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COMUNICARE IN SANITÀ ATTRAVERSO CAMPAGNE RIVOLTE AI CITTADINI

Nel documento Comunicare in sanità: (pagine 121-128)

Filippo Anelli

Presidente Omceo Bari

COMUNICARE IN SANITÀ ATTRAVERSO

CAMPAGNE RIVOLTE AI CITTADINI

Le campagne di comunicazione dell’Omceo di Bari

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blicati all’interno del libro cui accennavo poco fa. Vorrei però oggi anticipare alcuni dati che credo possano essere uno spunto utile ad approfondire alcuni dei temi di questo convegno.

L’indagine è stata condotta su un campione di cittadini (400 casi) rappresentativo (margine di approssimazione statistica 3,5%) dell’universo della popolazione italiana con età supe-riore ai 17 anni. Il sondaggio è stato condotto attraverso in-terviste telematiche (metodo CAWI) nel mese di aprile 2017. Dall’indagine emerge una diffusa consapevolezza delle cam-pagne di comunicazione di carattere generale relative ai temi della salute e della prevenzione. Infatti, è quasi un italiano su tre (29%) a dichiarare senza esitazione di ricordarsi “bene” di una campagna di comunicazione di questo genere. Inoltre, quasi 6 cittadini su 10 (58%) risponde di avere comunque no-tato l’iniziativa di comunicazione, pur “non ricordandosi tanto bene” i contenuti della stessa.

Indagine sul recepimento delle campagne di comunicazione in sanità

TESTO DELLA DOMANDA: “Delle volte sono apparse delle campagne pubblicitarie di comunicazione su temi legati alla salute o alla sanità in generale, non relative all’acquisto dei diversi farmaci, ma concernenti i comportamenti da tenere e le informazioni sulla salute in generale. Le è capitato di vederne una?” Valori percentuali (%)

Al campione intervistato è stata poi somministrata una do-manda in cui si chiedeva esplicitamente se “secondo lei le campagne pubblicitarie inerenti i temi della salute influenzano i comportamenti della gente?”. Ben Il 71% degli intervistati ha dichiarato che, in misura maggiore o minore, questo genere di campagne contribuisce a indurre comportamenti conse-guenti.

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TESTO DELLA DOMANDA: “Secondo lei le campagne pubblicitarie relative alla salute in-fluenzano i comportamenti della gente?”

Valori percentuali (%)

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Una percentuale elevatissima di intervistati (83%), rispon-dendo ad un altro quesito inerente il giudizio complessivo sulle campagne di comunicazione in questione, le definisce senza esitazione “utili”.

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TESTO DELLA DOMANDA: “In che misura secondo lei è utile che le Pubbliche Amministra-zioni promuovano campagne di comunicazione sulla sanità e sulla salute?”

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La maggior parte degli intervistati indica Tv e radio come i media più efficaci per la diffusione di campagne di comuni-cazione relative alla salute.

TESTO DELLA DOMANDA: “Quali strumenti sono più utili ed efficaci nella comunicazione da parte della Pubblica Amministrazione in materia di salute e sanità? Mi dica i tre più importanti tra i seguenti che le leggerò”

Valori percentuali (%)

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Al campione è stata poi mostrata la campagna dell’Omceo di Bari Due facce dello stesso disagio, voluta dall’Ordine di Bari per riavvicinare professionisti e cittadini e gettare le basi per ricostruire l’alleanza e il rapporto di fiducia medico-paziente. La campagna presenta operatori sanitari da un lato e cittadini dall’altro come vittime del malfunzionamento del sistema sanitario. Vittime che dovrebbero essere alleate in una riforma del sistema sanitario che punti a tutelare il diritto alla salute e la dignità della professione, allo stesso tempo, come recita l’headline: “Medico e Paziente, due facce dello stesso disagio. Chiediamo più risorse per la salute. Insieme”.

È stato poi chiesto al campione di esprimere quale contenuto recepissero maggiormente. Il 56% degli intervistati individua correttamente nella battaglia comune il contenuto principale del messaggio.

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TESTO DELLA DOMANDA: “Che cosa le comunica questa campagna dell'Ordine dei medici di Bari (Due facce dello stesso disagio)?”

Quanto ai sentimenti provati nei confronti dei medici a se-guito della visione della campagna, per la maggioranza re-lativa, il primo risultato della visione è quello di avere pro-vato una maggiore “comprensione” (37%, in particolare tra i pensionati). Molti (30%) affermano di avere provato “so-lidarietà” nei confronti degli operatori sanitari. Quest’ultima costituisce il sentimento prevalente tra gli studenti ed è re-lativamente più diffuso tra chi risiede nelle regioni meri-dionali del Paese.

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TESTO DELLA DOMANDA: “Che cosa le comunica questa campagna dell'Ordine dei medici di Bari (Due facce dello stesso disagio)?”

Valori percentuali (%)

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Questi dati confermano la validità dell’approccio che l’Ordine dei medici di Bari ha avuto, utilizzando la comunicazione come strumento per ribadire i valori fondanti della professione e per creare i presupposti fondamentali per ristabilire quel rapporto di fiducia medico paziente che si è incrinato negli anni. Un nuova campagna: “Difendere l’autonomia dei medici per il benessere dei cittadini”

Le nostre campagne hanno infatti sempre avuto due interlocutori primari: da un lato i cittadini, a cui far comprendere che tutela dei valori della professione vuol dire tutela del diritto alla salute dei cittadini e non arroccamento corporativo. Dall’altro il mondo politico e istituzionale, che negli anni attraverso politiche mirate esclusivamente al pareggio di bilancio ha demolito pezzo a pezzo l’autorevolezza della professione, negandone l’autonomia. Il ddl Lorenzin è solo l’ultimo di questi interventi, che perde di vista un dato essenziale: solo conferendo maggiore autore-volezza e credibilità a Ordini che negli ultimi anni sono stati bersaglio costante di critiche e di azioni di delegittimazione si può realmente tutelare la salute dei cittadini.

A questo abbiamo dedicato l’ultima campagna che abbiamo lanciato nei giorni scorsi su Facebook: “Togliamo forza alle malattie, non ai medici. Difendiamo l’autonomia dei medici per il benessere dei cittadini.”

L'INFORMAZIONE NON PUÒ ESSERE LA STESSA, in-distintamente, per tutti, non solo per il grado di cultura ma anche per la partecipazione emotiva alle problematiche trat-tate. Penso che questo sia uno dei primi problemi.

Pierantonio Muzzetto

Presidente Omceo Parma

Nel documento Comunicare in sanità: (pagine 121-128)