• Non ci sono risultati.

Il presente lavoro di tesi rappresenta un primo tentativo di caratterizzazione geochimica e isotopica delle acque sotterranee del sistema carsico Buca della Renella (Forno, Massa- Carrara), sviluppato su base mensile, che possa essere utile in futuro per meglio comprendere in dettaglio il segnale climatico presente in vari proxies geochimici delle concrezioni all’interno della grotta stessa.

Secondo la classificazione basata sul diagramma di Langelier-Ludwig, le acque di sifone, stillicidi e vaschetta appartengono alla facies idrochimica delle acque bicarbonato-alcalino- terrose, indicando come il loro chimismo sia essenzialmente determinato dal processo di dissoluzione dei carbonati e in particolare dalla dissoluzione della formazione dei Grezzoni, dolomiti metamorfiche. Tuttavia, come evidenziato anche dal diagramma binario Ca2+-Mg2+, il chimismo di sifone, stillicidi e vaschetta presenta delle differenze: le acque del sifone sono caratterizzate da un minor tempo di residenza e maggiormente influenzate dalla quantità delle precipitazioni; la minore interazione delle acque del sifone (che derivano anche da ingressi del fiume) con le rocce carbonatiche determina la loro scarsa maturità e il loro chimismo prevalentemente bicarbonato-calcico. Le acque degli stillicidi, invece, interagiscono più a lungo con le rocce e presentano una maggiore maturità rispetto al sifone; in particolare le acque di RLW-1, stillicidio situato nella parte più vicina alla superficie, risultano più simili alle acque del sifone a causa del circuito di alimentazione più corto, mentre le acque di RLW- 2 sono più simili a quelle della vaschetta. La vaschetta, infine, viene alimentata dagli stillicidi locali, perciò le proprie acque attraversano uno spessore di roccia maggiore e interagiscono con esse più a lungo, con conseguente arricchimento dei vari ioni, (Mg2+ in particolare) dovuto anche alla precipitazione della calcite; tutti i campioni della vaschetta risultano infatti bicarbonato-magnesiaci. La vaschetta, inoltre, è una sorta di campionatore naturale, dove le acque vengono raccolte nel corso del tempo ed evolvono in seguito agli apporti dei mesi successivi; per questo motivo le acque della vaschetta sono quelle che presentano la maggiore maturità, in funzione della durata e dell’intensità dei processi di interazione acqua-roccia. D’altra parte per la vaschetta è stata osservata la precipitazione di calcite e questo può anche aver portato all’aumento dei rapporti Mg2+

/Ca2+ e Sr2+/Ca2+. I valori di conducibilità elettrica e i dati relativi al contenuto dei costituenti chimici maggiori confermano queste considerazioni.

100

Assumendo che la quantità di Cl- presente nelle acque sotterranee campionate derivi interamente dall’aerosol marino, è stato dimostrato che il contenuto di Na+ nelle acque campionate è principalmente dovuto al contributo alle precipitazioni da parte degli aerosol marini; al contrario, il contributo della componente marina al valore totale di concentrazione di Ca2+ e Mg2+ è praticamente nullo. Relativamente basse sono invece le percentuali di SO42-

dovute all’influenza dello spray marino sulle piogge, con valori maggiori per quanto riguarda il sifone e lo stillicidio RLW-1; di conseguenza si può ipotizzare che una parte importante del SO42- presente nelle acque derivi dall’ossidazione della pirite, minerale presente in

abbondanza nella formazione dei Grezzoni.

Dai valori calcolati di indice di saturazione della calcite si osserva come le acque del sifone siano sempre sottosature rispetto al minerale e dunque abbiano la capacità di discioglierlo. Al contrario, le acque della vaschetta risultano sovrassature rispetto alla calcite e quindi hanno, in teoria, la possibilità di precipitare il minerale: la presenza di calcite flottante sulla superficie dell’acqua, osservata negli ultimi mesi del monitoraggio, confermerebbe questa ipotesi. Per quanto riguarda gli stillicidi vi è una differenza fra RLW-1, che presenta acque sottosature rispetto al minerale, e RLW-2, le cui acque sono invece sostanzialmente in equilibrio con la calcite; queste ultime acque sarebbero dunque in grado di precipitare il minerale e provocare la crescita degli speleotemi.

