLICAZIONE DEL TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI E SUI SERVIZI.

Illustra l'argomento il Sindaco

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Anche questa è una deliberazione propedeutica all’approvazione del bilancio e qui si tratta di approvare i famosi coefficienti di cui al Decreto Dpr 158 che consentono di testare in maniera più precisa rispetto alle utenze la produzione del rifiuto, la dico così in maniera molto semplice, ve lo spiego, vi faccio l’esempio delle utenze domestiche, laddove nel medesimo appartamento di medesimi metri quadrati vive una sola persona o ne vivono 5, evidentemente la produzione dei rifiuti è diversa e quindi anche questo incide nella determinazione della tariffa alle singole utenze.

Avete il prospetto sia per le utenze domestiche, sia per le utenze non domestiche è la stessa deliberazione degli anni precedenti.

Entra il Consigliere Comunale Bianchi Gianluca, e si dà atto per comodità, che il numero dei Consiglieri in aula è n. 17

Il Presidente del Consiglio Comunale Ci sono interventi? No, pongo in votazione.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

Esito della votazione: favorevoli (PD, Italia dei Valori); contrari (Riformisti e Liberali, Fratelli d’Italia e Liberamente); astenuto (Pdl e Rifondazione Comunista).

Pongo in votazione l’immediata esecutività.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

Esito della votazione: favorevoli (PD, Italia dei Valori); contrari (Riformisti e Liberali, Fratelli d’Italia e Liberamente); astenuto (Pdl e Rifondazione Comunista).

PUNTO N. 9 ALL’ORDINE DEL GIORNO: BILANCIO DI PREVISIONE 2013, BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE 2013/2015, RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013/2015, PROGRAMMA TRIENNALE OPERE PUBBLICHE 2013/2015 E ELENCO ANNUALE LAVORI 2013 – APPROVAZIONE.

Illustra l'argomento il Sindaco

Naturalmente la parola al Sindaco ma poi ci sono anche gli assessori per entrare nello specifico dei singoli settori.

Questo è purtroppo il quarto anno che cerchiamo di costruire un Bilancio di Previsione che soddisfi l’esigenza della città, non è un compito semplice purtroppo, né facile perché la crisi economica e quindi sociale che attraversiamo non vede mai la fine, tutti ci siamo illusi anno per anno che comunque l’anno dopo sarebbe stato l’anno in cui qualcosa cambiava e qualche spiraglio si sarebbe visto, in realtà non è così, comunque questo non ci deve demoralizzare, noi non ci demoralizziamo evidentemente, ci lavoriamo e cerchiamo di costruire il miglior bilancio possibile nelle condizioni date, ma soprattutto nelle

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incertezze date, perché io lo voglio dire subito all’inizio, noi abbiamo fatto un Bilancio di Previsione con delle incertezze tremende perché su tutto il fronte delle entrate, entrate importanti per gli enti locali, ancora aspettiamo la definizione del governo Letta, sembra che questo arriverà a settembre, quindi già vi dico fin da ora questo è un bilancio per uscire dall’esercizio provvisorio perché la città non può più aspettare alcuni interventi che sono assolutamente necessari, perché è necessario provvedere ai servizi, perché è necessario lavorare avendo qualche punto di riferimento in più.

Noi non ci possiamo, questo l’ho scritto anche nella relazione, non ci possiamo esimere da una riflessione che è generale che riguarda Poggibonsi, ma riguarda tutti i bilanci di tutti i comuni, degli enti territoriali e secondo me anche dello Stato complessivamente inteso. Quali sono state le politiche di bilancio imposte in questo paese? Sono state, insieme ai tagli lineari su cui non ritorno perché mi sono stancata a sentirmi anche da sola, quindi vado oltre, è stato quello di fissare obiettivi di finanza pubblica attraverso un surplus di entrate fiscali questa è la verità, quindi abbiamo ottenuto avanzi primari o e economici con questo sistema *** stato chiarissimo, quello di immobilizzare risorse, basti pensare ai nostri avanzi di amministrazione, quelli passati ma probabilmente anche quelli futuri, tanto per chiarire con gli avanzi economici, gli avanzi primari noi dal 2009 al 2013 quest’anno, ci meno di un mese fa abbiamo pagato mutui per 7.681.000 Euro che sono risorse perché questo comune era in grado di pagare le rate del mutuo, queste risorse potevano tranquillamente essere investite in spesa pubblica produttiva sulla città, creando ricchezza e creando lavoro, questo non ce l’hanno permesso e pare che ce lo permetteranno molto poco anche nel futuro.

Insieme a questo è aumentata, proprio per creare quel surplus che vi dicevo prima, la pressione fiscale in maniera incredibile, sono diminuiti i consumi, è anche ovvio, è un po’ come il cane che si morde la coda, in una crisi grave come quella che stiamo attraversando abbiamo innestato un processo di recessione pauroso e io non so oggettivamente come questo paese riuscirà a uscirne, non solo questo paese perché poi in maniera minore ma riguarda un po’ tutto il mondo occidentale.

Dico la riflessione, forse era necessario, ho sentito, ho letto giorni fa un articolo di Monti che dice “sì è vero” però era necessario, non c’erano altre misure da prendere, può darsi, ma questa è la situazione e da questo noi bisogna partire. Per fortuna perché non è stato facile quest’anno, ho detto è il quarto anno ma forse il più difficile perché poi le complicazioni aumentano costantemente, noi lavoriamo sul Bilancio di Previsione da dicembre, da dicembre e oggi che è metà luglio noi, come vi ho detto prima, approviamo un Bilancio di Previsione per uscire dall’esercizio provvisorio, perché poi a settembre ci dovremo ritornare e cos’è che ci ha fatto ritardare tanto? Perché ovviamente è interesse di tutti i comuni uscire prima possibile dall’esercizio provvisorio, quello che ci ha fatto ritardare tanto e quello che ci ha consentito oggi di portare in Consiglio Comunale il Bilancio del Comune di Poggibonsi sono stati due accadimenti, da una parte dovuti, da una parte fortuiti e io aggiungo, anche fortunati perché altrimenti saremmo sempre a

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discutere e a mischiare le caselline sapendo bene che anche quello non è un esercizio facile, perché dietro ogni casellina c’è un servizio, c’è un sostegno alle persone, ci sono opere di manutenzione da fare, c’è tutta l’attività che il comune deve fare verso la città. Il primo è stato il DL 35 quello degli sblocca pagamenti che ci ha consentito di pagare tutti i nostri fornitori e parlo di spese in conto capitale, maturati al 31 dicembre per circa 2 milioni di Euro, anzi qualcosa di più, fuori dal patto di stabilità perché altrimenti noi avevamo sempre sulla testa quel fardello e non volevamo chiaramente ricorrere un’altra volta al surplus che vi dicevo prima di aumento di pressione fiscale, per poter con il patto di stabilità procedere a quei pagamenti, allo stesso tempo però era necessario pagare le forniture.

