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Applicazione pratica del modello AHP

4.1 Il confronto a coppie

Come descritto nel capitolo 3, il modello AHP è un metodo basato sul confronto a coppie tra attributi in relazione ad un determinato criterio. La struttura del modello è gerarchica e richiede un confronto fra criteri appartenenti al medesimo livello in relazione ai criteri appartenenti al livello superiore. Nel nostro specifico caso avremo uno schema gerarchico come quello in figura 4.1, basato su 3 livelli. Il primo livello è composto da un obiettivo, che è possibile definire come il “punteggio di sostenibilità ambientale” ottenuto dall'impresa. Questo obiettivo si identifica con un punteggio che varia da 0 a 1, dove 0 rappresenta il mancato rispetto di tutti i criteri sottostanti e 1 il rispetto di tutti i criteri sottostanti. Lo scopo di ogni impresa dovrebbe essere quello di massimizzare l'obiettivo, tentando di rispettare il più possibile i criteri. Il secondo livello è dato dai diversi settori (energia, rifiuti, acqua, ecc), che sono elencati nel paragrafo 3.1. Il terzo livello è composto dai requisiti, che sono quelli elencati, suddivisi per settore, nelle tabelle dell'appendice A (dalla A.1 fino alla A.8).

Figura 4.1 schema gerarchico generale del modello

In realtà ci sarebbe un quarto livello, rappresentato dalle imprese, ma dato che tra queste non avvengono confronti o calcoli specifici, ognuna verifica singolarmente il rispetto dei requisiti e pertanto si è deciso di omettere questo livello nello schema. Ovviamente lo schema è simile per tutte le categorie ma ognuna possiede un numero diverso di requisiti. Quello che cambia, in sostanza, è la composizione del terzo livello. Una caratteristica che comunque possiede ogni requisito è quella di appartenere al medesimo settore, per ogni categoria in cui tale requisito è presente. Ciò significa che se un requisito relativo al settore energia è considerato sia nella categoria “alberghi” che nella categoria “ristoranti”, il requisito si presenta in entrambe le categorie sempre all'interno del settore energia. L'impostazione dei requisiti, la loro classificazione per settore e la loro appartenenza alle diverse categorie rimane invariata. Nel secondo livello si diversificano solamente le categorie “grande distribuzione” e “piccola distribuzione” poiché possiedono un settore in più rispetto alle altre (il settore “prodotti”).

Una volta definito lo schema si può procedere con il confronto a coppie tra criteri. Questo confronto viene fatto tra criteri appartenenti allo stesso livello, quindi prima viene effettuato un confronto a coppie per stabilire il valore dei diversi settori, poi, per ciascun settore, vengono effettuati i confronti tra i requisiti. Ovviamente per ogni categoria aziendale, ognuna con un proprio schema di valutazione, bisogna effettuare un nuovo confronto. Questo perché innanzitutto i requisiti, come detto in precedenza, variano a seconda della categoria considerata, ma anche perché il confronto tra settori o requisiti può dar luogo a giudizi diversi. L'importanza che un settore può avere nei confronti di un altro può variare infatti in base alla categoria considerata. Si pensi ad esempio ad un confronto tra i settori “rifiuti” e “acqua” nelle categorie “ristoranti” e

“stabilimenti balneari”. Sembra facile intuire come nelle prima categoria il peso del settore “rifiuti” assuma un'importanza maggiore rispetto al settore “acqua” e, viceversa, nella seconda categoria l'ordine di importanza viene invertito. Per ogni categoria bisogna pertanto effettuare i confronti a coppie sia fra settori, sia fra requisiti all'interno di ogni settore. Se un settore presenta solo un requisito ovviamente il peso del settore risulta essere anche quello del requisito.

