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Valeria Scavone

COMUNE AREA INTERNA

(?) RURALITÁ (ISTAT 1/01/2015) POPOLAZIONE %VARIAZIONE DEMOGRAFICA (rispetto al censimento 2011)

Acquaviva PERIFERICA D 993 -2,62% Bompensiere PERIFERICA D 594 -3,7% Butera INTERMEDIA D 4.874 -1,09% Caltanissetta POLO D 63.064 +0,41% Campofranco PERIFERICA D 3.162 -0,28% Delia INTERMEDIA D 4.375 -0,69% Gela POLO B 76.826 -0,13% Marianopoli PERIFERICA D 1.940 -0,98% Mazzarino PERIFERICA D 12.227 -0,47% Milena PERIFERICA D 3.120 -2,6% Montedoro PERIFERICA D 1.588 +2,96% Mussomeli PERIFERICA D 10.902 -0,75% Niscemi INTERMEDIA D 28.152 -0,44% Resuttano INTERMEDIA D 2.098 -1,24% Riesi PERIFERICA D 11.723 -0,06%

San Cataldo INTERMEDIA D 23.486 -0,09%

Santa Caterina

Villarmosa INTERMEDIA D 5.600 -2,05%

Serradifalco INTERMEDIA D 6.172 -1,04%

Sommatino INTERMEDIA D 7.199 -1,24%

Sutera PERIFERICA D 1.412 +0,78%

Vallelunga Pratameno PERIFERICA D 3.576 -1,90%

Villalba PERIFERICA D 1.678 -1,37%

Tale lieve negativo si riscontra anche nel settore economico9: la provincia, infatti, dopo il dato registrato

nel 2001 relativamente al numero delle imprese attive – 13.893 a fronte delle 10.488 del 1991 – ha intrapreso una parabola discendente con circa 500 imprese in meno nel 2011. Un calo da cui non è esente il settore agricolo che – passato dalle 18 imprese del 1991 alle 73 del 2001 – registra la chiusura di 19 imprese nel 2011.

Figura 2 | Paesaggi locali e caratteristiche del paesaggio rurale della regione Nissena (elaborazione degli autori su dati del Piano Paesaggistico della provincia di Caltanissetta).

Lo stato di progressivo abbandono in cui versano molti dei comuni della provincia stride con le potenzialità degli elementi del territorio che, se opportunamente valorizzati, potrebbero costituire leve per innescare dinamiche di sviluppo. Da una lettura critica del Piano Paesaggistico10, è possibile ricostruire il

variegato paesaggio rurale (7 tipi) che contraddistingue l’area in studio: il paesaggio delle colture erbacee, dei seminativi arborati, delle colture arboree, del vigneto, dell’agrumeto, delle colture in serra e dei mosaici

10 Il Piano Paesaggistico degli Ambiti regionali 6, 7, 10, 11, 12 e 15 (Area dei rilievi di Lercara, Cerda e Caltavuturo, Area della

catena settentrionale (Monti delle Madonie), Area delle colline della Sicilia centro-meridionale, Area delle colline di Mazzarino e Piazza Armerina, Area delle colline dell’ennese, Area delle pianure costiere di Licata e Gela) ricadenti nella provincia di Caltanisetta è stato redatto ai sensi dell'art.143 del D.Lgs. 22.01.2004, n.42 e approvato con D.A. 1858 del 2 luglio 2015.

colturali. Tale contesto si ritrova all’interno dei Paesaggi Locali11 (Figura 2) in cui è suddiviso il territorio e

da cui provengono prodotti che hanno avuto il riconoscimento dei marchi: DOC, IGP, IGT e DOP Un paesaggio – solcato da 97 regie trazzere, da 44 corsi d’acqua, trapunto di numerose risorse naturali (10 Siti di Interesse Comunitario e 1 Zona di Protezione Speciale; aree boscate) – diviene una sorta di “trama verde e blu” nella quale si stagliano (Figura 3) 109 aree archeologiche e 587 beni isolati (testimonianza dell’architettura produttiva, militare, residenziale) conferendogli la definizione di sistema culturale complesso (Carta, 1999).

Figura 3 | Risorse naturali-culturali e la trama verde e blu della regione Nissena (elaborazione GIS degli autori). 3 | Progetto “Netwalk”: una proposta per la valorizzazione dell’area “rur-interna” nissena

A partire da quanto emerso dallo studio dell’area, il contributo si propone di formulare un’ipotesi progettuale per il territorio che metta insieme diversi elementi (riflessioni sul paesaggio rurale, risorse e nuovi strumenti a disposizione) per pervenire a un progetto che sia espressione di una strategia di valorizzazione basata sulle risorse endogene, sempre sotto l’egida della sostenibilità.

Il titolo vuole parafrasare il concetto di rete (network), sottolineando il ruolo del camminare a piedi quale pratica sana, democratica ed economica che rientra nel novero della slow mobility e, in particolare, nella human powered mobility (Scavone, 2015). Al di là dei benefici per la salute, camminare è lo strumento ideale per fruire del paesaggio rurale, per non limitarsi a guardare ma per imparare a osservare lo stesso diventandone protagonisti (Turri, 2003). Una conoscenza determinante per la salvaguardia del paesaggio rurale se è vero che «non si protegge ciò che non si conosce perché non lo si riconosce» (cit., 54).

Un ruolo centrale del progetto è, quindi, assunta dalla rete di sentieri, esistenti (di impianto storico o di recente realizzazione) ma anche da realizzare ex novo con modalità analoghe ad altri contesti europei12.