L’altra questa del tutto fortuita ma ve la racconto perché è interessante capire come vanno le cose in questo paese, abbiamo saputo quasi fortuitamente che la nostra spending review è stata ridotta di circa 800 mila Euro, poi se vi ricordate quando abbiamo approvato il consuntivo vi ho detto che a febbraio ci avrebbero dovuto fare il calcolo preciso della spending review e che però ancora non sapevamo niente, perché nessuno ci aveva comunicato niente e la maniera fortuita con cui l’abbiamo saputo è perché il nostro dirigente si è recato a un convegno in cui erano presenti i dirigenti del Ministero e a specifica domanda lui gli ha detto: per il Comune di Poggibonsi con questi dati non può essere questa la spending review domani le dico e il giorno dopo gli è arrivata una mail da questa dirigente, salvo errori o omissioni, in cui ci confermava quello che aveva detto prima e cioè che la nostra spending review era inferiore di 800 mila Euro, capite come possono i comuni lavorare in queste condizioni è veramente una questione pazzesca e comunque anche questo ci ha permesso di recuperare risorse.

Oggi cosa posso dire? Cosa possiamo dire e su cosa possiamo riflettere, che il Bilancio di Poggibonsi, tolti i debiti, voglio anche aggiungere con l’avanzo dell’anno scorso noi abbiamo pagato il mutuo del Burresi, quella struttura che ancora deve essere inaugurata lo faremo verso ottobre, non ha più un Euro di debito sopra e questo credo con il dispiacere di non avere potuto utilizzare quei soldi in altra maniera perché quello resta, però comunque il bilancio del Comune di Poggibonsi diventa più flessibile anche perché questo ci consente, il sacrificio che abbiamo fatto e che vi dicevo prima, di risparmiare risorse per la spesa corrente e questo è importante perché noi, ora, stiamo utilizzando una parte della spesa corrente per le manutenzione più virtuosi di così non si può, vi ricordate le famose polemiche che con gli oneri di legge 10 ci si pagava una parte, i comuni ci pagavano la spesa corrente, noi facciamo esattamente l’opposto perché è l’unico modo per fare quel tipo di interventi.

Anche perché la legge 10 resta bassa come quella dell’anno scorso nelle previsioni e purtroppo resta bassa e neanche ci possiamo fare granché perché non so se avete letto l’ultima relazione sull’assemblea Ance, l’edilizia è ferma da Milano a Palermo, anche il motore dell’Italia che è il nostro centro – nord è assolutamente immobile, questo è un ulteriore problema, è un’ulteriore preoccupazione perché lo sappiamo tutti, se in questo paese non riparte l’edilizia, probabilmente la crisi ha ancora, l’avremo ancora

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davanti per molto tempo. Tra l’altro ci siamo anche detti che questo è il momento non più delle lamentele, perché di lamentele ormai ne abbiamo fatte tante è chiaro che dobbiamo sempre denunciare questioni come quelle che ho denunciato io perché non si può subire, in un certo senso determinati comportamenti e stare anche zitto perché questo sarebbe il massimo, però la riflessione che vi pongo è questa: la crisi non è passeggera, ormai l’abbiamo capita bene, avremo ancora degli anni duri davanti a noi e credo che se non ci sforziamo di pensare che forse qualcosa va cambiato e che forse questo è davvero il momento in cui si debbono fare delle scelte, magari anche dolorose, ma delle scelte il nostro modo di operare e di riflettere diventa fuorviante, noi dobbiamo dire: la situazione è questa e dobbiamo scegliere dove andare, facendo, lo ripeto, scelte anche dolorose.

Io credo e questo bilancio ne è la prova, che noi dobbiamo innanzitutto salvaguardare e resistere sul fronte dei servizi alla persona, del sociale, del nostro sistema socio- educativo perché è quello che ci può aiutare a mantenere un minimo di coesione sociale, spererei più del minimo ma i tempi sono quelli che sono, dobbiamo anche insistere e lo faremo con il piano strutturale, sulla vocazione del Comune di Poggibonsi che è una votazione produttiva e su questo dobbiamo insistere, non vedo un futuro diverso per la città di Poggibonsi e quindi ci siamo attrezzati per declinare alcuni principi nel piano strutturale, ci siamo attrezzati con la Provincia di Siena con le maggiori aziende della Provincia di Siena, con le associazioni di categoria per firmare il protocollo che in un certo senso, ve lo dico semplicemente, ma dà il via alla green economy nella nostra Provincia e ci dobbiamo attrezzare perché il nostro progetto competitività e innovazione in Val d’Elsa che ha avuto i risultati positivi che ha avuto e lo sappiamo, possa continuamente essere monitorato, implementato e valorizzato perché lavoro e impresa sono le parole d’ordine secondo me di questo territorio.

Detto questo, opere pubbliche poi se vuoi ve ne parla meglio Signorini ma quest’anno abbiamo programmato solo ?Viaticci? a Staggia, il resto sono manutenzioni e fatte con la spesa corrente.

Dopodichè abbiamo le politiche educative su cui andiamo avanti e vi dico una novità sola che avremo quest’anno è quella dell’istituzione dei comprensivi, noi arriviamo un po’ in ritardo, però abbiamo fatto un grande lavoro sia nell’anno 2012, sia nell’anno 2013, abbiamo socializzato il tema comprensivo con tutti gli attori del territorio, abbiamo fatto anche azioni di formazione e credo che questo possa essere un progetto che nel futuro dà ai nostri ragazzi valore aggiunto nel loro percorso scolastico, sulla salute sapete, è dal Decreto Balduzzi questo soltanto per rientrare nei problemi degli enti locali territoriali e quindi ora parlo anche della Regione, dal Decreto Balduzzi in poi la Regione ha riavviato tutta un’azione di riordino del sistema sanitario territoriale e ospedaliero, naturalmente l’abbiamo seguito molto, perché quando le cose si fanno in fretta perché mancano le risorse, perché vengono tagliate le risorse, se non si segue con una certa attenzione, poi non ci si può neanche lamentare che le cose prendono strade che non piacciono.

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Sapete abbiamo fatto, abbiamo chiamato l’Assessore anche in Val d’Elsa, abbiamo fatto un Consiglio Comunale aperto, noi abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere perché la legge 40 è invariata, nonostante a colpi di deliberazione cambia un po’ tutto nella sanità, abbiamo chiesto il protagonismo nelle comunità locali, nel senso che nella governance di tutto il sistema, ci debbono stare dentro i sindaci e i comuni perché questo era il disegno della legge 40, con Sds avevamo trovato un luogo unitario in cui le varie competenze dei comuni e delle A.S.L. stavano insieme, insieme analizzavano, programmavano, controllavano il sistema salute sul territorio ora il nostro futuro sembra dover fare a meno della società della salute e quindi noi non vogliamo ritornare alle vecchie Conferenza dei Sindaci che abbiamo chiesto, che è irrinunciabile l’integrazione sociosanitaria sui territori e per quanto riguarda la Val d’Elsa se la Regione non ha lo strumento, i comuni ce l’hanno lo strumento e è la fondazione Territorio sociale alta Val d’Elsa, allora l’integrazione parte da lì e su questo non siamo disposti a tornare indietro.