Nella fase di confronto a coppie fra criteri bisogna prestare particolare attenzione, poiché dai giudizi che vengono dati, emergono i pesi dei diversi settori e i pesi dei requisiti all'interno di ogni settore. In questo caso i giudizi vengono dati in maniera soggettiva dai tecnici che si occupano del progetto. La definizione dei giudizi rappresenta una fase decisionale propriamente politica, in quanto tali giudizi rispecchiano le linee politiche che l'amministrazione comunale intende adottare. Come per il punteggio dato ai requisiti facoltativi, anche in questo caso il livello di importanza che si vuol dare a ciascun requisito viene definito in base a valutazioni soggettive. Nel dare un giudizio, bisogna rispondere alla domanda: “quanto è più importante il requisito A rispetto al requisito B, in relazione all'obiettivo prefissato?”. Non basta dunque decidere quale fra i due requisiti considerati è più importante, ma anche quanto è più importante in relazione all'obiettivo.

I fattori che indicano cosa si intende per “più importante” rispecchiano in sostanza i fattori che hanno contribuito alla distinzione tra requisiti obbligatori e requisiti facoltativi, e al punteggio assegnato a quest'ultimi, nel metodo di valutazione elaborato dai tecnici. Agli stessi tecnici è stato proposto di effettuare i confronti a coppie. I fattori che consentono di discriminare tra requisiti più o meno importanti sono essenzialmente, come già emerso nell'intervista ad Eliana Caramelli e Patrizia Melis (paragrafo 3.2), l'importanza, la fattibilità e l'impatto. Nell'effettuare il confronto a coppie, quando i requisiti sono tanti (ad esempio nella categoria “alberghi” per il settore “rifiuti” ci sono 9 requisiti), diventa difficile esprimere un giudizio coerente per ogni coppia di requisiti. Pertanto i due tecnici hanno voluto fare un ulteriore passaggio. Prima di cominciare i confronti a coppie, hanno stilato un ranking indicativo per ogni categoria, dei settori e dei requisiti all'interno dei settori, dal più importante al meno importante. Ciò ha permesso loro di avere una prima idea sull'importanza di ogni requisito in relazione agli altri. In questo modo il confronto a coppie si è basato anche sulla classifica preventivamente stilata per avere un'idea di quanto fossero distanti i requisiti. In tal

modo, allontanandosi leggermente dal puro confronto a coppie è però possibile dare dei giudizi più coerenti tra loro.

Per poter tradurre la comparazione qualitativa in numeri, è stata utilizzata la scala di Saaty illustrata nel paragrafo 2.4 (tabella 2.9). La scala di conversione presenta 9 classi di giudizio. Questo può costituire un vantaggio poiché permette di essere molto precisi nel giudizio. Ma anche uno svantaggio, dato che il numero di classi di giudizio è abbastanza numeroso e la differenza tra quelle vicine è minima, con il rischio di creare indecisione. Anche per tale motivo, stilare una classifica dei requisiti prima di cominciare i confronti a coppie si è dimostrato utile dal punto di vista pratico.

Controllare ulteriormente la coerenza dei giudizi è fondamentale. A tale scopo sono state costruite le matrici dei confronti a coppie (MPC) in ciascuna categoria sia per i settori, che per i requisiti all'interno di ogni settore. I numeri presenti all'interno di ciascuna matrice corrispondono ai valori associati all'intensità di preferenza della scala di Saaty. La dimensione di ogni matrice risulta pari al numero di requisiti confrontati. Una volta costruite le MPC, si può procedere con il calcolo dei pesi e la verifica di consistenza di tutte le matrici.

I pesi rappresentano ovviamente una componente molto importante della valutazione in quanto influiscono direttamente sul risultato complessivo, ovvero sul punteggio finale raggiunto dall'impresa. Per questo è importante essere precisi nei giudizi dei confronti a coppie e verificare la consistenza di ciascuna MPC, onde evitare che i pesi calcolati siano poco affidabili e di conseguenza il punteggio finale poco significativo.

Nel paragrafo che segue, viene presentato il caso di un'azienda che ha aderito al progetto “Venezia Sostenibile” per quanto riguarda l'area ambientale. Questa azienda verrà utilizzata come esempio pratico di applicazione del modello AHP.

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