• Non ci sono risultati.

2. Italia e Cina: aspetti a confronto

2.3 Prevenzione

2.3.3 La consapevolezza del popolo cinese di fronte al problema

“C'è un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza.”(Socrate); lottare contro la stigmatizzazione e superare il silenzio intorno al cancro giocherà un ruolo importante, a mio parere, nel cambiare questa traiettoria.

Stili di vita sani e interventi di sanità pubblica da parte di governi e operatori sanitari potrebbero evitare una percentuale rilevante di tumori in tutto il mondo; i principali fattori di rischio a livello mondiale (fumo, alimentazione e infezioni) potrebbero essere facilmente malleabili attraverso interventi efficaci ed appropriati.

Inoltre, la partecipazione a programmi di screening è fondamentale al miglioramento dei tassi di guarigione e di morbilità del cancro. È importante, dunque, risolvere le lacune della consapevolezza alla malattia e le necessità di educazione nell'affrontarla o prevenirla. Dall'altro canto, i governi principalmente è poco probabile che destinino risorse per ridurre il peso del cancro, se gli individui colpiti dalla malattia sono riluttanti ad esprimere i loro bisogni e preoccupazioni.

Una maggiore comprensione di come il cancro sia ritratto e percepito dalla popolazione di tutto il mondo ci è stata fornita dal Livestrong report che, nel 2007, ha eseguito uno studio di ricerca globale, raccogliendo fonti d'informazione, incluse coperture mediatiche, sondaggi di opinione e interviste. I

paesi presi maggiormente in esame sono stati: Argentina, Brasile, Cina, Francia, India, Italia, Giappone, Messico, Russia e Sud Africa.

Sono 6, in particolare, gli insegnamenti appresi dai risultati di questa ricerca:

1. In tutto il mondo, il cancro continua a portarsi dietro una quantità significativa di stigma; tuttavia, ci sono opportunità di capitalizzare su spostamenti di percezioni e cambiamento positivo.

2. La consapevolezza della prevenzione del cancro, la diagnosi precoce, il trattamento, e la sopravvivenza sono in aumento; tuttavia, troppe persone ancora riferiscono che si sentono disinformati quando si tratta di cancro.

3. La comunicazione è fondamentale per diminuire lo stigma correlato al cancro, sensibilizzare e diffondere l'educazione al cancro.

Celebrità sopravvissuti ad una storia personale di cancro e molteplici canali di informazione sono fondamentali risorse per la disseminazione.

4. Il sistema scolastico rappresenta un potenziale luogo per l'istruzione del cancro; aumentare la consapevolezza del cancro tra i bambini può essere un investimento con rendimenti elevati.

5. Di fronte al cancro, persone di tutto il mondo vogliono informazioni e sostegno emotivo per se stessi e le loro famiglie.

6. L'uso del tabacco e la cattiva alimentazione sono ampiamente riconosciuti come i rischi di cancro. I programmi e le politiche che aiutano le persone traducono questa consapevolezza in azione della quale hanno bisogno.8

L'assenza di sforzi significativi per migliorare il controllo globale sul cancro potrebbe ancora incrementare i numeri relativi alla mortalità. Combattere il silenzio significherebbe dunque giocare un importante ruolo nel mutarne le sorti.

In Cina, ad esempio, la questione principale rimane individuare come il cancro viene percepito dalla popolazione, e conseguentemente lavorare sui bisogni educativi e di consapevolezza di fronte al male.

Più della metà della popolazione pensa automaticamente alla morte nel sentire la parola “cancro”, e molti di loro sono ormai rassegnati all'idea di poter evitare la malattia.

Per non parlare di espressioni come “il cancro è contagioso”, “è indice di vergogna”, “è prigionia”, punti di vista che fanno riflettere.

Nella cultura cinese, la gente ha ancora paura a parlare di cancro, e questo costituisce una grande barriera nel ricavare informazioni tra il pubblico.

Uno studio condotto dalla Lance Armstrong foundation, nell'estate 2012 ha fatto in modo che storie

ed opinioni mettessero alla luce il modo di pensare riguardo al a questo male, in Cina, così come in altri paesi in esame, dove culture e costumi diversi hanno registrato un punto di vista unico sulla malattia.

L'atteggiamento dei cinesi riguardo ad essa è risultato pertanto distintivo come la sua gente e la sua cultura; se qualcuno è affetto da cancro, per gli altri significa che ha fatto del male in passato, o magari semplicemente è stato il male provocato dai parenti ad avergli dato questa “punizione”.Spesso, infatti, per un paziente di nuova diagnosi, accettare il tumore significa essere accompagnati dalla vergogna; questo stress emotivo provoca in loro un iniziale stato di negazione e paura che, talvolta, ha anche significato rimandare le cure fino a quando è stato poi troppo tardi per potersi salvare.

Manca dunque perlopiù la consapevolezza delle cause strettamente collegate al problema, e la principale ragione di questa mancanza non è che da attribuire a chi ha sempre negato il fenomeno, censurato le denunce, ostracizzato chi si lamentava per aver chiesto spiegazioni e cambiamenti. La Cina non comunica molte informazioni su quanto accade nel paese, dalle conseguenze ambientali della crescita economica alla vita privata dei politici; dati e informazioni che vengono alterati o ignorati dai mezzi di comunicazione cinesi, in alcuni casi consentiti dal governo centrale, dal momento che potrebbe trattarsi di notizie negative agli occhi del popolo.

Tuttavia, lo sviluppo economico che ha portato ad una devastante crisi ambientale ha d'altra parte, finalmente, messo in allarme una popolazione che, indignata ed esausta per le precarie condizioni di salute con le quali è costretta a vivere, ha iniziato seriamente a battersi, sebbene nei limiti concessi, per ottenere risposte e azioni al fine di ripristinare un ambiente favorevole.

Non esiste inefficienza burocratica più scoraggiante di quella che si vive nella centinaia di villaggi del cancro, dove migliaia di abitanti muoiono o vengono affetti da malattie tumorali (e non solo) a causa dell'inquinamento provocato dalle imprese industriali vicine.

Una situazione talmente diventata evidente che persino il governo centrale, da pochi anni, ha riconosciuto il problema ed è molto più aperto ad esso rispetto a prima; forse perché l'impatto sanitario è considerato una questione molto delicata, strettamente collegata alla stabilità politica.

Ma, il passo lento dei funzionari nell'affrontare questi problemi ambientali e di salute potrebbe anche significare la generazione di una popolazione scontenta; in altre parole, molti abitanti del villaggio sono consapevoli che fonti d'acqua e qualità dell'aria sono completamente deteriorati da quelle fabbriche e quegli impianti di energia costruiti vicino alle loro città, ma il motivo per cui hanno dovuto passivamente sopportare le loro afflizioni è perché la ritorsione potrebbe comportare la perdita delle loro terre e proprietà.

Ecco la contraddizione.