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Conseguenze dello sviluppo urbano: la gentrification

2 Il ruolo delle politiche culturali 2.1 Le policies culturali nel contesto urbano

2.4 Conseguenze dello sviluppo urbano: la gentrification

L a gentrification è un tema controverso nel panorama della pianificazione urbana. Si tratta di un processo che ha come risultato un incremento del valore delle proprieta residenziali all'interno dell'area colpita, con la conseguente migrazione dalla stessa delle famiglie a basso reddito e delle piccole imprese (Ley, 2003).

Come precondizione al processo di gentrification ci deve essere un'area urbana deteriorata capace di attrarre nuovi residenti a basso reddito, sostituiti poi - in parte e in un secondo periodo - da high income groups attratti dalla posizione centrale dell'area rivitalizzata (Casellas et al., 2012). Successivamente, avviene un processo di rent-gap-

regeneration24 per il quale viene immesso un nuovo flusso di investimenti destinato al

tessuto urbano deteriorato, generando un gap affittuario tra il valore dei terreni nell'area depressa e l'affitto potenziale che può essere capitalizzato attraverso un differente

utilizzo degli immobili (Smith, 1996): è proprio questo differenziale, risultante dall'aumento degli affitti e dei prezzi dei terreni, ad attrarre gli investitori.

I gruppi sociali soggetti a gentrification sono solitamente gruppi senza poteri economici e politici che abitano in quartieri non costosi ma architettonicamente desiderabili (Casellas et al., 2012). Essendo la gentrificazione la conseguenza di un aumentato interesse nei confronti di una determinata zona urbana, i primi gruppi sociali a essere “gentrificati” sono gli artisti, in quanto caratterizzati da bassi redditi e capaci di accrescere l'attrattivita e lo stile del quartiere (Cole, 1987).

Mentre sono varie le cause che spingono alla gentrificazione dei quartieri del centro cittadino – l'espansione delle periferie e l'allungamento delle tempistiche per i pendolari, la ristrutturazione del tessuto economico urbano attorno al settore dei servizi e del consumo, il cambiamento della demografia urbana e un rinnovato interesse per la

urban life (Grodach et al., 2014) – l'arte rimane il principale fattore locale capace di

spingere il processo di rinnovamento dei quartieri. Zukin (1982) nel suo lavoro seminale su Lower East Manhattan, ha mostrato come negli anni '70 si sia rilocato un cospicuo gruppo di artisti grazie alla disponibilita nell'area di grandi edifici. Il quartiere è successivamente diventato di tendenza e appetibile per alcuni segmenti della borghesia: ciò ha condotto a un aumento degli affitti e dei prezzi delle proprieta, causando una migrazione di una parte di quegli artisti che hanno contribuito alla riqualificazione delle residenze e alla rivitalizzazione del quartiere.

In ambito europeo, invece, il processo di gentrificazione è stato messo in atto per rivitalizzare le vecchie citta industriali. Un ruolo attivo nel processo è stato spesso ricoperto dal settore pubblico che, elaborando e promuovendo specifiche politiche culturali e di sviluppo urbano, ha donato nuova vita ai vecchi complessi industriali presenti in citta.

Al processo di gentrificazione vengono imputati diversi effetti negativi, soprattutto di carattere sociale. Come evidenziato da Smith (1996), i processi di

colpire spesso le minoranze razziali e generando conflitti all'interno della comunita. Inoltre, con l'aumento degli affitti i nuclei familiari a basso reddito che non verranno dislocati riscontreranno maggiori difficolta nel soddisfare i bisogni primari.

L'ammontare di stress causato dal potenziale spostamento dal quartiere e dalla potenziale chiusura degli esercizi dovuti alla gentrificazione ha delle comprovate ripercussioni sulla salute degli individui, provocando un circolo vizioso in cui l'ammalato si vedra costretto a investire del denaro che non possiede per curarsi, andando ad aumentare gli stessi livelli di stress e ansia a causa del debito crescente (Daga, 2015).

Come evidenziato da Gilens e Page (2014) nella loro ricerca condotta su 1779

policy settoriali statunitensi, le “elites economiche” possiedono decisamente più potere

contrattuale nell'influenzare il carattere delle policies rispetto agli altri gruppi sociali. Questo aspetto anti-democratico viene sottolineato anche dall'articolo scritto dal musicista David Byrne per il Creative Time Reports25, nel quale afferma:

“Many of the wealthy don't even live here. In the neighborhood where I live (near the art

galleries in Chelsea), I can see three large condos from my window that are pretty much empty all the time. What the fuck!? Apparently, rich folks buy the apartments, but might only stay in them a few weeks out of a year. So why should they have an incentive to maintain or improve the general health of the city? They're never here.”