Sulla riorganizzazione ospedaliera abbiamo anche capito, abbiamo lottato molto, ma abbiamo anche capito che la situazione della Provincia di Siena è buona anche per scelte intelligenti fatte in passato, basta pensare che in questa Provincia sono stati soppressi negli anni 90, più di 12 ospedali, di cui 12 minimo, di cui 3 in Val d’Elsa e poi si è costruito Campo Staggia e 9 in Val di Chiana, quindi i posti letto sono adeguatissimi agli standard nazionali e regionali e non rinunciamo a niente e le prime risposte sembrano darci ragione perché nella riorganizzazione la Provincia di Siena è l’unica che non subisce tagli di posti letto, non so se avete visto la pubblicazione, comunque la situazione ancora non è ferma perché non è ferma la situazione economica nazionale chiaramente, alcuni passaggi ci sono piaciuti poco anche a livello gestionale, parlo degli ultimi, i passaggi che ci sono stati, continueremo a seguire la situazione con questa finalità, la salvaguardia della governance dei comuni nell’intero sistema sociosanitario, perché è la legge antinazionale che ce lo impone, i sindaci dei comuni sono autorità sanitaria locale e autorità sanitaria locale non significa ordinare il Tso, fare l’ordinanza per Tso di cui non ho assolutamente competenza e che faccio perché la legge me lo impone!

Significa un’altra cosa, significa saper valutare l’equità dell’accesso dei sindaci al sistema sociosanitario e questo è un compito nostro e a cui non rinunceremo mai, sembra che i nostri interlocutori l’abbiano capito e se non l’hanno capito proseguiremo nella nostra azione per renderlo ancora più comprensibile.

Sul sociale anche qui i fondi si stanno riducendo drammaticamente, noi abbiamo lasciato inalterato quelli destinati alla Fondazione per l’assistenza che facciamo insieme agli altri comuni, parlo di Rsa, parlo di disagio minorile, parlo di anziani e di tutti altri progetti, uno importante, importantissimo secondo me è Poggibonsi con te che continua positivamente la sua esperienza, non solo, ma gli altri comuni della Val d’Elsa ci hanno chiesto il Copyright, nel senso che era sperimentale a Poggibonsi, sta funzionando e quindi a breve nascerà Val d’Elsa con te in cui metteremo insieme le risorse pubbliche e private perché

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insieme a noi ci sono le associazioni del territorio per cercare di non lasciare indietro nessuno, non sarà facile perché queste sono frasi fatte, però ci proviamo!

Un altro strumento importantissimo per il Comune di Poggibonsi è il contributo affitti, quest’anno le risorse sono minori e quindi essendo minori ho detto è il momento delle scelte e abbiamo fatto una scelta, una scelta difficile, ma purtroppo necessaria, quest’anno avendo minori risorse bisogna decidere se si aiuta qualcuno o se si aiutano tutti non aiutando nessuno e noi abbiamo deciso che le risorse per aiutare i 600 e oltre persone in graduatoria suddivise in fascia A e in fascia B non servono a aiutare tutti perché significa dare denaro a pioggia, significa non aiutare nessuno allora abbiamo deciso di aiutare perché così lo possiamo fare, solo la fascia A, che è quella dei più bisognosi.

Delle opere pubbliche credo di avervi detto tutto, perché tanto c’era ben poco da dire al di là di esaminare comunque l’elenco delle opere pubbliche, vi ho detto anche che siamo riusciti a recuperare risorse dalla parte corrente per poter fare le manutenzioni, spero a settembre di avere qualche altro evento fortuito e fortunato che migliori ancora la situazione e certo è che avevamo timore, questa un’ultima cosa che aggiungo per far capire bene a tutti com’è sano il Bilancio del Comune di Poggibonsi, vi ho detto e sapete che c’è la sospensione Imu prima casa, c’è sospensione Tares etc., trasferimenti ne parleremo bene a settembre, quindi c’è un problema di cassa, allora il Ministro Saccomanni ha detto che i comuni che si trovassero per questa situazione in deficienza di cassa, possono adire alle anticipazioni di tesoreria e noi ci siamo predisposti prudentemente, perché non si possono fare le cose all’ultimo momento, monitoriamo la cassa continuamente, vi dico che abbiamo pagato le cifre che vi ho detto prima, forniture, i servizi etc., abbiamo pagato 2.542.000 di mutuo sul Burlesi e pochi giorni fa, proprio in Consigli bilancio e finanze la Dirigente Bonini ha detto che abbiamo in cassa ancora 3 milioni di Euro, quindi prudentemente tranquilli però anche questo lo dico perché deve essere un segnale di ottimismo per affrontare meglio il futuro.

Interviene il Consigliere Burresi Giacomo Capogruppo Gruppo Consiliare "Rifondazione Comunisti italiani"

Quando arriviamo ai momenti vitali dell’amministrazione, che si parli di Bilancio Consuntivo o di previsione si pone sempre, a costo di essere monotono perché l’ho già detto altre volte, il problema politico e il problema politico tra l’altro l’ha introdotto anche il Sindaco, che qui tutti gli anni, tutti i bilanci che vengono c’è qualcosa meno, ci sono difficoltà maggiori, quest’anno tra l’altro una riduzione drastica del fondo affitti in un contesto adesso vera e propria emergenza sfratti come c’è in Val d’Elsa non è neanche una cosa tanto lieve, non si parla delle buche nell’asfalto, però tutto questo dovuto necessariamente a questi famigerati vincoli di stabilità che ormai da molti anni affliggono l’economia dell’amministrazione in tutta Italia, il problema però è politico, perché pur non avendo nessun elemento per dubitare che sul piano strettamente amministrativo non sia stato fatto tutto il possibile per limitare i

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danni, sinceramente credo sia stato fatto tutto il possibile per minimizzare le perdite e limitare i danni, però il problema è politico perché questi vincoli di stabilità a costo di dire una cosa ovvia, ma non per questo scontata, non sono stati dettati dal Signore come le tavole della legge sul Monte Sinai, sono il frutto di scelte politiche precise che sono state portate avanti dalle principali forze politiche che hanno gestito la Seconda Repubblica in questi 20 anni e che da un paio di anni governano allegramente insieme.

