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CONFRATERNITA CIRILLO-METODIANA

PARTE 1: STORIA DELL'UCRAINA

7.3. CONFRATERNITA CIRILLO-METODIANA

Tra il 1845 e il 1846 a Kiev venne fondata la Confraternita Cirillo-Metodiana, che fu abolita da Nicola I già nel 1847. Quest'organizzazione fu molto significativa nella storia dei Romanticismo ucraino ed è da considerarsi la prima di stampo politico in Ucraina; essa si proponeva come scopo l'autonomia dell'Ucraina da un punto di vista politico e culturale, ma non solo: aspirava anche alla liberazione di tutto il mondo slavo dalla dominazione imperiale. Le modalità che la maggior parte dei membri avrebbe voluto adottare per emancipare il paese erano moderate: puntavano all'espansione della cultura e all'applicazione di riforme. Una parte minore di essi propendeva maggiormente per una vera e propria lotta, più radicale e dal carattere rivoluzionario. Tutti i soci dell'organizzazione scontarono con anni di carcere la loro adesione all'unione. Uno dei fondatori della società fu Nikolaj Kostomarov80 (Yurasivka, 1817- San Pietroburgo, 1885), scrittore e

drammaturgo ma anche precursore della nuova storiografia ucraina. Figlio di un nobile russo e di una contadina ucraina, dal 1864 insegnò storia all'Università di Kiev. I suoi lavori di stampo scientifico sono innumerevoli e la maggior parte delle sue ricerche vertono intorno alla storia dei Cosacchi. Tra gli altri, sono da ricordare le monografie di Chmel'nic'kij e di Mazepa, ma scrisse anche un'opera sulla storia russa (non esclude tuttavia mai accenni alla storia ucraina). La sua modalità di lavoro si distingue dagli altri storiografi, perché secondo Kostomarov il soggetto principale della storia non è lo stato, bensì il popolo; lo studioso era dell'opinione che le masse popolari ricoprissero un ruolo fondamentale nella storia di una nazione. Nel pensiero di Kostomarov si scopre l'esigenza di indagare a fondo la psicologia della gente comune allo scopo di cogliere a pieno la vera essenza delle masse. Per fare ciò, lo storiografo deve penetrare anche nel campo della

78 G. Lami, La questione ucraina fra '800 e '900, pp. 64-69.

79 A. Franco, Le due nazionalità della Rus’: Il pensiero di Kostomarov nel dibattito ottocentesco sull’identità

ucraina, pp. 157-158.

filologia e dell'etnografia. Kostomarov è stato uno dei protagonisti indiscussi nella valorizzazione della peculiarità della civiltà ucraina, esaltando «il suo carattere autentico, la sua tolleranza culturale, il suo spirito individualista»81.

Un altro membro della Confraternita che risulta fondamentale nella costruzione dell'identità nazionale dell'Ucraina è senz'altro il poeta Taras Ševčenko. Secondo Subtelny «è difficile trovare un altro esempio di un individuo la cui poesia e personalità incarnano in maniera così completa l'ethos nazionale come ha fatto Ševčenko per gli Ucraini»82. Ci occuperemo meglio di lui più avanti.

8. 1848 NELL'IMPERO AUSTRIACO

Il XIX secolo, come si diceva, è stato un periodo di risveglio culturale e nazionale in Europa. In particolare l'anno 1848 fu segnato da numerosi moti rivoluzionari di popolazioni che rivendicavano la loro autonomia all'interno dell'Impero asburgico, che rischiarono di minare la sua struttura. I Tedeschi e gli Italiani si sollevarono in nome del loro desiderio di unirsi con i loro “fratelli” fuori dall'Impero; gli Ungheresi si ribellarono per ottenere l'indipendenza. Anche i Polacchi non mancarono di farsi sentire, al fine di ristabilire lo Stato polacco; queste insurrezioni funsero da input per molte altre popolazioni per rivendicare la loro indipendenza nazionale: si arrivò ad un punto in cui all'interno del regno austriaco il potere dei sovrani fu realmente messo a rischio83.

Per quanto riguarda la Galizia, è significativo notare che quando i Polacchi invitarono gli Ucraini ad unirsi a loro nel Consiglio Nazionale Polacco che organizzarono a Leopoli in aprile per combattere insieme la dominazione austriaca, essi rifiutarono per formare un loro Consiglio Supremo Ruteno, simbolo della loro consapevolezza di appartenere ad un popolo ruteno unito, che in passato era stato indipendente. I membri di questo Consiglio proposero che la Galizia venisse divisa in una parte polacca e in una rutena, dato che nella Galizia occidentale erano numericamente maggiori i Polacchi, mentre in quella orientale erano gli Ucraini a prevalere84. Il governo degli Asburgo non

soddisfò questa richiesta, ma malgrado ciò sostenne gli Ucraini di Galizia, ai quali fu data la possibilità di avere una propria rappresentanza in seno al Congresso di Praga, il primo congresso panslavo costituito nel 1848 per celebrare la solidarietà tra tutti i popoli slavi85.

81 Ivi, p. 521.

82 O. Subtelny, Ukraine. A history, p. 233. 83 Ivi, p. 244.

84 G. Lami, La questione ucraina fra '800 e '900, pp. 79-83. 85 O. Subtelny, Ukraine. A history, p. 248.

L'anno 1848 rappresentò per gli Ucraini sotto gli Asburgo un momento fondamentale, in quanto si dichiararono per la prima volta nazione in seno all'Impero austriaco, dove tuttavia non possedevano un'identità politica ufficialmente riconosciuta. Inoltre bisogna tenere in considerazione che gli Ucraini che abitavano nell'Ucraina occidentale non avevano contatti con i loro connazionali che vivevano sotto la dominazione russa, nell'Ucraina orientale; oltretutto erano inseriti in un ambiente plurilinguistico e abitato da numerose minoranze. Questi fattori portano gli Ucraini a vivere in un senso di incompletezza e “solitudine storica”, secondo la definizione di Oxana Pachlovska86.

I disordini che ebbero luogo nel 1848 nell'Impero austriaco avevano destabilizzato molto il potere centrale. Nel 1866 gli Asburgo persero la guerra austro-prussiana87 e due anni più tardi realizzarono

che, se volevano tenere in piedi l'Impero, dovevano stipulare un accordo con gli Ungheresi, considerati la popolazione più agguerrita e potenzialmente pericolosa: si giunse così ad una riforma costituzionale che portò al cosiddetto Compromesso, in base al quale l'Impero asburgico concedeva l'autogoverno al Regno d'Ungheria. Da quel momento l'Impero d'Austria prese il nome di Impero austro-ungarico, o Duplice Monarchia. La nuova coalizione assicurava uguali diritti alle varie popolazioni dell'Impero, ma allo stesso tempo privilegiava quelle socialmente più forti, creando alleanze strategiche88.

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