Alcuni studi hanno tuttavia mostrato come la migrazione delle famiglie a basso reddito non sia una naturale conseguenza della gentrificazione. Oltre allo studio di Vigdor et al. (2002) concernente lo sviluppo urbano della citta di Boston tra il 1974 e il 1997, sono giunti al medesimo risultato anche Freeman e Braconi (2004): l'aumento degli affitti a New York non ha provocato la migrazione dei gruppi più poveri dal quartiere, ma anzi, al crescere degli affitti, le famiglie si spostavano di meno. Gli autori giustificano questi risultati affermando che “the most plausible explanation for this

surprising finding is that gentrification brings with it neighborhoods improvements that are valued by disadvantaged households, and they consequently make greater efforts to remain in their dwelling units, even if the proportion of their income devoted to rent rise” (Freeman, Braconi, 2004, p.13).

2.4.1 Barcellona e la migrazione degli artisti

Tra il 1992 e il 2007, la citta di Barcellona – dopo l'esperienza olimpica – ha visto un notevole incremento dei prezzi dei terreni nel centro cittadino (specialmente ne lla Ciutat Vella). Conseguentemente, molti artisti si sono spostati dalle loro tradizionali locations all'interno della Ciutat Vella, come El Raval ed El Born, verso il quartiere del Poblenou, nel distretto di Sant Martì. Dopo anni di crisi settoriale, il punto di svolta per i valori immobiliari di Sant Martì avvenne nel 2000, dove i prezzi per gli affitti dei locali commerciali superò la media cittadina: nel periodo 2000-2007 il prezzo degli affitti nel quartiere crebbero del 54%, mentre tra il 1992 e il 2007 il prezzo degli spazi commerciali passò da €874 a €1,615 per metro quadro (Casellas et al., 2012).

Uno studio condotto dalla Association of Visual Artists of Catalonia (AAVC) ha evidenziato come 33 workshops, che contavano 142 artisti e 12,770 metri quadri di spazi occupati, hanno chiuso prima del 2006. Alla fine del 2006, la scomparsa dei

workshops dal Poblenou ha suscitato l'interesse dei media grazie alla chiusura di La Escocesa, uno spazio creativo situato in una fabbrica tessile in disuso. Circa 50 artisti,

inclusi un gruppo teatrale, un ensemble musicale e una compagnia circense, sono stati sfrattati dalla polizia da 5000 metri quadri di fabbrica occupati dagli artisti sin dal 1999, quando l'affitto era basso e l'edificio considerato obsoleto.

Figura 9: Evoluzione dei workshops nell'area del Poblenou.

2.4.2 La perdita sociale della gentrification: il modello di Sheppard

Sheppard (2012) ha considerato il problema della gentrification dal punto di vista della comunita e del quartiere colpito, e non dalla prospettiva delle singole famiglie costrette a muoversi. Questa prospettiva gli ha permesso di elaborare un modello (Figura10) che mostra, in maniera semplificata, il rapporto tra gli sforzi compiuti per il miglioramento della comunita e il rapporto costo-benefici derivanti da queste azioni.

Figura 10: I costi della gentrificazione.

Fonte: Sheppard (2012).

La Marginal Social Cost of Action rappresenta il costo sostenuto dalla comunita per intraprendere le misure di miglioramento urbano. Queste misure richiedono risorse che potrebbero essere destinate per altri scopi: più vengono sfruttate per il miglioramento della comunita e più sono difficili da recuperare, reclutare e comprare,

giustificando così la presenza di una curva rivolta verso l'alto.

L a Marginal Social Benefit Line rappresenta, per la comunita, il valore dell'impegno nelle azioni di miglioramento: è la somma dei benefici ricevuti da ciascun membro della comunita lungo l'arco di permanenza nella stessa. La curva è rivolta verso il basso sotto l'assunto in base al quale la comunita si adoperera nel soddisfare dapprima le priorita capaci di generare i benefici più grandi, per poi impegnarsi nelle azioni meno impellenti. Quando la Marginal Social Benefit Line eccede la curva di costo, l'azione di rinnovamento risulta desiderabile, con un punto di ottimo situato nel punto q1.

In caso di gentrification, i residenti saranno portati a credere che vi sia una certa probabilita di dover abbandonare la comunita a causa dell'aumento del prezzo degli affitti. In questa situazione, le persone a rischio spostamento vedranno ridotto il valore previsto dei benefici derivanti dalle misure di rinnovamento, risultato descritto dalla

Marginal Benefit of Action with Gentrification.

Quando una comunita è soggetta al processo di gentrificazione, i propri residenti potrebbero sottostimare i miglioramenti rispetto al loro reale valore sociale. Come risultato, solamente le misure intraprese sopra il livello q0 soddisferanno il rapporto

costi-benefici, le quali sono inferiori al valore socialmente efficiente espresso dal valore q1.

Intraprendendo esclusivamente le misure rappresentate da q0, la comunita sta

perdendo i benefici che potrebbe ricevere aggiungendo le azioni comprese tra q1 e q0,

dove la Marginal Social Benefit Line eccede la Marginal Social Cost: l'ammontare di questa perdita è descritta dall'area Social Loss from Reduced Action. Questa perdita sociale rappresenta, secondo Sheppard, il motivo per il quale la gentrification risulta problematica, anche senza prendere in considerazione i derivanti costi di spostamento.