È stata osservata una correlazione tra l’andamento delle precipitazioni e la variazione temporale del chimismo delle acque; la concentrazione delle specie chimiche del sifone e della vaschetta dipende sostanzialmente dalla quantità delle precipitazioni, mentre per gli stillicidi questa dipendenza è meno evidente. Nel caso della vaschetta questa correlazione, accompagnata da un aumento della conducibilità, potrebbe indicare l’esistenza di un processo di “pistonaggio”, ovvero l’acqua più vecchia e più matura viene spinta fuori dall’acqua nuova. La minore variabilità dei valori di δ18O e δ2

H misurati nella vaschetta durante il periodo di monitoraggio rispetto a quelli del sifone potrebbe indicare l’esistenza di un circuito di alimentazione della vaschetta leggermente più lento rispetto a quello che alimenta il sifone. Di conseguenza la composizione isotopica, ma anche il chimismo, delle acque di infiltrazione che alimentano la vaschetta potrebbero essere mediati da processi di mescolamento di molteplici eventi meteorici su una scala temporale più lunga; del resto, i valori isotopici maggiormente variabili riscontrati nel sifone rappresenterebbero una diretta connessione con i singoli eventi meteorici. Conclusioni simili possono essere tratte per gli stillicidi; la variabilità dei valori relativi al drip RLW-1 evidenzierebbe la sua maggiore connessione diretta con la

101

superficie e tempi di infiltrazione più ridotti, se confrontati con i dati sostanzialmente più omogenei relativi ai drip RLW-2 e RLW-3.

La differenza tra i valori di δ13CDIC di sifone e vaschetta potrebbe essere legata al diverso

percorso seguito dalle acque: nel sifone, infatti, arrivano acque che hanno interagito poco con il suolo e che vengono quindi ad avere valori di δ13CDIC piùpositivi; nella vaschetta, invece,

vengono raccolte diverse acque di infiltrazione che, subendo un percorso più o meno lungo attraverso il suolo e l’epicarso, si caricano di isotopi leggeri e assumono valori di δ13

CDIC più

negativi.

In ogni caso, visti i pochi dati disponibili, tali considerazioni sono destinate a rimanere delle ipotesi su cui continuare a lavorare in futuro. Difatti, per confermare la presenza di una rete di circolazione frammentata in parti indipendenti, per fare valutazioni sui tempi di residenza e di infiltrazione delle acque meteoriche e stimare l’età effettiva delle acque di stillicidio si rende necessario un monitoraggio di lungo periodo e ulteriori analisi (ad esempio di trizio). Ecco che per gli sviluppi futuri sarebbe interessante proseguire il monitoraggio delle acque ipogee della Buca della Renella, per ottenere un quadro pluriennale della variabilità geochimica e isotopica di tali acque, al fine di evidenziare la sensibilità del sito alla stagionalità delle precipitazioni. In particolare, sarebbe necessario concentrare l’attenzione sulle caratteristiche geochimiche e isotopiche delle acque di stillicidio, in quanto tali informazioni sono fondamentali per interpretare in maniera corretta la composizione isotopica della calcite delle concrezioni in termini paleoclimatici. Sarebbe inoltre molto interessante avviare un monitoraggio delle precipitazioni sulla grotta, per evidenziare le eventuali relazioni tra la composizione isotopica delle piogge stesse e quella degli stillicidi monitorati all’interno della cavità. Lo studio di questo sistema carsico potrebbe quindi assumere una notevole importanza negli anni futuri, dal momento che sembra contraddire la comune idea secondo la quale le grotte piccole sono spesso ambienti molto instabili, poco adatti per ottenere registri particolarmente dettagliati del clima passato (Zanchetta et al., 2009).

102

BIBLIOGRAFIA

Allison G.B., 1982 - The relationship between 18O and deuterium in water in sand columns undergoing evaporation - Journal of Hydrology, Volume 55, pp. 163-169.

APAT, 2003 - Metodi analitici per le acque - Volume Primo, Manuali e Linee Guida APAT 29/2003.

Appelo C.A.J., Postma D., 2005 - Geochemistry, groundwater and pollution - 2nd Edition, A.A. Balkema Publishers, Leiden, The Netherlands.

Baneschi I., Piccini L., Regattieri E., Isola I., Guidi M., Lotti L., Mantelli F., Menichetti M., Drysdale R.N., Zanchetta G., 2011 - Hypogean microclimatology and hydrology of the 800-

900 m a.s.l. level in the Monte Corchia cave (Tuscany, Italy): preliminary considerations and implications for paleoclimatological studies - Acta Carsologica 40/1, pp. 175-187.

Baneschi I., Isola I., Regattieri E., Guidi M., Zanchetta G., 2012 - Composizione isotopica

delle acque di pioggia e di stillicidio dell’Antro del Corchia: implicazioni idrologiche e paleoclimatiche - Acta Apuana, Anno XI, pp. 73-83.