Oltre a questo l’amministrazione e la maggioranza di questo comune continua a riconoscersi in una di queste forze che hanno voluto i vincoli di stabilità, quindi è, non c’hanno soltanto la responsabilità gestionale e amministrativa, ma anche una responsabilità politica di continuare a sostenere chi ha perseguito queste politiche che secondo me non erano assolutamente necessarie come sostiene Monti ma sono stata una scelta scellerata, una scelta di parte, una scelta di classe che ha prodotto un disastro economico da cui difficilmente l’Italia potrà uscire. Quindi sostenere, votare un bilancio che è frutto di scelte politiche che la maggioranza anche di questo comune, di cui anche la maggioranza di questo comune si deve fare carico perché sono scelte politiche di soggetti tra cui quello in cui continuano a riconoscersi, votare questo bilancio per noi è impossibile proprio per questo motivo, perché resta pur riconoscendo il lavoro svolto da un punto di vista strutturali gestionale per limitare i danni, non si può ignorare nella responsabilità politica, nella scelta politica di chi vuole e continua a volere e continua a riconoscersi in queste politiche che poi vengono presentate come fosse una catastrofe naturale piovuta dal cielo ma non è né il terremoto, né un’alluvione né c’è stata la guerra nucleare che ha distrutto le fabbriche, sono scelte politiche di cui chi continua a riconoscersi nel PD, nel Pdl e nei soggetti che continuano a sostenerle a livello centrale, deve farsi carico e deve prendersi tutta la responsabilità, quindi il voto dei Comunisti ovviamente è contrario come le volte precedenti!

Interviene il Consigliere Comunale Pianigiani Alessio Gruppo Consiliare "Partito Democratico"

Prendo la parola ovviamente in qualità di Presidente della Commissione bilancio del Comune di Poggibonsi per, intanto, affermare che questo è stato un bilancio veramente difficile da portare in fondo, da chiudere per tutte le difficoltà che il Sindaco ha elencato, credo che ormai anche l’esercizio virtuoso delle attività che l’amministrazione ha messo in atto negli ultimi anni sia difficile che riesca in qualche modo a dare le risposte di cui il territorio ha bisogno.

Certamente in questi anni ci sarebbe la necessità sempre più urgente di investimenti, di investimenti sul territorio, che in qualche modo portino a sviluppare l’economia, l’economia locale e quindi tutto quello che può essere ovviamente lavori o comunque opere pubbliche, sicuramente sarebbero un ottimo motore, oltre a tutte le attività di sostegno al sociale che purtroppo non possiamo fare a meno di considerare che sono sempre più necessarie viste le difficoltà in cui i nostri concittadini vivono in questo momento.

Rispetto per esempio all’interno del Cons. Burresi vorrei dissentire, appartengo al PD e il PD in questo

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momento governa con il Pdl e più tutta l’accozzaglia dei partitini satellite di quel mondo, però vorrei che ci venisse riconosciuta una differenza che è sostanziale, nelle proposte e nelle scelte che il PD anche a livello nazionale porta avanti, c’è una ricerca di soluzione ai problemi e non di rispondere a sensazionalismi o solo a azioni che portano consenso, che portano specificatamente consenso elettorale, basta pensare alle difficoltà in cui in questo momento i comuni si trovano per la scellerata proposta dell’abolizione dell’Imu, senza però avere proposto mai una soluzione alternativa, questo è tipico del partito più satellite, satellitini etc. che negli ultimi ha negato la crisi, ha negato le difficoltà in cui il paese realmente versava, quindi è vero, noi governiamo in questo momento purtroppo insieme a un partito con il quale per fortuna non ho niente in comune e voglio continuare a non avere niente in comune, però sicuramente era un passaggio obbligatorio a cui abbiamo dovuto per forza sottostare.

Il Comune di Poggibonsi e l’amministrazione di questo comune in questi anni ha invece dimostrato una particolare attenzione ai problemi della collettività e lo ha fatto anche con scelte, come diceva il Sindaco ora, nel contributo affitti che possono sembrare scelte che mettono in difficoltà troppe persone, però sono scelte dolorose e scelte che vanno fatte nel senso di dare veramente un aiuto e un contributo netto a chi ne ha bisogno.

Il valore politico di questo bilancio è molto alto e risponde a quelli che sono i convincimenti di una forza politica o di un gruppo di persone che credono che la collettività debba farsi carico delle istanze e delle esigenze più importanti dei cittadini. Detto questo esprimo il voto favorevole del gruppo del PD.

Interviene il Consigliere Lorenzi Tommaso Gruppo Consiliare "Riformisti Liberali"

Quest’anno arriviamo a confrontarci con l’argomento del bilancio piuttosto in ritardo per le questioni note che si sono già dette, il bilancio che andiamo a vedere è un po’ provvisorio, sempre per le questioni che bene si sanno, per cui diciamo che trattandosi di un bilancio assolutamente non dissimile dai precedenti e che verosimilmente subirà anche delle cospicue modifiche, credo che almeno questa volta il nostro approccio al documento è un po’ diverso rispetto agli anni scorsi, nel senso che il mio gruppo ha sempre presentato al momento della presentazione del bilancio degli emendamenti, che andavano perlopiù sempre in una certa direzione, i quali sono stati regolarmente tutti respinti nonostante qualcuno abbiano anche avuto un certo apprezzamento anche da parte della maggioranza, almeno per quanto è stato dichiarato.

Quest’anno non presentiamo emendamenti anche perché più o meno la nostra posizione riguardo a questo tipo di bilancio che, come dicevo, è più o meno sulla falsariga dei precedenti, al di là delle risorse in più o in meno che ci sono o non ci sono, in questo caso sono sempre meno. Quindi essendo sulla falsariga dei precedenti ormai le nostre posizioni riguardo al bilancio del comune sono quelle note e le riassumo in maniera molto breve, nel senso che noi negli ultimi anni abbiamo presentato emendamenti di bilancio che

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andavano in un senso preciso, che è quella della riduzione della spesa e della riduzione della pressione fiscale.

Ho notato una cosa, sia negli allegati che presentavano questo bilancio, sia anche ora negli interventi del Sindaco e successivamente degli altri consiglieri, si parla anche nell’allegato di una pressione fiscale eccessiva a livello nazionale, una pressione fiscale eccessiva che è essa stessa colpevole prima, per prima della riduzione dei consumi, su questo devo dire che sono molto d’accordo, lo diciamo da anni, però come si fa a ridurre la pressione fiscale? Qual è il modo giusto per ridurre la pressione fiscale, guardando un po’ tutti i governi degli ultimi anni il colore non importa perché più o meno dal punto di vista del fisco il gruppo è stato abbastanza simile, verrebbe da dire che non è un argomento all’ordine del giorno, nel senso che nessuno l’ha mai ridotta e anzi raramente è rimasta invariata, perlopiù è stata aumentata. C’è un modo per ridurre la pressione fiscale? Vito che tutti se ne lamentano direi che dovrebbe esserci questo sistema per ridurre la pressione fiscale e qual è il sistema per ridurre la pressione fiscale? Non credo che dai gruppi che fanno riferimento a questa strana maggioranza che abbiamo in Parlamento venga fuori l’idea malsana di ridurre le tasse continuando a incrementare il debito che è il vero responsabile quello delle condizioni precarie in cui versa il nostro paese e altre grandi parti dell’Europa, per cui credo che quando si parla di riduzione della pressione fiscale, di riduzione delle tasse, si debba sottintendere con ciò stesso la riduzione della spesa pubblica, la riduzione della spesa, purtroppo, è quello il nodo difficile da fare, quello nessuno riesce a intervenirci a fondo né a livello nazionale né purtroppo anche a livello locale, nel senso che quello che si va a ridurre lo si va a ridurre “per forza” perché comunque lo si deve fare.

