• Non ci sono risultati.

CAF – Il confronto tra le misure di subordinazione e di lunghezza – Italiane e Apprendenti (valori di gruppo)

METODOLOGIA DI RICERCA

Grafico 3. CAF – Il confronto tra le misure di subordinazione e di lunghezza – Italiane e Apprendenti (valori di gruppo)

tutte le italiane tutte le apprendenti film

Tabella 12. Le misure di subordinazione e di lunghezza, variazione

film telefonate

apprendenti italiane apprendenti italiane parole/clausole 19,87% 27,40% 8,73% 7,14% subordinate/AS-unit -30,36% -23,46% -50,86% 11,34%

Per quanto riguarda le misure qualitative di gamma, sono state mantenute tutte le misure riportate nella tabella 9.

Vediamo ora le misure per rilevare l’accuratezza dell’interlingua orale. In §2.2.2.2 abbiamo visto le principali impiegate in letteratura, in questa sezione illustro la misura scelta per questo studio e ne giustifico l’utilità.

Il rapporto tra il numero di unità di produzione senza errori e il numero totale delle unità prodotte è unanimanente considerato una misura globale utile (anche se non esaustiva) per rilevare l’accuratezza delle produzioni a livello avanzato come sono i soggetti coinvolti in questo studio. Pertanto è stata qui utilizzata pur nella piena consapevolezza – è ovvio – che i risultati di un’analisi di questo tipo permetteranno di fare solo considerazioni globali sull’accuratezza.

In sede di analisi sono stati considerati errori le inesattezze di tipo morfo- sintattico o lessicale, come in (38-41), mentre vengono conteggiate come corrette quelle strutture che, pur deviando dallo standard, risultano corrette nell’italiano parlato, come in (42):

(38) PAN: || | un: negosiere | ||

(39) PAN: || | {mh .h} e # lo pane prende vuomo #0_2 >quel de< cantie:re | || (40) SHI: || | .hhh ha fatto: di tutto | così la polizia gli: # venisse a prend⌈ere, | || (41) VAL: || | {e: tch cioè: h} lui prende dei sigari | ||

VAL: || | lo offre anche a dei £bambini£ | || #0_5

(42) VAL: || | e si vede::: l'ultima scena | che si ritrovano su un pezzo di legno | a galleggiare::: | ||

Inoltre nel caso in cui lo studente corregge un proprio errore, questo non viene conteggiato:

Infine, nell’identificare le AS-unit senza errori sono stati esclusi gli errori di pronuncia:

(44) PAN: || | poi loro due contrano | ||

Per verificare l’affidabilità di questi criteri di misurazione dell’accuratezza è stato effettuato un controllo sperimentale su una parte del corpus: i task intervista, racconto di un film e apertura delle telefonate realizzati da Pandita ed Elisa a t1 (1278 parole, 446 AS-unit). Il controllo ha coinvolto due parlanti nativi nel ruolo di valutatori, cui è stato richiesto di identificare le AS-unit senza errori. Si è proceduto poi al confronto delle due codifiche, che ha dato un buon grado di affidabilità, con un accordo tra i due valutatori pari al 98%.

Vediamo ora la misurazione della fluenza. Come abbiamo visto in §2.2.2.2, le diverse misure di fluenza proposte in letteratura cercano di rilevarne tre aspetti: la fluenza legata alla velocità e la fluenza legata alle pause, caratterizzate dalle variabili temporali, e la fluenza legata alle riparazioni definita dai fenomeni di esitazione. In questa sezione presento le misure scelte per questo studio e ne giustifico l’utilità.

Il conteggio delle misure di fluenza ha un grosso limite pratico, poiché richiede prima una trascrizione di altissima qualità e dunque estremamente impegnativa in termini di tempo. Ai fini di questa tesi, tra le misure proposte in letteratura (cfr. § 2.2.2.2, tabella 4), non ne sono state prese in considerazione tre: velocità d’eloquio, durata delle pause e lunghezza media tra due pause. Il corpus e gli strumenti a mia disposizione non hanno infatti permesso il conteggio della prima misura, la velocità dell’eloquio. La seconda è stata scartata dopo un controllo sperimentale su una parte del corpus: il task racconto di una storia realizzato in t3 da Catherine, Elisa e Valentina. Qui i risultati prodotti dai due ricercatori che si sono occupati delle trascrizioni ha mostrato come possa esserci un buon grado di affidabilità nell’individuazione delle pause e nella distinzione tra micropause e pause lunghe (con un grado di accordo dell’87,5%) ma risulti meno affidabile il conteggio della durata delle

pause, con differenze anche molto marcate (accordo del 32% dei casi, con variazione media di #0_3, e una deviazione standard di #0_2/#0_6). Si è pertanto ritenuto che il conteggio della durata media delle pause non potesse essere applicato ai dati a mia disposizione, in quanto avrebbe portato a risultati poco affidabili. Infine, l’esclusione della terza misura, lunghezza media tra due pause, è dovuta difficoltà di applicarla ai task interattivi, dove la definizione del confine dell’unità non è scontata. Poiché la conversazione è costruita insieme con l’interlocutore, il flusso del parlato si interrompe non solo nei casi in cui l’apprendente fa una pausa, piena o vuota, ma anche nel caso dei cambi di turno. Dal un lato considerare i cambi di turno come confine dell’unità significherebbe, nei task interattivi, ottenere unità molto brevi, dunque interpretabili come poco fluenti, dall’altro non considerarli confine di unità porterebbe a unità anche troppo lunghe, rendendo pertanto difficile l’interpretazione dei risultati.

In questo studio sono state scelte due misure di fluenza: numero di pause lunghe per AS-unit e numero di fenomeni di esitazione per AS-unit. Così come per la complessità, è stato effettuato un confronto tra le due misure su due task, il racconto di una storia ad immagini e l’apertura delle telefonate, realizzati dalle apprendenti e dalle italiane tra t1 e t3.

Il grafico 4 riporta i risultati ottenuti dai due gruppi sulle due misure di fluenza considerate e la tabella 13 ne riporta la variazione. Il confronto degli andamenti sui tre anni mostra come i risultati ottenuti siano piuttosto diversi l’uno dall’altro, indicando in alcuni casi tendenze addirittura opposte. Questo dato supporta l’idea suggerita in letteratura secondo la quale le misure considerate rilevano diversi e complementari aspetti della fluenza. Entrambe verranno pertanto impiegate per l’analisi del corpus oggetto di questo studio.

Grafico 4. CAF – Il confronto tra le misure di fluenza pause lunghe e esitazioni –