Bar-Matthews M., Ayalon A., Matthews A., Sass E., Halicz L., 1996 - Carbon and oxygen

isotope study of the active water-carbonate system in a karstic Mediterranean cave: implications for paleoclimate research in semiarid regions - Geochimica et Cosmochimica

Acta, Volume 60, pp. 337-347.

Benincasa F., Maracchi G., Rossi Pisa P., 1993 - Agrometeorologia - Patron (Editore), Bologna.

Borsato A., Forti P., 2003 - Ricostruzioni paleoclimatiche e paleoambientali da concrezioni di

grotta - Studi Trentini di Scienze Naturali, Acta Geologica, Volume 80, pp. 55-63.

Braschi S., Del Freo P., Trevisan L., 1986 - Ricostruzione degli antichi ghiacciai sulle Alpi

Apuane - Atti della Società Toscana di Scienze Naturali, Memorie Serie A, N° 93, pp. 203-

219.

Bruschi G., Criscuolo A., Paribeni E., Zanchetta G., 2004 - 14C dating from an old quarry waste dump of Carrara marble (Italy): evidences of the pre-Roman exploitation - Journal of

103

Camusso M., Polesello S., 1999 - Determinazione di cloruro, nitrato e solfato mediante

cromatografia ionica - Notiziario dei Metodi Analitici IRSA, Settembre 1999, pp. 9-14.

Carmignani L., Kligfield R., 1990 - Crustal extension in the northern Apennines: the

transition from compression to extension in the Alpi Apuane core complex - Tectonics,

Volume 9, pp. 1275-1303.

Carmignani L., Conti P., Meccheri M., Molli G., 2004 - Geology of the Alpi Apuane

metamorphic complex (Alpi Apuane, central Italy) - Field Trip Guide Book, 32nd

International Geological Congress, Volume 5, pp. 37-54.

Carmignani L., Conti P., Meccheri M., Vaselli L., Mancini S., Massa G., Simoncini D., 2007 - Carta giacimentologica dei marmi delle Alpi Apuane a scala 1:10000 e sua

informatizzazione - Convenzione Regione Toscana - Università di Siena, Relazione Finale.

Cerling T.E., Solomon D.K., Quade J., Bowman J.R., 1991 - On isotopic composition of

carbon in soil carbon dioxide - Geochimica et Cosmochimica Acta, Volume 55, pp. 3403-

3405.

Clark I.D., Fritz P., 1997 - Environmental isotopes in hydrogeology - Lewis Publishers, CRC Press, Boca Raton, New York.

Clesceri L.S., Greenberg A.E., Eaton A.D., 1998 - Standard methods for the examination of

water and wastewater - 20th Edition, American Public Health Association, Washington, D.C.

Coleman M.L., Shepherd T.J., Durham J.J., Rouse J.E., Moore G.R., 1982 - Reduction of

water with zinc for hydrogen isotope analysis - Analytical Chemistry, Volume 54, pp. 993-

995.

Cortecci G., Dinelli E., Indrizzi M.C., Susini C., Adorni Braccesi A., 1999 - The Apuane Alps

metamorphic complex, northern Tuscany: chemical and isotopic features of Grezzoni and Marmi dolomitici - Atti della Società Toscana di Scienze Naturali, Memorie Serie A, N°106,

pp. 79-89.

Craig H., 1957 - Isotope standards for carbon and oxygen and correction factors for mass

spectrometric analysis of carbon dioxide - Geochimica et Cosmochimica Acta, Volume 12,

pp. 133-149.

Craig H., 1961a - Isotopic variations in meteoric waters - Science, Volume 133, N° 3465, pp. 1702-1703.

104

Craig H., 1961b - Standards for reporting concentrations of deuterium and 18O in natural waters - Science, Volume 133, N° 3467, pp. 1833-1834.

Craig H., Gordon L.I., 1965 - Deuterium and 18O variations in the ocean and the marine atmosphere - in Tongiorgi E. (Editore), Stable Isotopes in Oceanographic Studies and

Paleotemperatures, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Laboratorio di Geologia Nucleare di Pisa, Spoleto, pp. 9-130.

Dansgaard W., 1964 - Stable isotopes in precipitation - Tellus, Volume 4, pp. 436-468.

Drysdale R.N., Zanchetta G., Hellstrom J.C., Fallick A.E., Zhao J.X., Isola I., Bruschi G., 2004 - Palaeoclimatic implications of the growth history and stable isotope (δ18O and δ13C) geochemistry of a middle to late Pleistocene stalagmite from central-western Italy - Earth and

Planetary Science Letters, Volume 227, pp. 215-229.