Dopodichè è chiaro che se uno prende un bilancio, credo di 10 anni fa, sono entrato nel 2004 dunque qualcosa ho visto e guardo uno di ora, in effetti è vero, rispetto a allora la situazione è cambiata interamente, degli interventi sono stati fatti, però ci siamo ridotti proprio all’obbligo di doverli fare perché altrimenti non si sapeva neanche dare delle risposte che si rendevano necessarie!

Tornando un passo indietro, noi abbiamo presentato negli anni degli emendamenti per la riduzione di determinati scaglioni di Imu, l’Imu adesso ne è stata introdotta un'altra rispetto all’anno scorso e ne abbiamo già parlato in un Consiglio Comunale precedente, quindi è stata introdotta un’altra aliquota, questo devo dire piuttosto che niente meglio piuttosto, la prendiamo come un’evoluzione positiva, resta il problema che io che abbiamo sempre fatto presente dell’Imu per gli esercizi commerciali, anche perché la crisi di ogni settore è bene evidente, non l’abbiamo segnalato solo noi, l’hanno segnalato anche associazioni di categoria, anche dei sindacati per cui mi sembra che sia un nodo risolto, quando parlo di questi problemi manifestati e fatti presente anche da associazioni di categoria, sindacali o giù di lì, non intendo con questo di avere soluzioni per tutto, dico: noi negli anni siamo intervenuti, abbiamo cercato di

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suggerire determinate modifiche di riduzione della pressione fiscale, intervenendo ora su un punto, ora su un altro, però mai la pressione fiscale è stata ridotta.

Andando avanti mi viene in mente l’addizionale IRPEF, l’addizionale IRPEF che alcuni comuni sono riusciti anche a ridurre, noi abbiamo visto un paio di mesi fa che l’addizionale IRPEF aveva portato quest’anno un extra gettito notevole, poteva essere questo il momento giusto per pensare di ridurla? Il momento favorevole? Visto che si era detto: nonostante tutta questa pressione fiscale enorme schiacci tutti, i redditi ne risentono, ma comunque non ne risentono quanto avevamo preventivato, cerchiamo di diminuirlo questo peso, poteva essere una risposta che si poteva dare, non è stata data!

La legge 10, argomento più che spinoso, nel senso che i fondi da legge 10 sono, come dice anche la presentazione del bilancio, insufficienti, ormai sono ridotte al lumicino da come si è detto prima, come ha detto giustamente il Sindaco è una situazione generalizzata ormai, è difficile uscire per strada e vedere un cantiere, ma non a Poggibonsi un po’ ovunque, come sapete non vivo neanche qui e vedo più o meno situazioni del tutto simili ovunque, però c’è un po’ di autoassoluzione anche l’amministrazione, perché si parla sempre a commento del bilancio, di problematiche locali che ormai sono irrilevanti di fronte a una crisi di settore, non credo che siano irrilevanti, credo e si è detto tante volte, negli ultimi anni, che le problematiche locali abbiano fatto dei danni enormi qui dalle nostre parti e che di fronte a questi danni andassero date delle risposte fortissime, le risposte sono state date, probabilmente non forti come quelle che si dovevano dare!

Risposte forse un po’ troppo preannunciate da un punto di vista dialettico e poi colpi non sferrati fino in fondo che secondo me andavano dati!

Andando avanti si deve affrontare un po’ il discorso della spesa, il discorso della spesa anche lì le nostre posizioni sono note, abbiamo sempre suggerito interventi di riduzione della spesa corrente, preso l’esempio anche negli ultimi mesi della spesa per il personale che a noi sembra esagerata, quindi guardando i singoli punti che c’è da dire? Sulla sanità condivido quello che ha detto il Sindaco, devo dire che il modo in cui è stata accantonata la società della salute di cui erano state cantate le lodi in più occasioni, mi fa pensare che forse quelle lodi così a lungo cantate non fossero così sincere ma fossero un po’ di circostanza, perché comunque non se ne parla più, se ne fa a meno e vediamo!

Del resto non è una cosa che dipende dal Comune di Poggibonsi, questo sia chiaro, però un po’

l’approccio si erano cantate le lodi… Adesso che sicuramente se ne dovrà fare a meno non c’è quella, vediamo di organizzarsi in altro modo. Un punto fondamentale che è stato un po’ troppo… è stato affrontato dall’intervento del Cons. Burresi di Rifondazione Comunista, l’ha detto così en passant, il fondo affitto non è mica la copertura delle buche nelle strade, su questo non sono molto d’accordo, mi rammarico della riduzione del fondo affitti, anche perché il fondo affitti serve doppiamente perché serve all’inquilino e al proprietario per cui serve due volte, il fondo affitti è importante, del resto le riduzioni

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che vengono fatte al fondo affitti in un programma che si basa in gran parte sul sociale e sui servizi alla persona, non credo siano volute dall’alto, si rendono necessarie perché semplicemente risorse non ci sono, però la copertura delle buche nella strada è un’altra cosa che serve due volte, perché oltre a determinare dei danni per i cittadini che ci passano sopra quelle strade, determina anche un danno che tutti gli anni aumenta le polizze a copertura dei sinistri che si verificano e quelli sono soldi a fondo perduto, quelli sono soldi che il comune butta via!

Se l’anno successivo al verificarsi di determinati sinistri le polizze assicurative aumentano, quelli sono soldi che il comune butta via, per cui la manutenzione viaria è molto importante, come lo è la manutenzione degli edifici, la messa in sicurezza degli edifici, specialmente come si è parlato anche qualche mese fa delle scuole, perché la messa in sicurezza degli edifici non la voglio vedere dal punto di vista di opportunità ci crea lavoro, a me interessa lo scopo, la messa in sicurezza degli edifici è importante di per sé, non perché crea lavoro, è importante perché se viene giù un edificio, c’è qualcuno verosimilmente che ci sta dentro in quel momento, per cui quel, spero la si faccia e insieme alla manutenzione viaria spero che la si faccia bene e senza dimenticare zone non troppo centrali, meno trafficate, meno note perché sarebbe un errore perché non sono certo meno importanti delle vie centrali e spesso versano in condizioni anche peggiori rispetto alle vie da cui si passa tutti e tutti i giorni! Quindi chiudo con l’ultimo punto perché più o meno siamo sempre lì, non vado a parlare del sociale perché comunque si è già detto a sufficienza che in quell’ambito il comune interviene bene, c’è poco da fare, interviene bene nonostante le risorse siano meno, l’intervento è sempre stato di ottimo livello.