Per evitare azioni isolate e quindi sterili, il progetto deve essere l’esito di una vera e propria pianificazione di area vasta in cui i responsabili, i Comuni, sono chiamati ad agire coinvolgendo vari stakeholders, organizzazioni turistiche, responsabili dei trasporti pubblici, comunità e, non ultimi, proprietari e

11 Individuati come previsto dal comma 2 dell’art. 135 del Codice, sulla base delle caratteristiche naturali e culturali del paesaggio. 12 In Svizzera, l’ufficio Federale delle Strade, USTRA, ha redatto e messo a disposizione dei Cantoni, un manuale per la

realizzazione dei sentieri. Cfr. www.astra.admin.ch. In Italia, importanti riferimenti (a livello regionale) sono la L.r. 51/2000 della Basilicata e la L.r. 21/2003 della Puglia.

agricoltori. Questi ultimi - soprattutto - dovranno essere educati ai vantaggi dell’agricoltura multifunzionale che presuppone anche un nuovo modo di interpretare il rapporto con la proprietà fondiaria accettando il transito mediante la suddetta rete di sentieri. Lo spazio rurale verrà così percepito come “territorio vivo”.

Netwalk servirà anche a collegare alcuni nodi, intercettati dalla rete, rappresentati dalle dismissioni di cui è punteggiato il paesaggio rurale, masserie, casali, mulini, per i quali sono previste diverse funzioni: oltre ai servizi per la ricettività (scarsamente rappresentate: 31 secondo i dati ISTAT e concentrate, pressocchè, a Caltanissetta e Gela), potranno diventare luoghi di produzione13 e rural-centers. Questi, come gli urban centers,

diventeranno “contenitori” attivi di informazione sulle trasformazioni del territorio, sulle iniziative riguardanti i progetti di area vasta, saranno connettori di comunità e luoghi di incontro per gli stakeholders. Netwalk ipotizza queste funzioni anche per altri manufatti di recente al centro dell’interesse del MIBACT ma non tutti rilevati dal Piano Paesaggistico: le case cantoniere presenti lungo le strade statali. L’Elenco fabbricati della Direzione Regionale Sicilia dell’ANAS, sul territorio nisseno14 ne restituisce 32, perlopiù

dismesse e in abbandono, da riattivare in maniera funzionale al progetto anche nell’ottica della riscoperta della cultura cosiddetta minore, vista, di solito, in velocità percorrendo le infrastrutture viarie che attraversano l’area.

Il progetto avrà il compito di connettere, in modo sostenibile, tali realtà anche ai piccoli centri urbani che saranno inclusi così in una sorta di grande parco rurale.

La fattibilità del progetto è legata non solo alla buona volontà dei soggetti coinvolti ma anche alle possibilità di finanziamento offerte dal nuovo PSR 2014-2020 all’interno del quale sono contenute alcune misure che, pur avendo sempre al centro l’agricoltura multifunzionale, includono altre importanti azioni. Nella fattispecie, le misure 7 e 19 con le relative sottomisure. La prima, Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali, fra le altre cose, fa esplicito riferimento (7.2 e 7.6) agli investimenti per il restauro e la riqualificazione del patrimonio culturale e naturale presente nel paesaggio rurale promuovendo assets culturali, turistici, artigianali per contrastare i fenomeni di abbandono rurale, e promuovendo lo sviluppo locale in tali zone.

La misura 19, Supporto allo sviluppo locale di tipo partecipativo LEADER, è rivolta proprio alle aree rurali di tipo C e D e finanzia operazioni finalizzate a rispondere ai bisogni locali per una crescita intelligente, secondo quanto raccomandato dal regolamento europeo 1303/2013 a proposito di strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo. La Misura risponde alle esigenze dell’area di studio sostenendo interventi volti allo sviluppo delle filiere per la produzione di energia rinnovabile, alla tutela del paesaggio e della biodiversità, alla valorizzazione del patrimonio culturale e al miglioramento delle infrastrutture e dei servizi per la popolazione rurale.

Fine ultimo del progetto finanziabile dal PSR, facendo leva sull’agricoltura quale settore promotore di opportunità economiche e socio-culturali, è innescare un processo di sviluppo delle potenzialità endogene del territorio che possa, contrastando il disagio economico, avere le proprie fondamenta nella storia millenaria del rapporto con la natura e nella consapevolezza che il contesto delle aree rural-interne della Sicilia, di eccezionale bellezza paesaggistica, sono un inestimabile tesoro sconosciuto – e, per questo, più salvaguardato – esempio di paesaggio che rimanda all’armonia (Donadieu et al., 2008).

Riferimenti bibliografici

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13 La masseria del Sole in Puglia, ad esempio, ispira, per il territorio oggetto di studio, nuove funzioni per le ex aree industriali

dismesse in modo che diventino nuovamente luoghi per la produzione di energia rinnovabile. Cfr. Prestia G. (2015).

14 Le strade statali interessate sono: s.s. 122, la s.s. 115, la s.s. 121, la s.s. 122 bis, la s.s. 117 bis. Si precisa che l’elenco riporta solo

le case cantoniere ancora di proprietà dell’ANAS non tenendo conto di quelle oggi di proprietà della Regione a seguito della regionalizzazione della rete stradale (2000-2002).

Commissione Europea (2003), Seminare oggi per il futuro del mondo rurale - costruire una politica all’altezza delle nostre ambizioni, dichiarazione formulata nel corso della II Conferenza Europea sullo Sviluppo Rurale, Salisburgo.

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Catalpa Creek Watershed planning, restoration,