Drysdale R.N., Zanchetta G., Hellstrom J.C., Fallick A.E., Zhao J.X., 2005 - Stalagmite

evidence for the onset of the Last Interglacial in southern Europe at 129 ± 1 ka - Geophysical

Research Letters, Volume 32, N° L24708.

Drysdale R.N., Zanchetta G., Hellstrom J.C., Maas R., Fallick A.E., Pickett M., Cartwright I., Piccini L., 2006 - Late Holocene drought responsible for the collapse of Old World

civilizations is recorded in an italian cave flowstone - Geology, Volume 34, N° 2, pp. 101-

104.

Drysdale R.N., Zanchetta G., Hellstrom J.C., Fallick A.E., McDonald J., Cartwright I., 2007 -

Stalagmite evidence for the precise timing of north Atlantic cold events during the early last glacial - Geology, Volume 35, pp. 77-80.

Drysdale R.N., Hellstrom J.C., Zanchetta G., Fallick A.E., Sanchez Goñi M.F., Couchoud I., McDonald J., Maas R., Lohmann G., Isola I., 2009 - Evidence for obliquity forcing of Glacial

Termination II - Science, Volume 325, pp. 1527-1531.

Epstein S., Mayeda T., 1953 - Variation of 18O content of waters from natural sources -

Geochimica et Cosmochimica Acta, Volume 4, pp. 213-224.

Fairchild I.J., Borsato A., Tooth A.F., Frisia S., Hawkesworth C.J., Huang Y., McDermott F., Spiro B., 2000 - Controls on trace element (Sr-Mg) compositions of carbonate cave waters:

implications for speleothem climate records - Chemical Geology, Volume 166, pp. 255-269.

105

Garcia R., Baez A.P., 2012 - Atomic Absorption Spectrometry (AAS) - Centro de Ciencias de la Atmosfera, Universidad Nacional Autonoma de Mexico, Ciudad Universitaria, Mexico City, Mexico.

Gat J.R., Gonfiantini R., 1981 - Stable isotope hydrology: deuterium and 18O in the water cycle - Technical Report Series, IAEA, Vienna, N° 210.

Gran G., 1952 - Determination of the equivalence point in potentiometric titrations. Part II - The Analyst, Volume 77, pp. 661-671.

Hellstrom J.C., 2004 - Uranium series geochronology of the stalagmites of Corchia cave - Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, Serie II, Volume XVIII, pp. 155-160.

Hoefs J., 1997 - Stable isotope geochemistry - 4th Edition, Springer-Verlag, Berlin, Heidelberg.

Hou X., Jones B.T., 2000 - Inductively Coupled Plasma/Optical Emission Spectrometry

(ICP/OES) - Encyclopedia of Analytical Chemistry, R.A. Meyers (Editor), pp. 9468-9485.

Langelier W.F., Ludwig H.F., 1942 - Graphical methods for indicating the mineral character

of natural waters - American Water Works Association Journal, Volume 34, pp. 335-352.

Longinelli A., Edmond J.M., 1983 - Isotope geochemistry of the Amazon basin: a

reconnaissance - Journal of Geophysical Research, Volume 88, pp. 3703-3717.

Longinelli A., Selmo E., 2003 - Isotopic composition of precipitation in Italy: a first overall

map - Journal of Hydrology, Volume 270, pp. 75-88.

Mantelli F., Piccini L., Montigiani A., Cecconi E., Lotti L., 2005 - Geochimica delle acque di

circolazione nel complesso carsico del Monte Corchia - Memorie dell’Istituto Italiano di

Speleologia, Serie II, Volume XVIII, pp. 177-189.

Mariotti A., 1991 - Le 13C en abondance naturelle, traceur de la dynamique de la matière organique des sols et de l’évolution des paléoenvironnements continentaux - Cahiers

ORSTOM, Série Pédologie, Volume XXVI, N°4, pp. 299-313.

McDermott F., 2004 - Palaeoclimate reconstruction from stable isotope variations in

speleothems: a review - Quaternary Science Reviews, Volume 23, pp. 901-918.

Merlivat L., Jouzel J., 1979 - Global climatic interpretation of the deuterium-18O relationship for precipitation - Journal of Geophysical Research, Volume 84, pp. 5029-5033.

106

Meyers P. A., 1994 - Preservation of elemental and isotopic source identification of

sedimentary organic matter - Chemical Geology, Volume 114, pp. 289-302.