Vorrei chiudere con un punto importante che nessuno ha affrontato finora, forse mi sono perso l’intervento del Sindaco, gli aspetti sulle politiche culturali, non si sono molto affrontati fino a ora, leggo sempre sull’allegato C al bilancio, che si cercherà di curare un rapporto reciprocamente vantaggioso con privati e associazioni, in ambito dell’offerta culturale e di questo me ne rallegro, sono contento, vorrei sapere cosa significa in concreto e spero che lo si preveda quanto prima proprio a livello di applicazione, anche perché sul territorio esistono diversi esempi di come privati possano produrre esperienze di tipo culturale di una straordinaria valenza, ma straordinaria e non sempre i rapporti con questi privati e queste associazioni che portano avanti progetti di valenza culturale così importante è curato al meglio da parte dell’amministrazione perché quelle sono risorse che l’amministrazione dovrebbe curare, senza stare a incentivare dando aiuto economico diretto, occasioni di confronto culturale, sia nell’ambito anche dello spettacolo, in cui come si è visto anche di recente, ci sono più persone sul palco che sotto a ascoltare, questo mi dispiace, mi dispiace perché io magari in quelle occasioni sono uno dei tre che sono sotto a ascoltare, però quello che voglio dire è che l’approccio sulle politiche culturali, bisognerebbe fosse un approccio che parte più dall’educazione perché è inutile fornire occasioni di valenza culturale ai cittadini se questi non sono dotati degli strumenti per goderne perché a quel punto la cosa si risolve in incentivi

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dati a quella o quell’altra associazione per proporre cose che alla fine interessano a loro, a chi le ha organizzate e a pochi altri.

Però credo che questo debba essere prima di tutto incentivato dal punto di vista educativo per primo, su questo non so se lo si faccia perché chiaramente non so le politiche educative quanto predispongano a questo, però credo lo si debba fare, perché i soldi per la cultura sono sempre meno, con la cultura qualcuno disse in maniera infelice che non ci si mangia e è un grosso peccato perché in Italia, specialmente in Toscana e specialmente ancora nella nostra zona con la cultura ci si deve mangiare e come e ci devono mangiare sempre più persone! Nonostante condivida il discorso che ha detto il Sindaco sulla vocazione produttiva di Poggibonsi ora torno un passo indietro, lì sono d’accordo, credo che le nostre zone possano essere trasformate in musei a cielo aperto solamente per intervenire in nuove forme di sostentamento, credo che Poggibonsi possa essere una città produttiva, però detto questo con la Cultura Poggibonsi e comunque nella nostra zona in Toscana specialmente, ci si deve mangiare eccome! Come si fa a mangiarci con la cultura? Bene, siccome ci sono sul territorio, come ho detto prima, associazioni e addirittura privati che se si supera quell’intolleranza che vede nel privato, nel profitto un peccato originale che lo rende incompatibile con la cultura, si va a vedere e ci si accorge che esistono veramente privati che fanno proposte di una straordinaria valenza culturale e su quello secondo me bisognerà lavorare, perché tanto soldi in questo ambito ce ne sarà sempre meno perché comunque le scelte vanno fatte, l’ha detto il Sindaco e sono d’accordo, chiaramente tra prendere provvedimenti che determinato far mettere insieme il pranzo con la cena a un povero disgraziato e organizzare un qualcosa che arricchisce tutti dal punto di vista culturale, bisogna andare verso un tipo di assistenza diversa, bisogna fare delle scelte, a Poggibonsi si sono fatte, bisognerà farne ancora di più, quindi per la cultura di fondi ce ne saranno probabilmente sempre meno, bisognerà cercare di privilegiare questo rapporto con i privati e con le associazioni, comuni vicini l’hanno fatto, vicini e anche lontani, l’hanno fatto, lo stanno facendo sempre di più e in effetti le città proprio da un punto di vista anche di socialità, a volte rinascono di fronte a queste aperture!

Quindi non dico altro perché altrimenti poi si va nello specifico e non mi interessa, riassumendo:

purtroppo non vediamo, non ci sono passi in avanti apprezzabili sul campo della riduzione della pressione fiscale, avremmo voluto, lo diciamo da tempo, anche degli interventi di riduzione della spesa che non abbiamo visto, per questo il voto del gruppo sarà un voto contrario!

Escono i Consiglieri Comunali Pianigiani Alessio e Bussagli David, e si dà atto per comodità, che il numero dei Consiglieri in aula è n.15

Interviene il Consigliere Comunale Toni Giacomo Capogruppo Gruppo Consiliare "Di Pietro Italia dei Valori"

Due parole anche da parte nostra, anche perché chi mi ha preceduto, per vari aspetti ha già toccato vari argomenti che comunque sono di interesse per tutti. Abbiamo detto della possibilità di costruire questo

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bilancio, in un anno credo decisivo in un modo o nell’altro, a volte qui si dice o bene bene o male male dalle nostre parti perché quello che ci si presenta ogni giorno è una situazione sempre più difficile, ma comunque per riprendere quello che è stato anche detto in termini positivi, occorre avere il coraggio di certe scelte, di certe decisioni.

Mi ha colpito nella relazione che ha fatto il Sindaco il fatto di questi 800 mila Euro che danno la misura di come va avanti questo paese, in un incontro informale si parla con un dirigente, ci sono questi numeri, ma sì torna… ma guarda che ce ne sono di più, questo dà proprio la misura di come navighi questo paese, non dico a vista è anche troppo, a dire a vista è un termine forte in questo senso è sempre difficile fare previsioni sul futuro da qui a un anno e quindi in questa situazione diventa persino inimmaginabile pensare quello che succederà a settembre, eppure una volta si diceva: bisognerebbe guidare il futuro, credo tutto sommato che guidare il futuro non sia una cosa impossibile, certo il futuro nessuno lo conosce, però certe scelte si possono fare, si possono privilegiare le energie rinnovabili, anziché il carbone e il petrolio, si può privilegiare un’edilizia che sia inserita nell’ambiente, che non consumi territorio invece di costruire, cementificare un intero paese, si può cercare di far pagare le tasse a tutti e questo è un argomento che non è stato toccato perché ricordiamocelo questo è un paese dove si evade 180 miliardi di Euro all’anno! Possiamo immaginarsi solo per un attimo cosa accadrebbe se questi soldi invece che andare all’estero, che essere utilizzati dalle mafie, venissero utilizzati per il nostro paese? La situazione dell’Europa la conosciamo tutti, però riusciamo a immaginarsi cosa vuole dire avere 180 miliardi a disposizione? Vorrebbe dire in poco più di 10 anni poter azzerare un debito pubblico che dato di oggi, siamo a 2.074.000.000 di Euro nonostante che estinguiamo debiti, nonostante spending review varie e quindi o perde questa botte o c’è qualcosa che non va o questi interessi che paghiamo ci rimangiano tutto, mi domando e mi ricollego a quanto detto da Burresi, qui occorrerà prendere anche delle scelte coraggiose, a livello nazionale non sono più neanche rappresentato a livello politico, però credo che questo paese delle scelte coraggiose le faccia perché così assolutamente non si può andare!

