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7. CONFRONTO DEI DUE MANUALI

7.1 Confronto generale

Entrambi i manuali sono pensati per lo stesso tipo di destinatari: adulti scolarizzati che vogliono imparare l’italiano non per motivi strettamente connessi al lavoro ma per vari motivi personali. Il livello si rifà alla classificazione del Quadro Comune Europeo ed è dichiarato nel titolo di entrambi i manuali, in copertina. Entrambi sono prodotti dalla stessa casa editrice, Klett, e dal sito di quest’ultima sono venuta a conoscenza che per questi due testi non è previsto un manuale successivo di livello B2; dunque essi rappresentano la fine di un percorso di apprendimento di italiano iniziato con il primo livello A1.

Entrambi i manuali sono arricchiti con una vasta gamma di materiali extra, soprattutto molto richieste dagli studenti sono le chiavi degli esercizi, e le liste di vocaboli che per entrambi si trovano sia divise per unità che in ordine alfabetico. Il manuale Con Piacere contiene un CD-ROM in più, un Trainingsbuch e una Grammatica acquistabili a parte. Molto importante è anche il Portfolio e la biografia linguistica che rendono l’apprendente più consapevole del percorso svolto e lo facilitano anche nell’autoapprendimento. Il portfolio è presente in entrambi i manuali ma con modalità differenti, in Allegro è molto più completo, è presente alla fine del libro ed è in lingua tedesca. È costituito da una tabella dove lo studente può scrivere i suoi obiettivi per il corso, da un’altra tabella riguardante le qualifiche e gli attestati già ottenuti in italiano, una con un piano settimanale per organizzare lo studio, una per appuntarsi cosa è stato

154 fatto a lezione ed eventuali domande per la lezione successiva. Dopodiché inizia la parte riguardante le funzioni linguistiche da apprendere in ogni lezione, nella stessa tabella lo studente legge ciò che dovrebbe saper fare con la lingua e si auto valuta. Queste competenze sono divise in base all’abilità esercitata (ascolto, scrittura, lettura, oralità). Infine sono riportate le indicazioni del Quadro comune europeo per il livello B1. Nel manuale Con Piacere invece il Portfolio si riduce a una piccola tabella con le funzioni comunicative previste per l’unità e tre gradi per l’auto valutazione.

Nessuno dei due manuali dichiara un approccio glottodidattico probabilmente esso viene dichiarato nelle rispettive guide dell’insegnante che io personalmente non ho acquistato, né sono riuscita a consultare, in ogni caso dalle attività didattiche e dagli obiettivi sembra che sia prevalente l’approccio comunicativo.

L’indice è impostato nello stesso modo nei due testi, ossia con una piccola tabella per ogni unità che contiene i titoli delle sezioni, la lista della funzioni comunicative, della grammatica e dei temi culturali. Dichiarato nell’indice troviamo il sillabo di riferimento, il manuale Con Piacere ha esplicitato il sillabo culturale mettendolo a parte sia nell’indice, sia all’interno del manuale stesso, con una sezione a fine unità riguardante alcune regioni italiane. Allegro invece ha esplicitato soltanto il sillabo morfosintattico e nozionale-funzionale, la parte riguardante la cultura è presente integrata nel testo senza un sillabo esplicitato. Un altro aspetto positivo riscontrato solo nel manuale Con piacere è l’esplicitazione degli obiettivi, cioè delle funzioni comunicative non solo nell’indice ma anche all’inizio di ogni unità, questo rende lo studente più consapevole del progresso linguistico pensato per lui e lo aiuta in vista dell’auto valutazione di fine unità (vedi portfolio); l’esplicitazione degli obiettivi inoltre aiuta studenti ed insegnanti ad orientarsi meglio all’interno del manuale.

La grafica e l’impaginazione dei contenuti sono abbastanza differenti, trovo che in Allegro ci sia più ordine, la pagina è meno piena e risulta così essere meno pesante, ciò può essere dovuto anche al fatto che Con Piacere utilizza di più le immagini e molte volte queste occupano buon parte dello spazio in una facciata non rispettando i margini della pagina. Non è da sottovalutare l’importanza della parte grafica in quanto è una delle prime cose che salta all’occhio sia ad un insegnante che sta scegliendo un manuale, sia allo studente quando lo deve comprare; se a livello grafico la pagina risulta pesante con troppe informazione diventa automaticamente difficile da leggere e da

155 studiare anche se poi i contenuti dovessero essere buoni, come reputo il caso del manuale Con Piacere.