Mook W.G., 2001 - Environmental isotopes in the hydrological cycle. Principles and

applications - IAEA-UNESCO, Volume 1.

Mussi M., Leone G., Nardi I., 1998 - Isotopic geochemistry of natural waters from the Alpi

Apuane-Garfagnana area, northern Tuscany, Italy - Mineralogica et Petrographica Acta,

Volume XLI, pp. 163-178.

Natali S., 2015 - Idrologia e idrochimica del sistema carsico Buca della Renella (Forno,

Massa): implicazioni paleoambientali - Tesi di laurea in Scienze Naturali e Ambientali,

Università di Pisa.

Piccini L., 1994 - Caratteri morfologici ed evoluzione dei fenomeni carsici profondi nelle Alpi

Apuane (Toscana-Italia) - Natura Bresciana, Annali del Museo Civico di Scienze Naturali,

Brescia, Volume 30, pp. 45-85.

Piccini L., Pranzini G., 1989 - Idrogeologia e carsismo del bacino del fiume Frigido (Alpi

Apuane) - Atti della Società Toscana di Scienze Naturali, Memorie Serie A, N° 96, pp. 107-

158.

Piccini L., Zanchetta G., Drysdale R., Isola I., Bruschi G., 2004 - I depositi fisici e chimici

delle grotte delle Alpi Apuane - Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, Serie II,

Volume XVIII, pp. 71-87.

Piccini L., Zanchetta G., Drysdale R.N., Hellstrom J., Isola I., Fallick A.E., Leone G., Doveri M., Mussi M., Mantelli F., Molli G., Lotti L., Roncioni A., Regattieri E., Meccheri M., Vaselli L., 2008 - The environmental features of the Monte Corchia cave system (Apuan Alps,

central Italy) and their effects on speleothem growth - International Journal of Speleology,

Volume 37, pp. 153-172.

Raffaelli A., 1999 - Che cos’è la spettrometria di massa - 2a Edizione, Traduzione dalla 3a Edizione Americana di “What is Mass Spectrometry”, Società Chimica Italiana, Divisione di Spettrometria di Massa, Pavia.

Regattieri E., Mussi M., Leone G., Mantelli F., Doveri M., Roncioni A., Piccini L., Drysdale R.N., Zanchetta G., Isola I., 2009 - Indagini sulla composizione isotopica e chimica delle

107

acque di stillicidio dell’Antro del Corchia (Lucca) - Memorie dell’Istituto Italiano di

Speleologia, Serie II, Volume XXI, pp. 543-549.

Tartari G., 2012a - Alcalinità totale ed acidità forte. Titolazione potenziometrica con i metodi

di Gran e due punti finali - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per lo Studio degli

Ecosistemi, Manuale Tecnico.

Tartari G., 2012b - Introduzione alla cromatografia ionica - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per lo Studio degli Ecosistemi, Manuale Tecnico.

Zanchetta G., Fallick A.E., Drysdale R.N., 2004 - Basic principles of stable isotope

geochemistry and their applications to paleoclimatology and speleothemes - Memorie

dell’Istituto Italiano di Speleologia, Serie II, Volume XVIII, pp. 83-100.

Zanchetta G., Drysdale R.N., Hellstrom J.C., Fallick A.E., Isola I., Bruschi G., Roncioni A., 2005 - L’archivio climatico preservato all’interno delle stalagmiti dell’Antro del Corchia

(Alpi Apuane, Italia centrale): i dati isotopici - Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia,

Serie II, Volume XVIII, pp. 161-176.

Zanchetta G., Drysdale R.N., Hellstrom J.C., Fallick A.E., Isola I., Gagan M.K., Pareschi M.T., 2007 - Enhanced rainfall in the western Mediterranean during deposition of sapropel

S1: stalagmite evidence from Corchia cave (central Italy) - Quaternary Science Reviews,

Volume 26, pp. 279-286.

Zanchetta G., Isola I., Drysdale R.N., Hellstrom J.C., Piccini L., Regattieri E., Roncioni A., Zhornyak L.V., 2009 - Piccole grandi grotte: la Renella - Talp, N° 38, pp. 50-53.

Zhornyak L.V., Zanchetta G., Drysdale R.N., Hellstrom J.C., Isola I., Regattieri E., Piccini L., Baneschi I., Couchoud I., 2011 - Stratigraphic evidence for a “pluvial phase” between ca

8200 - 7100 ka from Renella cave (central Italy) - Quaternary Science Reviews, Volume 30,

Documenti correlati