Bisognerà che ci sia un governo nei pieni poteri che faccia anche delle scelte che non sono, possano essere accettate da tutti e quindi un paese in queste condizioni, parlare di futuro con un paese in queste condizioni diventa davvero difficile! Certe decisioni ci scivolano sopra e ci passano sopra, noi siamo a Poggibonsi, siamo in un comune che con tante difficoltà e tanti sacrifici anche, riesce a mantenere un minimo di coesione che tutti i giorni viene messa in discussione, sono sempre più frequenti gli episodi di persone che purtroppo sono veramente messi male, è un disagio sociale che si percepisce camminando nelle strade della nostra città, fabbriche che chiudono o minacciano di chiudere, capite voi che diventa difficile anche parlare di cose grandi quando poi a livello comunale ci dobbiamo tutti i giorni disporre a frenare queste emergenze quotidiane, quindi che dire? Tutto può essere migliorabile, tutto si può tagliare, mi riferisco a quanto diceva il Cons. Lorenzi, sempre questa spesa del personale che comunque tutti gli

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anni diminuisce e tutti gli anni… tutto è migliorabile, ma quando un bilancio del Comune di Poggibonsi mette a disposizione dei servizi alla persona, percentuali così grandi, credo che quanto è nel suo dovere è stato fatto! Quindi io prendo atto che comunque certe situazioni siano difficili da gestire, certe cose siano migliorabili, però credo che sia stato fatto quanto è possibile nel nostro comune per assicurare quantomeno un po’ di vivibilità, un po’ di far sentire questa comunità sia a livello sociale, sia a livello culturale anche da un punto di vista di relazioni una comunità, una comunità che non deve, come diceva il Sindaco, cercare di lasciare indietro nessuno.

Credo che comunque il futuro debba essere affrontato e guidato, non dobbiamo subirlo, qui si tratterà di fare delle scelte o si va verso quella decrescita felice di cui si parla tanto o bisogna cercare di rilanciare in qualche modo nuove idee, nuove proposte, nuove prospettive in un paese che è 20 anni che è fermo sulla progettualità industriale, non si parla più di queste cose, quindi sono scelte difficili che dobbiamo affrontare perché rimandare, rinviare come si sta facendo per l’Imu, per la Tares per tutto, com’è stato fatto da qui a 20 anni rimandare problemi, poi porta a queste situazioni.

Entra il Consigliere Pianigiani Alessio, e si dà atto per comodità, che il numero dei Consiglieri in aula è n.16

Interviene il Consigliere Comunale Burresi Mauro Capogruppo Gruppo Consiliare "Partito Democratico"

Un intervento molto veloce, nell’ascoltare i colleghi che hanno parlato fino a ora ho trovato molti spunti di riflessione e molte cose ritengo estremamente giuste e positive, alcune su cui non sono d’accordo, ma non voglio fare un intervento né polemico, né… qualche risposta semmai la devo a Burresi perché credo che quella situazione attuale in cui siamo arrivati con il patto di stabilità più volte accentuato, più volte rinforzato, viene da molto più lontano, purtroppo oggi ne stiamo pagando in modo drammatico le conseguenze.

Credo che un parere che abbiamo e che ho anche io, credo che oggi la ricrescita felice non sia uno strumento utilizzabile, noi dobbiamo puntare un po’ sulla crescita felice nel senso che una zona che è profondamente industriale, industrializzata come la nostra, anche nella cultura ha bisogno di cominciare a lavorare, non di smettere di lavorare perché questo è il nostro know how che abbiamo da sempre utilizzato, da sempre… con questo non vuole dire che non possiamo fare tutte le altre cose, anzi ci stiamo attrezzando per spostare una parte di quello che era il nostro reddito, ne nostre capacità dall’industria, dall’artigianato verso una maggiore capacità di utilizzare la nostra natura, i nostri beni culturali, la nostra capacità anche di accoglienza delle persone che vengono da fuori.

Quindi credo che tutto questo sia la nostra speranza, quello che potrà essere domani, tra qualche mese, tra qualche anno probabilmente, spero sia il prima possibile perché la situazione è veramente complessa, difficile, vi racconto un aneddoto che lui è stato anche protagonista il Sindaco in un dibattito qualche

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giorno fa, spiegavamo quale era la natura del *** dei soldi che erano stati mandati, recuperati in Europa tramite la Regione per fare questo grande investimento sul territorio, ma evidentemente le persone che hanno difficoltà, probabilmente persone che sono in cassa integrazione o che hanno addirittura perso il lavoro, capire che questi soldi servono a far partire un’economia e non a poterli dare per aiutare le varie situazioni, sono un elemento importante, chi si trova in quelle situazioni non lo capisce, è difficile farglielo capire quindi uno direbbe essere intellettualmente anche corretti nel far capire che i contributi a pioggia spesso e volentieri sono un palliativo per l’oggi e non sono certo una soluzione per il domani.

Questo bilancio secondo me va in questa direzione come tutti i bilanci che si sono presentati negli ultimi anni, cioè noi non vogliamo abbandonare i settori che sono stati trainanti e che sono importanti per questo comune e però bisogna fare del nostro meglio per fare sì che la vita collettiva, la vita anche economica del nostro paese, non venga meno l’attività di presenza del pubblico, dell’attività comunale.

Per questo ritengo assolutamente giusto che si continui a dare il contributo affitti a chi ne ha veramente bisogno e che in questo momento si faccia un piccolo passo indietro per chi magari comunque ce la può fare lo stesso, questo è un dato di fatto che ritengo estremamente importante, vuole dire che quell’argomento noi non si abbandona, vale lo stesso per la cultura che secondo me chiaramente negli anni ha subito dei grossi ridimensionamenti perché da un punto di vista della spesa corrente ovviamente ci sono state anche difficoltà nell’affrontare tutta una serie di tagli che sono arrivati all’attività economica comunale ma che secondo me è estremamente importante non abbandonare niente, cercare di andare avanti in questa direzione.

Credo che la critica sul privato sia un po’ più generosa, perché invece credo che negli ultimi 2 o 3 ***

utilizzato l’attività delle singole associazioni che hanno svolto nel territorio poggibonsese, credo sia stato anche un atto di indirizzo in questo senso, mi pare l’anno scorso sull’utilizzazione maggiore delle caratteristiche, delle capacità che avevano le associazioni culturali autoctone poggibonsesi e non solo della zona per poter fare attività culturale, sono d’accordo sul fatto che secondo me se si riesce può essere incentivata anche l’attività nelle scuole, quello è a livello educativo questo già viene fatto *** questo c’è, la risposta forse la darebbe meglio l’Assessore alla cultura più di me. Quindi bene questo bilancio perché anche se provvisorio, anche se con alcune lacune non dipendenti dal comune sicuramente, comunque preserva e mantiene anche lo stesso atto di indirizzo che l’amministrazione prese nel momento in cui è entrata a gestire il comune, quindi ovviamente il voto è già stato dato questo intervento perché comunque ritengo che ancora siamo un comune che ha nelle potenzialità per poter ripartire bene al momento in cui la crisi economica, spero comincerà a mordere meno e si potrà cominciare a avere un’attività meno stringente da un punto di vista economico!