Una grande differenza tra i due manuali invece l’ho riscontrata nelle consegne per lo studente che in Allegro sono più semplici, nel Lehrbuch perché ripetitive e molto sintetiche e nell’Arbeitsbuch perché in tedesco; mentre in Con piacere sono meno sistematiche e sempre in italiano con un registro meno formale.

Per quanto riguarda l’impostazione dei contenuti, essa è simile tra i due manuali essendo prodotti dalla stessa casa editrice, ho notato però come la terminologia di Allegro sia poco in linea con la terminologia moderna, questo testo infatti viene diviso in Lezioni, termine che rimanda ai vecchi approcci grammatico-traduttivi, mentre in Con Piacere si parla di unità. Non ho riconosciuto in nessuno dei due testi una divisione in fasi dell’unità didattica, Allegro ha una struttura più sistematica e organizzata e si ripete per ogni Lezione. Qua ogni Lezione è divisa a sua volta in sezioni che seguono delle micro fasi iniziando sempre con una fase di motivazione e/o globalità seguita da una fase di analisi dell’input e spesso una di sintesi. Questa divisione, seppur minima, non l’ho riscontrata invece nell’altro manuale che ha una struttura più libera. Sebbene anch’esso divida le unità in sezioni, queste seguono solo in parte le fasi dell’unità didattica, le quali sono rispettate maggiormente quando si tratta di spiegare un argomento grammaticale mentre sono totalmente assenti nelle sezioni riguardanti i vocaboli ad esempio. In entrambi i manuali comunque viene rispettata la fase di motivazione iniziale con argomenti adatti ai destinatari e la fase di riflessione finale dove sono riuniti tutti gli schemi grammaticali, anche se sono già completati con tutte le regole esplicite.

I contenuti in entrambi i manuali sono molto specifici e abbracciano vari campi, il Nuovo sillabo ADA fa una classifica delle cinque aree tematiche più frequenti nell’esame di certificazione PLIDA (educazione, sentimenti, lavoro, qualità personali, salute e corpo umano), in Allegro ne sono presenti 4 mentre in Con piacere 3, escludendo in entrambi l’ambito dell’educazione a causa del target dei destinatari. Oltre a queste aree però ne sono presenti altre come ad esempio quella riguardante la burocrazia, gli uffici pubblici, i servizi e i rapporti sociali, tutti temi utili nella vita di tutti i giorni di un adulto. Per quel che riguarda le funzioni comunicative sono molte e molto dettagliate ma tutte rientrano nel campo del B1 anche secondo il sillabo ADA,

156 l’unica eccezione riguarda la capacità di esprimere ipotesi, progetti e fatti probabili o non realizzati che è esprimibile con i vari tempi del periodo ipotetico affrontati tra il B1 e il B2. Nel caso di questi manuali Allegro prosegue trattando tutti i tempi verbali del periodo ipotetico mentre Con piacere no.

Tutte le abilità sono esercitate in modo equilibrato e le tecniche didattiche prevalentemente adeguate, ho riscontrato però una ripetitività nelle modalità di introduzione degli argomenti grammaticali in entrambi i manuali soprattutto in Allegro che in generale è quello più sistematico in tutti i suoi aspetti, questa monotonia nella presentazione degli elementi grammaticali può essere positiva se l’apprendente si trova bene con quella determinata tecnica, d’altro canto può demotivare gli studenti se non apprezzano la tecnica o hanno bisogno di stimoli sempre diversi. Come varietà di tecniche didattiche Con piacere è più adeguato, è esplicitamente pensato infatti per le varie intelligenze, facendo riferimento alla teoria di Gardner. Avendo tecniche più varie in Con piacere si trovano anche molte attività basate sulle immagini, attività rare in Allegro, la decisione di inserire o meno molte immagini spetta agli autori in quanto la valenza didattica delle immagini e dei disegni non è sempre riconosciuta dagli adulti, la stessa cosa succede per le attività ludiche, che però sono presenti più o meno nella stessa quantità (piuttosto esigua) e modalità di produzioni orali in gruppo.

Per quanto riguarda la parte sociolinguistica ho notato invece che nessun manuale fa riferimento alla lingua colloquiale e all’uso di costruzioni fuori dalla norma tipiche dei parlanti nativi (ad esempio non si accenna al fatto che il congiuntivo sia sempre più sostituito dall’imperfetto anche nei periodi ipotetici, o che l’indicativo sia sempre più usato a discapito del futuro anteriore) fatta eccezione per il passato remoto dove danno dei riferimenti geografici e agli ausiliari dei verbi modali in Con piacere. Questo è un problema comune dei manuali per stranieri pubblicati all’estero che non vengono costantemente aggiornati con i cambiamenti della lingua italiana in Italia, soprattutto a livello colloquiale, informale.