Entra il Consigliere Comunale Bussagli David. e si dà atto per comodità, che il numero dei Consiglieri in aula è n.17

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Interviene il Consigliere Comunale Berni Alessio Capogruppo Gruppo Consiliare "Liberamente Poggibonsi Lista Civica"

Ho apprezzato le parole di Lorenzi che in parte si rifacevano al mio intervento ma non sto a ripeterle perché trovano tutto il mio plauso e coerenza su quanto affermato.

Mi riferisco a questa crisi nazionale che attanaglia e che è un po’ un giustificativo su quelli che sono i numeri di bilancio che troviamo anche nella nostra amministrazione, però credo che indipendentemente da un discorso più ampio dove spesso le rappresentanze politiche tendono a caratterizzare il loro ragionamento, noi sul territorio dobbiamo essere oggettivi nel dire che la crisi è anche secondo noi una crisi strategica di visione politica che ha portato l’Amministrazione Comunale a sviluppare grandi opere senza dubbio che hanno portato apparenza e prestigio alla collettività, opere che però purtroppo non hanno dato quei benefici in termini produttivi alla nostra collettività, opere che sono state sfruttate in parte, e non hanno creato rispetto a quegli investimenti che sono stati fatti le opportune ricadute da un punto di vista proprio produttivo – occupazionale a cui il Sindaco faceva riferimento relativamente alla nostra vocazione, la nostra vocazione che è Burresi una vocazione produttiva, è difficile snaturare un po’

questo indirizzo che fa parte poi della cultura del territorio.

Proprio anche in riferimento alla cultura produttiva che noi abbiamo, è obbligatorio presentare il conto oggi più che mai a questa amministrazione, che per tempo ci ha abituato a proclami del tipo

“convertiremo il nostro comparto produttivo verso le nanotecnologie” vi ricordate Siena *** grosse fanfare suonate da questa amministrazione, progetti che poi purtroppo non hanno trovato riscontri anche a distanza ormai di anni devo dire, quindi questa apparenza che sottolineava in Sindaco in riferimento al Dna produttivo del nostro territorio poi non trova risposte che vanno al di là di proclami. Una cosa che tengo a sottolineare sempre in merito al comparto produttivo è che noi viviamo in un territorio che ha un’ottima opportunità turistica, siamo al centro dei comuni quali San Gimignano, piuttosto che Monteriggione e Colle Val d’Elsa e devo dire poco è stato fatto per cercare di carpire questa opportunità.

Queste sono critiche oggettive, abbiamo investito molto in opere importanti, piste ciclabili, il Burresi che sta arrivando all’ultimazione che intorno a ottobre dovrebbe esserci l’inaugurazione, abbiamo il *** che sarebbe una grossissima opportunità, lo stesso Politeama che potrebbe secondo noi esprimere molto di più, abbiamo investito tanto in grandi opere importanti, però abbiamo riscosso poco in termini produttivi, in termini occupazionali e in termini di opportunità per il territorio.

Rimaniamo poi un po’ sorpresi, ma penso sia un po’ una conseguenza del ragionamento che ho fatto adesso, sul fatto che oggi non abbiamo risorse per fare manutenzioni e sappiamo tutte le condizioni in cui abbiamo le strade della città, paradossalmente abbiamo visto rifare qualche giorno fa le strisce, la segnaletica sull’asfalto vecchio che sembra quasi offensivo perché sappiamo bene che andare a rifare una segnaletica su un manto stradale usurato com’è, avrà una durata credo di qualche settimana, non certo di

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qualche mese o di qualche anno. Quindi sono queste piccolezze che probabilmente bisognerebbe prestarci veramente maggiore attenzione e darebbero sicuramente un segno ai cittadini che la nostra amministrazione è sicuramente efficace e efficiente. Sull’aspetto della società della salute ne abbiamo più volte parlato e abbiamo più volte fatto mozioni e interrogazioni, speriamo di trovare una soluzione, perché la débâcle conclamata è sotto gli occhi di tutti e ci auguriamo che al di là di questa esperienza, come diceva in Sindaco la Fondazione territori sociali alta Val d’Elsa possa dare una risposta alternativa.

Sul fatto poi, la cosa che notiamo sul bilancio è che rispetto a anni precedenti, sono quasi pressoché scomparsi il supporto, al di là di quello economico, ma anche quello operativo verso il mondo dell’associazionismo che come richiamava Lorenzi è un mondo importante che potrebbe creare sul territorio grandi opportunità, tutti questi aspetti prettamente legati alla nostra collettività senza fare ragionamenti di ampia natura politica, ci pongono nella condizione di essere estremamente contrari all’approvazione di questo Bilancio di Previsione.

Replica il Sindaco

Mi sono presa un po’ di appunti sulle cose dette, comincio dall’inizio, dall’intervento di Burresi, lo so bene che il problema è politico, ma anzi ci sono vari problemi politici, ma il primo problema politico è che questo paese, secondo me, da oltre un decennio, non ha un governo adeguato e poi sinceramente a volte rifletto anche sul prima di oltre un decennio quando, siccome ne ho visti diversi, ho una certa età, un po’ superiore alla vostra per cui al di là di grandi personalità che comunque hanno attraversato il nostro panorama politico, a volte mi domando se a livello di governo e di squadra abbiamo mai avuto dei governi adeguati, anche quando c’erano delle grandi personalità, è un po’ difficile dirlo perché quando le cose vanno bene tutti sono bravi, poi quando le cose vanno male cominciano i problemi.

Comunque l’inadeguatezza dei governi degli ultimi 10 anni è totale, credo il sistema politico pure è inadeguato, tutto Burresi dall’estrema sinistra all’estrema destra e questo credo che ce lo dobbiamo dire perché le ultime elezioni l’hanno dimostrato chiaramente perché è un sistema politico che non riesce più a trovare il consenso! Sono il Sindaco di Poggibonsi e ho la responsabilità di pensare alla mia comunità.

Potrei pure ribellarmi, il patto di stabilità non si rispetta, ma quali sono le conseguenze? Non le mie perché se tolgono o diminuiscono i compensi al Sindaco perché figurati i compensi che prende il Sindaco ne possiamo anche fare a meno, ma le conseguenze sulla città, significa che le risorse diminuiscono di pari importo e quindi quale conseguenza, quale vantaggio dà una protesta del genere? Quindi credo che con molta correttezza amministrativa ma anche amministrativa, noi bisogna cercare di resistere e dare il più possibile alla comunità che siamo chiamati a amministrare, il più possibile ciò che non è possibile non è possibile!

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